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Autore: Hagne    19/09/2012    1 recensioni
"Quando un Re senza trono, ridotto in schiavitù, torna alla ribalta.
Quando degli dei, infrangendo le regole, compiono una blasfemia.
Quando ciò che non dovrebbe esistere nasce, cresce e uccide.
Allora nasce questa storia.
Una storia di amore, odio, rancore, e crescita.
Perchè il confine tra bene e male è labile, precario, e non sempre ciò che sembra giusto, lo è davvero"
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Heart Of Everything '
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(N.B. prima di iniziare la lettura vi avviso che ci saranno scene cruente in questo capitolo  ,  come sottolineato dall'avvertimento "Contenuti forti" e dal raiting Rosso  , perciò vi invito a desistere se ritenete di non poter accettare alcune descrizioni . Grazie per l'attenzione , buona lettura ) ;





“I can't feel my senses
I just feel the cold
All colors seem to fade away
I can't reach my soul
I would stop running, If knew there was a chance
It tears me apart to sacrifice it all but I'm forced to let go “


[…]



“Tell me I'm frozen but what can I do?
Can't tell the reasons I did it for you
When lies turn into truth I sacrificed for you
You say that I'm frozen but what can I do? “


( Frozen – Within Temptation )




 
- Incrementate il voltaggio .
- Ma signore – provò a contraddirlo Erik Selvig  , zittito dall’occhiata imperiosa con la quale  Bertram lo fulminò prima di metter mano al fascicolo che stava spulciando con occhi annoiati .
- Ho detto , incrementate il voltaggio .
Quando il vibranio metallico cominciò ad emettere onde lunghe , il movimento brusco del  corpo che gli scienziati  osservavano al di là della vasca li fece sobbalzare  mentre  la creatura dai capelli d’arcobaleno si raggomitolava su se stessa  con una smorfia , tirando i tubi che iniettavano nelle sue vene antidolorifici e morfina , eppure sembrava che i farmaci non sortissero nessun effetto su di lei  a giudicare da come si ritraeva su se stessa per  combattere il dolore .
- Aumentate .
Selvig  lanciò un’occhiata di rimprovero al direttore dello S.H.I.E.L.D  , serrando la mano sulla leva che sollecitava il vibranio , ma non aumentò la carica , si limitò a rimanere immobile sotto lo sguardo nervoso dei colleghi .
Uno spasmo improvviso costrinse Astrid a coprirsi con le braccia , inconsciamente , continuando a rimpicciolirsi su se stessa con qualche gemito di dolore che il liquido della vasca soffocava assieme ai suoi pigolii straziati.
Eppure Selvig  li udiva nella sua testa , gemiti , urla , unite alle risate di sua nipote che doveva avere la stessa età della creatura che da due settimane stavano esaminando per ordine del direttore Bertram .
Quando l’uomo gliel’aveva presentata come il Tesseract , lo scienziato era scoppiato a ridere per il nervosismo , ma quando le lastre avevano mostrato l’energia del cubo cosmico incanalata nel cuore della piccola , la sua curiosità di uomo di scienza aveva zittito la voce della sua coscienza come essere umano  .
Ma la curiosità aveva avuto vita breve quando Bertram gli aveva ordinato di recidere il globo di adamantio che, come una gabbia toracica , avviluppava il cuore d’energia della ragazzina .
Perché liquefare l’adamantio con le onde-metalliche del vibranio non avrebbe solo significato raggiungere il centro di tutto quel potere , ma avrebbe investito tutti loro della responsabilità di aver deliberatamente giocato con la vita di un essere vivente e con il suo cuore .
Quel cuore di energia che  riuscivano ad intravedere dal monitor mano a mano che l’adamantio si liquefaceva  , ma con un altro aumento di potenza le avrebbero causato un attacco cardiaco  , e senza battito il Tesseract sarebbe morto ,  quella piccola ragazzina ,  sarebbe morta .
 E Selvig non voleva accollarsi quell’omicidio , neanche per scoprire i segreti dell’universo , né  per accontentare la sete di potere di un uomo che poneva il proprio interesse sopra le leggi della morale e della vita  , giocando a fare il dio .
Il rumore di pagine sfogliate venne interrotto bruscamente quando Bertram capì che lo scienziato non avrebbe eseguito il suo ordine  a causa di  uno stupido istinto paterno che nessuno di loro avrebbe dovuto nutrire per quella “cosa” che non era neanche umana .
- Ha qualche problema , dottore ?
Selvig strinse le labbra in un moto di repulsione , tirando bruscamente  la leva verso il basso  quando vide il Tesseract sgranare gli occhi nel vuoto e fissare lui con terrore , paura e dolore , una sofferenza che lo spinse ad aprire la vasca per tirare fuori il corpo magro e debilitato della bambina .
Astrid gli cadde tra le braccia come un peso morto , abbandonata con le palpebre sbarrate su occhi che non parevano neanche più umani , divenuti ormai  luminosi e trasparenti come un velo della via lattea che brillava ad intermittenza .
 - Cosa vorrebbe fare ,  ora ?
La sufficienza con la quale il direttore gli si rivolse causò in Selvig uno scatto nervoso  , ma si limitò a stringere  al petto la bambina con rinnovata foga , anche quando l’alta figura dell’uomo lo sovrastò minacciosamente .
Li separavano cinque centimetri buoni , ma lo scienziato non abbassò mai  lo sguardo , il misero sfoggio di coraggio che convinse  il direttore a lasciar passare entrambi , ma continuò  a tenere d’occhio l’espressione terrorizzata del Tesseract con un sorriso beffardo fino a quando le porte metalliche gli si chiusero davanti  con un sibilo .   
- Non preoccuparti , non ti si avvicinerà – provò  a rassicurarla  nel sentire le piccole dita  del Tesseract artigliargli il colletto del camice , ma Astrid continuava ad osservare le porte metalliche con quegli occhi inumani che si illuminavano ad intermittenza , come una vecchia lampadina rotta .
Percorsero qualche altro metro prima che Maria Hill , riconosciuto il corpicino tremante che il dottore provava a calmare con qualche pacca sulla spalla si fermasse loro di fianco , allungando una mano per stringere i palmi gelati della piccola .
E quando Astrid la riconobbe , allungò le braccia con un  pigolio che convinse la donna a prenderla in braccio per portarla via da lì .
Quando il vento le ululò  in faccia la sua furia  , la donna coprì con la propria giacca il corpicino tremante , cullandola leggermente per calmarla  ,  provando in qualche modo a smorzare anche  la propria irritazione .
Perché lei sapeva a cosa stavano sottoponendo la bambina , era consapevole dell’orrore , e non c’era nulla di giusto nel vederla perdere colore dopo ogni esame .
Nulla che potesse giustificare le torture , la cattiveria , la brutalità inflitta su qualcosa che non era umano ma che era vivo .
 - Mi dispiace .

