Bentornati! Come potete vedere, ho rimesso mano anche a questa fanfiction!
Era anche ora, del resto... è da un po' che l'ho lasciata in sospeso, e credo
sia il caso di fare il punto della situazione, prima di procedere con la
continuazione. Allora...
Nello scorso episodio, abbiamo visto che la nostra Maiden dell'Acqua, Kira
Daidouji, non è molto contenta del fatto che non può saltare anni scolastici
semplicemente con la scusa che ha già un dottorato... e ha deciso di prendere in
mano la situazione occupando la Tokyo Tower - sapete come vanno le cose, quella
è sempre il primo obiettivo di ogni megalomane in un anime - e annunciando che
da questo momento in poi, sarà lei la nuova imperatrice del Giappone! E con lei
c'è anche la sua androide attendente, Mei-Fang... oltre che un nutrito esercito
di ragazze androidi che daranno probabilmente non poco filo da torcere alle
nostre eroine! Ovviamente, però, stiamo pur sempre parlando delle Pretty Cure,
delle Maiden e del Diavolo Bianco delle Magical Girls, quindi potete stare certi
che non se ne staranno zitte a permettere che una mocciosa qualsiasi faccia
quello che vuole!
Che ve ne pare? Vi dà già l'impressone che sarà una battaglia epica, vero?
Bene, in tal caso, non vi annoierò ulteriormente con la mia presentazione del
capitolo, e passerò direttamente ai commenti alle vostre recensioni!
Killkenny: Ad occhio e croce, non darei a Kira più
di un paio di capitoli. Non credo ci sarà neanche bisogno che le parti da te
citate intervengano, visto che c'è già qualcuno in scena, e pronto a dare una
lezione a Kira e al suo branco di ammassi di metallo! Quindi a noi non resta
altro che metterci comodi e goderci i fuochi d'artificio! Buona visione!
Anonimo998465: Tranquillo, so bene cosa significhi
avere un sacco di roba da fare... e in ogni caso, come puoi vedere, i nuovi
capitoli, ogni volta che li metto su, sono lì e non scappano! Detto questo,
vediamo un po' i tuoi commenti... beh, ogni tanto, in effetti, ci vuole un
capitolo in cui non ci si picchia, soprattutto se pensiamo che le scene di
azione si faranno sempre più frequenti e caotiche man mano che gli eventi
continueranno a succedersi. Ho voluto dare un po' di risalto al rapporto quasi
tra madre e figlia che c'è tra Mildred e Fiona, anche perché svolgerà un ruolo
abbastanza importante, ad un certo punto della storia… e Nanoha non sarebbe
Nanoha se non avesse la sua classica smania di fare del bene agli altri! Ora,
comunque, c’è una moccio setta presuntuosa che ha bisogno di imparare qual è il
suo posto… quindi preparati, perché ci sarà da menare mazzate! Buon
divertimento!
E con questo, auguro buon divertimento anche ai miei lettori… e mi
raccomando, recensite, se potete! A presto!
L’annuncio fu di una tale presunzione e assurdità, che per qualche secondo,
nessuno disse nulla… le Pretty Cure e le Maiden si limitarono a guardare
incredule lo schermo, chiedendosi se questo non fosse che uno scherzo… ma la
bambina dai capelli blu che in quel momento troneggiava sulla sua poltrona di
gelatina azzurra fece una risatina a mezza bocca e proseguì il suo discorso.
La telecamera si spostò, inquadrando un piano inferiore della torre più
rappresentativa di tutto il Giappone… e lì, su una terrazza posta qualche piano
in basso rispetto a Kira e a Mei-Fang, gli spettatori furono in grado di vedere
una quantità sterminata di quelle che davano l’impressione di essere un gruppo
di ragazze vestite tutte allo stesso modo, con la stessa tuta aderente arancione
e bianca di Mei-Fang, gli stessi capelli azzurri con la medesima pettinatura in
stile cinese… e persino la stessa espressione stoica ed impassibile, di
soldatesse in attesa di ricevere ordini. Anzi, più che soldatesse, a molte delle
spettatrici davano l’impressione di essere macchine!
"E quelle chi sono?" si chiese Hikari. "Come… come fanno ad essere tutte
uguali?"
