Helloooo!
=D
Eccomi
anche
oggi, anche se un po' in ritardo! >.<
bando
alle
ciance, ciancio alle bande, vi lascio alla lettura di questa strana
OS ;)
Vi
segnalo solo che le parti in corsivo tra asterischi sono i *pensieri* che
può sentire solo Kurt.
PROMPT:
(super)Heroes
RATING:
verde,
appena appena tendente al giallo
PERSONAGGI:
Blaine Anderson, Kurt Hummel, Finn Hudson, Wes Montgomery, Nick
Duvall
***
“FINN!
FIIINN!
Andiamo, svegliati, dobbiamo andare!”
Così
cominciò per
i fratelli Hummel -o Hudmel, come piaceva dire a Finn- la mattinata.
Avere
quelli che la
maggior parte delle persone chiamerebbero 'superpoteri' era una
benedizione ed un vantaggio in tanti ambiti, ma loro potevano dire
che era anche un impegno gravoso. Di quel genere che ti costringe ad
abbandonare il letto caldo di mattina presto e a sgolarti per
svegliare un fratello molto forte, e dal sonno molto pesante.
“FINN
HUDSON!
Scendi da quel letto ADESSO! C'è stata una
chiamata!” strillò per
l'ennesima volta Kurt, esasperato, ignorando le proteste del
fratello; il mondo non si fermava solo perchè era domenica
mattina, mentre si infilava la giacca rossa con il marchio
NEW
DIRECTIONS e afferrava due mascherine; non aveva bisogno di leggere
nel pensiero, per sapere che Finn si sarebbe dimenticato la sua. La
maggior parte delle volte era già tanto se riusciva ad
infilarsi
nella tuta -chic e attillata, ovviamente- che avevano scelto insieme
mesi prima.
Una
serie di tonfi
avvisò il ragazzo dell'arrivo del fratello.
“Eccomi,
eccomi!
Sono qui... Kurt sai dove ho messo la mia...” Kurt si
limitò ad
allungargli suddetta maschera “Oh, grazie fratellino! Fsai
cofa è
fuffeffso? fhu ho fhiafatho?” bofonchiò Finn,
cercando di parlare
e mangiare insieme, e fallendo miseramente. Fortunatamente Kurt era
abituato -rassegnato- alla sua sconclusionata routine mattutina.
“Non
so cosa sia
successo di preciso, ma mi ha chiamato poco fa un ragazzo dalla
Dalton Academy di Westerville. Ha detto che uno dei suoi amici, un
certo Blaine Anderson, è scomparso da sabato mattina, senza
cellulare o documenti e prima di chiamare la polizia, hanno pensato
di chiedere a noi...” Rispose paziente, mentre cercava su
internet
informazioni più precise sulla collocazione della
scuola.“La
Dalton è a un paio d'ore da qui, direi di avviarci; una
volta che
sarò vicino potrò cercare di scoprire
qualcosa.”disse infine,
alzando lo sguardo dal monitor.
“Aspetta,
la
Dalton non è la scuola di quei tipi che vanno in giro sempre
in
gruppo, vestiti di blu... Wallers, o qualcosa del genere?” lo
interruppe Finn.
“Può
darsi...
Non so, intanto andiamo, una volta lì decidiamo cosa fare.
Forza,
dobbiamo sbrigarci.”
Quando,
poche ore
-e molte inversioni a U- dopo, giunsero finalmente all'accademia,
trovarono ad accoglierli un gruppetto di ragazzi in divisa, uno
più
agitato e rumoroso dell'altro. Kurt sospirò rassegnato, la
gente
ansiosa era quella con i pensieri più rumorosi, il suo
cervello
avrebbe dovuto sopportare un carico fastidioso visto che tutti
sembravano essere dannatamente preoccupati per il ragazzo scomparso.
“Oh,
siete
arrivati per fortuna!” esclamò un ragazzo
asiatico, facendosi loro
incontro. “Vi ho chiamato io, tu devi essere Kurt,
giusto?”
disse, porgendogli la mano. Kurt la osservò un secondo prima
di
stringerla, al sicuro dietro la protezione dei guanti. Poi procedette
ad informare subito Wes, così disse di chiamarsi il ragazzo,
ed i
suoi compagni, sulla sua particolare condizione; gli disse che lui
poteva leggere nel pensiero di chiunque di trovasse nelle vicinanze,
a patto che non ci fosse un contatto fisico diretto. Una stretta di
mano, una pacca sulla spalla, volevano dire connettersi con quella
persona ad un livello diverso, stabilire un contatto che si
sostituiva a quello mentale. Per quello le sue mani erano sempre
protette da un paio di guanti, e quasi ogni centimetro della sua
pelle era coperto da stoffe raffinate, vestiti costosi.
