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Autore: Franky93    05/10/2012    1 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.47:
This is my family

-Woooow… che belli!- fu il primo commento da parte di Melanie quando vide per la prima volta i sei Pokémon che facevano parte della squadra di Alex.

-Niente male, eh?- disse il quindicenne dai capelli a spazzola, prendendo in braccio la sorellina e mostrandole uno ad uno i suoi compagni d’avventura, i quali si trovavano insieme a loro in un modesto e curato giardino posto dietro casa -E puoi giocare con loro tutto il tempo che vuoi, sorellina-

-Davvero?- domandò lei osservando un po’ dubbiosa Typhlosion, il quale come il resto del party era rimasto un po’ sorpreso dal vederla -Non è che se faccio la cattiva bambina poi mi mangiano?-

-Ma no, non preoccuparti- rispose invece lui, sorridendole sincero -Di loro ti puoi fidare, perché sono tutti Pokémon buoni e pacifici, soprattutto Typhlosion- aggiunse, per poi rivolgersi al suo Starter -Non ho forse ragione, amico mio?-

-Typhoo!- sembrò concordare il Pokémon Vulcano.

-Se lo dici tu, allora mi fido- concluse invece la bambina.

-Perfetto, in tal caso ora ti lascio con loro. Divertiti pure-

Detto questo, una volta riportata a terra la sorella più piccola, Alex la fece poi andare a giocare insieme al suo party e si mise a guardarla sereno mentre si divertiva con ciascuno di loro, preferendo soprattutto lo Starter di tipo Fuoco. Vedendola sorridere in quel modo, il moro non poté fare a meno di ricordare quando lui e Zeke, da bravi fratelli maggiori, si occupavano di lei quando era più piccola e la facevano divertire. Purtroppo per lui, questi brevi ricordi furono interrotti dall’arrivo di Amy, la quale gli si era avvicinata.

-Dunque era questa la sorpresa che le avevi promesso- disse scherzosa l’Allevatrice dai capelli rossi.

-Beh, non sarà originale come trovata, ma almeno mi faccio un po’ perdonare per essere stato via di casa per tutto questo tempo- rispose a tono il ragazzo dagli occhi verdi, notando subito dopo qualcosa che non andava e iniziare a guardarsi intorno -Ma… come mai non vedo Matt o gli altri in giro?-

-Matt è in cucina ad aiutare tua madre, e Zeke mi ha detto che Fran e Dylan si sono da poco recati recati al Percorso 29 per allenarsi un po’- spiegò tranquillamente lei -Ultimamente sono molto affiatati, non trovi?-

-In effetti…- replicò lui -Ma più che affiatati, io li definirei… uh… come dire… complementari-

-Nel senso che pensi si completino a vicenda?-

-Sì, più o meno. Diciamo che recentemente ho avuto questa sensazione nei loro confronti, ma non so se sia una cosa fondata o meno-

-Chissà, magari potresti avere ragione-

***

-Etciù!- esclamò all’improvviso Fran, mettendosi una mano davanti alla bocca prima di starnutire.

-Mh? Tutto bene?- domandò l’albino, in quel momento occupato ad esercitarsi con i suoi Pokémon.

-Tranquillo, non sono raffreddata…- lo rassicurò la castana, soffiandosi poi il naso con un fazzoletto -Si vede che qualcuno starà parlando bene di me-

-Oh, davvero? Pensavo che ciò accadesse solo se senti che ti fischiano le orecchie…- disse con tono ironico.

-Beh, sta di fatto che comunque qualcuno stava comunque parlando di me- ribatté lei, per poi mettere mano alla Ball e mandare in campo Eevee, Mareep e il suo nuovo acquisto, Teddiursa -Allora, siete pronti a dare il massimo anche voi?-

-Eeeev!-  esclamò la piccola volpe.

-Maaaa!- aggiunse la pecorella di tipo Elettro.

-Teddi!- concluse l’orsetto.