A risponderle, in senso figurato, fu la risatina trionfante di Kira.
"Hahahaaa! Perfetto, così sì che si ragiona! Quelle che vedete sono le mie
guerriere, il mio esercito personale! Per adesso non ce ne sono poi così tante…
un centinaio, più che sufficienti a sottomettere questa città! Ma non appena
avrò le risorse necessarie, il mio esercito crescerà sempre di più, finchè non
diventerà abbastanza potente da permettermi di conquistare il mondo!"
"Mamma mia, che originalità." Disse Saki-T con pesante sarcasmo, scuotendo la
testa. "Un piano che non è mai stato tentato finora. Sono impressionata. Chi
l’ha ideato è davvero un genio."
Dopo aver riso per quasi mezzo minuto, la giovanissima Maiden dell’Acqua si
prese cinque secondi per riprendere fiato… e poi si sedette sulla sua poltrona
improvvisata, ritrovando la calma tutt’a un tratto, ma senza mai perdere la sua
aria di superiorità. "Bene… adesso, se qualcuno ha da ridire sulle mie idee,
può venire alla Tokyo Tower, la mia reggia personale, a dirlo in faccia a me, a
Mei-Fang e al mio esercito! Non sia mai detto che la grande Kira Daidoji-sama
non ascolta le opinioni dei suoi sudditi! Hahahahaaa!"
"Oh, santo cielo, non posso crederci…" mormorò Nagisa, più irritata che
veramente preoccupata. "Non bastava avere gli Elementali, Dark Fall e il resto…
adesso dobbiamo vedercela anche con una mocciosa dell’asilo con manie di
grandezza!"
"Non che me ne freghi molto del fatto che voglia conquistare il mondo…"
affermò Lilica, mentre si grattava un orecchio con un mignolo con espressione
disinteressata. "Ma mi frega del fatto che si sia presa la Tokyo Tower. E’ il
miglior posto in tutta Tokyo per fare pattinaggio, e mi seccherebbe non poco se
se lo prendesse lei."
"Comunque, dobbiamo andare a fermarla, non credete?" esclamò Heart… una delle
poche che sembrava veramente preoccupata per quello che stava accadendo. "Non
possiamo permetterle di fare quello che vuole, no? Noi siamo paladine della
giustizia e dell’amore!"
Saki-H sfoderò uno dei suoi contagiosi sorrisi a denti scoperti e strizzò un
occhio. "Certo che non possiamo! Allora, ragazze, quante sono con me? Visto che
Kira-chan ci ha invitato alla Tokyo Tower per esprimere il nostro dissenso, chi
siamo noi per deluderla?" affermò.
"Direi che ci stanno tutte…" affermò tranquillamente Maori, dopo aver dato
un’occhiata attorno a sé. "Ora, però, c’è il problema che Kira-chan non ci
permetterà di avvicinarci tanto alla Tokyo Tower prima di mandarci contro le sue
guerriere. Avete qualche idea di come fare per raggiungerla?"
"Beh, io un’idea ce l’avrei!" disse Honoka con un sorriso arguto. "Immagino
che abbiate già sentito parlare della strategia del ‘dividi e conquista’,
giusto?
"Sigh... in realtà immaginavo che sarebbe potuta andare così, ma non credevo
proprio che sarebbe successo così presto..." sospirò l'ammiraglio Gil Graham.
Nel suo ufficio, davanti al suo computer, l'alto graduato della TSAB e le sue
attendenti Aria e Lotte avevano assistito al discorso di Kira Daidoji, e la loro
reazione era stata esattamente quello che ci si sarebbe potuti aspettare: un
misto di incredulità e rassegnazione.
"Una Maiden davvero arrogante, se mi è concesso dire la mia." disse una delle
due gemelle, sfregandosi la fronte. "Questo potrebbe infuire in maniera negativa
sui nostri sforzi per recuperare i Jewel Seed."
L'altra ragazza scosse il capo. "Graham-sama, vuole che andiamo noi ad
occuparci di lei? Tra me e mia sorella, non credo proprio che quella bambinetta
sarà in grado di tenerci testa. Le promettiamo che non faremo del male alla
dottoressa Daidoji. Almeno, non troppo! Hehehee..." disse, terminando il
discorso con una risatina allegra ma vagamente inquietante.