Non era la prima volta che si scusava con lei  ,  e non sarebbe stata l’ultima .
Perché quello che le stavano facendo era orribile , inumano , e se il dottor Barner fosse venuto al corrente delle sperimentazioni ,  avrebbe distrutto tutto .
Eppure Maria sperava che qualcuno degli eroi captasse il pericolo , capisse che c’era qualcosa che non andava  negli occhi della bambina , sempre più sfuggenti , velati e vitrei come se non vedesse nessuno di loro , ma guardasse altri.
Come se ci fosse qualcuno che le parlava , la sfiorava , sguardi e tocchi che Maria percepiva a stento ma che sentiva su di lei , sulla schiena del Tesseract continuamente scossa da fremiti .
Come se qualcuno la stesse accarezzando al posto suo , ma senza dolcezza , senza umanità .
Quel qualcuno che Astrid continuava a guardare , nascosta contro la spalla della donna che andava a trovarla ogni giorno per darle qualche caramella , quel qualcuno che c’era sempre e che le sorrideva da sotto il cappuccio , allungando uno dei suoi artigli per toccarla , per chiamarla e guidarla dall’altra parte .
Lì dove non c’era né luce , né calore , ma solo silenzio e freddo .
Un gelo che la stava uccidendo , lentamente , congelando quell’energia che sentiva scivolare via  dal petto , dalle mani , dalle palpebre tremule che non volevano saperne di  chiudersi .
Anche se Yehouda ormai  poteva vederlo anche da sveglia , e poteva toccarla , sempre , e ridere del sangue che tossiva dopo ogni bagno nella vasca , e gioire dell’alone bluastro che le imporporava le guance e le pressava il petto , uccidendo l’aria nei polmoni , seccando il sangue che circolava nelle vene per riempirla di energia che il suo piccolo corpo non poteva contenere , controllare , assorbire .
Non più .








