Cap.47:
This is my family
-Woooow… che belli!- fu il primo commento da parte di
Melanie quando vide per la prima volta i sei Pokémon che
facevano parte della squadra di Alex.
-Niente male, eh?- disse il quindicenne dai capelli a spazzola,
prendendo in braccio la sorellina e mostrandole uno ad uno i suoi
compagni d’avventura, i quali si trovavano insieme a loro in
un modesto e curato giardino posto dietro casa -E puoi giocare con loro
tutto il tempo che vuoi, sorellina-
-Davvero?- domandò lei osservando un po’ dubbiosa
Typhlosion, il quale come il resto del party era rimasto un
po’ sorpreso dal vederla -Non è che se faccio la
cattiva bambina poi mi mangiano?-
-Ma no, non preoccuparti- rispose invece lui, sorridendole sincero -Di
loro ti puoi fidare, perché sono tutti Pokémon
buoni e pacifici, soprattutto Typhlosion- aggiunse, per poi rivolgersi
al suo Starter -Non ho forse ragione, amico mio?-
-Typhoo!- sembrò concordare il Pokémon Vulcano.
-Se lo dici tu, allora mi fido- concluse invece la bambina.
-Perfetto, in tal caso ora ti lascio con loro. Divertiti pure-
Detto questo, una volta riportata a terra la sorella più
piccola, Alex la fece poi andare a giocare insieme al suo party e si
mise a guardarla sereno mentre si divertiva con ciascuno di loro,
preferendo soprattutto lo Starter di tipo Fuoco. Vedendola sorridere in
quel modo, il moro non poté fare a meno di ricordare quando
lui e Zeke, da bravi fratelli maggiori, si occupavano di lei quando era
più piccola e la facevano divertire. Purtroppo per lui,
questi brevi ricordi furono interrotti dall’arrivo di Amy, la
quale gli si era avvicinata.
-Dunque era questa la sorpresa che le avevi promesso- disse scherzosa
l’Allevatrice dai capelli rossi.
-Beh, non sarà originale come trovata, ma almeno mi faccio
un po’ perdonare per essere stato via di casa per tutto
questo tempo- rispose a tono il ragazzo dagli occhi verdi, notando
subito dopo qualcosa che non andava e iniziare a guardarsi intorno
-Ma… come mai non vedo Matt o gli altri in giro?-
-Matt è in cucina ad aiutare tua madre, e Zeke mi ha detto
che Fran e Dylan si sono da poco recati recati al Percorso 29 per
allenarsi un po’- spiegò tranquillamente lei
-Ultimamente sono molto affiatati, non trovi?-
-In effetti…- replicò lui -Ma più che
affiatati, io li definirei… uh… come
dire… complementari-
-Nel senso che pensi si completino a vicenda?-
-Sì, più o meno. Diciamo che recentemente ho
avuto questa sensazione nei loro confronti, ma non so se sia una cosa
fondata o meno-
-Chissà, magari potresti avere ragione-
***
-Etciù!- esclamò all’improvviso Fran,
mettendosi una mano davanti alla bocca prima di starnutire.
-Mh? Tutto bene?- domandò l’albino, in quel
momento occupato ad esercitarsi con i suoi Pokémon.
-Tranquillo, non sono raffreddata…- lo rassicurò
la castana, soffiandosi poi il naso con un fazzoletto -Si vede che
qualcuno starà parlando bene di me-
-Oh, davvero? Pensavo che ciò accadesse solo se senti che ti
fischiano le orecchie…- disse con tono ironico.
-Beh, sta di fatto che comunque qualcuno stava comunque parlando di me-
ribatté lei, per poi mettere mano alla Ball e mandare in
campo Eevee, Mareep e il suo nuovo acquisto, Teddiursa -Allora, siete
pronti a dare il massimo anche voi?-
-Eeeev!- esclamò la piccola volpe.
-Maaaa!- aggiunse la pecorella di tipo Elettro.
-Teddi!- concluse l’orsetto.