Graham si schiarì la voce, poi rispose, calmo ma fermo. "Non sarà necessario,
Lotte. La situazione non è certo tale da rendere necessario il vostro
intervento. L'unica cosa che dobbiamo fare, per il momento, è tenere d'occhio i
dintorni di Tokyo, per vedere se si manifesterà un nuovo Jewel Seed, oppure se
un altro Elementale dovesse giungere dal Giardino degli Elementi." affermò.
"Preferirei piuttosto... dare un'occhiata e rendermi conto di persona delle
capacità delle nostre Maiden, e delle nostre maghe combattenti. Diciamo che per
loro sarà... una piccola prova d'esame. Limitiamoci ad attivare la zona di
interdizione attorno alla Tokyo Tower, e osservare come se la cavano le nostre
ragazze."
"Una prova d'esame, eh? Molto interessante..." affermò Aria con un sorriso
arguto. "E va bene, io e mia sorella ce ne staremo buone, e ci godremo lo
spettacolo! Credo proprio che ci sarà da divertirsi!"
"Oh, sì! Voglio proprio vedere se quelle ragazze hanno la stoffa delle
guerriere!" rispose Lotte, osservando con curiosità le immagini che si
susseguivano sullo schermo.
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Una scena simile si stava verificando nel lussuoso appartamento di Mildred
Avalon, dove la comandante della branca inglese della TSAB stava assistendo agli
eventi comodamente seduta su una poltrona, con la fedele Fiona seduta a fianco.
E anche in questo caso, Mildred non sembrava eccessivamente preoccupata di
quanto stava accadendo. L'unica che stava prendendo sul serio il discorso di
Kira era proprio Fiona...
"Milady... che sta succedendo? Come mai quella Maiden ha deciso di fare una
cosa così terribile?" mormorò la ragazzina castana, sfregandosi nervosamente le
mani, mentre teneva gli occhi incollati allo schermo dal quale Kira stava
facendo il suo annuncio. "Insomma... pensavo fossimo tutti dalla stessa parte,
perchè adesso quella ragazza ha deciso di mettersi contro di noi? Non
capisco..."
Come sempre, ci pensò Mildred a tranquillizzare la sua nervosa assistente.
"Beh... in effetti trovo anch'io che quella Maiden stia facendo una cosa
piuttosto sciocca." disse con calma, girando un po' la testa verso Fiona.
"Immagino... che tutto quello che posso dirti è che, soltanto perchè facciamo
tutti parte della stessa organizzazione, questo non significa che siamo sempre
tutti d'accordo. Kira Daidoji... è sempre stata una Maiden molto arrogante. La
troppa fama, troppo presto, può ubriacare una ente giovane ed inesperta. Ma non
preoccuparti, le altre maghe combattenti e Maiden della TSAB sono già pronte ad
intervenire, e sono convinta che riusciranno a fermarla prima che possa fare
troppi danni. Se per caso dovesse essere troppo forte per loro... ma non credo
proprio che sarà così, visto quello che sono state in grado di fare finora...
allora interverremo io e il signor Graham. Ma come ho detto, non sarà un
problema per le nostre maghe combattenti e le nostre alleate. Tranquilla, Fiona,
questa crisi, se la si può chiamare così, si risolverà prima di quanto tu
immagini."
"Lo spero proprio, milady..." rispose Fiona. "E... devo ammettere che mi
piacerebbe vedere le Pretty Cure e le Maiden in azione! Me ne ha parlato sempre
molto bene..."
"Davvero?" chiese Mildred, con un certo tono divertito. "Bene, in questo
caso, non hai che da stare seduta e goderti lo spettacolo! Sono sicura che lo
troverai molto interessante!"
Fiona sorrise leggermente e si mise comoda sulla poltrona, decisa a non
perdersi neanche un istante dello spettacolo...
