(N.B.
prima di iniziare la lettura vi avviso che ci saranno scene cruente in
questo capitolo , come sottolineato
dall'avvertimento "Contenuti forti" e dal raiting Rosso ,
perciò vi invito a desistere se ritenete di non poter
accettare alcune descrizioni . Grazie per l'attenzione , buona lettura
) ;
“I can't feel my
senses
I just feel the cold
All colors seem to fade away
I can't reach my soul
I would stop running, If knew
there was a chance
It tears me apart to sacrifice
it all but I'm forced to let go “
[…]
“Tell me I'm frozen
but what can I do?
Can't tell the reasons I did
it for you
When lies turn into truth I
sacrificed for you
You say that I'm frozen but
what can I do? “
( Frozen – Within
Temptation )
- Incrementate il
voltaggio .
- Ma signore
– provò a contraddirlo Erik Selvig ,
zittito dall’occhiata imperiosa con la quale
Bertram lo fulminò prima di metter mano al fascicolo che
stava spulciando con occhi annoiati .
- Ho detto ,
incrementate il voltaggio .
Quando il vibranio
metallico cominciò ad emettere onde lunghe , il movimento
brusco del corpo che gli scienziati osservavano al
di là della vasca li fece sobbalzare
mentre la creatura dai capelli d’arcobaleno si
raggomitolava su se stessa con una smorfia , tirando i tubi
che iniettavano nelle sue vene antidolorifici e morfina , eppure
sembrava che i farmaci non sortissero nessun effetto su di
lei a giudicare da come si ritraeva su se stessa
per combattere il dolore .
- Aumentate .
Selvig
lanciò un’occhiata di rimprovero al direttore
dello S.H.I.E.L.D , serrando la mano sulla leva che
sollecitava il vibranio , ma non aumentò la carica , si
limitò a rimanere immobile sotto lo sguardo nervoso dei
colleghi .
Uno spasmo improvviso
costrinse Astrid a coprirsi con le braccia , inconsciamente ,
continuando a rimpicciolirsi su se stessa con qualche gemito di dolore
che il liquido della vasca soffocava assieme ai suoi pigolii straziati.
Eppure
Selvig li udiva nella sua testa , gemiti , urla , unite alle
risate di sua nipote che doveva avere la stessa età della
creatura che da due settimane stavano esaminando per ordine del
direttore Bertram .
Quando
l’uomo gliel’aveva presentata come il Tesseract ,
lo scienziato era scoppiato a ridere per il nervosismo , ma quando le
lastre avevano mostrato l’energia del cubo cosmico incanalata
nel cuore della piccola , la sua curiosità di uomo di
scienza aveva zittito la voce della sua coscienza come essere
umano .
Ma la
curiosità aveva avuto vita breve quando Bertram gli aveva
ordinato di recidere il globo di adamantio che, come una gabbia
toracica , avviluppava il cuore d’energia della ragazzina .
Perché
liquefare l’adamantio con le onde-metalliche del vibranio non
avrebbe solo significato raggiungere il centro di tutto quel potere ,
ma avrebbe investito tutti loro della responsabilità di aver
deliberatamente giocato con la vita di un essere vivente e con il suo
cuore .
Quel cuore di energia
che riuscivano ad intravedere dal monitor mano a mano che
l’adamantio si liquefaceva , ma con un altro
aumento di potenza le avrebbero causato un attacco cardiaco ,
e senza battito il Tesseract sarebbe morto , quella piccola
ragazzina , sarebbe morta .
E Selvig non
voleva accollarsi quell’omicidio , neanche per scoprire i
segreti dell’universo , né per
accontentare la sete di potere di un uomo che poneva il proprio
interesse sopra le leggi della morale e della vita , giocando
a fare il dio .