Tutti
sembrarono
essere più affascinati e incuriositi, che impauriti, o
disgustati, e
Kurt si sentì subito a suo agio. Non percepì
nessun 'frocio',
'finocchio' o 'fatina' nei loro pensieri e si rilassò
subito,
sentendosi al sicuro; probabilmente quel giorno Finn non avrebbe
dovuto minacciare nessuno.
La
sensazione di
calma però durò ben poco, succedeva sempre
così quando si trovava
in un gruppo di coetanei, tutti gli scenari sessuali e le
preoccupazioni sulla propria igiene personale continuavano a farlo
arrossire anche dopo anni di abitudine. Avrebbe dato qualsiasi cosa
per evitare di ascoltare le opinioni personali di tutti quegli
sconosciuti, soprattutto quando consistevano in immagini che si
sarebbe volentieri risparmiato. *spero che questa cosa di
Blaine
si risolva presto, stasera devo andare da Jess e mi ha promesso che
se riguardiamo “le pagine della nostra vita”, dopo
mi farà
vedere le sue...*.
Si
decise che
sarebbe stato meglio lasciare il gruppetto con Finn quando
captò i
pensieri di un moretto che ostentava nonchalance a pochi passi da lui
*Nick non fissare il sedere del ragazzo pallido. Distogli lo
sguardo, che se Jeff ti vede niente sesso per un mese... Resisti!*
Arrossendo,
salutò
rapidamente il fratello e si avviò a fare un giro dei
corridoi con
Wes. -I teenager in crisi ormonale sapevano davvero essere creature
assurde-
“Se
è nelle
vicinanze, forse posso riuscire a sentire i suoi pensieri”
spiegò,
desideroso di aiutare e di usare quel suo potere per qualcosa di
utile. “Se tu potessi farmi sentire una registrazione della
sua
voce poi, sarebbe perfetto. Così sarà
più facile per me riuscire
ad isolarla del resto.” Il ragazzo annuì,
conducendolo attraverso
i dormitori fino alla camera che condivideva con Blaine.
Una
volta lì, Kurt
cercò di non farsi distrarre troppo dai poster di Katy Perry
e Rent,
-ad un ragazzo etero potevano piacere la musica pop ed i musical,
no?- e si focalizzò sul video che gli stava facendo vedere
Wes. “è
una registrazione dell'ultima esibizione del nostro glee club, Blaine
ha ottenuto gli assoli questo semestre, è quello in prima
linea.”
disse indicando un punto sullo schermo. Ma Kurt aveva smesso di
prestare attenzione alle sue parole da un pezzo, precisamente dal
momento in cui il ragazzo sullo schermo aveva iniziato a cantare 'You
think I'm pretty, without any make-up on...'. Aveva una voce
davvero intensa, calda e piena di sfumature, pensò...
talmente bella
che riusciva quasi a mettere in secondo piano il
suo
atteggiamento eccessivamente spavaldo. Cantava saltellando per la
stanza, senza guardare nessuno in particolare, infondendo nelle
strofe un sentimento forse troppo forzato. Sorridendo ampiamente, ma
senza calore o gioia sincera.
Era
quello il tipo
di ragazzo che Kurt solitamente detestava, bello, con una voce
stupenda, e con un ego probabilmente spropositato. Uno di quelli
popolari, che sono amici di tutti, ma che non si aprono davvero a
nessuno, uno di quelli ai piani alti della catena alimentare del
liceo; il suo esatto opposto insomma.
Sbuffò,
consapevole di avere gli occhi di Wes puntati addosso *scommetto
che è rimasto incantato... Devo presentarlo a Blainers, una
volta
che lo troviamo, è decisamente il suo tipo, anche se forse
è un
pochino troppo magro... oh cazzo, mi sente, mi sente! Svelto Wes,
pensa a qualcosa di non compromettente... Panda! Cuccioli!*
“Sul
serio, Wes?
Panda?” disse Kurt, fulminandolo con lo sguardo.
“Uhm...
Non
sapevo a cos'altro pensare! Sai non capita tutti i giorni di dover
censurare i propri pensieri. E poi non volevo
offenderti,
penso davvero che tu e Blaine, insomma... ”
ribatté l'altro,
arrossendo appena e cercando di salvare la situazione.
