gleefanfic
trentasei
sabato
mattina, cortile del liceo McKinley
Era una
stupenda mattina di giugno e il sole splendeva, dorato e caldo, al
centro di un cielo così azzurro che sembrava dipinto.
Il
palchetto per la consegna dei diplomi era stato allestito all'aperto,
tra la palestra e la mensa, nell'unico ritaglio di prato del giardino
del McKinley. La folla di amici e parenti si era già
sistemata sulle
panche, mentre sul palco stava la tavolata piena di diplomi arrotolati,
i cui nastri rosso scuro scintillavano al sole.
Mentre i diplomati aspettavano il momento della consegna chiacchierando
qua e là nel cortile, Jo era ferma, imbronciata,
sotto la tettoia vicino alla mensa.
- Non posso venire. - Continuava a dire. - Se rimango troppo tempo al
sole mi spuntano le lentiggini. -
Blaine
era appoggiato accanto a lei, bellissimo nella sua camicia marrone
abbinata a un farfallino color caramello che richiamava il colore dei
suoi occhi.
- Non sapevo che tu
avessi le lentiggini. - Disse Blaine, con un sorriso suadente.
-
Perché dopo le vacanze mi chiudo in casa il tempo necessario
per farle
sparire! Le detesto! - Esclamò Jo, incrociando le braccia
sulla t-shirt
azzurro chiaro e lanciandogli uno sguardo obliquo.
-
Avanti, non ti vorrai perdere la consegna dei diplomi per un motivo
così stupido! E poi vuoi perderti l'attimo in cui finalmente
metà delle
Cheerios lasceranno la scuola? -
Jo sospirò, guardando i ragazzi che
iniziavano a raccogliersi ai piedi dei gradini che portavano sul palco
e iniziare ad indossare le toghe rosse da diplomati sopra i loro
vestiti di tutti i giorni. Riconobbe Kailey, nel suo vestito bianco e
rosa a quadretti e con i riccioli rossi sciolti sulle spalle; Rachel
era dietro di lei, portava una camicetta gialla, era aggrappata al
braccio di Finn e sorrideva, più splendente e luminosa del
sole di quel
mattino d'estate.
Alle loro
spalle c'erano Santana e Brittany, elegantissime e complementari -
Santana era vestita di rosso, Brittany di verde scuro. Sembravano
più
grandi e più serie, senza la divisa da cheerleader.
"Chissà
come si sentono strane, sapendo che non la indosseranno mai
più." Pensò
Jo, guardandole indossare i colori del McKinley per l'ultima
volta.
- Avanti, andiamo. - Le disse Blaine, passandole un braccio attorno
alle spalle e trascinandola verso le panchine; la baciò
rapidamente sulla bocca e poi raggiunse gli altri.
Jo trovò
posto vicino ai genitori di Kailey nel momento esatto in cui la
cerimonia iniziò.
Jacob
ruzzolò sulle scale quando toccò a lui, Rachel si
esibì in un sorriso
esageratamente plateale e Finn si affrettò a sparire dal
centro del
palco. Puck si voltò verso la folla e lanciò un
sorriso suadente a
tutte le mamme che stavano assistendo, rimediandosi il solito brusio di
approvazione femminile. Blaine si voltò un
solo istante, sufficiente
per lanciarle un'occhiolino e farla arrossire. Per consegnare il
diploma ad Artie invece il preside Figgins dovette scendere a terra,
dato che nessuno aveva pensato a un modo per far salire sul palco un
ragazzo in sedia a rotelle; se Artie si era sentito in imbarazzo, non
l'aveva dato minimamente a vedere e si era limitato a sorridere con
superiorità e ad annuire ai balbettii di scuse del preside.
La cerimonia si era
quasi conclusa, quando Jo si sentì urtare.
Jamie, con le guance rosse e i capelli dorati incollati alla fronte, si
era fatto spazio a forza tra lei e la fine della panca.
- Sono in ritardo? -
Domandò.
- Non ti sei perso
niente, tranquillo. - Replicò Jo.
Il
sole che ardeva di fronte a lui e a tutti i diplomati era impietoso e
la fronte del preside era imperlata di sudore, quando finalmente la
cerimonia di consegna dei diplomi terminò.
-
Grazie, grazie. Siamo desolati, ma non siamo riusciti ad organizzare il
buffet come previsto, dati gli ingenti tagli alle risorse scolastiche. -
Un brusio
serpeggiò tra il pubblico, ma i ragazzi non parevano
sorpresi: la loro vita scolastica aveva subito perdite peggiori.
-
Rinnovo i complimenti ai nostri ragazzi appena diplomati e auguro loro
tutta la fortuna che meritano. Grazie ancora, arrivederci all'anno
prossimo. -
Il microfono
fischiò, costringendo il preside a spegnerlo, e i ragazzi
scesero dal palco.
