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Autore: frisulimite    27/03/2007    2 recensioni
"-Axel, uccidi Vexen. - dice Marluxia, al che Axel chiede: - Ma perchè? - - Siamo in tredici, e il numero tredici porta sfiga. Il mio piano rischia di fallire. - risponde Marluxia. - Ok, lo ammazzo. -" cosa succederebbe se un misterioso individuo cominciasse ad ammazzare i membri dell'Organizzazione prima di Sora? E se l'Organizzazione chiamasse Hercule Chairot, il più grande detective del mondo, per risolvere il mistero? Il detective dai baffi più belli del mondo in una nuova, assurda avventura.
Genere: Demenziale, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Organizzazione XIII
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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cap 12

Scusate l’immenso ritardo, ma è terribile quando a un artista come me manca l’ispirazione. Per farmi perdonare ho preparato un nuovo capitolo, pieno di rivelazioni sensazionali! Ormai lo sapete che vi offro sempre nuovi e succulenti indizi e sempre affascinanti risvolti psicologici per i nostri personaggi. E chi vi aiuta a comprendere la psicologia di questi personaggi? Ma è ovvio, il Grillario, scritto dal grillo di Chairot in persona (magari con un piccolo aiuto da parte dello stesso Chairot).

La Bestia: da quando Belle se n’è andata non c’è più nessuno a impedirgli di distruggere la sua vita. Ha ripreso a bere, ha smesso di lavarsi, sempre ammesso che si sia mai lavato, ha ripreso ad affilarsi le unghie sul divano, ha cessato di fare i suoi bisogni nella lettiera che Belle gli aveva amorevolmente preparato. Ha trovato in Mrs. Brick la nuova donna dei suoi sogni, che gli massaggia i piedi e gli fa da schiava (sarà perché lei in effetti fa parte della servitù?)

Belle: come sappiamo è fuggita dall’Urkham Asylum e nessuno sa dov’è. Può darsi che tornerà al Castello della Bestia in cerca del conforto dei suoi amici mobili, ma cosa accadrà quando scoprirà che la Bestia adesso sta con Mrs. Brick?

Mrs. Brick: è diventata la fidanzata/sguattera della Bestia, lavora tutto il tempo per il brutto puzzone e deve sorbirsi pure le lamentele del padrone ubriacone. Lei stava meglio quando faceva il tè per gli abitanti del castello, ma gli altri stanno meglio adesso che possono bere il tè senza rischiare di inghiottire il muco della buona ma psicotica dama. Il padrone invece non ha questa fortuna.

Tockins: è sempre sgarbato verso Chairot per via della sua altezza, così il detective ha deciso d’indagare sulle azioni passate del cugino. Dopotutto, l’assassino è sempre il maggiordomo.

Lumière: rompipalle come sempre, la sua situazione è migliorata da quando Belle è stata arrestata, perché non deve più vestirsi da candelabro.

Mr. Pillow: come sappiamo è misteriosamente sparito, e adesso è nelle grinfie del diabolico Mr. Phone, che lo sta usando per i suoi malvagi scopi ai danni dell’umanità.

Il Burattinaio Mascherato: Chairot l’ha incontrato per la prima volta proprio qui, al Castello della Bestia, e adesso il supereroe è di nuovo qui. Qualunque cosa succeda siamo tutti più tranquilli sapendo che c’è il Burattinaio a vegliare su di noi.

L’Eroe del Silenzio: lui è un po’ meno contento di avere il Burattinaio vicino, e a quanto pare sta prendendo in seria considerazione l’idea di dimettersi.

Misteriosa Voce Fuori Campo: la sua identità è ancora avvolta nel mistero più misterioso, ma la Voce continua a intervenire a sproposito durante la storia, anche se i suoi interventi sono diminuiti da quando ha riottenuto l’incarico di voce narrante del Burattinaio Mascherato.

Mr. Phone: questa misteriosa entità è tornata sulla scena, più malvagia, crudele, corrotta, brutta che mai. La vita di Mr. Pillow è nelle sue mani, e nessuno sa quali siano i suoi veri obiettivi. Non si sa ancora qual è la sua vera identità

 

 

Capitolo 11. Ritorno al Castello della Bestia.

 