-Perfetto, in tal caso cominciate pure ad esercitarvi con le mosse che
conoscete, ok?- proseguì la ragazza, per poi vedere i suoi
compagni di viaggio annuire ed iniziare ad allenarsi tra di loro.
-Growlithe, Bulbasaur…- proferì invece
l’albino -Per cortesia, date una mano ai Pokémon
di Fran come meglio potete, ma senza esagerare…-
-Eh?- esclamò con sorpresa lei -Ho sentito bene? Vuoi darmi
una mano?-
-Certo… tra Allenatori aiutarsi a vicenda è
fondamentale, no?- spiegò brevemente lui, per poi voltarsi
verso i suoi Pokémon e dirgli -Avanti ragazzi, date anche il
vostro contributo-
E come disse quelle parole, i due interpellati si misero
all’opera e iniziarono ad agire come da
“tutori” al party di Fran in modo da aiutarli nel
loro allenamento, il tutto mentre lo stesso Dylan, dopo essersi tenuto
il piccolo Riolu su una spalla, si era seduto comodamente
sull’erba fresca e li stava osservando con sguardo
interessato. Tale sessione di allenamento durò quasi tutta
la mattinata, ma diede comunque i suoi frutti quando i tre
Pokémon della ragazza dagli occhi nocciola impararono
diverse mosse utili e, con gran sorpresa di entrambi, Mareep si era
evoluto, diventando ciò che ricordava una pecora
parzialmente tosata di colore rosa, capace di ergersi sulle zampe
posteriori e con la sfera sulla coda cambiata dal giallo al blu.
-Flaaaaaaffy!- belò il tipo Elettro con tono contento,
finendo subito dopo con l’essere abbracciato e coccolato
dalla sua Allenatrice.
-Come sei diventato carino- disse infatti lei con voce intenerita -E
anche se adesso hai poca lana, sei rimasto così soffice e
morbido…- aggiunse, per poi notare che Dylan la stava
guardando -Ehm…- disse poi con un tono vagamente imbarazzato
e col viso arrossito mentre appoggiava a terra il Pokémon
Lana -Scusa… è che di solito non posso fare a
meno di reagire così se vedo dei Pokémon carini-
-Non vedo che male ci sia…- ribatté lui con tono
tranquillo -Voglio dire, ognuno è libero di esprimere i
propri sentimenti verso ciò che ama di
più…-
-Sì, credo tu abbia ragione…- concordò
lei, per poi osservare il cielo con aria un po’ malinconica
-Sai, Dylan… dato che tra qualche giorno Alex
competerà alla Lega, può darsi che presto non ci
rivedremo più-
-Cosa te lo fa pensare?- domandò l’albino.
-Non so, forse la sensazione che una volta che Alex avrà
battuto la Lega, cosa che spero con tutto il cuore, ciascuno di noi
prenderà una strada diversa e…-
-Non dire così…- la interruppe lui, appoggiandole
una mano sulla spalla con fare consolatorio -Non è detto che
non appena tutto sarà finito ognuno tornerà
alla sua solita vita, specialmente se si ha in mente un obiettivo
futuro da prefissarsi-
-Lo so, però… io non ho la minima idea di cosa
fare nella vita. O meglio, non ci ho mai pensato finora…-
-In tal caso, che ne dici di viaggiare insieme a me?-
-Eh? In… in che senso?-
-In poche parole, stavo pensando di andare a visitare Sinnoh uno di
questi giorni, dato che mi sembrava una Regione interessante e potevo
anche approfittarne per sapere un po’ di più su le
capacità di Riolu e magari anche su questi miei poteri
d’Aura…-
-E tu mi stai dicendo tutto questo perché…?-
-Non è ovvio? Vorrei che tu venissi con me… sai,
l’averti accanto mi dà sempre una certa sicurezza,
e poi a Riolu non penso farà piacere avere solo suo
“padre” a prendersi cura di lui-
-Non aggiungere altro, Dylan…- esclamò
improvvisamente lei, avvicinandosi lentamente all’albino per
poi abbracciarlo teneramente -Accetto più che volentieri di
accompagnarti in questo tuo viaggio-
-Ti ringrazio…- aggiunse lui, ricambiando tale gesto
d’affetto.