Il rumore di pagine
sfogliate venne interrotto bruscamente quando Bertram capì
che lo scienziato non avrebbe eseguito il suo ordine a causa
di uno stupido istinto paterno che nessuno di loro avrebbe
dovuto nutrire per quella “cosa”
che non era neanche umana .
- Ha qualche problema
, dottore ?
Selvig strinse le
labbra in un moto di repulsione , tirando bruscamente la leva
verso il basso quando vide il Tesseract sgranare gli occhi
nel vuoto e fissare lui con terrore , paura e dolore , una sofferenza
che lo spinse ad aprire la vasca per tirare fuori il corpo magro e
debilitato della bambina .
Astrid gli cadde tra
le braccia come un peso morto , abbandonata con le palpebre sbarrate su
occhi che non parevano neanche più umani , divenuti
ormai luminosi e trasparenti come un velo della via lattea
che brillava ad intermittenza .
- Cosa
vorrebbe fare , ora ?
La sufficienza con la
quale il direttore gli si rivolse causò in Selvig uno scatto
nervoso , ma si limitò a stringere al
petto la bambina con rinnovata foga , anche quando l’alta
figura dell’uomo lo sovrastò minacciosamente .
Li separavano cinque
centimetri buoni , ma lo scienziato non abbassò
mai lo sguardo , il misero sfoggio di coraggio che
convinse il direttore a lasciar passare entrambi , ma
continuò a tenere d’occhio
l’espressione terrorizzata del Tesseract con un sorriso
beffardo fino a quando le porte metalliche gli si chiusero
davanti con un sibilo .
- Non preoccuparti ,
non ti si avvicinerà – provò
a rassicurarla nel sentire le piccole dita del
Tesseract artigliargli il colletto del camice , ma Astrid continuava ad
osservare le porte metalliche con quegli occhi inumani che si
illuminavano ad intermittenza , come una vecchia lampadina rotta .
Percorsero qualche
altro metro prima che Maria Hill , riconosciuto il corpicino tremante
che il dottore provava a calmare con qualche pacca sulla spalla si
fermasse loro di fianco , allungando una mano per stringere i palmi
gelati della piccola .
E quando Astrid la
riconobbe , allungò le braccia con un pigolio che
convinse la donna a prenderla in braccio per portarla via da
lì .
Quando il vento le
ululò in faccia la sua furia , la donna
coprì con la propria giacca il corpicino tremante ,
cullandola leggermente per calmarla , provando in
qualche modo a smorzare anche la propria irritazione .
Perché lei
sapeva a cosa stavano sottoponendo la bambina , era consapevole
dell’orrore , e non c’era nulla di giusto nel
vederla perdere colore dopo ogni esame .
Nulla che potesse
giustificare le torture , la cattiveria , la brutalità
inflitta su qualcosa che non era umano ma che era vivo .
- Mi dispiace .
Non era la prima volta
che si scusava con lei , e non sarebbe stata
l’ultima .
Perché
quello che le stavano facendo era orribile , inumano , e se il
dottor Barner fosse venuto al corrente delle sperimentazioni
, avrebbe distrutto tutto .
Eppure Maria sperava
che qualcuno degli eroi captasse il pericolo , capisse che
c’era qualcosa che non andava negli occhi della
bambina , sempre più sfuggenti , velati e vitrei come se non
vedesse nessuno di loro , ma guardasse altri.
Come se ci fosse
qualcuno che le parlava , la sfiorava , sguardi e tocchi che Maria
percepiva a stento ma che sentiva su di lei , sulla schiena del
Tesseract continuamente scossa da fremiti .
Come se qualcuno la
stesse accarezzando al posto suo , ma senza dolcezza , senza
umanità .
Quel qualcuno che
Astrid continuava a guardare , nascosta contro la spalla della donna
che andava a trovarla ogni giorno per darle qualche caramella , quel
qualcuno che c’era sempre e che le sorrideva da sotto il
cappuccio , allungando uno dei suoi artigli per toccarla , per
chiamarla e guidarla dall’altra parte .