Chairot stava dando un’occhiata ai suoi appunti mentre Mastings pedalava. - Mastings, mi sto rendendo conto che abbiamo pochi indizi. Alla Città di Halloween mi era venuta un’idea, ma non ho alcuna prova per confermarla. Il caso è terribilmente intricato… - disse il detective. – Di chi sospetta, Chairot? – chiese Mastings, e il detective belga rispose: - Non te lo posso dire. Non voglio dare alcun aiuto ai lettori. Il problema è che non trovo nessun movente, ma sento che scopriremo qualcosa trovando altre Agende di Ansem e, magari, rivedendo il cadavere di Xigbar riusciremo a scoprire qualcosa che prima ci era sfuggito. – Mastings a quel punto esclamò: - Eccoci arrivati al Castello della Bestia! – i nostri atterrarono nel parco, dove erano riuniti molti tizi con un soprabito nero che facevano la fila per entrare nel castello. – Cosa sta succedendo qui? – domandò Chairot quando scese dal velocipede, mentre Sora e i suoi due "amici" parcheggiavano la gummiship sopra le rose della Bestia. – Non lo sa che qui ci si può iscrivere al club più fico del momento? Ho sentito che c’è Xemnas in persona ad accogliere i nuovi iscritti! Sono così emozionato! – disse un tizio molto simile a un babbuino, ma con una faccia più brutta. Chairot e Mastings riuscirono a entrare nel castello sgomitando e menando botte a quelli che sbarravano loro la strada. I due salirono le scale ed entrarono nella sala da ballo, nella quale era stato piazzato un tavolo enorme dietro al quale erano seduti Saix, Xemnas, Luxord e Xaldin. Chairot stava per dire qualcosa, quando nella stanza entrarono due tizi assurdi. Uno era un nanetto coi baffi gialli, un elmetto alato in testa, un gladio e una borraccia. L’altro era alto e grasso, la veste da Organizzazione lo lasciava scoperto dalla vita in su, aveva dei baffi rossi come i capelli e portava un menhir sulle spalle. I due si avvicinarono al tavolo, e Saix chiese: - Qual è il vostro nome nell’Organizzazione? – il tizio coi baffi gialli rispose: - Asterix e Obelix. I nostri veri nomi erano Ristae e Libeo. – Xemnas smise di giocare alla playstation e disse, battendo sul tavolo con un martelletto: - Assunti! – Saix si portò una mano tra i capelli e borbottò: - Ma dove siamo finiti? Ah, povera Organizzazione XIII… meno male che ho le pecorelle… - Saix prese una pecorella e cominciò ad accarezzarla con una mano, mentre con l’altra reggeva un coltello con il quale tagliava lentamente il collo della pecora, che stava lentamente morendo sgozzata, per poi berne il sangue. – mentre Luxord accompagnava i due nuovi membri in un’altra sala per prepararli meglio al nuovo incarico che li attendeva, Chairot si piazzò davanti al tavolo dei membri dell’Organizzazione e disse: - Sono qui per visitare il cadavere di Xigbar. – Saix prese i suoi occhiali e se li sistemò sul naso, poi aprì la sua agenda e diede un’occhiata agli impegni della giornata, poi disse: - Ah, sì, lei deve essere il dottor M. Oribondo, vero? – Chairot rispose: - No, sono Hercule Chairot, si ricorda di me? mi ha chiamato per indagare sulla morte di alcuni membri dell’Organizzazione. – Saix si alzò all’improvviso e esclamò: - Qualcuno ha ammazzato alcuni membri dell’Organizzazione!? Perché non mi hanno informato?! – Chairot disse: - Guardi che è stato proprio lei a chiamarmi, non ricorda? – Saix si massaggiò la fronte, poi rispose: - Ah sì, è vero. Mi perdoni, ma ultimamente sono molto stressato. Ho saltato un appuntamento col dottor Von Krapfen, e adesso non mi sento molto bene. – Chairot chiese: - Potrebbe essere pericoloso saltare una seduta col dottor Von Krapfen sia per lei che per chi le sta attorno, non trova? – Saix rispose: - Sì, normalmente sarebbe pericoloso, ma io sono corso ai ripari. Prendo dei calmanti. Cioè, lei crede che il sedativo per balene sia un calmante? Le dirò che non mi fa molto effetto… - Chairot chiese: - Posso sapere dove si trova monsieur Bestia? – Saix rispose: - Ha accettato di lasciarci stare nel suo castello, in cambio noi abbiamo trasformato la sua stanza in una specie di grotta da cavernicolo e abbiamo distrutto tutti i bagni che c’erano nel castello. Non ne troverà neanche uno, ci mettiamo d’impegno, quando facciamo qualcosa. – Chairot annuì, poi disse: - Io vado a fare qualche domanda alla Bestia. Au revoir, monsieur Saix. – - Arrivederci, signor Chairot ! – borbottò Saix mentre mordeva la zampa di una pecorella batuffolosa.

Chairot e Mastings lasciarono la stanza e, sgomitando in mezzo a quella folla di aspiranti membri dell’Organizzazione, riuscirono a raggiungere la stanza della Bestia.

Ma, Chairot, non dovevamo analizzare il cadavere di Xigbar? – domandò Mastings quando giunsero davanti alla porta della stanza della Bestia. – Caro Mastings, deve capire che è difficile mettere a disagio un morto, ed è ancora più difficile costringerlo a confessare qualcosa rivelando a tutti i suoi segretucci e segreti. Per questo interrogheremo prima monsieur Bestia, poi potremo andare all’obitorio. – rispose Chairot mentre abbassava la maniglia della porta, quando una voce disse:

"Dietro questa porta c’è… esattamente non so cosa c’è, ma sicuramente c’è qualcosa! Ecco, così non potrete dirmi che ho sbagliato. Non può di certo essere vuota. Volete procedere?"

· Certo, così ti faccio contento!

· Manco morto, ho di meglio da fare.