-Riolu!- esclamò invece il Pokémon Emanazione
tutto contento.
***
-Ah, e quindi adesso hai conquistato tutte e otto le Medaglie? Fantastico!-
commentò Zeke dopo aver sentito la notizia dal fratello
minore -Si può dire che ora hai le carte in regola per
essere il migliore- aggiunse mentre finiva la sua bistecca ai
ferri.
-Ma che dici? Il fratellone Alex è sempre il migliore, e ha
una squadra bellissima- disse invece Melanie, seduta proprio vicino al
diretto interessato.
-Oh, andiamo… non sono poi così speciale- rispose
il moro, visibilmente imbarazzato da quei complimenti.
-E io non ti credevo così umile, figlio mio- gli disse
Alyssa -Insomma, hai fatto molta più strada rispetto a
quando avevo la tua età, non è vero, William?-
proseguì per poi rivolgersi al suo Pokémon, una
sorta di esserino di colore rosa dalla lunghe orecchie e gli occhi
turchesi.
-Wigglytuff!- parve annuire il Pokémon mentre si gustava con
tranquillità una mela
-Come? Era un’Allenatrice? What a surprise!-
esclamò Matt -E io che pensavo che quel palloncino rosa
fosse una sorta di Pokémon domestico o qualcosa
del genere!- disse poi lasciandosi andare ad una risata divertita,
salvo finire col ricevere una rapida Doppiasberla da parte dello stesso
Pokémon, ritrovandosi di seguito con la faccia gonfia come
un pallone -Ow…-
-Te la sei cercata, amico… mai provocare William in
quel modo- lo riprese ironicamente Zeke.
-Certo, ma per essere più precisi, lo ero- spiegò
la casalinga -Vedete, quando avevo all’incirca
l’età di Alex, ero nota per essere una delle
migliori Allenatrici di Johto, in quanto non solo formavo una coppia a
dir poco perfetta con William, ma ero così forte da
raggiungere quasi sempre i primi posti nei tornei ufficiali-
-Questa poi, deve essere per questo motivo che il nostro Alex
è così bravo nelle lotte- ci ironizzò
sopra Fran.
-Immagino che si possa dire lo stesso di te, non è vero?-
disse invece Dylan, rivolgendosi al fratello maggiore del suo amico e
compagno di viaggio.
-Beh, diciamo pure di sì- si limitò a rispondere
il ragazzo dagli occhi verde scuro -Ma se vuoi, dopo pranzo possiamo
farci una sfida, così ti faccio vedere di cosa sono capace-
-La cosa mi farebbe molto piacere…-
-Scusate, ma potete parlarne dopo che la signorina Alyssa ha finito di
raccontare?- domandò Amy, intervenendo nella breve
discussione tra i due -No, perché mi sembrava interessante-
-Guarda, a dire la verità non è che abbia avuto
una vita così interessante, però ti basti sapere
che dopo anni e anni passati a lottare alla fine ho deciso di cambiare
un po’, e che una volta appese le Poké Ball al
chiodo mi sono dedicata ad un’altra passione che avevo fin da
piccola… il cucito-
-Il cucito?- ripeté la rossa -In poche parole, lei
è una sarta-
-No, svolgo una professione ancora più
importante…- ribatté la madre di Alex, per poi
alzarsi e assumere una posa alquanto teatrale -Gestisco un atelier,
dove creo e vendo ai miei clienti abiti su richiesta e
affini… tutto fatto a mano e in maniera sempre impeccabile-
proseguì con orgoglio.