“Credo
sia meglio
che tu non finisca la frase... Comunque, adesso so com'è la
sua
voce; proviamo a fare un giro nella scuola e dintorni, magari riesco
a captare qualcosa.” disse, avviandosi verso il corridoio
deserto.
Anche se Wes continuava a pensare che fosse *improbabile,
perchè
dovrebbe essere rimasto qui?* Kurt decise che valeva la pena
di
tentare.
Dopo
due estenuanti
ore -sul serio, come poteva una scuola essere così enorme?-
passate
a cercare di ignorare i pensieri di Wes, che stranamente vertevano
tutti su quanto Blaine Anderson fosse *carino, dolce,
gentile,
Kurt! Blaine è un vero cavaliere, dovresti dargli una
possibilità
quando lo incontri! E poi ha questi occhioni da cucciolo che...*.
“Sicuro
di non
essere gay, Wesley?” lo aveva interrotto, dopo che aveva
passato un
quarto d'ora consecutivo ad elencare i pregi dell'amico; e
perchè
tra di essi avesse fatto rientrare *balla sui mobili con una
grazia ed un equilibrio invidiabili* era davvero fuori dalla
portata di Kurt. Wes l'aveva guardato inorridito, come se avesse
appena detto la cosa più assurda dell'universo,
strappandogli una
risata; poi, fortunatamente, si era rassegnato a pensare a cose meno
compromettenti e fastidiose, passando dai panda, ai vari modelli di
martelletti in legno che si possono trovare in commercio.
Per il
bene della
sanità mentale di Kurt, non era stato possibile approfondire
bene
quell'argomento così palesemente appassionante,
perchè
mentre attraversavano l'ennesimo corridoio, sentì una voce,
la voce
di Blaine.
“Fermo.”
disse,
afferrando il braccio del ragazzo che lo accompagnava. “Credo
di
aver sentito qualcosa.”
*Forse
con le
serrature funziona come nei cartoni... Se puoi immaginarlo, puoi
farlo! Forza Blaine!*
Quando
Kurt
realizzò quanto assurdo fosse ciò che aveva
appena sentito, non
potè impedire al suo sopracciglio sinistro di svettare in
alto,
perché, sul serio, quanti anni aveva quel tipo, cinque?
“Wes,
ehm, sei
sicuro che il tuo amico non si droghi?” chiese al ragazzo che
lo
stava ancora fissando con aria interrogativa.
“Beh,
se non
consideri droga le Red Vines, allora no, non direi...
perchè?”
Chiese lui, contribuendo a far aumentare l'incredulità di
Kurt. E
pensare che sin dall'inizio aveva eletto Wes come 'quello serio',
beh, a quanto pare le apparenze ingannano.
“Perchè
ho
sentito la voce di Blaine, è un po' debole, quindi non
è in questo
corridoio, ma sicuramente sarà da qualche parte nei
dintorni. Credo
che dovr...Ouch!” fece in tempo a dire, prima che l'altro lo
attirasse in quello che Finn avrebbe definito un
super-abbraccio-spacca-ossa, facendolo quasi cadere.
“Grazie
amico!
Sapevo che ce l'avresti fatta!” si limitò a dire,
come se fosse
una spiegazione sufficiente, prima di lasciarlo andare e aggiungere,
sventolando minacciosamente un dito scheletrico davanti ai suoi occhi
“Sappi che se lo dici a Blaine, negherò. Il capo
del concilio
warbler deve sempre mantenere un certo contegno, sai.”
aggiunse,
stirandosi le pieghe sulla giacca e stringendo il nodo della
cravatta.
Kurt si
limitò ad
annuire, chiedendosi cosa dessero da mangiare agli studenti di quella
scuola, visto che non sembrava essercene uno sano. Si
raddrizzò la
mascherina sul viso, anche se ormai era inutile visto che Wes lo
aveva toccato -grazie a Dio, niente più lunghe dissertazioni
mentali
sui pregi dei martelletti in mogano-.
“Il
tuo amico
deve essersi chiuso da qualche parte, visto che stava pensando a come
aprire una serratura. E, lasciamelo dire, il metodo che voleva usare
non funzionerà.” riprese come se niente di strano
fosse successo,
forse si stava adeguando al livello di follia anche lui.
“Okay,
capito.
Allora seguimi, proseguendo dritto non c'è
niente.” Wes rispose
subito pronto, rientrando in modalità 'persona seria'.