· Chissà perché sento che hai sbagliato anche questa volta…

Ovviamente Chairot scelse la terza opzione, forse perché gli portava fortuna. "Non illuderti. Ho sbirciato nella stanza giusto prima che voi arrivaste, e so per certo che in questa stanza c’è qualcosa. Aprite e ve ne accorgerete!" Chairot aprì la porta e vide che… la stanza era completamente vuota. Avevano tolto tutti i mobili, non c’era nessuno. – Vede, Voce Fuori Campo? Non c’è niente in questa stanza. – disse Chairot, ma Voce Fuori Campo intervenne: "Ti sbagli! Guarda là, c’è la Bestia! Lui è ancora qui!" effettivamente la Bestia c’era, però era sul balcone. – Monsieur, o madame, Voce Fuori Campo, monsieur Bestia è sul balcone, quindi non è nella stanza. Come al solito ha sbagliato. – Voce Fuori Campo gridò, al colmo della disperazione: "Non è possibile!! Scommetto che non mi pagheranno neanche questa giornata di lavoro! Maledetti sfruttatori! Mi sa che dovrò prendere in considerazione l’idea di fare il narratore per le recite scolastiche…" Chairot e Mastings andarono sul balcone, quando la Bestia li vide. – Salve. – disse la Bestia con la sua voce simile al grugnito di un maiale raffreddato e un po’ scilinguato. – Bonsoir, monsieur Bestia. Volevamo farle qualche domanda. – lo salutò Chairot. – Tanto per cambiare. Senta, io non so niente dell’Organizzazione, mi lasci in pace. – disse la Bestia, ma Chairot effettuò un triplo salto carpiato al sentire quella frase. – Lei mente! Monsieur Saix mi ha detto che lei ha dato loro il permesso di stare nel suo castello! Come lo spiega ciò!? Eh? Eh!? EH!!? – gridò Chairot saltellando istericamente sotto il naso della Bestia. – Uff, sì, li ho fatti stare qua, ma solo perché adesso sono veramente io il padrone del castello! Prima che arrivasse lei c’era quella pazza di Belle che costringeva i servitori a vestirsi da mobili, coccolava la mia rosa e parlava coi muri e coi cuscini. Le devo qualcosa, signor Chairot. – disse la Bestia, quando Chairot chiese: - Credevo che lei amasse Belle. Come mai questo ripensamento? – la Bestia rispose: - Nessun ripensamento! Io l’avevo fatta stare qua solo per farne una sguattera, invece poi si è rivelata una seria minaccia per le pulci che mi accompagnano sempre e per tutti i parassiti che abitano nel castello. Da quando lei non c’è più passo le mie giornate con Mrs. Brick. L’unico suo difetto è il tè. A questo proposito vorrei dire che… - la Bestia non finì la frase perché Mastings disse: - Cos’è quella cosa nera che ci viene addosso? – la Bestia e Chairot si girarono verso il punto indicato da Mastings. La figura era sempre più chiara, e in pochi secondi i nostri eroi videro che l’oggetto non identificato era Belle, che scendeva con un paracadute nero come un’oscura minaccia sul castello della Bestia. – AH, AH, AH! Eccomiiii! – gridò Belle mentre una misteriosa orchestra cominciava a suonare la cavalcata delle valchirie. A un certo punto, mentre Belle rideva come (?) una matta, passò a tutta velocità un altro oggetto non identificato, ovvero il Burattinaereo, il mezzo aereo del celebre Burattinaio Mascherato, che ruppe il paracadute della folle. – Dannato nanetto mascherato! Pagherai per questooooo!!! – gridò Belle mentre precipitava sul balcone del castello.

- Mademoiselle Belle! Come è arrivata fin qui? – chiese Chairot mentre la ragazza si alzava. – Sa benissimo che sono fuggita dall’Urkham Asylum. – rispose Belle guardando con odio la Bestia. – Ma credevo che fosse stata fermata dalla polizia, oppure che fosse rimasta bloccata in quel mondo. – disse Chairot. – Signor Chairot, non sia ridicolo. È stato estremamente semplice convincere Miss Gummiship a darmi un passaggio. Per fortuna c’è gente gentile in questi mondi, anche se i rozzi non mancano. – aggiunse Belle tornando a guardare la Bestia, profondamente impegnato a grattarsi dietro l’orecchio con la zampa posteriore. – Mademoiselle Belle, allude forse a monsieur Bestia? – domandò Chairot. Belle rispose: - Sì. Questo maledetto puzzone mi ha lasciato in quel maledetto manicomio per due giorni! Come hai potuto, Bestia!? – la Bestia balbettò: - Beh, s-sembrava che tu a-avessi b-b-bisogno di cure, cara… - - BISOGNO DI CURE!!? Anche tu credi che io sia pazza!? Lo sai meglio di me che i mobili parlano! – strillò Belle, quando Chairot intervenne: - Si calmi, mademoiselle. Non deve prendersela con monsieur la Bestia solo perché lui l’ha fatta finire in manicomio, non ha mosso un dito per liberarla, si è subito sbarazzato dei mobili a lei tanto cari e si è fidanzato con Mrs. Brick. Non è proprio il caso, guardi. – Belle mosse una mano verso il suo coltello per affettare, poi ci ripensò e disse: - Ho intenzione di rimanere qui, nel castello. E stavolta non ho intenzione di andarmene. Non preoccupatevi, non sarò una presenza incombente. – aggiunse poi ghignando, mentre il cielo si riempiva di fulmini. L’ombra di Belle si allungò, e la pazza allungò le braccia in modo minaccioso, mentre Chairot, Mastings e la Bestia tremavano in un angolo del balcone. – STASERA CI DIVERTIREMO COME PAZZI!!! – gridò Belle, poi scoppiò a ridere, e la sua risata fragorosa e folle risuonò sinistramente per tutto il castello.