-E i vestiti che fa mamma sono sempre molto belli- aggiunse Melanie con
tono d’ammirazione -E per me ne fa sempre tanti, uno
più carino dell’altro!-
-Wow, deve essere un lavoro molto impegnativo- commentò
l’Allevatrice, immaginandosi Alyssa all’opera
durante il suo lavoro -Ma deve essere anche molto gratificante-
-Non immagini quanto. Certo, all’inizio non era molto facile,
ma una volta raggiunto il giusto ritmo sono riuscita a destreggiarmi
senza alcun problema-
-Immagino che anche suo marito sarà fiero di lei, non
è vero?-
Ma come la ragazza dai capelli rossi fece quella domanda,
all’improvviso l’atmosfera si fece più
silenziosa, e di conseguenza sia Alyssa che i suoi tre figli assunsero
un’aria abbattuta, come se quel quesito avesse toccato un
tasto a loro molto dolente, teoria supportata dal fatto che subito dopo
Melanie, intristita, era corsa tra le braccia di Zeke, che ora le stava
accarezzando la testolina per confortarla.
-Ho… forse detto qualcosa di sbagliato?- chiese la ragazza
con tono preoccupato.
-Vedi, Amy…- disse Alex, alzando lo sguardo verso di lei -Il
fatto è che nostro padre…-
-Ci ha lasciati molto tempo fa…- proseguì Zeke,
serrando i pugni con rabbia.
-I-In che senso?- si inquietò la rossa -Non sarà
mica…?-
-No, non è morto- le rispose Alyssa, la cui voce era rimasta
tranquilla -Ci ha solo lasciato perdere e se ne è andato via
dalle nostre vite-
-Non credo di aver capito bene- disse invece Matt, ora ripresosi dalle
botte ricevute poco prima -In che senso vi ha lasciato perdere?-
-Oh, è una lunga storia- riprese a parlare la casalinga -Ma
per farvela breve, accadde qualche anno dopo l'apertura
atelier e la nascita di Alex e Zeke-
-All’inizio le cose andavano molto bene, e persino il
rapporto tra mamma e papà era buono- continuò poi
l’Allenatore quindicenne, che nel frattempo aveva iniziato a
sparecchiare la tavola
-Quando nacque la piccola Mel, però, nostro padre
iniziò a preoccuparsi delle spese di famiglia e per un bel
periodo ci costrinse a tirare la cinghia dato che avere tre figli a
carico era un bel problema- si aggiunse Zeke, il quale stava
continuando a coccolare la sorellina -E tale idea avrebbe anche
funzionato se poi non fosse venuto a galla il fatto che il grosso dei
nostri risparmi se li spendeva come gli faceva più comodo-
-Ma pensa te che tipo…- commentò Fran.
-E poi cosa accadde?- domandò Amy.
-Beh, diciamo che mamma non la prese per niente bene-
continuò ancora una volta Alex -E questo, unito anche al
fatto che papà si è rivelato il classico
materialista attaccato ai soldi, ha scatenato un grosso litigio che si
è, purtroppo, concluso nel peggiore dei modi…-
aggiunse, mentre a poco a poco il tono della sua voce si faceva cupo
-Stanco di sentirla parlare, papà ha preso e se ne
è andato, dicendo pure che se noi tre eravamo
così importanti per mamma, allora non avevamo bisogno di
lui, e che un giorno noi tre l’avremmo portata alla rovina-
-Ma per nostra fortuna non è stato così, e
nonostante fosse stata una brutta esperienza, nostra madre è
riuscita comunque a rialzarsi più forte di prima, e questo
grazie anche all’amore che provavamo e proviamo ancora per
lei- concluse suo fratello maggiore, lasciandosi andare ad un sorriso.
-Capisco… cavoli, non immaginavo vi fosse successa una cosa
simile…- disse poi la ragazza dai capelli rossi con tono un
po’ triste -Mi dispiace di avervi riaperto questa
ferita… non era proprio mia intenzione-
-Non preoccuparti, Amy- la consolò invece il moro dagli
occhi verdi, appoggiandole una mano su una spalla -Tanto,
se la cosa ti può consolare, alla fine della fiera non
è che avessimo tutto questo gran bel rapporto con nostro
padre… ma grazie comunque per la tua comprensione- aggiunse
sorridendole.
-Oh, Alex…- rispose lei, leggermente commossa da tali parole.