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"E va bene... da qui dovremmo avvicinarci alla Tokyo Tower, e distrarre un
po' l'esercito personale di Kira..." affermò Saki-H, mentre il gruppetto delle
Pretty Cure si avvicinava al simbolo di Tokyo, facendosi strada con attenzione
tra la folla che si era raccolta tutt'attorno, e facendo del loro meglio per
sembrare semplici passanti. "Nel frattempo, Lilica e Ioriko interverranno
dall'altra parte, in modo da fare sì che Kira sia costretta a dividere il suo
esercito in due... e Heart, Saki e Maori ne approfitteranno per fare irruzione
nella... sala del trono, giusto? Mi sembra una tattica semplice ma efficace, se
volete la mia!"
"Beh... a giudicare da come si comporta, quella Kira Daidouji è molto
intelligente, ma manca completamente di buon senso!" commentò Honoka, mentre
dava un'occhiata in giro per assicurarsi che tutto andasse bene. Nagisa, Mai e
Hikari seguivano a ruota, tutte pronte a trasformarsi non appena fosse sorto
qualche problema. "Probabilmente, è convinta che noi lanceremo un attacco
frontale, e invece noi la distrarremo, in modo che lei finisca per dividere le
sue truppe, e si esponga all'attacco delle nostre compagne!"
"Hehehee... chissà che faccia farà quando si accorgerà del suo errore!"
sghignazzò Nagisa. "Però... per fare in modo che il piano riesca, dobbiamo
assicurarci che tutte quelle guerriere di cui Kira si è circondata, o almeno la
maggior parte, vengano addosso a noi. A proposito... non avete idea di dove si
trovi Nanoha-chan? Nonsiamo ancora riusciti a metterci in contatto con lei?"
"E' quello che stiamo cercando di fare al momento... ma sembra che ci sia
qualche interferenza!" affermò Hikari, armeggiando con il suo cellulare. "Non
riesco a chiamarla... spero solo che si accorga di quello che è successo e
intervenga il prima possibile!"
"Beh, per adesso dobbiamo fare senza di lei, mepo!" esclamò Mepple. "Allora,
ragazze... mancano soltanto cinque minuti all'ora sulla quale ci siamo messi
d'accordo! Avviciniamoci alle barricate, e cerchiamo di intrufolarci
all'interno, mepo!"
Mai storse il naso, guardando i posti di blocco che delimitavano l'intera
zona della Tokyo Tower. Numerosi poliziotti tenevano d'occhio la zona, tenendo
lontani i civili e stando attenti che non accadesse nulla dai piani superiori.
"Sarà un po' difficile passare oltre quei poliziotti... ragazze, voi avete
qualche idea?"
Hikari ci pensò un attimo su... poi schioccò le dita quando le venne in mente
un'idea! Un'idea che aveva i suoi rischi, ma che comunque poteva funzionare.
"Ascoltate, ragazze, forse ho un'idea! Ma per questo avremo bisogno della
collaborazione dei nostri piccoli amici... non preoccupatevi, sono sicura che se
andrà tutto bene, i poliziotti saranno troppo impegnati con tutto il resto per
occuparsi di loro!" affermò la biondina, attirandosi dietro lo sguardo di tutte
le altre, che sembravano chiederle cosa avesse in mente.
"Che cosa vuoi dire, Hikari, chopi?" chiese Choppy. "Io... credo di avere già
un'idea di cosa vuoi dire, ma vorrei avere una conferma, chopi!"
Hikari annuì. "Quello che vorrei chiedervi, amici... è di uscire per un
attimo e distrarre i poliziotti, poi cercate di tornare da noi il prima
possibile!" spiegò. "Noi cercheremo di approfittare della confusione per entrare
nella Tokyo Tower e affronteremo l'esercito di Kira e Mei-Fang! Sperando che
Lilica e Yoriko arrivino in tempo per darci una mano..."
Inutile dirlo, l'idea lasciò tutte le Pretty Cure abbastanza interdette, per
non dire sbalordite! Hikari stava suggerendo... quello che loro avevano capito
che stava suggerendo?
"Come? Vuoi dire che... vuoi lasciare che dei normali esseri umani vedano i
nostri amici?" esclamò Saki-H, con gli occhi completamente spalancati, al punto
da strabuzzare fuori dalle orbite in maniera assolutamente comica! "Ma... ma ti
rendi conto di quello che stai suggerendo?"