- Bene, se lo dice lei. Io e il mio amico Mastings vorremmo vedere il cadavere di monsieur Xigbar. – disse Chairot. – M-ma certo… se Belle c-ci concede di a-andare… - balbettò la Bestia, guardando intimorito Belle, che disse: - Oh, voi andate… non accadrà niente… per ora, almeno… - poi sogghignò, e tutti si accorsero che i suoi occhi erano di un giallo simile a quello degli occhi di Saix. I nostri eroi si allontanarono dalla stanza in fretta, e la loro uscita di scena fu accompagnata dalla sinistra risata di Belle, che li seguì fino alle segrete.

- Signor Chairot, ma dove sono finiti Sora, Pippo e Paperino? – domandò Mastings mentre scendeva le scale insieme al piccolo detective belga, che rispose: - Credo che monsieur Sora sia il tizio che sta combattendo con monsieur Xemnas, mentre Paperino e Pippo sono quei due che giocano a backgammon in un angolo. – in effetti Sora e Xemnas stavano duellando, un duello feroce, senza esclusione di colpi, tutto era permesso… - Vai, Pikachu! – gridò Sora, cosa che non aveva alcun senso, visto che Pikachu non c’entrava proprio niente. – Ma scusa, tu hai detto che tutto era permesso, e io mi sono regolato di conseguenza. – Sora non fece quasi in tempo a finire la frase, poiché Xemnas lo attaccò con violenza. Sora cadde a terra a causa del calcio negli stinchi che Xemnas aveva sferrato, poi il numero 1 dell’Organizzazione disse: - Le tue deboli facoltà non possono nulla contro il potere del Lato Oscuro! – poi lanciò fulmini dalle dita, ma Sora riuscì ad allontanarsi appena in tempo, per poi nascondersi dietro mucchi di paglia, casse, mobili rotti, Polonki sincopati e quant’altro c’era nelle segrete. Mentre questa graziosa scenetta tra Xemnas e Sora si consumava, Chairot, Mastings, Paperino e Pippo avevano iniziato una piacevole partita a briscola. Dopo poco tempo arrivò anche Luxord, così la briscola divenne un poker.

- Non puoi nasconderti per sempre, Sora. – disse Xemnas. – Anche perché la stanza non è molto grande. – fece intelligentemente notare Paperino, quando Xemnas disse: - Sora… sento le tue emozioni… i tuoi pensieri ti tradiscono, essi sono molto forti, specialmente verso… tua sorella. E così hai una sorella gemella. - - Che cazzo dici? – intervenne Sora, ma Xemnas non lo ascoltò, e continuò il suo bizzarro discorso: - Obi-Wan è stato saggio a nasconderlo a me, ora il suo fallimento è completo. - - MA COSA CAZZO DICI!!? – gridò Sora uscendo dal suo nascondiglio (faceva finta di essere un albero, lo aveva imparato alle recite delle elementari), per poi balzare addosso a Xemnas, sferrando una serie di rapidi e violenti colpi col Keyblade, finchè il numero 1 non cadde a terra. – È finita, Xemnas. – disse Sora preparandosi a dare l’ultimo colpo a Xemnas, che urlò: - Fermo! Non puoi farlo! – Sora domandò: - E perché mai? Tu hai ucciso mio padre! – Xemnas si alzò e rispose: - Ti sbagli, Sora. Io non ho ucciso tuo padre, perché in realtà nessuno ha ucciso tuo padre, oltretutto c’è da considerare che sono io tuo padre. – Sora inarcò un sopracciglio, quando arrivò sua madre, ovvero la Strega Nocciola, che disse: - Guarda che è vero, sai? Lui è il mio carissimo maritino. Adesso, Sora, Xemnas, venite che ci sono i crauti! – Sora e Xemnas gridarono in coro: - NOOOOOOOOOOOO!!! – poi scapparono a gambe levate, seguiti da Chairot, Pippo, Paperino e Mastings, mentre Luxord decise di andare in giro a truffare la gente col vecchio e sempre efficace gioco delle tre carte. I nostri eroi si lasciarono alle spalle la madre di Sora ed entrarono nel gigantesco obitorio dell’Organizzazione XIII. – Io credevo che i membri dell’Organizzazione sparissero una volta uccisi. – commentò Paperino, ma Chairot gli rispose prontamente: - E bravo, e noi come potevamo fare per analizzare il cadavere di Xigbar? Non siete logico, monsieur Paperino. – il detective belga si girò e vide Topolino che cercava di portare via il corpo di Xigbar. Il topo sarebbe di certo riuscito a scappare, se non fosse stato per Saix, che stava giocando ad "Acchiappa la talpa" proprio lì vicino. Purtroppo per il Re, Saix non aveva messo gli occhiali, così il numero 7 scambiò Topolino per una talpa, così gli diede una botta sulla testa con la sua pesante mazza. Mastings legò Topolino a una sedia, poi prese il cadavere di Xigbar e lo posizionò sul tavolo dove Saix aveva piazzato il suo "Acchiappa la talpa", così il povero numero 7 fu costretto ad andare a giocare da un’altra parte. Chairot si avvicinò al cadavere del defunto numero 2 e lo osservò a lungo, poi, dopo aver fatto un’accuratissima analisi, sentenziò: - Quest’uomo è proprio vecchio! – Paperino e Pippo fecero un applauso al grande detective, che s’inchinò sorridendo compiaciuto, per poi tornare ad analizzare Xigbar: - Che schifo, ha i capelli pieni di forfora! – esclamò Chairot, e continuò a fare considerazioni del tipo: "Ha le unghie inumanamente sporche!" oppure: "Costui non ha visto un dentista da almeno cinquant’anni." E anche: "Guardate, la pelle è sepolta sotto tre strati di untume, cibo e schifezze varie." Dopo mezz’ora passata a commentare la bruttezza di Xigbar, Pippo urlò: - Insomma, che cosa ha concluso di interessante per la soluzione del giallo!!? – Chairot sbuffò, poi disse: - Ok, ok. Il tizio orrendo è morto da circa 80 anni. – Sora intervenne, sicuro di dire una cosa intelligente: - Al massimo ottanta ore. È morto alla Città di Halloween. - - E invece no, monsieur Sora. Quest’uomo è morto nel 1928. –