-E poi, ormai quella storia è acqua passata. E poi, come si
dice in questi casi, l’importante è guardare
sempre al presente, no?-
-A questo proposito- intervenne prontamente Zeke, con ancora Melanie in
braccio -Che ne dici se per tornare a divertirci ci godiamo una bella
lotta post pranzo?-
-Eh? Credevo che volessi sfidare solo Dylan-
-E invece no, caro fratellino! Dato che presto o tardi dovrai vedertela
con la Lega Pokémon, non vedo dove sia il problema se offro
il mio aiuto per darti una mano. Non ho forse ragione, Mel?-
-Certo! Io voglio che il fratellone Alex vinca, così anche
mammina sarà contenta!- rispose la piccolina, il cui viso
era ritornato più allegro di prima -Hai il tutto il mio
sostegno, fratellone! Metticela tutta!- aggiunse alzando il pollice in
su verso il suo fratellone quindicenne.
-Beh, visto che ciò che dice Zeke è vero e non
posso mica deludere la mia sorellina… ok, ci sto!- rispose
il diretto interessato, voltandosi poi verso Dylan -E tu che ne dici,
amico?-
-Non vedo perché no…- disse semplicemente
l’albino -Dopo tutto, una sfida è una sfida-
Tempo più tardi, tutti i presenti si erano riuniti nel
giardino dietro casa, più precisamente nella zona al di
fuori dei fiori e delle piante. I tre partecipanti alla sfida erano
più che pronti per iniziare, e per l’occasione
Matt aveva dato fondo alla sua buona conoscenza delle arti manuali per
allestire insieme al suo Sandslash una comoda panca dove gli altri
potevano accomodarsi per seguire meglio l’incontro.
-Allora, Zeke?- cominciò Alex, attirando
l’attenzione del fratello maggiore -Che match proponi?-
-Pensavo un 2 vs 2, se vi andava bene- rispose il ragazzo -Due dei miei
Pokémon contro i vostri, e come ovviamente saprete, il primo
che manderà K.O. la squadra avversaria vince-
-Per me va bene…- disse Dylan con tono pacato, per poi
prendere in mano una Ball e prepararsi a lanciarla.
-Bene, allora che la festa abbia inizio! Vivian, Warren, a voi la
scena!- ribatté poi Zeke, lanciando in aria due delle sue
Poké Ball e mandando in campo i Pokémon scelti.
-Veno...- sibilò il primo, somigliante ad una grossa tarma
di colore viola.
-Woooobbuffet!- esclamò invece il secondo, il cui aspetto
era caratterizzato da un corpo tondeggiante di colore azzurro chiaro,
una piccola coda nera munita di due occhi e un’espressione
corrucciata in viso.
-Un Venomoth e un Wobbuffet, eh?- commentò
l’albino, riconoscendo i due Pokémon -A quanto
pare hai scelto una coppia abbastanza equilibrata, considerando che il
primo può usare mosse che possono avvelenare
l’avversario e il secondo vanta una buona resistenza fisica-
-Ti ringrazio, ma adesso tocca a voi. Mostratemi un po’ chi
avete scelto-
-Con molto piacere… Bulbasaur, vai!- disse poi il ragazzo
dagli occhi scarlatti, chiamando a sé il tipo Erba.
-Heracross, fatti valere!- gli fece eco Alex, scegliendo il
Pokémon Monocorno.
-Evviva, finalmente cominciano!- esultò la piccola Melanie
seduta sulle gambe di Amy -Non vedo l’ora!-
-In tal caso siamo in due, ih ih- le diede ragione
l’Allevatrice -E ti consiglio di guardare molto attentamente
come si svolge l’incontro, così vedrai quanto
è forte Alex-
-Va bene… ma posso fare il tifo anche per l’altro,
vero?-
-Certo che puoi farlo- le rispose Fran, seduta vicino a loro -Anche
Dylan è molto bravo nelle lotte, anche se mi aspettavo
avrebbe scelto Growlithe, visto che contro un Coleottero come Venomoth
era il massimo-
-Beh, scommetto che avrà avuto i suoi buoni motivi per
scegliere Bulbasaur- ipotizzò Matt, voltandosi poi verso
Alyssa e chiederle -Lei cosa ne pensa?-
-A parte che probabilmente sarà una bella lotta? Beh, spero
solo che quei due sappiano ciò che fanno… Zeke
non è da sottovalutare, e ve lo dice una che ha passato
diversi anni a insegnargli ciò che sapeva sulle lotte
Pokèmon- rispose la casalinga con tono un po’
enigmatico -E per quanto riguarda l’esito… non ne
ho la minima idea, a me basta che si divertano- aggiunse con tono un
po’ più gioviale.