-Perfetto, in tal caso cominciate pure ad esercitarvi con le mosse che conoscete, ok?- proseguì la ragazza, per poi vedere i suoi compagni di viaggio annuire ed iniziare ad allenarsi tra di loro.

 -Growlithe, Bulbasaur…- proferì invece l’albino -Per cortesia, date una mano ai Pokémon di Fran come meglio potete, ma senza esagerare…-

-Eh?- esclamò con sorpresa lei -Ho sentito bene? Vuoi darmi una mano?-

-Certo… tra Allenatori aiutarsi a vicenda è fondamentale, no?- spiegò brevemente lui, per poi voltarsi verso i suoi Pokémon e dirgli -Avanti ragazzi, date anche il vostro contributo-

E come disse quelle parole, i due interpellati si misero all’opera e iniziarono ad agire come da “tutori” al party di Fran in modo da aiutarli nel loro allenamento, il tutto mentre lo stesso Dylan, dopo essersi tenuto il piccolo Riolu su una spalla, si era seduto comodamente sull’erba fresca e li stava osservando con sguardo interessato. Tale sessione di allenamento durò quasi tutta la mattinata, ma diede comunque i suoi frutti quando i tre Pokémon della ragazza dagli occhi nocciola impararono diverse mosse utili e, con gran sorpresa di entrambi, Mareep si era evoluto, diventando ciò che ricordava una pecora parzialmente tosata di colore rosa, capace di ergersi sulle zampe posteriori e con la sfera sulla coda cambiata dal giallo al blu.

-Flaaaaaaffy!- belò il tipo Elettro con tono contento, finendo subito dopo con l’essere abbracciato e coccolato dalla sua Allenatrice.

-Come sei diventato carino- disse infatti lei con voce intenerita -E anche se adesso hai poca lana, sei rimasto così soffice e morbido…- aggiunse, per poi notare che Dylan la stava guardando -Ehm…- disse poi con un tono vagamente imbarazzato e col viso arrossito mentre appoggiava a terra il Pokémon Lana -Scusa… è che di solito non posso fare a meno di reagire così se vedo dei Pokémon carini-

-Non vedo che male ci sia…- ribatté lui con tono tranquillo -Voglio dire, ognuno è libero di esprimere i propri sentimenti verso ciò che ama di più…-

-Sì, credo tu abbia ragione…- concordò lei, per poi osservare il cielo con aria un po’ malinconica -Sai, Dylan… dato che tra qualche giorno Alex competerà alla Lega, può darsi che presto non ci rivedremo più-

-Cosa te lo fa pensare?- domandò l’albino.

-Non so, forse la sensazione che una volta che Alex avrà battuto la Lega, cosa che spero con tutto il cuore, ciascuno di noi prenderà una strada diversa e…-

-Non dire così…- la interruppe lui, appoggiandole una mano sulla spalla con fare consolatorio -Non è detto che non appena tutto sarà finito ognuno tornerà alla sua solita vita, specialmente se si ha in mente un obiettivo futuro da prefissarsi-

-Lo so, però… io non ho la minima idea di cosa fare nella vita. O meglio, non ci ho mai pensato finora…-

-In tal caso, che ne dici di viaggiare insieme a me?-

-Eh? In… in che senso?-

-In poche parole, stavo pensando di andare a visitare Sinnoh uno di questi giorni, dato che mi sembrava una Regione interessante e potevo anche approfittarne per sapere un po’ di più su le capacità di Riolu e magari anche su questi miei poteri d’Aura…-

-E tu mi stai dicendo tutto questo perché…?-

-Non è ovvio? Vorrei che tu venissi con me… sai, l’averti accanto mi dà sempre una certa sicurezza, e poi a Riolu non penso farà piacere avere solo suo “padre” a prendersi cura di lui-

-Non aggiungere altro, Dylan…- esclamò improvvisamente lei, avvicinandosi lentamente all’albino per poi abbracciarlo teneramente -Accetto più che volentieri di accompagnarti in questo tuo viaggio-

-Ti ringrazio…- aggiunse lui, ricambiando tale gesto d’affetto.