Lì dove non
c’era né luce , né calore , ma solo
silenzio e freddo .
Un gelo che la stava
uccidendo , lentamente , congelando quell’energia che sentiva
scivolare via dal petto , dalle mani , dalle palpebre tremule
che non volevano saperne di chiudersi .
Anche se Yehouda
ormai poteva vederlo anche da sveglia , e poteva toccarla ,
sempre , e ridere del sangue che tossiva dopo ogni bagno nella vasca ,
e gioire dell’alone bluastro che le imporporava le guance e
le pressava il petto , uccidendo l’aria nei polmoni ,
seccando il sangue che circolava nelle vene per riempirla di energia
che il suo piccolo corpo non poteva contenere , controllare , assorbire
.
Non più .
°°°
- Dannazione !
Tony Stark
crollò in ginocchio con le unghie spezzate e sanguinolenti ,
ricurvo su se stesso per la stanchezza derivata dal
non riuscire a liberarsi da quella prigione , dal non riuscire neanche
a creare una crepa nel vetro che li imprigionava .
Scacciò
malamente la mano che Pepper gli aveva allungato per
convincerlo a calmarsi , ma fu il sibilo silenzio del dottor
Banner a farlo desistere .
Il sibilo che lo
scienziato stroncò con un ringhio basso prima di raggiungere
il dottore e sollevarlo per il bavero della camicia , sfogando la
propria frustrazione su di lui , sull’uomo stanco e dallo
sguardo vitreo che ricambiava la sua rabbia con il dolore delle iridi
schiuse su un viso che pareva invecchiato di anni .
-Cosa dovrei fare ?
Starmene seduto e piangermi addosso come fai tu ?
Il miliardario
percepì appena le dita di Pepper strette attorno
l’avambraccio , perché era troppo occupato a
scrollare il corpo massiccio di Banner che ciondolava il capo come se
non avesse motivo di rispondergli , come se non gli
importasse di reagire .
Perché
Bruce aveva provato , da Hulk , da uomo a sfondare quella prigione , ma
ad ogni contatto con il vetro , ad ogni caduta sul gelido
pavimento l’impotenza e il dolore di non poter
correre in aiuto di Astrid aveva aperto squarci nel suo petto , ferite
che pulsavano sulla sua anima , su quel cuore che non sentiva
più .
- Basta! Ti prego !
– strillò disperata la donna ,
abbracciando il compagno per trasmettergli calma , anche se lei stessa
tremava per la consapevolezza di essere inutile, ancora una volta
, nella salvezza di una persona cara .
E guardò
Loki , in cerca di aiuto , o di semplice comprensione , ma il
dio continuava a fissare il vuoto con quegli occhi che non sembravano
più umani .
Lo vide sollevare il
volto solo quando sentì il rumore di passi che si
avvicinavano , la camminata severa e cadenzata con la quale Maria Hill
soleva presentarsi all’imbrunire per riportare loro le
notizie sulle condizioni del Tesserat .
Ma quando il soldato
si fermò all’ombra del corridoio , come se temesse
una loro reazione , Tony Stark seppe che c’era
qualcosa di sbagliato in lei , nei suoi occhi scuri che brillavano nel
buio e nell’ombra sformata del ventre .
Come se tenesse in
braccio un corpo che faticava a camminare da sé , la gracile
e pallida creatura dai capelli d’arcobaleno che sotto il neon
delle luci sembrò loro ancora più stanca , quasi
morente .
Quando Loki la vide
mosse le labbra per bisbigliarne il nome , ma la maschera gli impediva
di farsi udire da lei , anche se qualcosa nella sua testa gli diceva
che probabilmente non sarebbe riuscita a sentirlo ugualmente
.
Perché il
Tesseract sembrava far fatica persino a respirare , raggomitolata su se
stessa in un camice bianco , troppo grande per la sua
ossatura gracile , il viso chiazzato di
blu e il respiro ansante che si rannuvolava in piccoli sbuffi di nebbia
.