°°°





 

- Dannazione !
Tony Stark crollò in ginocchio con le unghie spezzate e sanguinolenti , ricurvo su se stesso per la stanchezza derivata dal   non riuscire a liberarsi da quella prigione , dal non riuscire neanche a creare una crepa nel vetro che li imprigionava .
Scacciò malamente la mano che Pepper gli aveva  allungato per convincerlo a calmarsi , ma fu il sibilo silenzio del dottor Banner  a farlo desistere .
Il sibilo che lo scienziato stroncò con un ringhio basso prima di raggiungere il dottore e sollevarlo per il bavero della camicia , sfogando la propria frustrazione su di lui , sull’uomo stanco e dallo sguardo vitreo che ricambiava la sua rabbia con il dolore delle iridi schiuse su un viso che pareva invecchiato di anni  .
-Cosa dovrei fare ? Starmene seduto e piangermi addosso come fai tu  ?
Il miliardario percepì appena le dita di Pepper strette attorno l’avambraccio , perché era troppo occupato a scrollare il corpo massiccio di Banner che ciondolava il capo come se non avesse motivo di rispondergli , come se non gli importasse  di reagire .
Perché Bruce aveva provato , da Hulk , da uomo a sfondare quella prigione , ma ad ogni contatto con il vetro , ad ogni caduta sul gelido pavimento  l’impotenza e il dolore di non poter correre in aiuto di Astrid aveva aperto squarci nel suo petto , ferite che pulsavano sulla sua anima , su quel cuore che non sentiva più .
- Basta! Ti prego ! – strillò disperata  la donna , abbracciando il compagno per trasmettergli calma , anche se lei stessa tremava per la consapevolezza di essere inutile, ancora una volta ,  nella salvezza di una persona cara .
E guardò Loki , in cerca di aiuto , o di semplice comprensione  , ma il dio continuava a fissare il vuoto con quegli occhi che non sembravano più umani .  
Lo vide sollevare il volto solo quando sentì il rumore di passi che si avvicinavano , la camminata severa e cadenzata con la quale Maria Hill soleva presentarsi all’imbrunire per riportare loro le notizie sulle condizioni del Tesserat .
Ma quando il soldato si fermò all’ombra del corridoio , come se temesse una loro reazione ,  Tony Stark seppe che c’era qualcosa di sbagliato in lei , nei suoi occhi scuri che brillavano nel buio e nell’ombra sformata del ventre .
Come se tenesse in braccio un corpo che faticava a camminare da sé , la gracile e pallida creatura dai capelli d’arcobaleno che sotto il neon delle luci sembrò loro ancora più stanca , quasi morente .
Quando Loki la vide mosse le labbra per bisbigliarne il nome , ma la maschera gli impediva di farsi udire da lei , anche se qualcosa nella sua testa gli diceva che  probabilmente non sarebbe riuscita a sentirlo ugualmente .
Perché il Tesseract sembrava far fatica persino a respirare , raggomitolata su se stessa in un camice bianco  , troppo grande per la sua ossatura gracile  ,   il viso chiazzato di blu e il respiro ansante che si rannuvolava in piccoli sbuffi di nebbia .
Teneva gli occhi chiusi ,  le ciglia che tremavano per ogni brivido di freddo che le causava l’ennesima scossa nel petto , ma quando Maria le bisbigliò qualcosa nell’orecchio schiuse le palpebre con una fitta di dolore , sorridendo lievemente nel vederli tutti  .
Tony allungò una mano davanti al viso , il respiro spezzato in gola  ,  pressandola sulla lastra che Astrid faticò a raggiungere per la difficoltà che trovò nel camminare senza crollare sulle ginocchia  , e quando vi cozzò con la fronte nell’inciampare sui suoi stessi piedi  non potè che sorridere , congiungendo il suo palmo piccolo e luminescente con quello grande dell’uomo .
- Cosa ti hanno fatto .
  Il tono sconfitto dell’uomo sembrò riempire gli occhi di Astrid di lacrime , ma non c’erano più liquidi nel suo corpo , nulla che potesse espellere per sfogare il proprio dolore e la nostalgia di un tocco che non poteva saggiare .
Il dottor Bruce scansò l’eroe con uno strattone , schiacciando il viso contro le dita azzurre della sua bambina   , e quando i suoi occhi colsero le venature fin troppo evidenti sul collo  e sull’avambraccio sinistro si sentì assalire dalla nausea .
