CAPITOLO QUINTO.
Marta
Chiuse la porta del bagno e si avvicinò a me come una tigre
che vuole catturare la sua preda.
Mi alzò da terra, mi fece sedere sui lavandini e
iniziò a baciarmi con foga.
Gli tolsi la maglietta e altrettanto fece lui finché non
rimanemmo entrambi nudi a palparci dappertutto. Dopodichè,
mi prese, mi appoggio al muro ed io gli circondai la vita con gambe e
mi penetrò.
Si muoveva veloce, sempre più veloce fino a quando non
venimmo entrambi.
Allora mi staccai da lui e iniziai ad assaggiare il suo pene insieme al
suo sperma.
Il bel fustacchione mi fece mettere sopra di lui, io continuavo ad
assaggiare mentre lui iniziò a leccare dentro di me
eccitandomi così tanto che dovetti urlare di piacere fino a
quando non venimmo entrambi per la seconda volta.
Ok,è piccolino,ma volevamo tenervi sulle spine u.u
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