Teneva gli occhi
chiusi , le ciglia che tremavano per ogni brivido di freddo
che le causava l’ennesima scossa nel petto , ma quando Maria
le bisbigliò qualcosa nell’orecchio schiuse le
palpebre con una fitta di dolore , sorridendo lievemente nel vederli
tutti .
Tony
allungò una mano davanti al viso , il respiro spezzato in
gola , pressandola sulla lastra che Astrid
faticò a raggiungere per la difficoltà che
trovò nel camminare senza crollare sulle ginocchia
, e quando vi cozzò con la fronte nell’inciampare
sui suoi stessi piedi non potè che sorridere ,
congiungendo il suo palmo piccolo e luminescente con quello grande
dell’uomo .
- Cosa ti hanno fatto
.
Il tono
sconfitto dell’uomo sembrò riempire gli occhi di
Astrid di lacrime , ma non c’erano più liquidi nel
suo corpo , nulla che potesse espellere per sfogare il proprio dolore e
la nostalgia di un tocco che non poteva saggiare .
Il dottor Bruce
scansò l’eroe con uno strattone , schiacciando il
viso contro le dita azzurre della sua bambina , e
quando i suoi occhi colsero le venature fin troppo evidenti sul
collo e sull’avambraccio sinistro si
sentì assalire dalla nausea .
- Ti hanno
fatto male ? – sfiatò Bruce con voce
fioca , graffiando il vetro con tanta rabbia da far sanguinare le dita
e striare di rosso la lastra che lo divideva da Astrid , ma
per quanto la bambina muovesse le labbra , le parole che ne uscivano
non prendevano significato , riducendosi a brevi e acuti pigolii che
le morivano sulle labbra screpolate .
- Non
può parlare .
- Cosa hai detto ?
Maria Hill soppresse
un sussulto di spavento quando sentì il pugno di Iron Man
cozzare con rabbia contro la vetrata ,
quasi lo avesse sentito infrangersi sul proprio zigomo , mentre gli
occhi scuri dell’uomo la gelavano con quelle pupille dilatate
che facevano orrore .
Ma l’orrore
di Tony , del dottore e di Pepper per quello che stavano facendo alla
loro bambina , per averla ridotta muta e zoppicante non
poteva più essere contenuto , non in quei cuori che
traboccavano rabbia , non negli sguardi che se avessero potuto ,
avrebbe ucciso , dilaniato , trafitto , scuoiato ognuno di loro .
- Ecco cosa odio della
S.H.I.E.L.D. – sibilò l’uomo con voce
sepolcrale – il vostro spirito umanitario che viene
meno ogni qual volta il desiderio di onnipotenza vi rende
ciechi e sordi alle urla . E non venire a dirmi che ti era stato
ordinato , perché avresti potuto scegliere ! Gli esseri
umani hanno il potere di scegliere cosa diventare e per cosa essere
ricordati !
Il soldato strinse le
labbra per contenere il fastidio , il senso di colpa che in
quelle settimane l’aveva tormentata nei sogni , ogni qual
volta gli occhi del Tesseract si puntavano su di lei con dolcezza ,
come una carezza gentile che non la condannava ma la ringraziava per i
piccoli abbracci che le concedeva .
E Maria Hill sapeva di
non meritare il perdono del dottore , della bambina , ma di aver
guadagnato la vergogna per la sua vigliaccheria , per quel
“sacrificio”che doveva alla sua
patria .
Ma nulla valeva
l’uccisione di una bambina , neanche la
possibilità di conquistare la fonte di energia
più potente dell’universo .
- È per
questo che ho disubbidito agli ordini ! – sbraitò
, rossa in volto - Ho scelto di abbandonare la S.H.I.E.L.D come ha
fatto Fury una volta stancatosi dell’irragionevolezza delle
richieste dei nostri superiori .