-Riolu!- esclamò invece il Pokémon Emanazione tutto contento.

***

-Ah, e quindi adesso hai conquistato tutte e otto le Medaglie? Fantastico!- commentò Zeke dopo aver sentito la notizia dal fratello minore -Si può dire che ora hai le carte in regola per essere il migliore- aggiunse mentre  finiva la sua bistecca ai ferri.

-Ma che dici? Il fratellone Alex è sempre il migliore, e ha una squadra bellissima- disse invece Melanie, seduta proprio vicino al diretto interessato.

-Oh, andiamo… non sono poi così speciale- rispose il moro, visibilmente imbarazzato da quei complimenti.

-E io non ti credevo così umile, figlio mio- gli disse Alyssa -Insomma, hai fatto molta più strada rispetto a quando avevo la tua età, non è vero, William?- proseguì per poi rivolgersi al suo Pokémon, una sorta di esserino di colore rosa dalla lunghe orecchie e gli occhi turchesi.

-Wigglytuff!- parve annuire il Pokémon mentre si gustava con tranquillità una mela

-Come? Era un’Allenatrice? What a surprise!- esclamò Matt -E io che pensavo che quel palloncino rosa fosse una sorta di Pokémon domestico o qualcosa del genere!- disse poi lasciandosi andare ad una risata divertita, salvo finire col ricevere una rapida Doppiasberla da parte dello stesso Pokémon, ritrovandosi di seguito con la faccia gonfia come un pallone -Ow…-

-Te la sei cercata, amico… mai provocare William in quel modo- lo riprese ironicamente Zeke.

-Certo, ma per essere più precisi, lo ero- spiegò la casalinga -Vedete, quando avevo all’incirca l’età di Alex, ero nota per essere una delle migliori Allenatrici di Johto, in quanto non solo formavo una coppia a dir poco perfetta con William, ma ero così forte da raggiungere quasi sempre i primi posti nei tornei ufficiali-

-Questa poi, deve essere per questo motivo che il nostro Alex è così bravo nelle lotte- ci ironizzò sopra Fran.

-Immagino che si possa dire lo stesso di te, non è vero?- disse invece Dylan, rivolgendosi al fratello maggiore del suo amico e compagno di viaggio.

-Beh, diciamo pure di sì- si limitò a rispondere il ragazzo dagli occhi verde scuro -Ma se vuoi, dopo pranzo possiamo farci una sfida, così ti faccio vedere di cosa sono capace-

-La cosa mi farebbe molto piacere…-

-Scusate, ma potete parlarne dopo che la signorina Alyssa ha finito di raccontare?- domandò Amy, intervenendo nella breve discussione tra i due -No, perché mi sembrava interessante-

-Guarda, a dire la verità non è che abbia avuto una vita così interessante, però ti basti sapere che dopo anni e anni passati a lottare alla fine ho deciso di cambiare un po’, e che una volta appese le Poké Ball al chiodo mi sono dedicata ad un’altra passione che avevo fin da piccola… il cucito-

-Il cucito?- ripeté la rossa -In poche parole, lei è una sarta-

-No, svolgo una professione ancora più importante…- ribatté la madre di Alex, per poi alzarsi e assumere una posa alquanto teatrale -Gestisco un atelier, dove creo e vendo ai miei clienti abiti su richiesta e affini… tutto fatto a mano e in maniera sempre impeccabile- proseguì con orgoglio.