-È per caso un modo gentile per dirmi che dovremmo
aspettarci di tutto da suo figlio maggiore?-
-Chissà… per ora pensiamo a guardare la sfida-
-Avanti, cominciamo!- esclamò poi Alex -Heracross, vai usa
Incornata su Wobbuffet!- aggiunse e vedendo poi lo scarabeo rinoceronte
all’opera.
-Bulbasaur, usa Riduttore su Venomoth!- disse invece Dylan mentre il
Pokémon Seme si lanciava a tutta velocità verso
l’avversario designato.
-Ottimo inizio, non c’è che dire… ma
non per me! Warren, usa Contatore! E tu, Vivian, schiva lo e poi usa
subito Segnoraggio!-
-Wooo…bbuffet!- ubbidì prontamente il
Pokémon azzurro, alzando la sua coda e circondandosi in
seguito di una lieve aura arancione con la quale non solo parve
resistere all’attacco di Heracross, ma addirittura glielo
rimbalzò contro, causandogli il doppio dei danni.
-Venooo…- si mise all’opera il secondo, evitando
l’assalto avversario e poi emettendo dalle antenne un raggio
multicolore dall’aspetto piuttosto sinistro con il quale
colpì senza pietà Bulbasaur, riuscendo anche a
confonderlo nel processo.
-Accidenti…- disse l’albino, vedendo il suo
Pokémon in quello stato -Ora ci vorrà del tempo
prima che gli passi del tutto la confusione-
-Già… Heracross invece, non chiedermi come, ma
è come se fosse rimasto vittima del suo stesso attacco- aggiunse Alex,
notando l’entità del danno sul corpo del
Coleottero.
-A quanto pare ancora non conoscevi gli effetti di Contatore, vero?-
gli domandò il fratello maggiore -Beh, in tal caso ti posso
illuminare io. Si tratta di una mossa che consente
all’utilizzatore di replicare il danno ricevuto da un attacco
fisico, ma con forza raddoppiata. Segnoraggio invece è una
mossa che i tipi Coleottero usano solitamente per confondere, oltre che
ferire, le loro prede-
-Mi tolga una curiosità, signorina Alyssa- intervenne Matt
-Era per caso questo ciò che intendeva con “Zeke
non è da sottovalutare”? Se sì, non
posso che darle ragione-
-Credo che lo stesso valga per me- gli disse Fran, stupita da
ciò che aveva appena visto -Sì, insomma, nel giro
di un solo turno è riuscito fin da subito a portarsi in
vantaggio contro loro due-
-E siamo appena alle fase iniziali dell’incontro, pensa un
po’- fece notare Amy.
-Non è giusto, però… il fratellone
Zeke è stato cattivo nel fare così- si
lamentò la piccola Melanie.
-Su, su… non c’è bisogno di
prendersela- le disse con tono tranquillo la genitrice -Abbi solo un
po’ di pazienza e vedrai che anche Alex darà il
meglio di sé- aggiunse, per poi alzarsi dalla panchina e
urlare, rivolta al figlio -Non ti abbattere, tesoro! So che tuo
fratello ha scelto Pokèmon un po’ ostici, ma se ti
impegnerai sono certa che per te saranno una passeggiata-
-Lo spero bene- gli disse il moro dai capelli a spazzola in tutta
risposta -Coraggio, Heracross, continuiamo finché non
riusciremo a mettere a nanna quel pallone gonfiato- aggiunse, dando nel
frattempo una Baccaki a Dylan -Ascolta, se a te va bene io provo ancora
un tentativo contro Wobbuffet, tu intanto occupati di curare Bulbasaur
con questa-
-Va bene… ma sii prudente, mi raccomando… non
vorrai mica correre il rischio di lasciarmi combattere da solo contro
quei due- replicò con tono sarcastico l’albino,
accettando di buon grado la Bacca e dandola subito al tipo Erba, che
una volta mangiatala ritornò in sé.