- E sapete
bene cosa gli è successo , vero , signorina Hill ?
Quando il Capitano
Bertram fuoriuscì dall’ombra del corridoio assieme
a Thor il panico di essere stata scoperta la fece tremare
solo un istante prima che la donna , sfilata la pistola dalla cintura
la puntasse con rabbia contro il direttore .
Eppure
l’uomo non fece una piega , si limitò ad
avanzare di un altro passo e a dirottare lo sguardo sul Tesseract
schiacciato contro la vetrata .
Il respiro tremolante
del dottore sembrò far vibrare l’intera prigione
mentre i suoi occhi si dilatavano per l’urgenza e i suoi
muscoli si tendevano e accartocciavano nel sentire Astrid emettere
brevi gemiti di paura , osservando prima lui , poi l’uomo che
avanzava nella loro direzione .
- Vieni qui , piccolo
Tesseract , non crederai davvero di aver adempiuto al tuo compito .
- Stia lontano da lei !
Lo sparo lo
mancò di un soffio , ma il direttore osservò il
buco ai suoi piedi con una smorfia rassegnata , comprensiva , che
costrinse Maria a rafforzare la presa sulla pistola e frapporsi tra il
direttore e la bambina .
Perché
già una volta aveva permesso alla sua vigliaccheria di far
soffrire un innocente , e non avrebbe commesso lo stesso
errore una seconda volta . - È finita ,
direttore . Per quanto l’America abbia bisogno di protezione
, uccidere una bambina innocente non potrà mai essere visto
come un sacrificio necessario per la sua salvezza .
- Bambina ?
– quella di Bertram fu una risata inquieta , stridente come
il rumore di unghie strisciate su una lavagna –
quella alle tue spalle non è una bambina , ma il
potere che spetta di diritto all’essere umano .
Nulla che va protetto , o capito .
Astrid fremette a
quelle parole , raggomitolandosi su se stessa e continuando a
tenere la mano poggiata su quella di papà Bruce ,
vedendo le sue dita ingrossarsi e colorarsi di verde , poi lo
sentì , il suo nome bisbigliato così sofficemente
da passare per un urlo disperato , e nel seguirlo
vide Loki .
Lì , in un
angolo , in manette e con una maschera che gli copriva la bocca e
lasciava libero solo gli occhi , occhi che all’apparenza
sembravano persi nel vuoto ma che la fissavano, sempre , con
quell’ombra cupa che passava per cattiveria e mai per bisogno
d’attenzione .
-
No !
L’urlo con
il quale Maria Hill provò ad allontanare Thor da Astrid fece
sobbalzare Pepper , sbiancata nel vedere il dio dei tuoni calare una
mano sulla bambina e alzarla per i capelli , costringendo la ragazzina
a strizzare gli occhi per il dolore , le mani piccole e
pallide corse alla testa per liberarsi.
Ma più
Astrid si dimenava , più le dita del dio si stringevano sui
suoi capelli , strappandole urla di dolore che furono zittite dal
crepitio di vetro e ferro .
E quando Loki
indietreggiò di un passo per prendere la rincorsa , un
fiotto di sangue schizzò sul vetro quando la maschera
rischiò di frantumarsi assieme alle ossa della mascella
nello schianto contro la lastra indistruttibile .
Una , due , tre volte
, Loki ondeggiò su se stesso , sputando sangue e saliva e
caricando ancora , con rabbia , nel tentativo di rompere la prigione e
liberarsi dalla maschera , incurante dei tagli che si aprivano sulle
palpebre sgranate e sugli occhi lucidi di follia .
Iron Man ne
seguì l’esempio , battendo i palmi sulla vetrata
assieme a Pepper che calciava con tutte le sue forze , gridando il nome
di Astrid , con rabbia , con disperazione , fissando quel sorriso
tremulo che le colorava il viso oramai bluastro .