- Ti hanno fatto  male ? – sfiatò Bruce con voce fioca , graffiando il vetro con tanta rabbia da far sanguinare le dita e striare di rosso la lastra che lo divideva da Astrid  , ma per quanto la bambina muovesse le labbra , le parole che ne uscivano non prendevano significato , riducendosi a brevi e acuti pigolii che le  morivano sulle labbra screpolate .
-  Non può parlare .
- Cosa hai detto ?
Maria Hill soppresse un sussulto di spavento quando sentì il pugno di Iron Man cozzare con rabbia contro la vetrata    , quasi lo avesse sentito infrangersi sul proprio zigomo , mentre gli occhi scuri dell’uomo la gelavano con quelle pupille dilatate che facevano orrore .
Ma l’orrore di Tony , del dottore e di Pepper per quello che stavano facendo alla loro bambina , per averla ridotta  muta e zoppicante non poteva più essere contenuto , non in quei cuori che traboccavano rabbia , non negli sguardi che se avessero potuto , avrebbe ucciso , dilaniato , trafitto , scuoiato ognuno di loro .  
- Ecco cosa odio della S.H.I.E.L.D. – sibilò l’uomo con voce sepolcrale – il vostro spirito umanitario che viene meno  ogni qual volta il desiderio di onnipotenza vi rende ciechi e sordi alle urla . E non venire a dirmi che ti era stato ordinato , perché avresti potuto scegliere ! Gli esseri umani hanno il potere di scegliere cosa diventare e per cosa essere ricordati !
Il soldato strinse le labbra per contenere il fastidio  , il senso di colpa che in quelle settimane l’aveva tormentata nei sogni , ogni qual volta gli occhi del Tesseract si puntavano su di lei con dolcezza , come una carezza gentile che non la condannava ma la ringraziava per i piccoli abbracci che le concedeva .
E Maria Hill sapeva di non meritare il perdono del dottore , della bambina , ma di aver guadagnato la vergogna per la sua vigliaccheria , per quel “sacrificio”che  doveva alla sua  patria .
Ma nulla valeva l’uccisione di una bambina , neanche  la possibilità di conquistare la fonte di energia più potente dell’universo .  
- È per questo che ho disubbidito agli ordini ! – sbraitò , rossa in volto - Ho scelto di abbandonare la S.H.I.E.L.D come ha fatto Fury una volta stancatosi dell’irragionevolezza delle richieste dei nostri superiori .  
-  E sapete bene cosa gli è successo  , vero , signorina Hill ?
Quando il Capitano Bertram fuoriuscì dall’ombra del corridoio assieme a Thor  il panico di essere stata scoperta la fece tremare solo un istante prima che la donna , sfilata la pistola dalla cintura la puntasse con rabbia contro il direttore .
Eppure l’uomo non fece una piega  , si limitò ad avanzare di un altro passo e a dirottare lo sguardo sul Tesseract schiacciato contro la vetrata .
Il respiro tremolante del dottore sembrò far vibrare l’intera prigione mentre i suoi occhi si dilatavano per l’urgenza e i suoi muscoli si tendevano e accartocciavano nel sentire Astrid emettere brevi gemiti di paura , osservando prima lui , poi l’uomo che avanzava nella loro direzione .
- Vieni qui , piccolo Tesseract , non crederai davvero di aver adempiuto al tuo compito .
- Stia lontano da lei !
Lo sparo lo mancò di un soffio , ma il direttore osservò il buco ai suoi piedi con una smorfia rassegnata , comprensiva , che costrinse Maria a rafforzare la presa sulla pistola e frapporsi tra il direttore e la bambina .
Perché già una volta aveva permesso alla sua vigliaccheria di far soffrire un innocente  , e non avrebbe commesso lo stesso errore una seconda volta . - È finita , direttore . Per quanto l’America abbia bisogno di protezione , uccidere una bambina innocente non potrà mai essere visto come un sacrificio necessario per la sua salvezza .
- Bambina ? – quella di Bertram fu una risata inquieta , stridente come il rumore di unghie strisciate  su una lavagna – quella alle tue spalle non è una bambina  , ma il potere che  spetta di diritto all’essere umano . Nulla che va protetto , o capito .
Astrid fremette a quelle parole , raggomitolandosi su se stessa e continuando a tenere  la mano poggiata su quella di papà Bruce , vedendo le sue dita ingrossarsi e colorarsi di verde , poi lo sentì , il suo nome bisbigliato così sofficemente da passare per un urlo disperato  , e nel seguirlo  vide Loki .