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Questa fan fiction è presentata da: Darkness Divani!

Chairot va a sedersi su un bel divano nero e comincia a mangiare bomboloni a palate, facendo cadere chili di crema e cioccolato sul divano. – Oh no! Ho sporcato il mio bellissimo divano! Come farò?! – esclama Chairot in modo palesemente finto, quando ecco arrivare il televenditore-Riku. – Non si preoccupi, i nuovi divani della Darkness Divani contengono dei Blu Cicci che verranno a pulire il vostro divano da ogni cosa che intacchi il loro nero. – annuncia Riku, ed ecco arrivare i Blu Cicci che cominciano a pulire il divano con solerzia. Il televenditore continua: - E non dimenticate, per le prime cinquanta telefonate c’è anche il tavolino "Cane Rabbioso", disponibile nelle tonalità blu Oltretomba e rosa Mary Sue. Cosa aspettate? Telefonate! E adesso passiamo a un’altra strepitosa offerta…

40 Minuti più tardi…

FINE PUBBLICITÀ

- Quest’uomo è morto nel 1928. – disse nuovamente Chairot. – Va bene, abbiamo capito. Non c’è bisogno di ripeterlo due volte. – disse Pippo. – Ma come può essere una cosa del genere, signor Chairot? – intervenne Saix. – Sappiamo che Xigbar è morto alla Città di Halloween. Non può essere morto nel 1928! – Chairot si accarezzò il suo baffo e mezzo, poi commentò: - In effetti dovrebbe essere come dice lei, monsieur Saix. Ma una mente aperta come la mia vede oltre la realtà. Ricordate, quando c’è una soluzione semplice quello che rimane, specie se improbabile, deve essere la verità. – la Bestia disse: - Tutto ciò è molto interessante, ma io devo andare nella sala da ballo con Mrs. Brick. – e così dicendo se ne andò di corsa.

- Mentre monsieur Bestia non c’è noi potremo fare un giro nel castello. Sarebbe interessante, no? Potremmo trovare degli indizi interessanti. – disse allegramente Chairot uscendo dalle segrete, diretto verso l’atrio, seguito da Sora, Paperino, Pippo e Mastings.