E più i
loro colpi risuonavano , frenetici e cadenzati dai ringhi di
Loki , più la prigione fremeva , e il
cuore di Astrid sussultava per il dolore di vederli ferirsi per lei ,
ancora e ancora .
Loki cadde in
ginocchio con il viso ormai tumefatto , le mani ancora imprigionate
dalle manette ma il viso finalmente libero di respirare , di attingere
aria con la bocca che si schiuse in un sibilo di ribellione verso il
fratello e il misgardiano .
- Vi
ucciderò tutti , uno per uno –
sputò rabbioso , facendosi forza su una gamba per tornare in
piedi – e se oserai ancora toccarla , sappi che ti
scuoierò vivo e apprenderò le tue
interiora come trofeo .
Uno
scricchiolio seguì il sussurro inquieto del dio
degli inganni prima che la vetrata scoppiasse in frammenti e
schegge di vetro liquefatto , e quando Thor sentì la mano
del fratello stritolargli lo stomaco come se stringesse catrame
appiccicoso piuttosto che carne umana , Astrid fu libera dalla sua
morsa rabbiosa per ritrovarsi in quella di Loki .
Ma la mano che le
stringeva il fianco non aveva nulla di sbagliato , nulla di minaccioso
, era solo un palmo pallido che la pressava con una forza sovrumana
contro il petto del dio .
Ed anche se il sangue
che colava già dal viso di lui le imbrattava i
capelli , anche se la sua bocca era schiusa in quel sorriso
largo e grottesco , non c’era nulla in lui che potesse
spaventarla .
Non quegli occhi
cangianti per la magia che Loki stava espellendo dal suo corpo come
linfa vitale , non la sua risata bassa e roca che faceva accapponare la
pelle .
Il martello
finì a terra assieme al corpo massiccio del dio ,
martellato da una massa invisibile che pioveva sulle sue ossa con la
forza di un masso gigantesco , massacrando muscoli , sgretolando
tendini , maciullando organi sotto il movimento dell’arto che
Loki alzava e abbassava con un gesto secco , sempre più
rabbioso , sempre più cruento .
- Fermo !
Fandral fece appena in
tempo a tirare indietro la compagna d’armi prima di sputare
sangue nel venire raggiunto dal pugno che Loki gli aveva indirizzato
nel vederli correre in soccorso di Thor , e urlò dal dolore
quando il dio degli inganni , afferratolo per i capelli ,
provò a staccargli un braccio .
Ma il guerriero fu
lesto ad affondare la spada nella coscia del dio , urlando a Lady Sif
di afferrare il Tesseract e correre via , e per quanto Astrid
provò a far forza pur di non venire allontanata da Loki ,
quando la donna le colpì le braccia che teneva
serrate attorno al collo del dio con un colpo
violento si ritrovò ad urlare dal dolore .
Hulk udì
distintamente il grido della sua bambina , così
acuto e stridulo da sovrastare gli incitamenti degli uomini della
S.H.I.E.L.D. e i sibili minacciosi di Iron Man , nonché i
mugugni stizziti di Pepper , e bastò un suo salto
per portarlo davanti alla guerriera mentre Loki , caduto in ginocchio a
seguito della ferita puntava gli occhi rabbiosi sulla donna prima di
scrollarsi di dosso Fandral.
- Hulk vuole
la sua bambina .
La voce gutturale del
mostro verde costrinse Lady Sif ad indietreggiare istintivamente ,
rilasciando un basso sibilo nel sentire il Tesseract dimenarsi e
allungare le braccia magre e stanche verso il colosso .
- E Hulk la vuole ora
.
Il suo pugno fu
più veloce della replica della donna , ma ancor prima di
afferrare la mano che Astrid gli allungava , una figura nera
aveva raccolto la bambina da terra , caricandosela su una spalla e
correndo verso l’uscita con passo celere e deciso .