-E i vestiti che fa mamma sono sempre molto belli- aggiunse Melanie con tono d’ammirazione -E per me ne fa sempre tanti, uno più carino dell’altro!-

-Wow, deve essere un lavoro molto impegnativo- commentò l’Allevatrice, immaginandosi Alyssa all’opera durante il suo lavoro -Ma deve essere anche molto gratificante-

-Non immagini quanto. Certo, all’inizio non era molto facile, ma una volta raggiunto il giusto ritmo sono riuscita a destreggiarmi senza alcun problema-

-Immagino che anche suo marito sarà fiero di lei, non è vero?-

Ma come la ragazza dai capelli rossi fece quella domanda, all’improvviso l’atmosfera si fece più silenziosa, e di conseguenza sia Alyssa che i suoi tre figli assunsero un’aria abbattuta, come se quel quesito avesse toccato un tasto a loro molto dolente, teoria supportata dal fatto che subito dopo Melanie, intristita, era corsa tra le braccia di Zeke, che ora le stava accarezzando la testolina per confortarla.

-Ho… forse detto qualcosa di sbagliato?- chiese la ragazza con tono preoccupato.

-Vedi, Amy…- disse Alex, alzando lo sguardo verso di lei -Il fatto è che nostro padre…-

-Ci ha lasciati molto tempo fa…- proseguì Zeke, serrando i pugni con rabbia.

-I-In che senso?- si inquietò la rossa -Non sarà mica…?-

-No, non è morto- le rispose Alyssa, la cui voce era rimasta tranquilla -Ci ha solo lasciato perdere e se ne è andato via dalle nostre vite-

-Non credo di aver capito bene- disse invece Matt, ora ripresosi dalle botte ricevute poco prima -In che senso vi ha lasciato perdere?-

-Oh, è una lunga storia- riprese a parlare la casalinga -Ma per farvela breve, accadde qualche anno dopo l'apertura atelier e la nascita di Alex e Zeke-

-All’inizio le cose andavano molto bene, e persino il rapporto tra mamma e papà era buono- continuò poi l’Allenatore quindicenne, che nel frattempo aveva iniziato a sparecchiare la tavola

-Quando nacque la piccola Mel, però, nostro padre iniziò a preoccuparsi delle spese di famiglia e per un bel periodo ci costrinse a tirare la cinghia dato che avere tre figli a carico era un bel problema- si aggiunse Zeke, il quale stava continuando a coccolare la sorellina -E tale idea avrebbe anche funzionato se poi non fosse venuto a galla il fatto che il grosso dei nostri risparmi se li spendeva come gli faceva più comodo-

-Ma pensa te che tipo…- commentò Fran.

-E poi cosa accadde?- domandò Amy.

-Beh, diciamo che mamma non la prese per niente bene- continuò ancora una volta Alex -E questo, unito anche al fatto che papà si è rivelato il classico materialista attaccato ai soldi, ha scatenato un grosso litigio che si è, purtroppo, concluso nel peggiore dei modi…- aggiunse, mentre a poco a poco il tono della sua voce si faceva cupo -Stanco di sentirla parlare, papà ha preso e se ne è andato, dicendo pure che se noi tre eravamo così importanti per mamma, allora non avevamo bisogno di lui, e che un giorno noi tre l’avremmo portata alla rovina-

-Ma per nostra fortuna non è stato così, e nonostante fosse stata una brutta esperienza, nostra madre è riuscita comunque a rialzarsi più forte di prima, e questo grazie anche all’amore che provavamo e proviamo ancora per lei- concluse suo fratello maggiore, lasciandosi andare ad un sorriso.

-Capisco… cavoli, non immaginavo vi fosse successa una cosa simile…- disse poi la ragazza dai capelli rossi con tono un po’ triste -Mi dispiace di avervi riaperto questa ferita… non era proprio mia intenzione-

-Non preoccuparti, Amy- la consolò invece il moro dagli occhi verdi, appoggiandole una mano su una spalla -Tanto, se la cosa ti può consolare, alla fine della fiera non è che avessimo tutto questo gran bel rapporto con nostro padre… ma grazie comunque per la tua comprensione- aggiunse sorridendole.

-Oh, Alex…- rispose lei, leggermente commossa da tali parole.

