Epilogo
EXTRA – Diciassette anni dopo..
-Mamma, papà io esco!
La voce di Sophie giunge dall’entrata.
-Sophie con chi esci?
Sopraggiunse Nick, guardandola in un misto di
gelosia ed apprensione. Io dal canto mio guardo la scenetta e sorrido, pensando
a quanto ancora dovrà penare il mio povero maritino.
-Papà con i soliti amici deficienti che conosci ad
uno ad uno!
Sbuffa Sophie a causa delle solite domande del
padre.
-E come ritorni?
-Pablo, si trova dalle mie parti e probabilmente mi
riaccompagna lui!
Raggiungo i duellanti e mi affianco a Nick che ogni
volta che sente il nome di Pablo continua ad andare in iperventilazione.
Peccato, perché per un bel periodo che va dalla nascita della bambina ai suoi
undici anni, erano riusciti ad avere un buon rapporto. Poi Nicolas ha capito
che Sophie aveva una cotta per il migliore amico di sua moglie e beh.. LA
STORIA SI RIPETE. Sorrido ai miei pensieri e gli accarezzo un braccio.
-Ma sempre con quello devi stare? Ha trent’anni,
non ha niente di meglio da fare che stare con una ragazzina?
-Nick!
Lo richiamo severa. Sbuffa e a malincuore lascia
uscire Sophie.
-Lei è stracotta di uno spiantato. Un deficiente
..un immaturo di trent’anni e ne ha appena sedici!
Rido e appoggio il mento sulla sua spalla
cingendogli le spalle.
-Non trovo differenze!Eri anche peggio di Pablo e
comunque lui si innamorerà presto di tua figlia, ma non oserebbe mai metterle
un solo dito addosso prima dei diciotto anni, anche perché sa quanto tengo ai
miei figli ed io so quanto tiene alle sue palle!
Ride alla mia battuta e si volta tra le mie
braccia.
-Ragazzina,
diventi nel tempo sempre più volgare!Mi piace!
Mi dice baciandomi con dolcezza.
-Deve essere il matrimonio oppure lo stretto
rapporto con nostro figlio. Come al solito mi fa fare troppe figuracce!
-Ma se ha solo sei anni?E’ normale che faccia
qualche marachella in buona fede!
Mi dice accarezzandomi i capelli appena tagliati.
-Ha rubato le mutandine della babysitter e le ha
conservate sotto al suo cuscino. Quando Becky mi ha chiesto se le avessi
trovate le ho detto di no e così le ho gettate dal balcone ed indovina un po’?
Sono finite in testa al vecchio signor John. Che figura!
Scoppia a ridere e gli concedo una gomitata nello
stomaco.
-Una giornata pesante. Però devo ammettere che sei
sempre uno splendore!
Mi guarda malizioso.
-Tommy dorme?
Gli chiedo divertita dall’idea di stuzzicarlo.
-Assolutamente si!
-Bene, buon per lui!
Mi volto e fingo di spostarmi, ma le sue mani mi
riportano tra le sue braccia.
-Non pensarci nemmeno. Ora scopiamo!
Scoppio a ridere e lo sento imbronciato.
-Amore non hai più l’età per fare queste
affermazioni così da uomo rude!
Non è vero. L’età non gli ha scalfito un bel
nulla. E’ ancora una macchina del sesso ,infatti
l’unica promessa che è riuscito a mantenere nel tempo è stata quella di tenermi
legata a letto, anche se il più delle volte la richiesta non proveniva da me.
-Perché cerchi sempre di smontarmi?
Mi sussurra offeso.
-Perché non devi né montarti né smontarti. -Tutto
questo- affermo passandogli le mani sul torace sino ad arrivare ai lembi della
maglia per poi rialzarla e lasciarlo mezzo nudo sotto i miei occhi languidi.-E anche
questo..-faccio abbassandogli i pantaloni della tuta -E’ tutto mio e nessuno
deve vederlo e deve volerti, nessuno!
Termino a mia volta imbronciata. Nonostante il
tempo , il matrimonio e le mille dimostrazioni, non dimentico di certo tutte le
donne che ha avuto o ancora tutte quelle che continuano a provarci. Mi si
avvicina spingendomi verso il tavolo e mi ci mette seduta.
-Tutto questo ed altro...Sono tuo completamente
anche se.. Si! Devo ammettere che non sono poche le donne che ancora mi
desiderano!
Sbotta consapevole del pugno che gli arriva nello
stomaco. Ride di gusto, mentre io cerco semplicemente di non pensarci e di non
schiantargli il posa cenere in testa.
-Smettila!-gli ringhio seriamente arrabbiata. Non
sopporto di essere così gelosa e di gestire questo sentimento con così poca
dimestichezza. Lui invece sa sempre come fingere che tutto vada bene anche se
poi in privato rompe le scatole per ore se non giorni. Poi facciamo l’amore e
tutto passa.
-Okay, perdono. Mi prostro ai tuoi piedi, ma
..Facciamo sesso?
Scoppio a ridere cercando di tenere basso il tono
evitando così di svegliare Thomas e di finire con il leggere altre dieci storie
invece che passarmi la mia notte di
passione con mio marito.
-Muoviamoci, prima che cambi idea!
Termino rialzandomi il vestitino, restando solo in
mutande.
-Oh Dio tesoro!
-Smettila di fissarmi le tette ed andiamo in
lavanderia che voglio riprovare … tu sai cosa!
Mi prende in spalla con mia sorpresa e continua a farmi vivere il sogno di una
vita. Giuste o sbagliate che siano le scelte ci conducono verso delle persone.
Bisogna capire quali tra queste sia quella che ci completi o che rendi completa
una nostra giornata. Nicolas è stata la mia scelta giusta. La mia scelta già da
quando avevo undici anni. La mia scelta di quando ne avevo diciotto. La mia
scelta di adesso e per sempre.
FINE