"E' una pazzia... sai che cosa succede se l'esistenza di Mepple, Mipple e di
tutti gli altri diventa nota al pubblico?" esclamò Nagisa.
Un attimo dopo, le mascotte provenienti dai Giardini della Luce e delle
Sorgenti apparvero davanti alle ragazze, ognuna in uno sbuffo di fumo colorato.
"Però a questo punto non abbiamo molta scelta, mipo!" rispose Mipple, prendendo
la parola a nome di tutti gli altri. "Non vi preoccupate, ragazze, noi sapremo
come cavarcela, e non ci lasceremo acchiappare!"
"Ben detto, mepo! Non sarei certo il guerriero prescelto del Giardino
dell'Arcobaleno se mi facessi intimorire da un branco di energumeni, giusto?
Mepo!" disse Mepple, mettendosi le mani sui fianchi e assumendo una posa
imperiosa. "TRanquilli, farò in modo che anche alla mia cara Mipple non accada
niente! Mepo!"
La creaturina rosa, Pollun e Lulun guardarono Mepple con aria poco
convinta... e il guerriero prescelto si voltò verso di loro come per chiedere
una spiegazione. "Mbeh? Che avete da guardarmi con quell'espressione dubbiosa,
mepo?"
Nagisa sghignazzò a denti stretti. "Sai una cosa, Mepple? Le tue declamazioni
sarebbero molto più impressionanti... se non ti tremassero le gambe!" disse,
indicando le gambe di Mepple... e non appena le altre mascotte guardarono a loro
volta in quella direzione, videro che le ginocchia del "coraggioso guerriero"
stavano sbattendo tra loro come un paio di sonagli!
"Mepple ha fifa, lulu?" chiese la piccola Lulun, facendo assumere alla faccia
di Mepple un interessante colorito scarlatto!
Imbarazzato, Mepple si guardò attorno, quasi a cercare una scusa per la
figura poco elegante che stava facendo... e un istante dopo, incrociando lo
sguardo di Flappy e Choppy, deglutì e cercò di salvare il proprio orgoglio come
poteva. "Ugh... e va bene, lo ammetto, mepo! Ho un po' di fifa! Anzi ce ne ho
molta, mepo! Non mi sono mai trovato a dover passare sotto il naso a degli
omaccioni grandi e grossi!"
"Neanche noi, se è per quello, lapi..." affermò Flappy, guardando Choppy come
per approvazione. "Ma... dobbiamo pur renderci utili anche noi, no? Abbiamo
trascinato Saki e Mai in questo affare, ed è giusto che cerchiamo di rendere
loro le cose più facili, lapi!"
"Giusto! Quindi, contate su di noi, chopi!" rispose la sua compagna. "Vedrete
che non ci prenderanno mai... e poi torneremo prima di quando voi possiate
immaginare, chopi!"
"Grazie, amici!" rispose Mai, accarezzando Choppy sulla testa. "Okay, allora
ecco cosa faremo..."
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Pochi minuti dopo, davanti ad uno degli ingressi della Tokyo Tower, un gruppo
di poliziotti si sava prendendo un attimo di pausa, mangiando del ramen
istantaneo mentre tenevano d'occhio i piani superiori, dai quali non era ancora
saltato fuori nulla di sospetto. Sembrava che dopo aver fatto quell'annuncio
assurdo, Kira Daidoji si fosse semplicemente accontentata di restarsene là
seduta, in attesa di risposte da parte del governo o di altri organi competenti.
Comunque, per quello che concerneva quegli agenti, l'intera faccenda era
assolutamente ridicola.
"E' già passata quasi un'ora... e ancora non stanno facendo niente." disse
uno degli agenti, dopo aver succhiato alcuni spaghetti di soia dalla sua tazza
di ramen. "Mi chiedo quanto durerà ancora, questa buffonata. Abbiamo delle cose
un po' più importanti da fare che fare da baby sitter ad una marmocchia che si è
messa in testa che vuole essere la nuova imperatrice del Giappone."