-E poi, ormai quella storia è acqua passata. E poi, come si dice in questi casi, l’importante è guardare sempre al presente, no?-

-A questo proposito- intervenne prontamente Zeke, con ancora Melanie in braccio -Che ne dici se per tornare a divertirci ci godiamo una bella lotta post pranzo?-

-Eh? Credevo che volessi sfidare solo Dylan-

-E invece no, caro fratellino! Dato che presto o tardi dovrai vedertela con la Lega Pokémon, non vedo dove sia il problema se offro il mio aiuto per darti una mano. Non ho forse ragione, Mel?-

-Certo! Io voglio che il fratellone Alex vinca, così anche mammina sarà contenta!- rispose la piccolina, il cui viso era ritornato più allegro di prima -Hai il tutto il mio sostegno, fratellone! Metticela tutta!- aggiunse alzando il pollice in su verso il suo fratellone quindicenne.

-Beh, visto che ciò che dice Zeke è vero e non posso mica deludere la mia sorellina… ok, ci sto!- rispose il diretto interessato, voltandosi poi verso Dylan -E tu che ne dici, amico?-

-Non vedo perché no…- disse semplicemente l’albino -Dopo tutto, una sfida è una sfida-

Tempo più tardi, tutti i presenti si erano riuniti nel giardino dietro casa, più precisamente nella zona al di fuori dei fiori e delle piante. I tre partecipanti alla sfida erano più che pronti per iniziare, e per l’occasione Matt aveva dato fondo alla sua buona conoscenza delle arti manuali per allestire insieme al suo Sandslash una comoda panca dove gli altri potevano accomodarsi per seguire meglio l’incontro.

-Allora, Zeke?- cominciò Alex, attirando l’attenzione del fratello maggiore -Che match proponi?-

-Pensavo un 2 vs 2, se vi andava bene- rispose il ragazzo -Due dei miei Pokémon contro i vostri, e come ovviamente saprete, il primo che manderà K.O. la squadra avversaria vince-

-Per me va bene…- disse Dylan con tono pacato, per poi prendere in mano una Ball e prepararsi a lanciarla.

-Bene, allora che la festa abbia inizio! Vivian, Warren, a voi la scena!- ribatté poi Zeke, lanciando in aria due delle sue Poké Ball e mandando in campo i Pokémon scelti.

-Veno...- sibilò il primo, somigliante ad una grossa tarma di colore viola.

-Woooobbuffet!- esclamò invece il secondo, il cui aspetto era caratterizzato da un corpo tondeggiante di colore azzurro chiaro, una piccola coda nera munita di due occhi e un’espressione corrucciata in viso.

-Un Venomoth e un Wobbuffet, eh?- commentò l’albino, riconoscendo i due Pokémon -A quanto pare hai scelto una coppia abbastanza equilibrata, considerando che il primo può usare mosse che possono avvelenare l’avversario e il secondo vanta una buona resistenza fisica-

-Ti ringrazio, ma adesso tocca a voi. Mostratemi un po’ chi avete scelto-

-Con molto piacere… Bulbasaur, vai!- disse poi il ragazzo dagli occhi scarlatti, chiamando a sé il tipo Erba.

-Heracross, fatti valere!- gli fece eco Alex, scegliendo il Pokémon Monocorno.

-Evviva, finalmente cominciano!- esultò la piccola Melanie seduta sulle gambe di Amy -Non vedo l’ora!-

-In tal caso siamo in due, ih ih- le diede ragione l’Allevatrice -E ti consiglio di guardare molto attentamente come si svolge l’incontro, così vedrai quanto è forte Alex-

-Va bene… ma posso fare il tifo anche per l’altro, vero?-

-Certo che puoi farlo- le rispose Fran, seduta vicino a loro -Anche Dylan è molto bravo nelle lotte, anche se mi aspettavo avrebbe scelto Growlithe, visto che contro un Coleottero come Venomoth era il massimo-