Lì , in un angolo , in manette e con una maschera che gli copriva la bocca e lasciava libero solo gli occhi , occhi che all’apparenza sembravano persi nel vuoto ma che la fissavano, sempre , con quell’ombra cupa che passava per cattiveria e mai per bisogno d’attenzione .
- No !
L’urlo con il quale Maria Hill provò ad allontanare Thor da Astrid fece sobbalzare Pepper , sbiancata nel vedere il dio dei tuoni calare una mano sulla bambina e alzarla per i capelli , costringendo la ragazzina a strizzare gli occhi per il dolore  , le mani piccole e pallide corse alla  testa per liberarsi.
Ma più Astrid si dimenava , più le dita del dio si stringevano sui suoi capelli , strappandole urla di dolore che furono zittite dal crepitio di vetro e ferro .
E quando Loki indietreggiò di un passo per prendere la rincorsa , un fiotto di sangue schizzò sul vetro quando la maschera rischiò di frantumarsi assieme alle ossa della mascella nello schianto contro la lastra indistruttibile .
Una , due , tre volte , Loki ondeggiò su se stesso , sputando sangue e saliva e caricando ancora , con rabbia , nel tentativo di rompere la prigione e liberarsi dalla maschera , incurante dei tagli che si aprivano sulle palpebre sgranate e sugli occhi lucidi di follia .
Iron Man ne seguì l’esempio , battendo i palmi sulla vetrata assieme a Pepper che calciava con tutte le sue forze , gridando il nome di Astrid , con rabbia , con disperazione , fissando quel sorriso tremulo che le colorava il viso oramai bluastro .
E più i loro colpi risuonavano , frenetici e cadenzati dai ringhi di Loki  ,  più la prigione fremeva , e il cuore di Astrid sussultava per il dolore di vederli ferirsi per lei , ancora e ancora .
Loki cadde in ginocchio con il viso ormai tumefatto , le mani ancora imprigionate dalle manette ma il viso finalmente libero di respirare , di attingere aria con la bocca che si schiuse in un sibilo di ribellione verso il fratello e il misgardiano .
- Vi ucciderò tutti , uno per uno  – sputò rabbioso , facendosi forza su una gamba per tornare in piedi – e se oserai ancora toccarla , sappi che ti scuoierò vivo  e apprenderò le tue interiora come trofeo .
Uno scricchiolio  seguì il sussurro inquieto del dio degli inganni prima che la vetrata scoppiasse in frammenti  e schegge di vetro liquefatto , e quando Thor sentì la mano del fratello stritolargli lo stomaco come se stringesse catrame appiccicoso piuttosto che carne umana , Astrid fu libera dalla sua morsa rabbiosa per ritrovarsi in quella di Loki .
Ma la mano che le stringeva il fianco non aveva nulla di sbagliato , nulla di minaccioso , era solo un palmo pallido che la pressava con una forza sovrumana contro il petto del dio .
Ed anche se il sangue che colava già dal viso di lui le imbrattava i capelli  , anche se la sua bocca era schiusa in quel sorriso largo e grottesco , non c’era nulla in lui che potesse spaventarla .
Non quegli occhi cangianti per la magia che Loki stava espellendo dal suo corpo come linfa vitale , non la sua risata bassa e roca che faceva accapponare la pelle .
Il martello finì a terra assieme al corpo massiccio del dio  , martellato da una massa invisibile che pioveva sulle sue ossa con la forza di un masso gigantesco , massacrando muscoli , sgretolando tendini , maciullando organi sotto il movimento dell’arto che Loki alzava e abbassava con un gesto secco , sempre più rabbioso , sempre più cruento .  
- Fermo !
Fandral fece appena in tempo a tirare indietro la compagna d’armi prima di sputare sangue nel venire raggiunto dal pugno che Loki gli aveva indirizzato nel vederli correre in soccorso di Thor , e urlò dal dolore quando il dio degli inganni , afferratolo per i capelli  , provò a staccargli un braccio .
Ma il guerriero fu lesto ad affondare la spada nella coscia del dio , urlando a Lady Sif di afferrare il Tesseract e correre via  , e per quanto Astrid provò a far forza pur di non venire allontanata da Loki , quando la donna le  colpì le braccia che teneva serrate attorno  al collo del dio con un colpo violento  si ritrovò ad urlare dal dolore .
