Capitolo 5
“Vendetta!” Brittany corrugò la
fronte,
“Ma
Santana… non possiamo usare la macchina del tempo per fare delle cose cattive…
è contro le regole!”
“Quali regole? E
poi non faremo cattiverie! Noi saremo solo delle giustiziere! E io credo che siano stati fatti alcuni torti che devono
essere raddrizzati!”
“Sei sicura San?” Santana la guardò
con un sorriso malefico che per fortuna Brittany sapeva non essere mai stato
rivolto a lei,
“Assolutamente!”
Santana osservò la zona deserta e
fece un cenno a Brittany che scattò rapida verso il muro appiattendosi per poi
molto lentamente spuntare dall’angolo. Dovette trovare il terreno libero perché
fece un cenno a Santana che scattò verso la sua posizione.
“Ok! Non ci resta che entrare e
farlo!” Brittany annuì, sul volto un espressione molto
concentrata, “Entriamo dalla finestrella del lato Sud! Al mio segnale!”
Brittany alzò i pollici in segno affermativo e Santana sbirciò dall’angolo. Il
cortile della scuola era ancora deserto. Senza distogliere lo sguardo fece
cenno a Brittany di partire, la ragazza si mosse e andò ad accovacciarsi sotto
la finestra aperta a cui avevano mirato. Non appena fu in postazione Santana
scattò a sua volta Brittany la aspettava, un ginocchio a terra, le mani
intrecciate. Santana posò il piede sulle mani della ragazza che spinse Santana
in alto. In un istante si trovò all’interno. Brittany la raggiunse senza
fatica, sfruttando la sua altezza.
“Perfetto!” Santana sorrise goduta.
La stanza era vuota, “Brittany tu fai il palo!” Le disse e la ragazza si
appostò rapidamente vicino alla porta. Santana allora raggiunse le docce. La
vendetta era decisamente migliore se si gustava
fredda!
Improvvisamente si bloccò mentre
sul suo viso arrivava la comprensione. Si lasciò sfuggire una
risata che attirò lo sguardo di Brittany. Si morse un labbro e lasciò perdere
la sua idea andando invece alla ricerca di quella bella vernice rosa che
ricordava alla perfezione.
Sapeva che doveva essere lì vicina,
quando la vide sorrise ancora. Ci volle un po’ più di tempo, ma alla fine
riuscì a fare quello che doveva, anche perché già sapeva che avrebbe
funzionato!
Quando
ebbe finito fece un cenno a Brittany che tornò da lei e la aiutò ad uscire
dagli spogliatoi. Correndo si allontanarono dalla scuola.
“Oddio Brittany ti ricordi i capelli
rosa della squadra di hockey e di quella di football?” La ragazza annuì,
“Sì… nessuno sapeva perché si erano
colorati i capelli in quella maniera buffa, li prendono ancora in giro adesso!”
Santana ghignò,
“E sai che non si è scoperto ancora
di chi sia la colpa no?” Brittany annuì e Santana continuò a sorridere,
“Ebbene,
mia cara Bribri siamo state noi!”
“Ma no San… me lo ricorderei se…” Si interruppe mentre sgranava gli occhi, “L’abbiamo appena
fatto?” Santana rise di gusto questa volta,
“Oh sì! Dovrò fare in modo che si
capisca… era la mia vendetta per le granite in faccia,
così magari capiscono che è meglio non misurarsi con una di Lima Height!”,
Brittany annuì convinta, anche se non aveva mai capito quella frase di Santana,
in fondo abitavano lo stesso quartiere…
Raggiunsero casa Pierce e sentirono
un rombo provenire dal garage. Santana sgranò gli occhi,
“Quello era…” Brittany guardò il
suo orologio,
“Credo che abbiamo perso il
momento…” Santana saltò in aria spaventata,
“Cosa?
Come? E ora che facciamo?”
“Per fortuna siamo andate indietro
solo di due settimane… ci basterà aspettare, tra due settimane saremo di nuovo
nella nostra linea temporale…” Santana sgranò gli occhi,
“Due settimane? Ma
è pazzesco! Cosa facciamo per due settimane? E dove andiamo?”
“San?” Brittany la richiamò
bloccando la sua valanga di parole,
“Possiamo andare in un hotel! Sarà come essere in vacanza!” Santana sembrò iniziare a vedere i
lati positivi,
“Vuoi dire io e te da sole per due
settimane? Senza scuola, senza genitori e senza interruzioni?” I suoi occhi
luccicarono e Brittany annuì mentre le compariva un sorrisetto furbo sulle
labbra. “Aspetta un attimo! Non l’avrai fatto apposta? Non mi
dire che mi hai lasciato gongolare solo perché potessimo perdere il momento del
viaggio?” Brittany si morse un labbro e poi ridacchiò e Santana la avvolse tra
le braccia, “Sei la fidanzata migliore del mondo!”.
“Grazie!” Le disse la ragazza e poi
intrecciò la mano alla sua, “Pensavo a quell’hotel con i cavalli sull’insegna
e…”
“Brittany… l’hotel lo scelgo io!” La ragazza sorrise e annuì, poi notando il corrugarsi della
fronte di Santana chiese,
“Cosa
c’è?”
“C’è qualcosa in questa storia che
non quadra… voglio dire qualche paradosso strano, non credo che dovrebbe
funzionare così, insomma… se abbiamo fatto il viaggio nel tempo noi…” Si interruppe in difficoltà ad esprimere quello che la
turbava, Brittany si strinse nelle spalle,
“Possiamo riguardiamo Deja vu,
tutti i Ritorno al Futuro e l’ultimo Star Trek, così
magari capiamo meglio!”. Santana annuì lentamente,
“Ok… Hai dimenticato Stargate
Continuum, guardiamo anche quello!” Sorrise, “Ma solo quando torniamo a casa…
ora ho in mente altro per queste due settimane!” Brittany ridacchiò nel vedere
gli occhi di Santana che la percorrevano con desiderio, si presero per mano
sorridendosi pronte a godersi appieno la loro vacanza.
FINE
Magari però volete sapere come sarebbe stato fare una buona azione? Allora andate al
capitolo 6