-Beh, scommetto che avrà avuto i suoi buoni motivi per scegliere Bulbasaur- ipotizzò Matt, voltandosi poi verso Alyssa e chiederle -Lei cosa ne pensa?-

-A parte che probabilmente sarà una bella lotta? Beh, spero solo che quei due sappiano ciò che fanno… Zeke non è da sottovalutare, e ve lo dice una che ha passato diversi anni a insegnargli ciò che sapeva sulle lotte Pokèmon- rispose la casalinga con tono un po’ enigmatico -E per quanto riguarda l’esito… non ne ho la minima idea, a me basta che si divertano- aggiunse con tono un po’ più gioviale.

-È per caso un modo gentile per dirmi che dovremmo aspettarci di tutto da suo figlio maggiore?-

-Chissà… per ora pensiamo a guardare la sfida-

-Avanti, cominciamo!- esclamò poi Alex -Heracross, vai usa Incornata su Wobbuffet!- aggiunse e vedendo poi lo scarabeo rinoceronte all’opera.

-Bulbasaur, usa Riduttore su Venomoth!- disse invece Dylan mentre il Pokémon Seme si lanciava a tutta velocità verso l’avversario designato.

-Ottimo inizio, non c’è che dire… ma non per me! Warren, usa Contatore! E tu, Vivian, schiva lo e poi usa subito Segnoraggio!-

-Wooo…bbuffet!- ubbidì prontamente  il Pokémon azzurro, alzando la sua coda e circondandosi in seguito di una lieve aura arancione con la quale non solo parve resistere all’attacco di Heracross, ma addirittura glielo rimbalzò contro, causandogli il doppio dei danni.

-Venooo…- si mise all’opera il secondo, evitando l’assalto avversario e poi emettendo dalle antenne un raggio multicolore dall’aspetto piuttosto sinistro con il quale colpì senza pietà Bulbasaur, riuscendo anche a confonderlo nel processo.

-Accidenti…- disse l’albino, vedendo il suo Pokémon in quello stato -Ora ci vorrà del tempo prima che gli passi del tutto la confusione-

-Già… Heracross invece, non chiedermi come, ma è come se fosse rimasto vittima del suo stesso attacco- aggiunse Alex, notando l’entità del danno sul corpo del Coleottero.

-A quanto pare ancora non conoscevi gli effetti di Contatore, vero?- gli domandò il fratello maggiore -Beh, in tal caso ti posso illuminare io. Si tratta di una mossa che consente all’utilizzatore di replicare il danno ricevuto da un attacco fisico, ma con forza raddoppiata. Segnoraggio invece è una mossa che i tipi Coleottero usano solitamente per confondere, oltre che ferire, le loro prede-

-Mi tolga una curiosità, signorina Alyssa- intervenne Matt -Era per caso questo ciò che intendeva con “Zeke non è da sottovalutare”? Se sì, non posso che darle ragione-

-Credo che lo stesso valga per me- gli disse Fran, stupita da ciò che aveva appena visto -Sì, insomma, nel giro di un solo turno è riuscito fin da subito a portarsi in vantaggio contro loro due-

-E siamo appena alle fase iniziali dell’incontro, pensa un po’- fece notare Amy.

-Non è giusto, però… il fratellone Zeke è stato cattivo nel fare così- si lamentò la piccola Melanie.

-Su, su… non c’è bisogno di prendersela- le disse con tono tranquillo la genitrice -Abbi solo un po’ di pazienza e vedrai che anche Alex darà il meglio di sé- aggiunse, per poi alzarsi dalla panchina e urlare, rivolta al figlio -Non ti abbattere, tesoro! So che tuo fratello ha scelto Pokèmon un po’ ostici, ma se ti impegnerai sono certa che per te saranno una passeggiata-

-Lo spero bene- gli disse il moro dai capelli a spazzola in tutta risposta -Coraggio, Heracross, continuiamo finché non riusciremo a mettere a nanna quel pallone gonfiato- aggiunse, dando nel frattempo una Baccaki a Dylan -Ascolta, se a te va bene io provo ancora un tentativo contro Wobbuffet, tu intanto occupati di curare Bulbasaur con questa-

-Va bene… ma sii prudente, mi raccomando… non vorrai mica correre il rischio di lasciarmi combattere da solo contro quei due- replicò con tono sarcastico l’albino, accettando di buon grado la Bacca e dandola subito al tipo Erba, che una volta mangiatala ritornò in sé.