Avevano
camminato
per un po' in silenzio, la traccia dei pensieri di Blaine a tratti
più consistente, poi impossibile da rintracciare, con Kurt
che si
sforzava di captare tutti i pensieri che lo raggiungevano e
condividerli con Wes. Una volta*Ho fame. Fame-fame-fame-fame.
Chissà se sotto il letto di Wes c'è ancora
qualche pacchetto di
patatine... Oh no, le ho finite io quando ho visto 'Avengers'*, al
che Wes aveva sbuffato infastidito; poi *chissà se
qualcuno si è
accorto che non ci sono, chissà se sentono la mia mancanza* a
Kurt si era stretto un po' il cuore sentendo una cosa del genere, e
se Wes aveva notato che il suo passo si era fatto più
svelto, non lo
aveva sottolineato.
Quando
avevano
raggiunto il piano terra, dove c'erano solo l'atrio principale e gli
uffici del personale, finalmente la corrente di pensieri si era fatta
più consistente.
*Accidenti, qui fa
un freddo atroce,
sono davvero un idiota.*
*Si può
morire per aver respirato
troppa polvere? Oh Dio, che morte orrenda, dolorosa e ridicola; e ho
pure addosso le mutande con i canarini! Mi troveranno qui solo quando
inizierò a puzzare e diventerò la barzelletta
della scuola...
Oppure magari potrei diventare il fantasma della Dalton!
Blaine-quasi-senza-testa, suona bene!*
*Chissà
cosa stanno facendo gli
altri... Forse Wes si è accorto che non ci sono... Magari
hanno
chiamato i miei, forse si sono preoccupati questa volta...*
I due
avevano
deciso di contattare gli altri e mettersi a cercare tutti insieme, le
porte erano tante, Blaine sarebbe potuto essere praticamente ovunque.
Mentre
osservava
tutti quei ragazzi mettersi all'opera per trovare il loro amico,
pensò che forse era stato un po' troppo
duro nel giudicarlo;
probabilmente era un'esibizionista, ma dal tono dei suoi pensieri,
dedusse che era anche un ragazzo semplice, piuttosto adorabile -e
pensando una cosa del genere si sentì grato come non mai che
nessuno
potesse leggergli la mente-, e anche un po' insicuro. Stanco, decise
di lasciare che fossero gli altri a cercarlo e si mise in un angolo
ad ascoltare la corrente di pensieri che ormai aveva preso possesso
della sua testa. Non era una cosa che faceva abitualmente, ma, anche
se non l'avrebbe mai ammesso, si sentiva incuriosito da quel ragazzo,
non capiva come pensieri simili potessero appartenere al giovane
spavaldo del video
*Sono davvero un
coglione, se questa
cosa del sonnabulismo continua, dovrò chiedere a Wes di
legarmi al
letto... però era un sogno così bello... Cosa non
darei perchè
accadesse davvero; tutto, -tranne forse il disco con l'autografo di
Katy, quello è troppo prezioso..-
In fondo non
desidero niente di
irrealizzabile. Devo solo continuare ad avere fiducia, le cose buone
capitano a chi sa aspettare, no?
E allora io
aspetterò, qui, e Lui,
un giorno, arriverà. Magari sarà davvero come nel
sogno; io starò
scendendo le scale per andare a lezione e lui mi busserà
piano sulla
spalla, per chiedermi qualcosa, e io saprò aiutarlo,
sarò
carismatico e sicuro, e sorriderò, sorriderò
tanto. Poi lo prenderò
per mano e lui non la ritrarrà, e la sua pelle
sarà morbida, le sue
dita si incastreranno alla perfezione tra le mie. Poi correremo
verso... Oh Dio, quella è la voce di Nick! MI HANNO
TROVATO!!!
YAAAAAY!*
“Ehi
ragazzi,
venite, l'ho trovato!” esclamò entusiasta Nick,
poco distante da
Kurt. Stava indicando una porticina minuscola sotto la grande
scalinata dell'ingresso, probabilmente un ripostiglio per le scope, o
qualcosa di simile. Non ci volle molto prima che riuscissero ad
aprire la porta e a ritrovarsi, in pochi secondi, sotto l'abbraccio
tentacolare di Blaine il quale, capelli arruffati e boxer con i
canarini, cercò subito di aggrapparsi, grato, a qualsiasi
cosa gli
capitasse a tiro.
