Flashf-fic seconda
classificata al contest di Nede, "Parole e..."
Note:
La storia è ambientata in un periodo post-GT ed è
una mia personalissima interpretazione del futuro di Gohan e Videl.
La citazione mi ha ispirato in una maniera particolare; ho voluto
immaginare un contesto nel quale persino un Saiyan si sentisse
impotente. L’idea mi piaceva, anche se forse un po’
troppo angst.
Preciso che l’impostazione dei dialoghi usata è
quella di Newton Compton e Garzanti (Gli Elefanti).
La
prossima volta sarà per sempre
È così
bello pensare ai ritorni
che per un attimo
ci si dimentica che sono
il preludio
di un nuovo addio,
il sapore
dolce-amaro degli arrivi e delle partenze.
(Mena Lamb)
Le accarezzo i capelli scarmigliati, lunghi e setosi come li portava da
ragazzina.
Fuori piove. Il cielo scuro rende il pomeriggio ottobrino freddo e cupo.
Come me.
Il pensiero mi sfiora la mente con lenta mestizia. Sono mesi che non
vedo la luce del sole. Non come una volta, almeno.
Ciò che illuminava le mie giornate è qui, adesso,
stesa su un letto d’ospedale, pallida, in fin di vita. E lo
sono anch’io, ormai.
«Gohan…», mormora a fatica.
«Videl, tesoro», la chiamo, avvicinandomi a lei.
«Sono qui».
Apre gli occhi, sbatte le palpebre, mi guarda. Le iridi sono di un
azzurro spento, fosco.
Oh, Videl…
Sospira, prende fiato, poi di nuovo sussurra il mio nome. Tossisce.
«No, no. Cara, il dottore ha detto che non devi sforzarti.
Ssst, non parlare», le dico. Mi stringo la sua mano al petto,
gelida e debole.
Scuote la testa, piano, e respira dolorosamente. Lei non vuole tacere.
È cocciuta, la mia Videl.
«Gohan, ti prego… Non ce la faccio
più».
«Non dire queste cose, tesoro!», la ammonisco.
«Sei la donna più forte che io conosca; non
sarà una stupida malattia a metterti al tappeto,
giusto?». La mia voce tenta di assumere un tono divertente,
ma il risultato è pessimo.
Lei abbozza un sorriso stanco, ma insiste: «Lasciami
andare». È seria.
La vista si offusca all’istante; gli occhi mi si riempiono di
lacrime represse.
Non può
essere già il momento, penso amaramente. Eppure
lo so, lo sappiamo entrambi. Lo sapevamo da tempo.
«No», mormoro soltanto, incapace di proferire altro.
Videl solleva l’altra mano e mi accarezza il viso. Un gesto
materno, rassicurante.
«Tempo fa ho creduto di averti perso io». Lascia
cadere il braccio, troppo spossata per tenerlo alzato. «So
quanto è doloroso un addio».
Singhiozzo.
Perché,
Videl? Perché hai permesso a questo maledetto tumore di
prenderti?
Mi mordo le labbra, scosso dagli spasmi della rabbia.
Potevo proteggerti da
ogni cosa, amore mio, ma non da questa. Nemmeno un Saiyan
può nulla contro questo male. Cosa dovrei fare io, allora?
Solo rassegnarmi.
Una consapevolezza, questa, che suscita un dolore insostenibile. Nessun
allenamento, per quanto duro, poteva prepararmi ad una sofferenza del
genere.
«Quando ho saputo che Majin Bu non ti aveva ucciso, mi sono
sentita di nuovo viva. Quando ci siamo sposati, ho pensato che niente
più ci avrebbe separato. Solo ora capisco quanto mi
sbagliavo…», continua. «Tu lo sai meglio
di me, in fondo. Hai perso e ritrovato tuo padre più di una
volta. Ritorni, partenze, poi ancora ritorni… e
addii».
«Ti prego, Videl…», la supplico,
tremante dal pianto. Smettila.
Rabbrividisce. «Devo andare, Gohan», ripete.
Sospira pesantemente, e la stretta della sua mano nella mia si
affievolisce ancora di più.
Pan ha bisogno di te,
vorrei dirle. Io ho
bisogno di te.
È tutto
inutile, penso. Non può rimanere. Non posso
più fare niente per tenerla su questa terra.
Qualcosa di me, lo so, morirà con lei. Quasi ne sono felice.
«Ti amo, Videl». È l’unica
cosa che riesco a sussurrarle. Il mio amore per lei, dopotutto,
è la sola cosa più potente della mia forza stessa.
Lei sorride, esangue ma bellissima.
«Un giorno saremo di nuovo insieme», mi dice.
«La prossima volta sarà per sempre».
La stringo a me e le bacio la fronte, le guance, le labbra secche, le
palpebre chiuse, mentre lei si spegne, si lascia andare; muore tra le
mie braccia.
«Sì, amore mio», dico tra i singulti.
«Per sempre».
Beh, che
dire :) La citazione che ha proposto Nede per il contest mi ha ispirato
^^' Io amo l'angst, perciò non poteva che venir fuori questo
xD Probabilmente le fan di questa coppia mi uccideranno... Ma sono una
di voi, ragazze! q.q
Al di là di tutto, spero vi sia piaciuta e che vi abbia
emozionato ^^ Sono molto contenta, dal canto mio xD
Per chi volesse seguirmi ancora e sguazzare nell'angst estremo (e negli
occhi blu cobalto di Trunks **), vi invito a leggere la mia long sempre
qui, su Dragonball ^^ Se cliccate sul banner che segue vi si
aprirà subito la pagina della storia.
Per chi fosse
interessato, su Facebook ho creato da circa un mese un gruppo dal nome "EFP editing", che mira ad aiutare
e a sostenere le autrici di EFP e le loro storie :)
Un
bacione!
Hilary
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