-Non succederà, hai la mia parola- ribatté il
quindicenne, voltandosi infine verso il suo Pokémon per
dargli il nuovo comando -E va bene, se l’attacco di prima non
ha funzionato, allora proviamo con Nottesferza!-
-Heeee…ra!- sibilò il Coleottero mentre la sua
zampa sinistra si illuminava di una luce bianco-violacea e
contemporaneamente volava verso il suo avversario, pronto a colpirlo.
-Fatevi pure avanti, perché tanto la mia tattica e i miei
bersagli non cambiano- fu la pronta risposta del ragazzo dagli occhi
verde scuro -Warren, Contatore ancora una volta! Vivian, tu invece usa
Psichico!-
E una volta che l’Allenatore ebbe dato i nuovi ordini, nel
giro di una frazione di secondo Heracross finì nuovamente
vittima della mossa del Pokémon Pazienza nonostante fosse
riuscito a causargli dei danni ingenti grazie a Nottesferza, mentre
Bulbasaur non ebbe nemmeno il tempo di abbozzare una difesa che si
ritrovò letteralmente sbattuto via dalla mossa di tipo Psico
utilizzata dalla Pokémon Velentarma.
-No way!- commentò sgomento Matt -Ha guadagnato nuovamente
il vantaggio!-
-E tutto senza neanche sprecare troppe energie… se
continuano in questo modo Heracross e Bulbasaur finiranno presto K.O.-
aggiunse Fran, iniziando a preoccuparsi per i Pokémon di
Dylan e Alex.
-Già… non so se sia a causa della sua esperienza
come Allenatore o meno, ma non immaginavo che Zeke potesse essere
così eclettico…- proferì invece Amy.
-Ecle… cosa? Che significa?- le domandò
un’incuriosita Melanie.
-Beh, come posso dirtelo a parole semplici… anche se la sua
strategia a prima vista non paia nulla di che in confronto a tattiche
più complicate, lui è riuscito a mantenere il
controllo della situazione e portare un misto di equilibrio e coesione
tra i suoi due Pokémon- provò a spiegarsi la
rossa, notando poi la bimba osservarla con sguardo un po’
confuso -Sì, insomma… ciò che volevo
dire è che tuo fratello è in gamba-
-Aaaah, adesso ho capito! Però adesso voglio veder rimontare
il fratellone Alex e il suo amico… non è giusto
che subiscano così senza reagire-
-Non preoccuparti di questo, sorellina- ribatté il diretto
interessato mentre il suo Coleottero si rialzava di nuovo e si metteva
in posizione -Questo turno non sarà sprecato… hai
la mia parola!- replicò con voce grintosa e carica di
determinazione per poi puntare un dito verso Zeke -La vera battaglia
comincia ora!-
-Oh, bene…- disse invece l’albino con tono
moderatamente sorpreso -A quanto pare sembra che ti sia già
venuto in mente un piano-
-Puoi dirlo forte, ma avrò bisogno della tua piena
collaborazione-
-Consideralo già fatto…-
-Tentate pure tutte le strategie che volete- replicò il moro
dagli occhi verde scuro -Tanto, finché Warren
potrà contare sul suo Contatore, qualsiasi attacco che
riceverà lo ribatterà contro di voi, mentre
Vivian ne approfitterà per colpirvi non appena abbasserete
la guardia-
-Non nascondo che la tua è una tattica interessante, ma per
quanto ben fatte anche le strategie migliori hanno punti deboli, e io
ho intenzione di dimostrartelo. Heracross, preparati a dare il meglio
di te!-
-Lo stesso vale per te, Bulbasaur… è
l’ora della nostra rimonta-
-Hera…- annuì il Coleottero.