-Non succederà, hai la mia parola- ribatté il quindicenne, voltandosi infine verso il suo Pokémon per dargli il nuovo comando -E va bene, se l’attacco di prima non ha funzionato, allora proviamo con Nottesferza!-

-Heeee…ra!- sibilò il Coleottero mentre la sua zampa sinistra si illuminava di una luce bianco-violacea e contemporaneamente volava verso il suo avversario, pronto a colpirlo.

-Fatevi pure avanti, perché tanto la mia tattica e i miei bersagli non cambiano- fu la pronta risposta del ragazzo dagli occhi verde scuro -Warren, Contatore ancora una volta! Vivian, tu invece usa Psichico!-

E una volta che l’Allenatore ebbe dato i nuovi ordini, nel giro di una frazione di secondo Heracross finì nuovamente vittima della mossa del Pokémon Pazienza nonostante fosse riuscito a causargli dei danni ingenti grazie a Nottesferza, mentre Bulbasaur non ebbe nemmeno il tempo di abbozzare una difesa che si ritrovò letteralmente sbattuto via dalla mossa di tipo Psico utilizzata dalla Pokémon Velentarma.

-No way!- commentò sgomento Matt -Ha guadagnato nuovamente il vantaggio!-

-E tutto senza neanche sprecare troppe energie… se continuano in questo modo Heracross e Bulbasaur finiranno presto K.O.- aggiunse Fran, iniziando a preoccuparsi per i Pokémon di Dylan e Alex.

-Già… non so se sia a causa della sua esperienza come Allenatore o meno, ma non immaginavo che Zeke potesse essere così eclettico…- proferì invece Amy.

-Ecle… cosa? Che significa?- le domandò un’incuriosita Melanie.

-Beh, come posso dirtelo a parole semplici… anche se la sua strategia a prima vista non paia nulla di che in confronto a tattiche più complicate, lui è riuscito a mantenere il controllo della situazione e portare un misto di equilibrio e coesione tra i suoi due Pokémon- provò a spiegarsi la rossa, notando poi la bimba osservarla con sguardo un po’ confuso -Sì, insomma… ciò che volevo dire è che tuo fratello è in gamba-

-Aaaah, adesso ho capito! Però adesso voglio veder rimontare il fratellone Alex e il suo amico… non è giusto che subiscano così senza reagire-

-Non preoccuparti di questo, sorellina- ribatté il diretto interessato mentre il suo Coleottero si rialzava di nuovo e si metteva in posizione -Questo turno non sarà sprecato… hai la mia parola!- replicò con voce grintosa e carica di determinazione per poi puntare un dito verso Zeke -La vera battaglia comincia ora!-

-Oh, bene…- disse invece l’albino con tono moderatamente sorpreso -A quanto pare sembra che ti sia già venuto in mente un piano-

-Puoi dirlo forte, ma avrò bisogno della tua piena collaborazione-

-Consideralo già fatto…-

-Tentate pure tutte le strategie che volete- replicò il moro dagli occhi verde scuro -Tanto, finché Warren potrà contare sul suo Contatore, qualsiasi attacco che riceverà lo ribatterà contro di voi, mentre Vivian ne approfitterà per colpirvi non appena abbasserete la guardia-

-Non nascondo che la tua è una tattica interessante, ma per quanto ben fatte anche le strategie migliori hanno punti deboli, e io ho intenzione di dimostrartelo. Heracross, preparati a dare il meglio di te!-

-Lo stesso vale per te, Bulbasaur… è l’ora della nostra rimonta-

-Hera…- annuì il Coleottero.