Hulk udì distintamente il grido della sua bambina  , così acuto e stridulo da sovrastare gli incitamenti degli uomini della S.H.I.E.L.D. e i sibili minacciosi di Iron Man , nonché i mugugni stizziti di Pepper  , e bastò un suo salto per portarlo davanti alla guerriera mentre Loki , caduto in ginocchio a seguito della ferita puntava gli occhi rabbiosi sulla donna prima di scrollarsi di dosso Fandral.
-  Hulk vuole la sua bambina .
La voce gutturale del mostro verde costrinse Lady Sif ad indietreggiare istintivamente , rilasciando un basso sibilo nel sentire il Tesseract dimenarsi e allungare le braccia magre e stanche verso il colosso .
- E Hulk la vuole ora .
Il suo pugno fu più veloce della replica della donna , ma ancor prima di afferrare la mano che Astrid gli  allungava , una figura nera aveva raccolto la bambina da terra , caricandosela su una spalla e correndo verso l’uscita con passo celere e deciso .
Tony Stark fu il primo a riconoscere la chioma rossiccia della Vedova Nera , ma ancor prima di raggiungerla ,  l’assassina venne intercettata dalla pistola con la quale Pepper la colpì a bruciapelo su una spalla prima di allungarsi sul corpo della russa e afferrare Astrid per un braccio .
Nel riconoscere il profumo da “mamma” di Pepper Astrid si rilassò per un attimo , abbracciando la vita della donna che  indietreggiando con passo zoppicante si nascose nella nicchia del corridoio .
Rimasero in silenzio , con il respiro ansante  e spezzato per l’affanno , e quando alcuni uomini della S.H.I.E.L.D. sfrecciarono loro di fronte con un urlo di rabbia Pepper fu lesta a coprire i mugugni della bambina con una mano .
Fin lì i rumori giungevano ovattati , quasi come se a pochi passi divinità e uomini non si stessero facendo guerra ,   ma Astrid poteva sentirli ugualmente  nella sua testa .
I passi pesanti di papà Bruce che scacciava i rinforzi degli uomini in nero  con un gesto stizzito del braccio , i borbotti che rimbalzavano nella maschera e storpiavano la voce tonante di zio Tony , e i ringhi di Loki , bassi e feroci come quelli di una bestia ferita .
Eppure lei sapeva che non sarebbe stata d’aiuto , non in quelle condizioni , non senza quel potere che non aveva ancora compreso e accettato , e stava per chiedere a Pepper di portarla lontano affinchè facesse da esca quando un respiro caldo le gelò la nuca .
Pepper cadde riversa a terra senza un lamento , un rivolo di sangue a colarle giù dalla testa a seguito del calcio della pistola con il quale il Capitano Bertram l’aveva colpita prima di afferrare Astrid  per un braccio .
Il brusco impatto con il pavimento gelato le strappò un singulto di dolore , ma la fitta lancinante che provò al ventre fu nulla al confronto .
- Credevi  davvero che ti avrei lasciato scappare così ? – le sputò feroce l’uomo in nero , il viso sfigurato da una smorfia atroce che la fece tremare dalla paura .
Perché non poteva muoversi , e il dolore al ventre sembrava aver congelato ogni suo arto , persino la mano con quale aveva tentato di scacciare l’oggetto luccicante che l’uomo le aveva piantato nella pancia .
Il Capitano Bertram le respirò in faccia con divertimento , accarezzandole i capelli e allargando il camicie che le scopriva una spalla per puntarle al petto una pistola trasparente dalla forma strana .
-  Sai cos’è questo ? Mio piccolo e ignorante Tesseract ?
Astrid tremò , angosciata , quando vide una nuvola nera addensarsi sulla figura chinata su di lei , e quando riconobbe la bocca aguzza e gli artigli affilati che Yehouda sfregava con goduria davanti al cappuccio sgranò gli occhi per l’orrore .
- Questa mi permetterà di risucchiare la tue energia , piccolo mostro – e il suono di risucchio che emise l’arma le causò un nuovo tremito di paura – energia che il tuo piccolo cuoricino espellerà una volta che avrò disintegrato l’adamantio che lo circonda .