-Bulba!- fece lo stesso il tipo Erba.
-E va bene… se proprio volete andare fino in fondo con
questo incontro, fatelo. Vi aspetto a braccia aperte- concluse Zeke con
tono sardonico.
-Non aspettavo altro. Heracross, attacca Venomoth usando Vendetta!-
riprese a parlare Alex, osservando il suo scarabeo rinoceronte
ricoprirsi di una lieve aura violacea e caricare il suo nuovo
avversario.
-Bulbasaur, usa Frustata e colpisci Wobbuffet!- gridò invece
Dylan, mandando all’attacco il Pokémon Seme.
-Cos’è, adesso volete fare i furbi scambiandovi
gli obiettivi? Ottima mossa, ma non pensate che non sappia contrastarvi
anche in questi casi. Vivian, presto, replica con Cozzata Zen! Warren,
difenditi con Contatore!-
Per la terza volta consecutiva, i due Pokémon di Zeke si
prepararono per mettere in atto la loro strategia, ma prima che
ciò potesse avvenire, il tipo Psico sembrò
accusare i danni subiti durante i turni precedenti e, non riuscendo ad
utilizzare la sua mossa finì in balia delle forti e robuste
liane di Bulbasaur. La Pokémon Velentarma invece, pur
mettendoci tutto l’impegno possibile per fermare
l’offensiva di Heracross, si ritrovò totalmente
travolta dalla sua immensa carica. Dopo tale scena, non riuscendo a
sostenere tali danni, entrambi i Pokémon finirono K.O.,
suscitando in Zeke non poca sorpresa.
-Wow… li ha battuti entrambi con un solo colpo!-
esclamò Melanie mentre gli occhi le brillavano
dall’emozione per poi scendere dalle gambe di Amy e gridare
-Sei una forza, fratellone Alex!-
-Come ci si aspettava da Al… good job, my friend- aggiunse
Matt, mostrandogli il pollice alzato verso l’alto.
-Già, ma nemmeno Dylan è stato da meno- aggiunse
Fran, andando poi dall’albino -Avete fatto entrambi un ottimo
lavoro… anche se una tattica del genere potevate usarla
prima-
-Lo so, ma guarda il lato positivo…- rispose lui,
sorridendole -Ci siamo comunque fatti valere, no?-
-Beh… sì…- ribatté
timidamente lei -Ma rimane il fatto che avete rischiato-
-Non dire così, Fran- si intromise Alex -Ammetto che non
è stata una passeggiata come lotta, ma partecipandovi ho
avuto una mezza idea di cosa mi aspetterà alla Lega se non
mi do da fare sul serio-
-Ben detto, fratellino- gli diede ragione Zeke, il quale aveva
richiamato i suoi Pokémon -Se vorrai farti valere avrai
bisogno di un allenamento serio. Sempre se vorrai il mio aiuto, ovvio-
-Scherzi? Ma certo che accetto il tuo aiuto. Dopotutto, in una famiglia
ci si sostiene a vicenda-
Fine Cap.47
**Angolo dell'Allenatore** Uhm... da dove potrei iniziare? Innanzitutto
mi scuso se vi ho fatto aspettare un po' troppo per questo capitolo, ma
spero che le nove pagine di cui è composto siano di vostro
gradimento e vi abbiano rincompensato per l'attesa xD Ma passando a
cose più importanti, il tema principale del capitolo
riguarda il rapporto che intercorre dentro la famiglia di Alex, il
quale, come avete potuto notare, ha avuto un'infanzia che non era
proprio rose e fiori, ma bene o male sia lui che i fratelli e la madre
ne sono comunque usciti fuori a testa alta. Parlando invece di Zeke...
beh, in questo capitolo penso vi siate fatti una -spero- buonissima
idea sul suo stile di lotta e i suoi Pokémon, il resto dei
quali verrà svelato in seguito. Detto questo, vi saluto e vi
dò come sempre appuntamento al prossimo capitolo
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