-Bulba!- fece lo stesso il tipo Erba.

-E va bene… se proprio volete andare fino in fondo con questo incontro, fatelo. Vi aspetto a braccia aperte- concluse Zeke con tono sardonico.

-Non aspettavo altro. Heracross, attacca Venomoth usando Vendetta!- riprese a parlare Alex, osservando il suo scarabeo rinoceronte ricoprirsi di una lieve aura violacea e caricare il suo nuovo avversario.

-Bulbasaur, usa Frustata e colpisci Wobbuffet!- gridò invece Dylan, mandando all’attacco il Pokémon Seme.

-Cos’è, adesso volete fare i furbi scambiandovi gli obiettivi? Ottima mossa, ma non pensate che non sappia contrastarvi anche in questi casi. Vivian, presto, replica con Cozzata Zen! Warren, difenditi con Contatore!-

Per la terza volta consecutiva, i due Pokémon di Zeke si prepararono per mettere in atto la loro strategia, ma prima che ciò potesse avvenire, il tipo Psico sembrò accusare i danni subiti durante i turni precedenti e, non riuscendo ad utilizzare la sua mossa finì in balia delle forti e robuste liane di Bulbasaur. La Pokémon Velentarma invece, pur mettendoci tutto l’impegno possibile per fermare l’offensiva di Heracross, si ritrovò totalmente travolta dalla sua immensa carica. Dopo tale scena, non riuscendo a sostenere tali danni, entrambi i Pokémon finirono K.O., suscitando in Zeke non poca sorpresa.

-Wow… li ha battuti entrambi con un solo colpo!- esclamò Melanie mentre gli occhi le brillavano dall’emozione per poi scendere dalle gambe di Amy e gridare -Sei una forza, fratellone Alex!-

-Come ci si aspettava da Al… good job, my friend- aggiunse Matt, mostrandogli il pollice alzato verso l’alto.

-Già, ma nemmeno Dylan è stato da meno- aggiunse Fran, andando poi dall’albino -Avete fatto entrambi un ottimo lavoro… anche se una tattica del genere potevate usarla prima-

-Lo so, ma guarda il lato positivo…- rispose lui, sorridendole -Ci siamo comunque fatti valere, no?-

-Beh… sì…- ribatté timidamente lei -Ma rimane il fatto che avete rischiato-

-Non dire così, Fran- si intromise Alex -Ammetto che non è stata una passeggiata come lotta, ma partecipandovi ho avuto una mezza idea di cosa mi aspetterà alla Lega se non mi do da fare sul serio-

-Ben detto, fratellino- gli diede ragione Zeke, il quale aveva richiamato i suoi Pokémon -Se vorrai farti valere avrai bisogno di un allenamento serio. Sempre se vorrai il mio aiuto, ovvio-

-Scherzi? Ma certo che accetto il tuo aiuto. Dopotutto, in una famiglia ci si sostiene a vicenda-

Fine Cap.47

**Angolo dell'Allenatore** Uhm... da dove potrei iniziare? Innanzitutto mi scuso se vi ho fatto aspettare un po' troppo per questo capitolo, ma spero che le nove pagine di cui è composto siano di vostro gradimento e vi abbiano rincompensato per l'attesa xD Ma passando a cose più importanti, il tema principale del capitolo riguarda il rapporto che intercorre dentro la famiglia di Alex, il quale, come avete potuto notare, ha avuto un'infanzia che non era proprio rose e fiori, ma bene o male sia lui che i fratelli e la madre ne sono comunque usciti fuori a testa alta. Parlando invece di Zeke... beh, in questo capitolo penso vi siate fatti una -spero- buonissima idea sul suo stile di lotta e i suoi Pokémon, il resto dei quali verrà svelato in seguito. Detto questo, vi saluto e vi dò come sempre appuntamento al prossimo capitolo
   
 
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