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Autore: parveth    16/10/2012    2 recensioni
Una ragazza in procinto di sposarsi, la casa della sua infanzia e una camicia da notte misteriosa...
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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that cursed night Turbata dalla visione Kelly non riusci' quasi a chiudere occhio per tutta la notte e si presento' a colazione con gli occhi cerchiati,  "tutto a posto cara?" le chiese la madre nel vederla in quello stato.  La ragazza per timore di non essere creduta la rassicuro': " no, no tranquilla mamma: ieri sera volevo finire di leggere il mio libro e cosi ho fatto tardi" disse mettendo i cereali nello yogurt.
"A che ora arriva Brian?  Dobbiamo andarlo a prendere?" chiese sollecita Madison ,  "dovrebbe essere qui per mezzogiorno" rispose la figlia bevendo un sorso di caffe': era l'unica  in famiglia ad amarlo al pari del the'. Finito di mangiare mentre sua madre si recava all'azienda di catering per gli ultimi accordi Kelly si sdraio' sul divano cercando di riordinare le idee in modo da poter dare a Brian una spiegazione il piu possibile plausibile per quella faccenda assurda.  Aveva veramente visto il fantasma della zia Emily o era solo suggestione?  E se l'aveva visto perche' aveva pronunciato quella specie di minaccia? cosa c'entrava la camicia da notte?  Mentre ci rifletteva le sembro' di percepire un forte profumo di fiori, in un primo momento penso' che la madre o qualcuno dei domestici avesse spruzzato del deodorante per ambiente ma poi si rese conto che proveniva da una delle camere da letto  e decise di seguirne la scia, s'incammino' verso il piano superiore quello zeppo di camere da letto inutilizzate da decenni. Kelly ricordo' che da piccola si divertiva ad eludere la sorveglianza di nonni e domestici per sgattaiolare lassu': quella zona le era proibita perche' a detta della nonna era piena di oggetti antichi e fragili che avrebbe potuto rompere o con i quali avrebbe potuto farsi male. Mentre stava per entrare nella prima alla sua destra si accorse di non essere sola:  di fronte a lei c'era infatti una bambina con lunghi capelli biondo-rossicci ed un vestitino scozzese dall'aria un po' antiquata, poteva avere quattro o cinque anni "ehi e tu chi saresti?" le chiese Kelly sorpresa, la bimba si limito' a sorriderle e trotterello' via.  "aspetta! vieni piccola, non ti faccio niente" la chiamo' perlustrando ogni stanza convinta che fosse figlia di qualche domestica anche se non le risultava che ce ne fosse una con una figlia di quell'eta'. Arrivata all'altro capo del corridoio la vide ferma davanti alla porta dell'ultima camera rimasta, all'improvviso ebbe un curioso capogiro tanto che credette di svenire e dovette appoggiarsi alla parete per non cadere, quando riusci' a sbirciare dentro la stanza noto' che era buio come fosse notte ma dalla finestra filtrava abbastanza luce da permetterle di scorgerne l'interno, udiva anche un respiro leggero come di qualcuno che dorme. Fece qualche altro passo per vedere chi fosse quando si accorse che si trattava della zia Emily le prese un colpo: era identica alla fotografia che aveva visto ed indossava la camicia da notte che ora stava sul manichino in camera sua. Poco dopo udi' dei passi ma capi' che non venivano dal corridoio bensi' dalla stanza attigua a quella che stava osservando, Kelly ricordo' infatti che quasi tutte quelle stanze erano comunicanti tra loro e fu proprio in quel momento che la porta accanto al letto si apri' e comparve un uomo piuttosto alto e corpulento: "Ralph" penso' Kelly riconoscendolo come il fratello della bisnonna, madre di Emily. Naturalmente non l'aveva mai conosciuto ma rammentava che a volte il nonno le aveva parlato di lui ma non era certo preparata a quello che vide: l'uomo sedette sul letto, mise una mano sulla bocca della ragazzina e le sibilo' all'orecchio: "zitta, guai a te se urli puttanella!" ,  tutto il resto accadde molto velocemente: la camicia da notte gettata via insieme agli abiti di lui, Emily terrorizzata sotto il suo peso e i suoi strilli soffocati... lacrime rigarono il viso sconvolto di Kelly la quale non pote' che assistere impotente a quell'incubo mentre Ralph si alzava e rivestiva lasciando la ragazzina nuda e tremante sul letto: in quel momento la nipote desidero' tenere la prozia tra le braccia e consolarla, d'un tratto Emily alzo' la testa fissandola dritta negli occhi e la scena cambio'...sentendosi sulle montagne russe Kelly vide che si trovava nel soggiorno e davanti a lei c'erano Emily e la sua bisnonna: la ragazzina evidentemente aveva appena raccontato quello che aveva dovuto subire e la ragazza provo' grande ammirazione per il coraggio della sua parente: non e' mai facile per una donna parlare di quelle cose e figuriamoci a quei tempi.  Tuttavia la madre non disse nulla per rassicurarla, anzi, a Kelly giungevano brandelli di frasi come: "bugiarda"   "ma cosa ti viene in mente" e di nuovo l'assali' la voglia di stringerla a se' per proteggerla: come poteva una madre pensare che sua figlia mentisse su una cosa simile?? e poi altre scene si susseguirono davanti ai suoi occhi: la zia che dimagriva a vista d'occhio che strillava a pieni polmoni in camera sua rovesciando tutti gli oggetti fino al momento in cui genitori e figlia si recarono in macchina alla clinica visitata da Kelly. D'un tratto la visione svani' e la ragazza si ritrovo' sdraiata sul pavimento del corridoio percorso poco prima, ancora visibilmente sconvolta usci' in giardino e proprio in quel momento arrivo' Brian: Kelly gli si precipito' tra le braccia baciandolo con passione, mentre entravano in casa lei gli racconto' tutto quello che aveva visto quasi senza prendere fiato "non era pazza...l'avevano violentata"  continuava a ripetere mentre lui cercava di tranquillizzarla.
I tentativi di Brian risultarono pero' vani nel momento in cui entrarono in camera e videro qualcosa che li fece sobbalzare entrambi: la camicia da notte stillava sangue.
  
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