Tony Stark fu il primo
a riconoscere la chioma rossiccia della Vedova Nera , ma ancor prima di
raggiungerla , l’assassina venne intercettata dalla
pistola con la quale Pepper la colpì a bruciapelo su una
spalla prima di allungarsi sul corpo della russa e afferrare Astrid per
un braccio .
Nel riconoscere il
profumo da “mamma” di Pepper Astrid si
rilassò per un attimo , abbracciando la vita della donna
che indietreggiando con passo zoppicante si nascose nella
nicchia del corridoio .
Rimasero in silenzio ,
con il respiro ansante e spezzato per l’affanno , e
quando alcuni uomini della S.H.I.E.L.D. sfrecciarono loro di fronte con
un urlo di rabbia Pepper fu lesta a coprire i mugugni della bambina con
una mano .
Fin lì i
rumori giungevano ovattati , quasi come se a pochi passi
divinità e uomini non si stessero facendo guerra
, ma Astrid poteva sentirli ugualmente
nella sua testa .
I passi pesanti di
papà Bruce che scacciava i rinforzi degli uomini in
nero con un gesto stizzito del braccio , i borbotti che
rimbalzavano nella maschera e storpiavano la voce tonante di zio Tony ,
e i ringhi di Loki , bassi e feroci come quelli di una bestia ferita .
Eppure lei sapeva che
non sarebbe stata d’aiuto , non in quelle condizioni , non
senza quel potere che non aveva ancora compreso e accettato , e stava
per chiedere a Pepper di portarla lontano affinchè facesse
da esca quando un respiro caldo le gelò la nuca .
Pepper cadde riversa a
terra senza un lamento , un rivolo di sangue a colarle giù
dalla testa a seguito del calcio della pistola con il quale il Capitano
Bertram l’aveva colpita prima di afferrare Astrid
per un braccio .
Il brusco impatto con
il pavimento gelato le strappò un singulto di dolore , ma la
fitta lancinante che provò al ventre fu nulla al confronto .
- Credevi
davvero che ti avrei lasciato scappare così ? – le
sputò feroce l’uomo in nero , il viso sfigurato da
una smorfia atroce che la fece tremare dalla paura .
Perché non
poteva muoversi , e il dolore al ventre sembrava aver congelato ogni
suo arto , persino la mano con quale aveva tentato di scacciare
l’oggetto luccicante che l’uomo le aveva piantato
nella pancia .
Il Capitano Bertram le
respirò in faccia con divertimento , accarezzandole i
capelli e allargando il camicie che le scopriva una spalla per puntarle
al petto una pistola trasparente dalla forma strana .
- Sai
cos’è questo ? Mio piccolo e ignorante Tesseract ?
Astrid
tremò , angosciata , quando vide una nuvola nera addensarsi
sulla figura chinata su di lei , e quando riconobbe la bocca aguzza e
gli artigli affilati che Yehouda sfregava con goduria davanti al
cappuccio sgranò gli occhi per l’orrore .
- Questa mi
permetterà di risucchiare la tue energia , piccolo mostro
– e il suono di risucchio che emise l’arma le
causò un nuovo tremito di paura – energia che il
tuo piccolo cuoricino espellerà una volta che
avrò disintegrato l’adamantio che lo circonda .
Fu un suono , il
più silenzioso e inudibile per l’essere umano a
strapparle un gemito di dolore , e un altro , e un altro
ancora fino a quando Astrid non potè che piangere
in silenzio , mordendosi le labbra per non dare soddisfazione a Yehouda
del suo dolore .
Perché le
avevano insegnato ad essere forte , a combattere , per difendere se
stessa e le persone che amava .
Ed anche se in quel
momento non era capace di difendersi , anche se la
possibilità di non rivedere il viso di Loki le spaccasse il
cuore , decise di non urlare , di non gemere neanche , ma di stare in
silenzio e di essere forte .
