Mar:
Mentre mi incamminavo verso casa non potei fare a meno di pensare alla
lezione di ballo.
'Se Zayn è così impacciato come tutti dicono,
sarà impresa fargli imparare il ballo più facile'
pensai entrando a casa.
"Sono a casa" avvertì recandomi in camera mia
"Com'è andata oggi?" ed ecco che Lizzy fa capilino alla
porta della mia stanza
"Bene grazie, oggi vado a lezione un po prima" dissi preparando la borsa
"Tuo
padre ha detto che non cenerà con noi stasera, quindi
pensavo che
magari potremmo passare una serata tra donne" disse sorridendomi,
dovete sapere che Lizzy è la compagna di mio padre da tre
anni, mia
mamma è mancata circa quattro anni fa per un incidente
automobilistico.
"Scusami Lizzy ma non credo proprio che questa sera riuscirò
a tornare per cena" dissi prendendo il borsone ed incamminandomi
"Oh si certo, non importa"
Uscì di casa chiudendomi la porta alle spalle.
Cominciai
a scendere le scale ma il senso di colpa mi bloccò,
così tornai
indietro, entrai in casa e andai in cucina dove la trovai intenta a
prepararsi la cena
"Ehi, hai dimenticato qualcosa?" mi chiese sorridente
"Si,
a dire la verità si, il fatto che io non riesca a tornare
per cena non
significa che non faccia in tempo per andare a mangiare fuori,
così
stavo pensando che se ti prepari in fretta puoi accompagnarmi alla
lezione di ballo e quando finisco possiamo andare a mangiare fuori,
offro io" dissi sorridendole
"Allora è solo per il passaggio in macchina" disse andando a
cambiarsi
"Si bé in effetti era solo per quello" dissi seguendola
sorridendo
"Ok, mi metto il vestito o i jeans?" chiese mostrandomi sia l'uno che
l'altro
"Io opto per i jeans, sempre e comunque" disse sistemandomi i capelli
davanti al grande specchio posto di fianco al letto
"Sono pronta, andiamo?" disse prendendo la borsa "Se bella come tua
madre, arriverà credimi" disse squotendomi i capelli
"Chi?" chiesi sorpresa
"Il
tuo Lui, quello che ti lascia messaggi così dolci, il Lui
che tutte le
ragazze aspettano, Lui, quello che speri si faccia avanti al
più
presto" disse puntandomi con un fermaglio il ciuffo che mi ricadeva
sulla fronte
"Non c'è nessun Lui"
"Bè allora quando il poeta
immaginario ti scrive un'altra lettera digli di scriverne una anche a
me" disse seguendomi verso la porta
Salì in macchina e per tutto il tragitto cantammo le canzoni
che trasmetteva la radio, senza parlare di niente.
Arrivammo a scuola ed entrammo in sala prova; appoggiai la borsa a
terra e accesi la musica per fare riscaldamento.
Mi sistemai alla sbarra e cominciai i miei esercizi quotidiani.
Ad un certo punto udì la porta aprirsi, senza voltarmi,
osservai la figura comparsa dallo specchio
"Puntuale a quanto vedo Malik" dissi ricomponendomi
Zayn:
"Zayn lo sai che papà ci tiene a questa cosa, almeno per una
volta, non deluderlo"
"Si
sorrellina, non vedi che ho già preparato la borsa? ora
vado, la
lezione comincia alle sei e sono ancora le cinque e mezza." dissi
alzandomi dal letto
"Conoscendoti, saresti capace di arrivare a
scuola in ritardo anche se ci abiti praticamente di fianco.... Ma
aspetta, questo è quello che fai tutte le mattine" disse mia
sorella
uscendo dalla stanza
Mi infilai le scarpe, presi la giacca dall'appendi abiti e con la borsa
in spalla uscì di casa.
Non abitavamo molto distante dalla scuola ma arrivare entro il
suono della campanella non era mai stato uno dei miei obbiettivi.
