You forgot me

di Cleofede94
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Come promesso, eccomi qui con la mia nuova storia.
Ne ho fatta una incentrata su Niall, una su Louis e adesso tocca a ..beh, lo scoprirete...solo vivendo( LoL ). Ok, mi ritiro.
Voglio avvertire che sarà una storia un po’ diversa dal solito. Voglio scrivere un qualcosa di serio, non  la solita storiella banale.
E anche la trama, che è ispirata ad un libro che ho letto, sarà abbastanza differente dalle solite fan fiction. Spero soltanto di non deludervi.
Non è detto che ci riesca, ma per ora è questo il mio intento.
Buona lettura, gente.

Poi, quasi dimenticavo, vorrei dedicare questa fanfiction ad una persona.
Lei ci tiene molto al protagonista maschile di questa storia, per cui mi sembra il minimo dedicarla a lei.
Buona lettura, cara Gina Pasqualina.
Spero che la storia ti piaccia!
La tua Susanna.
( Ci tengo a precisare che Susanna non è ne il mio nome e nè il mio soprannone, è lei che si ostina a chiamarmi in questo modo per qualche strano oscuro motivo).

Baci, bella gente.





Wake me up inside
Call my name and save me from the dark
Bid my blood to run
Before I come undone
Save me from the nothing I've become.
(Bring me to life  - Evanescence)


 






 

<< No, non voglio entrarci in quella fottuta università! Toglimi le mani di dosso! >>
Strattonò sua madre con tutta al forza che era capace di tirar fuori. L'aveva trascinata lì con l'inganno, dicendole tante belle parole, facendole credere che per una volta, per una maledetta volta, avesse accettato la sua vita.
Bugie. Tutte stronzate.
Ora sua madre, Marylin, la tirava per il braccio, stringendole la mano con violenza. Non voleva lasciarla andare, non voleva lasciarla vivere.
<< Alexandra, smettila! Hai 15 anni, è ora di mettere fine a questa storia! Tu dovrai entrare lì dentro, che ti piaccia o no! >>, strillò iniziando ad ignorare gli sguardi di disapprovazione della gente, ormai troppo infuriata per badarvici.
Sua figlia continuava a strascinarla sul ciglio del marciapiede, per evidenziare il disprezzo che provava per quell'edificio grigio che si estendeva a pochi metri da loro.
<< Lasciami! >>, gridò con tutta la rabbia che aveva in corpo.
Doveva scappare via, al più presto. Non gliel'avrebbe data vinta.
Alex tirò con violenza il braccio e sfuggì alla presa di sua madre, finalmente, ma perse l'equilibrio.
Gli occhi di Marylin si spalancarono.
E successe tutto troppo in fretta.
La donna rimase immobile, lo sguardo terrorizzato puntato in quello di sua figlia.
Alex scivolò all'indietro finendo fuori dal marciapiede.
Il semaforo per pedoni segnava il rosso e le macchine continuavano a sfrecciare veloci, indisturbate.   
E....
Bum.
Il mondo finì.
Tutto divenne nero, all'improvviso.  













Cosa ne dite del banner?
L'ha fatto sempre questa mia amica Gina Pasqualina! (Attenzione, questo non è il suo nome. Semplicemente non siamo in grado di chiamarci come la gente normale fa).
Cmq, carino, vero?
Beh, per qualsiasi cosa o altra roba, basta chiedere!
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Spero che mi supportiate anche in questa fanfiction come avete sempre fatto.
Vi adoro, davvero.
Senza di voi adesso non sarei qui a pubblicare la mia terza long.
*si commuove*
By the way, ho usato Emma Watson come contro figura della protagonista.
In ogni caso si capisce dal banner su chi è la storia. LoL
Non sono proprio in grado di fare le sorprese, ammazzatemi.
* si nasconde in un angolino *
Vabbè, C'est la vie.
Ora evaporo.
Al primo capitolo vi voglio tutte qui, ok!?
u.u
Bye!



PS: Perdonatemi, non vorrei ancora che la cosa fosse fraintesa. Alex non va all'università, mi dispiace di non essere riuscita a spiegarmi meglio nel prologo. >_<
Perdono, perdono!
La mamma di Alex l'ha trascinata in quell'università per una specie di orientamento o visita(come volete) per il futuro. Lei va a scuola come tutte le ragazze normali.
Spero di essermi spiegata bene, ora. Scusate ancora! D:
 

 




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