Kurt
non riuscì a
trattenere un sorriso, anche se, lo sapeva, era appena velato di
tristezza. Era felice che i ragazzi avessero trovato Blaine, era
contento di aver dato loro una mano, ma si sentiva anche un po' in
colpa; sia per aver subito pensato che il ragazzo fosse un pallone
gonfiato, sia per aver sbirciato così a fondo nelle sue
fantasie più
private. Una cosa però, anche se piccola poteva farla,
pensò,
mentre si avviava verso il portone di ingresso, ignorato dagli altri,
troppo impegnati a prendere in giro l'amico.
Sgattaiolò
fuori
dalla Dalton, lanciando una rapida occhiata alle sue spalle; sarebbe
tornato presto.
...Una
settimana dopo...
-Okay, forse tutta questa suonava bene solo nella mia testa.-
pensò
Kurt agitato, scrutando il portone stranamente minaccioso della
Dalton, mentre si rigirava tra le mani il foglio con gli orari di
lezione di Blaine. Blaine Anderson, il ragazzo che una settimana
prima si era chiuso dentro uno sgabuzzino, sotto una scalinata,
mentre sognava di incontrare il suo principe azzurro, quello che
dormiva con boxer blu stampati a canarini, cantava come un angelo e
che dava l'impressione di essere un pallone gonfiato, sì,
proprio
lui. Lo stesso a cui Kurt non era riuscito a smettere di pensare,
quello a cui cui aveva deciso di fare una sorpresa.
Sospirando, si decise ad avviarsi giù per gli scalini, ormai
aveva
fatto la fatica di andare, tanto valeva la pena di tentare. Vide
passare Wes che gli fece l'occhiolino, complice, prima di scivolare
rapido verso il corridoio; subito dopo sentì rimbombare
nella testa,
più forte che mai, la voce a cui si era piano piano
abituato.
*Queste
cravatte sono orrende, devo seriamente cercare di convincere Wes a
farci mettere i papillon, almeno nelle esibizioni...*
Trattenne a stento un sorriso emozionato e curioso quando
sentì
Blaine sfiorargli appena il braccio mentre, distratto, seguiva i suoi
amici lungo la scalinata. Adesso o mai più,
pensò, allungando la
mano per toccargli la spalla, come, sperava, aveva fatto il principe
azzurro del suo sogno.
Blaine si voltò subito e... wow, i suoi occhi erano davvero
belli,
aveva ragione Wes. Kurt esitò solo un secondo, prima di
rientrare
nella parte e chiedere la prima cosa che gli veniva in mente. Vide il
viso di Blaine illuminarsi, le sue labbra aprirsi in un sorriso
luminoso e sincero.
“Sono Blaine.” Disse, poi gli tese la mano; per la
prima volta
Kurt la afferrò senza esitare. Non aveva più
bisogno di ascoltare i
suoi pensieri, gli si leggeva in volto quanto fosse felice.
“Kurt.” rispose stringendo appena la presa, e
pensando che aveva
ragione Blaine, le loro dita si incastravano davvero alla perfezione.
“Dove
sei stato
tutta la mia vita?” Chiese un giorno Kurt, ridendo, mentre
Blaine
gli si arrampicava addosso da sotto le coperte, alla ricerca
disperata di un po' di coccole.
“Oh,
in un
ripostiglio, sotto una rampa di scale” rispose lui,
sorridendo come
il primo giorno in cui l'aveva incontrato.
“Where
have
you been all of my life?”
“Oh,
in a
cupboard, under some stairs.”
Yep,
I'm a
starkid fan! XP
Scusate,
ma ho
DOVUTO mettere quella battuta alla fine, ci stava troppo bene!
Cooomunque,
sarò
sincera, questa è la OS che mi convince meno delle tre;
è stata un
po' più complessa da scrivere perchè continuavo a
cambiare idea,
non mi convinceva... Spero solo che vi sia piaciuta, vi abbia
strappato una risata, anche piccolina! <3
Grazie
comunque
per aver letto, adesso mi fiondo a rispondere alle recensioni di
ieri, a proposito, grazie! >//<
Qualcuno
ha fatto riferimento ad un possibile seguito della seconda OS... Non
dico di non averci pensato, anzi, confesso che nella mia testa, tutte
queste OS sono possibili primi capitoli, di possibili long, quindi
diciamo che dipende tutto da se c'è qualcuno di interessato,
se ho qualche buona idea da sviluppare e soprattutto il tempo per
farlo, ma non sono assolutamente chiusa all'idea, anzi mi manda in
brodo di giuggiole il fatto che qualcuno si sia incuriosito tanto da
voler leggere il seguito! *w*
A
domani,
prompt: Skank/Nerd!
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autore su facebook:http://www.facebook.com/Flurryefp
Baci, Sara
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