In
un'onda di entusiasmo, i loro cappelli volarono tutti in aria, una
nuvola di promesse e speranza che oscurò per un istante il
sole e il
cielo turchese.
Poi la folla si
dileguò e i ragazzi si dispersero.
Kailey
camminava nei corridoi
deserti del McKinley con l'aria di chi stava dicendo addio alla propria
casa. Ed era assurdo, perchè fino a un anno prima non vedeva
l'ora di
tagliare la corda e smetterla di vedere quei corridoi anonimi pieni di
gente ipocrita e arrogante capace solo di ignorarla o prenderla in giro.
E adesso le veniva da piangere solo all'idea di non tornare
più lì.
Jamie
l'aveva abbracciata e baciata dopo la consegna dei diplomi, dicendole
che era felice di avere davanti una intera estate per stare con lei, ma
Kailey era troppo triste per la fine del liceo per poter apprezzare
quello che stava iniziando.
- Devo ancora svuotare l'armadietto. - Aveva detto in un sussurro.
- Allora vai. Ti aspetto nel parcheggio. - Aveva risposto Jamie,
baciandola su una guancia.
Il
suo buon profumo di agrumi l'aveva fatta sorridere, ricordandole il
momento in cui l'aveva conosciuto, e Kailey si era detta che doveva
smetterla con la tristezza: la sua vita era ai blocchi di partenza e
non poteva lasciarsi trattenere dai ricordi stupendi che la legavano a
quel liceo.
Svuotò il suo armadietto nel minor tempo possibile e si
avviò verso l'uscita stringendo tra le braccia un paio di
quaderni,
qualche foglio scarabocchiato con storie a metà e l'annuario
del suo
ultimo anno.
Aveva messo la mano sulla maniglia del portone, quando
si sentì costretta a guardarsi alle spalle.
Lasciò andare la maniglia e
tornò indietro, svelta, lasciandosi portare dal cuore senza
domandarsi
perchè avesse preso quella decisione.
Aveva
bisogno di rivedere quell'aula un'ultima volta, di sedersi sulle
sedioline di plastica un'ultima volta, di cantare lì
un'ultima volta.
Raggiunse
l'aula di canto con le lacrime agli occhi... e rimase di sasso quando
vide che attorno al pianoforte c'erano tutti gli altri membri del Glee
club.
- Kailey! -
Esclamò Tina sorridente.
- Abbiamo appena
mandato Jo a cercarti! - Esclamò Kurt.
- Cosa... cosa ci
fate, qui? - Esclamò Kailey, stupita.
-
Quello che ci fai tu. - Disse Mercedes con un sorriso. - All'inizio
eravamo solo io e Kurt, poi è arrivata Rachel, poi Tina e
Artie... e
piano piano sono arrivati anche tutti gli altri. -
Kailey fece un passo
avanti e notò che sul pianoforte erano aperti gli annuari di
tutti.
Tina
aveva messo a disposizione i suoi pennarelli colorati e ogni annuario
era un arcobaleno di frasi, firme e commenti divertenti.
- Volevamo che ci
fossi anche tu, all'ultima riunione delle Nuove Direzioni. - Disse Kurt.
- Non l'ho trovata da
nessuna parte! - Esclamò Jo, entrando col fiatone nell'aula.
- L'abbiamo trovata
noi. - Disse Artie con un sorriso.
Kailey
posò il proprio annuario insieme a quello degli altri,
pensando che non
poteva esserci un finale diverso, per l'anno scolastico che aveva
appena passato.
Il
professor Schuester passò davanti all'aula di canto in quel
momento.
- Ragazzi, cosa ci
fate qui? - Domandò stupito.
- Firmiamo gli
annuari. - Disse Finn con innocenza.
-
Ma... dobbiamo andare, non possiamo stare qui. Non vedevate l'ora di
andarvene e adesso non riuscite a lasciare questo posto? - Disse con un
sorriso.
Nessuno ebbe il
coraggio di rispondere e il
professore tornò serio per un attimo, guardando gli occhi
bassi e i
visi mesti. Poi si tolse la tracolla e la posò sul
pianoforte.
- Sapete cosa
facciamo? -
Gli occhi di tutti si
alzarono verso di lui.
- Facciamo in modo che
quest'ultimo momento qui resti per sempre nei nostri ricordi.. -
Andò
in mezzo a loro, mettendo un braccio attorno alle spalle di Finn e uno
attorno a quelle di Rachel. I due alzarono gli occhi verso di lui,
mentre il professore sorrideva, commosso.
Remember the moment of change
is it all straight ahead or behind you?
well maybe if you look around
you’ll see everything’s perfectly clear
Nessuno
riuscì più a tenere gli occhi bassi e a fare
finta di non essere
presente; il professore si voltò, portando con sé
Finn, Rachel e il
resto del gruppo al centro della sala. I loro occhi si posarono
sull'angolo dove di solito stava la band, sulle gradinate, sulle sedie
di plastica.