Per se stessa e per
quella vita che un incidente le aveva donato ma per la quale avrebbe
sempre ringraziato .
Quando
l’adamantio scivolò via dal suo cuore ci fu un
attimo nel quale Astrid potè percepire calore , un immenso e
straziante calore che le annebbiò la vista e le
asciugò le lacrime , il lungo attimo del suo ultimo e
silenzioso battito .
E quando il gelo la
avvolse , ghiacciando persino il colore delle sue iridi , il Capitano
Bertram estrasse la pistola con un gesto deliziato , rilasciando il
corpo freddo e senza vita che ricadde al suolo con un tonfo secco e
inudibile .
Eppure Loki lo
udì , quel suono , lo sentì stridere nella sua
testa e azzannare le sue terminazioni nervose , uccidendo ogni minimo
residuo di sanità in quella mente per secoli
corrosa dalla follia .
- Mia ! Mia finalmente
! – biascicò incredulo il direttore dello
S.H.I.E.L.D. , incurante del silenzio che sentiva giungere
dalla sala poco lontana , indifferente agli sguardi raggelati che i
Vendicatori lanciavano al corridoio e al piede nudo
e bianco di Astrid che sbucava da dietro l’angolo .
Perché
Richard Bertram era riuscito a riscattare se stesso , a raggiungere
l’obiettivo che per anni , uomini in divisa e senza
cervello avevano tentato di raggiungere mentre lui ammuffiva
tra le scartoffie del quartier generale .
Mentre ora aveva
l’energia dell’universo tra le sue mani ,
finalmente .
- Questo è
il motivo per cui mai nessuno di voi esseri inferiori è
riuscito a comprendere la grandezza della mia creatura .
Quello di Yehouda fu
un sussurro che l’uomo percepì come un brivido
lungo la schiena mentre gli artigli del Creatore si curvavano sulle
mani a coppa dell’essere umano e sulla sfera di luce che
sobbalzava ad ogni respiro .
Quella minuscola
stilla di energia che aveva cominciato a dilatarsi e contrarsi .
- Perché
nessuno è mai riuscito a capire che la vita non
può essere stretta tra le mani di nessuno . Né di
un dio , né di un essere umano .
Il fragore
sfrecciò fra i cieli limpidi di Manhattan , frusciando tra
quelli uggiosi d’Inghilterra fino alle spiagge
assolate del Mediterraneo , un lento e assordante rombo di tuono che
sembrò voler far cadere giù il cielo mentre la
colonna di luce forava il pianeta Terra come una pugnalata dritta nel
petto .
Un pilastro ceruleo
che bucava l’universo , le stelle , e un cuore che
lentamente Loki sentì sgretolarsi nel petto , in silenzio ,
un pezzo alla volta , frammento dopo frammento , la caduta timida e
spaventata di un cuore che continuava a crepitare , agonizzante , e a
chiedere aiuto , con voce rotta .
Ancora e ancora , nel
suo strazio senza fine .
Continua…
Manca davvero poco alla fine , e questi ultimi capitoli
saranno molto movimentati .
Ringrazio tutti per la lettura .
- Zamieluna
: Grazie per il commento , e per i numerosi wow ,
davvero , li ho apprezzati molto . E sono contenta che il
modo di scrivere appassioni ! La caratterizzazione dei personaggi
è l'aspetto che mi preme sempre di più ! Comunque
Astrid fisicamente dimostra diciassette/diciotto anni , una domanda
più che sensata la tua visto che utilizzo sempre la parola
"bambina" e non ho mai specificato il suo aspetto su una scala
temporale . Amo chiamarla "bambina" perchè è nata
da poco in effetti , anche se ha il corpo di un'adolescente , ma
è cresciuta in fretta , e per Tony e company
rimarrà sempre una bambina , la pecca di sentirsi suoi
genitori .
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità , un saluto
davvero caloroso !
Al prossimo aggiornamento , Gold Eyes
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