Appena arrivati nell’atrio videro uno spettacolo davvero assurdo. Il Burattinaio Mascherato in persona (persona è una parola grossa, però) era lì, ma non nella sua solita posa eroica che incuteva sempre timore nei suoi avversari e rispetto e sicurezza nei suoi protetti, bensì era a terra agonizzante. Di fronte a lui c’era una misteriosa figura la cui testa era avvolta in una specie di asciugamano bianco con delle decorazioni a fiorellini. L’anonimo tizio reggeva un pezzo di Sgarfabullonyte verde, e la puntava addosso al Burattinaio, e rideva. – Non è una questione personale. – disse il losco figuro, e per un folle attimo a Chairot parve di aver già sentito quella voce, poi tornò a concentrarsi sugli avvenimenti. – M-maledetto… chiunque tu sia… - disse il Burattinaio mentre l’uomo si avvicinava tenendo la Sgarfabullonyte in mano. – Mi dispiace. È finita, Burattinaio Mascherato. – il tizio con l’asciugamano in testa sollevò la pietra. Stava per colpire il supereroe, quando arrivò un aiuto del tutto inaspettato. Mary Sue si mise in mezzo al tizio e al Burattinaio Mascherato, fece apparire un nuovissimo Keyblade enorme, ma maneggevole, dall’aria imponente, rozza e crudele, ma al contempo delicato, luminoso e leggiadro, e lo usò per colpire il losco figuro. Il tizio con l’asciugamano in testa barcollò sotto a causa del rapido ma violento colpo dell’infallibile Keyblade di Mary Sue, il suo asciugamano cadde a terra, così tutti videro il suo volto. Invece non aveva volto, infatti il tizio divenne improvvisamente immateriale, e i suoi vestiti caddero a terra come (?) un mucchio di stracci. Mary Sue demolì la Sgarfabullonyte con un colpo del suo magnifico e sbrilluccicosa Keyblade, poi si girò verso il Burattinaio e lo abbracciò, domandando: - Stai bene, piccolo nanetto dall’enorme ciuffo? – il supereroe sarebbe rimasto tra le braccia dell’avvenente Mary Sue, se non fosse per la visione di Chairot e gli altri che lo guardavano con tanto d’occhi, perciò l’eroe si alzò, si spolverò la calzamaglia e disse: - Non si preoccupi, cara e dolce mariola, sono un supereroe e so cavarmela da solo. – Paperino alzò gli occhi al cielo e commentò: - Certo, ci sentiamo tutti più sicuri adesso che c’è lei in circolazione, nessun criminale oserà farsi avanti. – in quel momento si sentì un terribile urlo provenire dalla sala da ballo.

I nostri eroi entrarono di corsa nella grande stanza, e videro Mrs. Brick e la Bestia al centro della sala, e davanti a loro Belle! – Mademoiselle Belle, che sta facendo!? – domandò Chairot mettendosi davanti alla psicopatica. – Stia indietro, patetico nano da giardino! Si è intromesso troppe volte, adesso è una questione tra me e la Bestia! – gridò Belle sbarrando gli occhi enormi e gialli. – D’accordo, Belle. Cosa vuoi? – domandò la Bestia. – Vendetta. – rispose semplicemente Belle. – Ho intenzione di trasformarti in un Heartless, e per farlo ho preso qualcosa che ti è caro. – Pippo esclamò: - La rosa! – Belle inarcò un sopracciglio, poi disse: - In effetti non sapevo cosa scegliere tra il deodorante e la rosa. Io ho preso il deodorante… - la Bestia eseguì un triplo salto carpiato e gridò: - YUUU-HUUUU!!! - - … Ma ho preso anche Mrs. Rose per sicurezza. – disse Belle mostrando sia il deodorante che la rosa. – D’oh! – esclamarono tutti. – Non preoccupatevi, messieurs, la indurrò alla ragione! – esclamò Chairot, quando si avvide che Belle era scomparsa proprio mentre parlava, e con lei era scomparsa Mrs. Brick. – Mannaia ai pescetti! In quest’ultimo pezzo gli eventi si susseguono troppo rapidamente. – commentò Chairot, quando arrivò Tockins. – Chairot, ho visto Belle andare nell’atrio! – esclamò Tockins. – Dall’alto della tua intelligenza, cosa suggerisci di fare? – Chairot si avvicinò al cugino e rispose: - Ti suggerisco di ammazzarti! – poi se ne andò nel salone seguito dalla Bestia, Mastings, Sora, Pippo e Paperino. Lo scontro finale con suo cugino era solo rimandato. Tutti erano tesi, nessuno capiva più che cosa stava succedendo, visto che tutto si stava svolgendo troppo velocemente.

Nell’atrio c’erano tutti. Xemnas, Saix, Luxord, il Burattinaio Mascherato e Mary Sue, e tutti guardavano verso l’alto, verso una sporgenza dove si trovava Belle, che rideva e teneva strette a sé la rosa e Mrs. Brick. Qualcuno aveva chiamato i Dragoni-Pompieri, il commissario-Berserker e tutte le Forze dell’Ordine Che Non Esiste.

Ognuno dei presenti cercava di tirare giù Belle a proprio modo, chi tirando sassi, chi (Luxord) cercando di convincerla a scendere per una partitina a poker, chi invece la ignorava e chi cercava di arrampicarsi lungo i muri per farla scendere. – Dobbiamo impedire che facciano del male a mademoiselle Belle. – disse Chairot. – Monsieur Sora, tenga a bada Mary Sue! - - Sì… con piacere… - rispose Sora sbavando. – Anzi no! Sora, tenga fermo il Burattinaio, Paperino, Pippo, fermate Mary Sue, Mastings, ferma tutti gli altri! Monsieur Bestia, lei vada a picchiare mio cugino Tockins. – ordinò il detective belga