Fu un suono , il più silenzioso e inudibile per l’essere umano a strapparle un gemito di dolore , e un altro , e un altro ancora  fino a quando Astrid non potè che piangere in silenzio , mordendosi le labbra per non dare soddisfazione a Yehouda del suo dolore .
Perché le avevano insegnato ad essere forte , a combattere , per difendere se stessa e le persone che amava .
Ed anche se in quel momento non era capace di difendersi , anche se la possibilità di non rivedere il viso di Loki le spaccasse il cuore , decise di non urlare , di non gemere neanche , ma di stare in silenzio e di essere forte .
Per se stessa e per quella vita che un incidente le aveva donato ma per la quale avrebbe sempre ringraziato .
Quando l’adamantio scivolò via dal suo cuore ci fu un attimo nel quale Astrid potè percepire calore , un immenso e straziante calore che le annebbiò la vista e le asciugò le lacrime , il lungo attimo del suo ultimo e silenzioso battito .
E quando il gelo la avvolse , ghiacciando persino il colore delle sue iridi , il Capitano Bertram estrasse la pistola con un gesto deliziato , rilasciando il corpo freddo e senza vita che ricadde al suolo con un tonfo secco e inudibile .
Eppure Loki lo udì , quel suono , lo sentì stridere nella sua testa e azzannare le sue terminazioni nervose , uccidendo ogni minimo residuo di sanità in quella  mente per secoli corrosa dalla follia .
- Mia ! Mia finalmente ! – biascicò incredulo il direttore dello S.H.I.E.L.D. ,  incurante del silenzio che sentiva giungere dalla sala poco lontana , indifferente agli sguardi raggelati che i Vendicatori lanciavano al corridoio  e al piede nudo e bianco di Astrid che sbucava da dietro l’angolo .
Perché Richard Bertram era riuscito a riscattare se stesso , a raggiungere l’obiettivo che per anni , uomini in divisa e senza cervello  avevano tentato di raggiungere mentre lui ammuffiva tra le scartoffie del quartier generale .
Mentre ora aveva l’energia dell’universo tra le sue mani , finalmente .
- Questo è il motivo per cui mai nessuno di voi esseri inferiori è riuscito a comprendere la grandezza della mia creatura .
Quello di Yehouda fu un sussurro che l’uomo percepì come un brivido lungo la schiena mentre gli artigli del Creatore si curvavano sulle mani a coppa dell’essere umano e sulla sfera di luce che sobbalzava ad ogni respiro .
Quella minuscola stilla di energia che aveva cominciato a dilatarsi e contrarsi .
- Perché nessuno è mai riuscito a capire che la vita non può essere stretta tra le mani di nessuno . Né di un dio , né di un essere umano .
Il fragore sfrecciò fra i cieli limpidi di Manhattan , frusciando tra quelli  uggiosi d’Inghilterra fino alle spiagge assolate del Mediterraneo , un lento e assordante rombo di tuono che sembrò voler far cadere giù il cielo mentre la colonna di luce forava il pianeta Terra come una pugnalata dritta nel petto .
Un pilastro ceruleo che bucava l’universo , le stelle  , e un cuore che lentamente Loki sentì sgretolarsi nel petto , in silenzio , un pezzo alla volta , frammento dopo frammento , la caduta timida e spaventata di un cuore che continuava a crepitare , agonizzante , e a chiedere aiuto  , con voce rotta .
Ancora e ancora , nel suo strazio senza fine .



Continua…



Manca davvero poco alla fine  , e questi ultimi capitoli saranno molto movimentati .
Ringrazio tutti per la lettura .


- Zamieluna :  Grazie per il commento , e per i numerosi wow  , davvero ,  li ho apprezzati molto . E sono contenta che il modo di scrivere appassioni ! La caratterizzazione dei personaggi è l'aspetto che mi preme sempre di più ! Comunque Astrid fisicamente dimostra diciassette/diciotto anni , una domanda più che sensata la tua visto che utilizzo sempre la parola "bambina" e non ho mai specificato il suo aspetto su una scala temporale . Amo chiamarla "bambina" perchè è nata da poco in effetti , anche se ha il corpo di un'adolescente , ma è cresciuta in fretta , e per Tony  e company rimarrà sempre una bambina , la pecca di sentirsi suoi genitori .
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità , un saluto davvero caloroso !




Al prossimo aggiornamento , Gold Eyes
  
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