Su quei posti così noti, così banali eppure
così pieni di emozioni e di ricordi.
Picture it all in your mind
La
voce da contralto di Tina continuò la canzone, con gli occhi
pieni di
ricordi lontani e vicini. Forse con la consapevolezza che, quando aveva
messo piede in quell'aula per la prima volta, era una adolescente
timidissima. Balbettava, perfino. Un sorriso le comparve sul volto
mentre guardava Artie e poi Mike.
Le
voci di tutti si unirono nel ritornello, stringendosi gli uni agli
altri, mentre già alcuni occhi si riempivano di lacrime di
commozione.
Jo e Blaine presero la
parola per le battute successive.
You feel like you’re lost in the crowd
watching life go on without you
La
voce di Kailey, dolce e cristallina, si alzò improvvisamente
nell'auditorium, spiazzando tutti e continuando la canzone con
naturalezza, nel silenzio che regnava nell'aula vuota. Sapeva che tutti
si sarebbero voltati verso di lei, così Kailey chiuse gli
occhi: non
voleva che le sue emozioni le impedissero di mettere anche la sua voce
in quell'ultima esibizione del Glee Club.
Well baby it’s your turn to shine
Everything’s starting right here
Ad un certo punto, Kurt prese Mercedes per mano, stringendola forte. La
ragazza ricambiò la stretta con un sorriso sincero e
determinato. Le
parole che si alzarono nella sala ricordarono loro che un aereo li
attendeva: nel giro di una settimana avrebbero fatto le valigie e
sarebbero andati a cercare fortuna a New York insieme.
Don’t look away
It’s the life that you choose, now believe it
Per
tutta la canzone Finn era sembrato sovrappensiero, preso in qualche
ricordo o qualche memoria che nessuno avrebbe mai potuto comprendere. I
suoi occhi avevano lanciato uno sguardo verso Puck, poi verso Santana.
E alla fine si erano posati su Rachel, la quale gli aveva sorriso con
dolcezza. Finn le aveva sorriso a sua volta, un sorriso intenso e
luminoso.
There’ll come a day
when you look up and see how good you are with me
Le loro voci si unirono in due versi pieni di significato, e nessuno
cantò con loro: era come se tutti sapessero perfettamente
quando
cantare e quando lasciare la voce solista a un altra persona.
Era la migliore delle
loro esibizioni, e non avevano avuto nemmeno bisogno di prove.
Non
avevano avuto bisogno di spiegarsi prima come comportarsi,
perchè erano diventati un vero gruppo.
Il
ritornello esplose con tutta la potenza e l'energia delle Nuove
Direzioni, dei Campioni Nazionali, di quegli "sfigati pieni di talento"
che avevano trovato sé stessi in quell'aula. Non avrebbero mai dimenticato
il Glee club e le persone che ne avevano fatto parte: ognuno di loro
sapeva che era grazie a quel gruppo se avevano scoperto chi erano
davvero, i veri sogni e i veri desideri nascosti in tutti i loro cuori.
Non avrebbero mai
dimenticato quel gruppo, quel posto e quel momento: la loro vita
iniziava da lì.
Remember where we are now
open your eyes and take it all in
Remember where we are now
this is where your life begins.
Uscirono
dall'aula tutti insieme, in uno strano silenzio. Brittany e Santana
erano abbracciate, Kurt teneva Mercedes a braccetto. Jo teneva per mano
Kailey e Blaine e le stringeva con la stessa intensità. Finn
aveva un
braccio attorno alle spalle di Rachel e la teneva stretta contro il suo
fianco.
Dietro tutti loro veniva il professor Schuester. Si chiuse
la porta alle spalle ma decise di non fermarsi a guardare l'aula vuota
e in penombra. Preferiva tornare a casa con nella mente l'immagine dei
suoi ragazzi che si allontanavano insieme lungo il corridoio, diretti
verso il loro futuro.
Ebbene
sì, la storia si conclude qui.
Faccio
veramente fatica a scrivere i finali, quindi vi chiedo venia se non vi
è piaciuto.
Volevo
dargli un tocco di malinconia, ma anche l'energia di chi sa che per
ogni cosa che finisce ne inizia una nuova.
Spero
abbiate apprezzato la storia e l'abbiate trovata in "Glee style",
io
ho sognato e pianto con Kailey, Jo e tutti gli altri. Spero che anche
per voi sia stato così.
Grazie
per averla seguita con me. Grazie a Rea
e DarkViolet,
che l'hanno seguita passo passo
e
grazie a Faith,
che mi ha aiutato con la colonna sonora e con i suoi indispensabili
consigli.
E
ovviamente grazie a Jo,
senza di lei questa storia non sarebbe mai nata.
Di
una cosa sono veramente contenta: qualunque cosa accada nella terza
stagione ufficiale,
questa
rimarrà sempre la mia versione preferita della storia.
Grazie
a tutti, davvero, di cuore.
Flora
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