Non appena la folla fu calmata dai nostri eroi, Chairot domandò a Belle: - Perché sta facendo tutto questo, mademoiselle? Le ripeto che noi possiamo aiutarla! – Belle alternò una serie di risatine isteriche a pianti altrettanto isterici, poi gridò: - Tutti dite di volermi aiutare! La Bestia lo disse… - - Non è vero. – bisbigliò la Bestia, ma Belle lo ignorò e proseguì il suo monologo. - … eppure la Bestia non ha mosso un dito per salvare Mr. Pillow, e ha causato la morte del dolce Stury! Quelli dell’Urkham Asylum dicevano di essere miei amici e di volermi aiutare, ma credevano che fossi matta, e anche lei, signor Chairot, ha detto di volermi aiutare numerose volte. Anche Mr. Phone, che mi ha dato la libertà, aveva promesso di aiutarmi, ma dopo che ho eseguito l’incarico che mi aveva affidatonon si è fatto più sentire! La Bestia ha tolto tutti i miei mobili, e mi ha tradito con Mrs. Brick! Una teiera, capite!? UNA TEIERAAA!!! – Belle prese un coltello da bistecca Miracle Blade IIIª Serie Perfetta. Stava per piantarlo nel collo di Mrs. Brick, ma Sora intervenne, e per la prima volta la sua domanda fu utile: - Ma perché, Belle? Perché fai tutto questo? – le pupille di belle divennero due fessure, i capelli disordinati sembravano improvvisamente più grigi, il volto era sfigurato da una terrificante espressione di pura follia. – Per Mr. Pillow… Ho fatto tutto questo solo per Mr. Pillow. Lui è la mia vita. Senza di lui non ho motivo di vivere. Lo voglio vendicare, ecco perché trasformerò la Bestia in Heartless. E un giorno io ritroverò quel cuscino… e quando Mr. Pillow sarà mio, io potrò esistere completamente. – disse Belle, poi saltò giù dalla sporgenza insieme a Mrs. Brick e la rosa, e uscì fuori dal castello. I nostri eroi la seguirono, mentre i Nobody, Mary Sue e quelli dell’Organizzazione, perso l’iniziale entusiasmo per la cattura di Belle, cominciarono a festeggiare, a ubriacarsi e a giocare ad "Acchiappa la talpa". Il Burattinaio invece salì ai piani superiori del castello con fare sospetto.

 

Belle attendeva Chairot e gli altri fuori dal parco, su un ponte. La fanciulla sorrideva crudelmente vedendo l’espressione rabbiosa della Bestia (simile a quella che aveva quando andava in bagno) mentre le correva incontro, e sorrideva ironicamente vedendo Chairot che arrancava dietro Mastings, Sora, Paperino e Pippo. – Tu! – gridò la Bestia fermandosi a pochi passi da Belle (con somma felicità di Chairot). – Fuori dal mio castello! - - Non sarebbe meglio tornare all’Urkham Asylum tutti insieme e fare quattro chiacchiere lì con tè e biscottini? – Belle rispose: - Con piacere. Ma preferisco viaggiare leggera. Cosa posso lasciare qui? Mrs. Brick? O la rosa? O forse il tuo deodorante, puzzone? - - Molla il deodorante, Belle. – biascicò la Bestia. Le cose si stavano mettendo proprio male, quando avvenne qualcosa di totalmente inaspettato. I lettori più scaltri avranno già capito.

Il Burattinaio Mascherato era sul tetto del castello in sella alla sua bicicletta rosa. Il supereroe cominciò a pedalare, e si fiondò a tutta velocità giù dal castello, gridando: - Sono come E.T.! Posso volare con una biciclettaaaa!!! – il Burattinaio probabilmente sarebbe morto, ma la fortuna era dalla sua parte, così l’eroe volò dritto addosso a Belle, che mollò la rosa, Mrs. Brick e il deodorante.

- Patetico esserino ripugnante! – gridò Belle al Burattinaio, mentre Mrs. Brick scappava con la rosa e il deodorante, ma l’eroe non badò all’insulto. – Fai schifo! Sei un supereroe fallito! – il Burattinaio rimise in piedi la sua bici. – Insulso omuncolo rivoltante vestito di rosa e di verde! – il supereroe borbottò: - A me il rosa e il verde piacciono… - - E quel tuo ciuffo è assolutamente ripugnante! – gli occhi del Burattinaio si riempirono di lacrime, poi l’eroe capì che era indecoroso per uno come lui piangere, quindi passò all’azione e diede un cazzotto a Belle, che indietreggiò fino alla fine del ponte. Schierati di fronte alla pazza c’erano Chairot, armato di coltello per disossare e spinare e di Keyblade, Sora, che, a giudicare dall’espressione, era capitato lì per sbaglio, Paperino e Pippo, che non avrebbero fatto paura neanche a Xemnas, l’infuriato Burattinaio Mascherato, Mastings e una specie di enorme ammasso di pelo puzzolente, con uno straccio viola sulle spalle, che era la Bestia. Visti gli avversari non c’è da sorprendersi nell’apprendere che Belle sorrise, per poi afferrare due coltelli per affettare Miracle Blade. Il volto di Belle era totalmente trasfigurato. Gli occhi erano del tutto gialli, il volto era diventato terribilmente pallido, i capelli le ricadevano sul viso, le labbra erano diventate nere e sottili. Insomma era la moglie ideale per Voldemort.