Facevo tutto questo per mio padre, non erano molte le volte in
cui era orgoglioso di me, o meglio erano praticamente nulle
Entrai nell'edifiocio e mi recai nella sala prove.
Aprì la porta e trovai una figura longilinea allenarsi alla
sbarra.
"Puntuale a quanto vedo Malik" disse la ragazza ricomponendosi.
Si girò e incontrai gli occhi marroni di Mar
"O meglio ancora in anticipo"
"Tu... Tu sei?" chiesi sorpeso di vederla
"L'insegnante di ballo? Si sono io" rispose spegnendo la musica
"comunque la lezione di ballo comincia tra venti minuti"
"Come sei già qui?" chiesi
"Allenamento, perchè a differenza di te per me il ballo
è una cosa seria" disse prendendo delle cose dalla borsa
"Anche per me è una cosa seria" ribattei innervosito
"Certo, e se non sono troppo indiscreta, chi è la ragazza
che vuoi conquistare ballando?" chiese lei in tono ridicolo
"Nessuna ragazza, lo faccio per il matrimonio di madre, vuole che
facciamo una bella figura" risposi alterandomi
"Bé, visto che mancano ancora venti minuti che ne dici di
incominciare con un po di riscaldamento?"
"Se non ho altra scelta" disse prima di sedersi per terra per
cominciare a fare stretching
"Facciamo
un po di macò per allineare i meridiani" disse sedendosi di
fronte a me
e io annuì senza avere la minima idea di ciò che
stesse dicendo.
Facemmo degli esercizi di riscaltamento e poi mi fece posizionare in
mezzo alla sala
"Cosa dovrei fare in mezzo alla pista?" chiesi stupito
"Ora
metterò la musica e tu dovrai mostrarmi alcuni semplicissimi
passi,
cominciamo con un, due, tre, chiudo verso lo specchio" disse accendendo
la musica
"Un, due che?"
"Un, due, tre, chiudo rivolto verso lo specchio" disse ripetendomi i
passi in modo ovvio
"Cioè?"
"Fai tre passi e poi chiudi"
Cominciai a camminare per la stanza
"No,
devi fare così: porti il sinistro avanti, poi il destro, poi
ancora il
sinistro e con il destro chiudi, non mi sembra difficile" disse
mostrandomi i passi
"Forse per te" dissi sotto voce
"Hai forse
detto qualcosa?-mi chiese conoscendo la risposta e io fece un cenno di
negazione con la testa- bene allora segui il tempo e... un, due, tre,
chiudo" riuscì a fare i quattro passi messi in croce ma per
lei ancora
non andava bene "Devi imparare a tenere il tempo... credo che per te ci
vogliano lezioni private e molte soprattutto" disse fermando la musica
"E quando dovrebbero essere queste lezioni?" chiesi avvicinandosi
alla borsa
"Possiamo fare il martedì e il giovedì dalle 17
alle 18 e il mercoledì e il venerdì dalle 19 alle
20" disse guardando l'agenda
"Il
venerdì non posso, ho altri impegni, possiamo fare il
lunedì alla
stessa ora del martedì?" chiesi prima di bere un goccio
d'acqua
"Il lunedì non do lezioni" rispose fredda
"Allore posso sacrificare il sabato alla stessa ora"
"Non insegno nel week-end, facciamo il mercoledì dalle 18
alle 20"
"Allora ci vediamo domani" dissi prendendo la borsa e dirigendomi verso
la porta
"Aspetta,
dove pensi di andare, assisterai anche alle lezioni comuni nei giorni
stabiliti -disse fermandomi- ora preparati perchè comincia
la lezione"
fece un falso sorriso, ributtò il borsone a terra mentre
fece entrare
gli altri alunni.
* Planet
Moon *
Eccoci
al secondo capitolo, so che avrei dovuto aggiornare prima ma sono
ricominciate le scuole e devo ancora farci l'abitudine, tra i compiti e
lezioni da studiare il tempo vola...
Spero
che questa storia vi stia piacendo :)
Cercherò
di aggiornare presto,
Baci
Lu :)