that cursed night
Turbata dalla visione Kelly non riusci' quasi a
chiudere
occhio per tutta la notte e si presento' a colazione con gli occhi
cerchiati, "tutto a posto cara?" le chiese la madre nel
vederla
in quello stato. La ragazza per timore di non essere creduta
la
rassicuro': " no, no tranquilla mamma: ieri sera volevo finire di
leggere il mio libro e cosi ho fatto tardi" disse mettendo i cereali
nello yogurt.
"A che ora arriva Brian? Dobbiamo andarlo a prendere?" chiese
sollecita Madison , "dovrebbe essere qui per mezzogiorno"
rispose
la figlia bevendo un sorso di caffe': era l'unica in famiglia
ad
amarlo al pari del the'. Finito di mangiare mentre sua madre si recava
all'azienda di catering per gli ultimi accordi Kelly si sdraio' sul
divano cercando di riordinare le idee in modo da poter dare a Brian una
spiegazione il piu possibile plausibile per quella faccenda assurda.
Aveva veramente visto il fantasma della zia Emily o era solo
suggestione? E se l'aveva visto perche' aveva pronunciato
quella
specie di minaccia? cosa c'entrava la camicia da notte?
Mentre ci
rifletteva le sembro' di percepire un forte profumo di fiori, in un
primo momento penso' che la madre o qualcuno dei domestici avesse
spruzzato del deodorante per ambiente ma poi si rese conto che
proveniva da una delle camere da letto e decise di seguirne
la
scia, s'incammino' verso il piano superiore quello zeppo di camere da
letto inutilizzate da decenni. Kelly ricordo' che da piccola si
divertiva ad eludere la sorveglianza di nonni e domestici per
sgattaiolare lassu': quella zona le era proibita perche' a detta della
nonna era piena di oggetti antichi e fragili che avrebbe potuto rompere
o con i quali avrebbe potuto farsi male. Mentre stava per entrare nella
prima alla sua destra si accorse di non essere sola: di
fronte a
lei c'era infatti una bambina con lunghi capelli biondo-rossicci ed un
vestitino scozzese dall'aria un po' antiquata, poteva avere quattro o
cinque anni "ehi e tu chi saresti?" le chiese Kelly sorpresa, la bimba
si limito' a sorriderle e trotterello' via. "aspetta! vieni
piccola, non ti faccio niente" la chiamo' perlustrando ogni stanza
convinta che fosse figlia di qualche domestica anche se non le
risultava che ce ne fosse una con una figlia di quell'eta'. Arrivata
all'altro capo del corridoio la vide ferma davanti alla porta
dell'ultima camera rimasta, all'improvviso ebbe un curioso capogiro
tanto che credette di svenire e dovette appoggiarsi alla parete per non
cadere, quando riusci' a sbirciare dentro la stanza noto' che era buio
come fosse notte ma dalla finestra filtrava abbastanza luce da
permetterle di scorgerne l'interno, udiva anche un respiro leggero come
di qualcuno che dorme. Fece qualche altro passo per vedere chi fosse
quando si accorse che si trattava della zia Emily le prese un colpo:
era identica alla fotografia che aveva visto ed indossava la camicia da
notte che ora stava sul manichino in camera sua. Poco dopo udi' dei
passi ma capi' che non venivano dal corridoio bensi' dalla stanza
attigua a quella che stava osservando, Kelly ricordo' infatti che quasi
tutte quelle stanze erano comunicanti tra loro e fu proprio in quel
momento che la porta accanto al letto si apri' e comparve un uomo
piuttosto alto e corpulento: "Ralph" penso' Kelly riconoscendolo come
il fratello della bisnonna, madre di Emily. Naturalmente non l'aveva
mai conosciuto ma rammentava che a volte il nonno le aveva parlato di
lui ma non era certo preparata a quello che vide: l'uomo sedette sul
letto, mise una mano sulla bocca della ragazzina e le sibilo'
all'orecchio: "zitta, guai a te se urli puttanella!" , tutto
il resto accadde molto velocemente: la camicia da notte gettata via
insieme agli abiti di lui, Emily terrorizzata sotto il suo peso e i
suoi strilli soffocati... lacrime rigarono il viso sconvolto di Kelly
la quale non pote' che assistere impotente a quell'incubo mentre Ralph
si alzava e rivestiva lasciando la ragazzina nuda e tremante sul letto:
in quel momento la nipote desidero' tenere la prozia tra le braccia e
consolarla, d'un tratto Emily alzo' la testa fissandola dritta negli
occhi e la scena cambio'...sentendosi sulle montagne russe Kelly vide
che si trovava nel soggiorno e davanti a lei c'erano Emily e la sua
bisnonna: la ragazzina evidentemente aveva appena raccontato quello che
aveva dovuto subire e la ragazza provo' grande ammirazione per il
coraggio della sua parente: non e' mai facile per una donna parlare di
quelle cose e figuriamoci a quei tempi. Tuttavia la madre non
disse nulla per rassicurarla, anzi, a Kelly giungevano brandelli di
frasi come: "bugiarda" "ma cosa ti viene in mente" e di
nuovo l'assali' la voglia di stringerla a se' per proteggerla: come
poteva una madre pensare che sua figlia mentisse su una cosa simile?? e
poi altre scene si susseguirono davanti ai suoi occhi: la zia che
dimagriva a vista d'occhio che strillava a pieni polmoni in camera sua
rovesciando tutti gli oggetti fino al momento in cui genitori e figlia
si recarono in macchina alla clinica visitata da Kelly. D'un tratto la
visione svani' e la ragazza si ritrovo' sdraiata sul pavimento del
corridoio percorso poco prima, ancora visibilmente sconvolta usci' in
giardino e proprio in quel momento arrivo' Brian: Kelly gli si
precipito' tra le braccia baciandolo con passione, mentre entravano in
casa lei gli racconto' tutto quello che aveva visto quasi senza
prendere fiato "non era pazza...l'avevano violentata"
continuava a ripetere mentre lui cercava di tranquillizzarla.
I tentativi di Brian risultarono pero' vani nel momento in cui
entrarono in camera e videro qualcosa che li fece sobbalzare entrambi:
la camicia da notte stillava sangue.
|