Iniziò il combattimento. Paperino, Pippo e Mastings si fiondarono addosso a Belle, che balzò sopra le loro teste effettuando una capriola in aria. Una volta atterrata Belle prese lo spremiagrumi Miracle Blade e lo usò per tramortire Paperino. Sora sperava di colpirla mentre era impegnata col papero, ma Belle era troppo veloce, così Sora mancò la ragazza, che lanciò tutti e quattro i coltelli da bistecca addosso a Sora. I coltelli colpirono Sora alle spalle e alle gambe, immobilizzandolo alle mura del castello (potenza Miracle Blade), dove il Prescelto del Keyblade decise di rimanere per godersi la battaglia feroce.

Pippo sferrò un violento colpo contro Belle, ma questa prese il coltello per tritare e tritò lo scudo del Capitano dei Cavalieri Reali; una volta disarmato Pippo Belle gli tagliò i suoi unici tre capelli con le forbici Miracle Blade, e concluse l’attacco con un calcio negli stinchi del poveraccio. Ormai rimanevano in piedi solo Chairot, il Burattinaio, Mastings e la Bestia. Chairot cominciò a mangiare bomboloni, la Bestia e Mastings attaccarono frontalmente Belle, mentre il Burattinaio Mascherato scivolò alle sue spalle per attaccarla a sorpresa. Ma Belle non si faceva fregare così facilmente. Belle balzò alle spalle di Mastings e lo colpì alle spalle con la paletta per tritare Miracle Blade. La forza del colpo lo fece finire dritto addosso al Burattinaio, così gli unici avversari di Belle ormai erano Chairot e la Bestia.

Chairot, vedendo che gli altri combattenti erano messi male, cercò di alzarsi, con scarsi risultati, così Belle e la Bestia si ritrovarono soli, nella loro ultima lotta. Belle scoppiò a ridere sguaiatamente, poi si mise a piangere, poi cominciò a urlare. Tutto ciò era molto inquietante, visto il curioso cambiamento fisico di Belle da dolce fanciulla in figlia di Lord Voldemort. Chairot era quasi riuscito ad alzarsi.

La Bestia tirò fuori le unghie e Belle affilò i coltelli per affettare.

Chairot era in piedi.

I muscoli di entrambi i combattenti erano tesissimi, pronti a scattare.

Chairot era di nuovo caduto.

Belle disse: - È finita, Bestia. –

Chairot era in piedi, in una posizione stabile, ma era tardi.

La scena sembrava al rallentatore. Sia Belle che la Bestia scattarono l’una verso l’altro.

La Bestia ringhiò e sollevò una zampa.

Belle sollevò un coltello per affettare.

La Bestia abbassò la zampa con violenza per squarciare il petto di Belle.

Belle parò con il manico dell’altro coltello per affettare, e l’attimo successivo il coltello per affettare che Belle teneva alto sopra la sua testa aveva colpito il petto della Bestia, che cadde a terra.

Chairot leccò la crema che gli era caduta sul panciotto, poi prese il Paradiso delle Yaoi e si preparò a combattere, ma Belle lo disarmò lanciandogli contro un coltello per sbucciare e pelare Miracle Blade. – Mi dispiace, Chairot. Non c’è più niente da fare. – mormorò Belle, ma Chairot prese il coltello per disossare e spinare e disse: - Questa lotta è inutile, mademoiselle Belle. Deponga i coltelli, e risolviamo la cosa pacificamente. – Belle ridacchiò, poi saltò addosso a Chairot ringhiando. I due caddero a terra, ma la lotta continuò. Belle graffiava e mordeva, mentre Chairot era più sulla difensiva. Il feroce duello continuò senza risultati eclatanti per l’una o l’altra parte, finchè Belle non prese un coltello da bistecca. La fanciulla provò a piantarlo nel petto di Chairot, ma questi bloccò la mano di Belle. Il detective non avrebbe resistito a lungo, se non avesse visto che Belle portava al dito un anello. Con un rapido movimento Chairot sfilò l’anello dal dito di Belle e gridò: - Se ti muovi butto giù dal ponte Mr. Ring! – Belle si bloccò. In quel momento scoppiò un improvviso temporale (che è molto drammatico e molto utile per finire il capitolo). Il Burattinaio Mascherato nel frattempo si era rialzato, e ora era alle spalle di Belle. Il supereroe approfittò del momento di smarrimento di Belle per prenderla alle spalle. La ragazza, nonostante la sorpresa, riuscì a divincolarsi, prese di nuovo un coltello per affettare e lo alzò verso il cielo, quando un fulmine colpì la lama in acciaio inossidabile Miracle Blade. La scossa colpì anche Belle, che cadde a terra. Chairot si inginocchiò accanto a lei e le sentì il polso, poi, vedendo lo sguardo preoccupato del Burattinaio, disse: - Stia tranquillo. È ancora viva. L’incubo è finito. –

Il giorno seguente scoprirono che il fulmine aveva guarito Belle dalla sua psicosi, la pace era tornata davvero al Castello della Bestia, Chairot aveva un altro mistero davanti e nessun indizio. Nonostante ciò, i nostri eroi partirono per non si sa quale mondo, alla ricerca di altri indizi.

Grandioso! Contenti della guarigione di Belle? Ma chi è il tizio con l’asciugamano in testa? Cosa voleva Mr. Phone? Come ha fatto Xigbar a morire nel 1928? Questi misteri verranno svelati… probabilmente mai! Alla prossima!

  
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