Shining stars
Titolo:
Shining stars
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 643 parole fiumidiparole
]
Personaggi: Sanji Black-Leg, Roronoa Zoro
Rating: Giallo
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti: Shounen ai, Assurdità
sparse, What if?
Humanity Strip: #03. Cappello
Tabella/Prompt: Cibo
› 15. Soba
Contest&Challenge Mania, Tabella/Prompt:
Autunno › Stella cadente
ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.
Perdersi nell'osservare le stelle non
era poi così male, una volta tanto.
Sdraiato sul velo erboso della Sunny in
compagnia di Zoro, a cui
era toccato il turno di guardia al posto di Rufy - il quale si era
bellamente addormentato prima ancora che potessero ricordarglielo,
stringendo a sé il suo cappello di paglia a mo' di pupazzo
-,
Sanji aveva pensato di godersi la volta celeste, in una serata calma
come quella. In verità al principio non aveva minimamente
pensato di restare, però, dopo aver portato allo spadaccino
uno
spuntino notturno fatto unicamente di soba e sake e aver atteso che lo
finisse, si era lasciato andare con le braccia dietro la testa e si era
messo a fissare il cielo, contemplandolo come non faceva praticamente
da una vita. Sin da bambino, quand'era ancora a bordo del Baratie e
prima ancora sulla nave da crociare sulla quale aveva lavorato, aveva
sempre osservato il mare e si era perso nel contemplare le onde che si
increspavano grazie al lieve venticello che si innalzava di tanto in
tanto, ma mai come quella notte aveva trovato tremendamente
interessanti le stelle e il colore bluastro del cielo che li
sovrastava. Ed era ancora lì, adesso, ad ascoltare il suono
dell'oceano e il respiro profondo di Zoro, che aveva preso posto
accanto a lui da una buona decina di minuti o poco più.
«Ohi, marimo... stai
dormendo?» lo chiamò in
un sussurro, rimediandoci un grugnito sommesso prima che lo spadaccino
si stiracchiasse e sbadigliasse.
«Ci ero vicino»,
bofonchiò assonnato, e a
quel dire Sanji sollevò appena un angolo della bocca in un
sorriso, reclinando il capo verso di lui per osservarlo da quella
posizione. Sotto la luce della luna, che illuminava i dintorni e
riusciva a far distinguere i profili, il cuoco lo vide con le palpebre
abbassate e un'espressione placida in volto, come se il Vice Capitano
fosse davvero pronto ad appisolarsi sull'erba anziché
spostarsi
in un posto più comodo o riprendere il turno di guardia.
«Perché non facciamo a cambio, cuoco? Sembri
più
vispo di me».
«Och, non se ne parla proprio,
marimo»,
ridacchiò Sanji. «Ti faccio compagnia per un altro
po', ma
il turno di guardia spetta a te».
Lo spadaccino, a quel dire, si
ritrovò a sollevare appena
una palpebra, guardando il cuoco con un mezzo ghigno. «Quindi
sei
completamente inutile», la buttò lì,
provocando
all'altro uno sbuffo scocciato.
«Non rompere, altrimenti ti
mollo qui da solo»,
sbottò, fingendosi offeso, puntando nuovamente lo sguardo
verso
il cielo; e nel farlo catturò con gli occhi la scia luminosa
di
una stella cadente, spalancando la bocca in un grosso sorriso a
trentadue denti. «Ohi, marimo, guarda! Una stella
cadente!»
esclamò nel puntare un dito verso l'alto, eccitato come un
bambino. «Esprimi un desiderio, coraggio!»
Zoro, nel sentirlo, si voltò
appena verso di lui per
fissarlo in viso per quanto concessogli, sollevando un sopracciglio con
fare scettico. «Cosa? Non dirmi che credi a queste idiozie,
cuoco...»
«Oh, andiamo! Esprimi un
desiderio, non ti costa
nulla», bofonchiò il cuoco in risposta, mettendosi
a
sedere per osservarlo da quella posizione e aggrottando persino la
fronte, scocciato. «Non c'è qualcosa che ti
piacerebbe
avere?»
«Non ho bisogno di desiderare
niente»,
replicò Zoro senza mezzi termini, issandosi a sua volta
prima di
passare un braccio dietro alle spalle del compagno e attirarlo verso di
sé sotto il suo sguardo incredulo. «Ho
già tutto
quello che mi serve».
Bastarono quelle semplici parole per far
sì che le guance
di Sanji assumessero un vispo colore rossastro, tanto che, per
dissimulare l'imbarazzo che l'aveva colto, si lasciò
sfuggire
uno sbuffo e mise mano al pacchetto di sigarette che aveva nel taschino
della camicia, premurandosi di distogliere lo sguardo dal viso dello
spadaccino. «Idiota... non mi diventare così
sentimentale», sussurrò, e qualsiasi altra sua
replica fu
bloccata sul nascere da Zoro, con un bacio dato di sfuggita sotto quel
cielo costellato di stelle cadenti.
_Note inconcludenti dell'autrice
Zoro
che diventa sentimentale fa paura, ma a Sanji tutto sommato piace u_u
*sa lei di che cosa sta parlando*
Comunque sia, stavolta non ho un granché da dire.
Diciamo semplicemente che quando ho letto tutti quei prompt ho fatto
due più due e li ho uniti, quindi quando è uscita
fuori
una cosa del genere non ci ho fatto tanto caso neppure io
Solo che, beh, Sanji lo vedo più propenso a guardare il
cielo e
a conoscerlo - insomma, è un marinaio, e i marinai facevano
affidamento anche alle stelle -, e a sperare in qualcosa come una
stella cadente, per quanto lui sia razionale
Okay, nay, niente, queste note finali sono più
sconclusionate
del solito, quindi lasciamo perdere che è molto meglio XD
Commenti e
critiche sono ben accetti, ovviamente.
Alla
prossima.
♥
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