"Una marmocchia che ha con sè un piccolo esercito e che, a quanto pare, è
dotata di strani poteri... ovviamente, per quanto io ci possa credere, a queste
fandonie." rispose il suo compagno. "Quindi... forse facciamo bene a starci un
po' attenti. Non abbassiamo la guardia, e stiamo attenti che nessuno si avvicini
alla Tokyo Tower senza permesso. Poi... si spera che decidano in fretta cosa
fare, perchè anche a me questa storia non piace più di quanto piaccia a te."
L'altro poliziotto alzò le spalle e fece per tornare al suo ramen... quando
qualcosa di piccolo, leggero e batuffoloso gli apparve sopra la testa,
facendogli quasi scivolare il berretto dalla testa, e sorprendendolo a punto che
si dimenticò di soffiare sugli spaghetti prima di metterli in bocca! Il
risultato fu una lingua scottata e una serie di esclamazioni di disappunto e
rabbia, prima che con la mano libera cominciasse a cercare a tentoni la cosa che
gli era caduta in testa...
"Yuhuuu! Ehilà, branco di imbranati! Cercate di prendermi, se ci riuscite,
lapi!" esclamò Flappy, mettendosi in piedi e sbracciandosi per attirare
l'attenzione.
"Eh? E quello che cavolo... cosa ci fa un peluche parlante da queste parti?
Da dove salta fuori?" esclamò l'altro poliziotto, restando del tutto sgomento
davanti all'apparizione del folletto del Giardino delle Sorgenti. Almeno finchè
non sentì la stessa cosa sulla sua testa, e si ritrovò con Mepple che cercava di
calargli il cappello sugli occhi.
"Noi non siamo dei peluche parlanti. Un po' di rispetto, mepo!" Il
malcapitato agente si ritrovò con un altro folletto che lo rimbeccava in piedi
sulla testa. A quel punto, tutti gli altri agenti si erano accorti che c'era
qualcosa che non andava, e si erano voltati verso i loro compagni, soltanto per
ritrovarsi a loro volta con una delle mascotte sulla testa, ognuna intenta a
distrarli nella maniera più disarmante che potesse loro venire in mente. Mipple,
Choppy, e anche Pollun e Lulun scelsero ognuno un poliziotto e apparvero sulle
loro teste, distraendoli quel tanto che bastava.
E quando furono sicure che gli agenti di guardia fossero sufficientemente
distratti, le ragazze sfruttarono quei pochi secondi per intrufolarsi oltre il
posto di blocco e drigersi con rapidità e furtività verso l'ingresso della
torre. Fu questione di pochi secondi... e non appena anche l'ultima delle
ragazze fu passata, Flappy diede un segnale, e le mascotte iniziarono a sparire
una ad una in una nuvoletta di fumo colorato, lasciando gli agenti inebetiti e
stupefatti! Era successo tutto così rapidamente che alcuni di loro non erano
nemmeno sicuri che fosse successo...
"Ugh... ma che cavolo..." esclamò uno di loro. "Che è successo, qui? Le
abbiamo viste davvero, quelle strane cose?"
"Non lo so, e a questo punto preferisco non saperlo... ugh, devo smetterla di
bere quei bicchierini di sakè prima di andare a letto..." rispose un altro. "E a
proposito... non si sarà introdotto qualcuno, mentre eravamo distratti?"
"Non essere ridicolo, Kazuhiko! Vorresti dire che quei follettini sarebbero
stati mandati per distrarci mentre altri passavano il posto di blocco?" lo
rimbeccò uno dei suoi compagni, che evidentemente non aveva la più pallida idea
del tipo di storia in cui si trovava. "Tu sei troppo paranoico, te lo dico
io!"
"Mah... sarà, ma io non sono molto tranquillo..." borbottò Kazuhiko, non
riuscendo a scrollarsi di dosso quello strano presentimento.
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"Dottoressa Kira..." disse Mei-Fang, guardando un video preso da una delle
telecamere di sorveglianza. "Sembra che abbiamo degli ospiti indesiderati. Le
Pretty Cure del Giardino della Luce e di quello delle Sorgenti hanno appena
fatto irruzione dall'ingresso est, e in questo momento si trovano al piano
terra."
"Hmm... e così, alla fine si sono fatte vive, quelle troglodite! Era anche
ora!" commentò Kira, senza muoversi dal suo trono improvvisato. Prese un altro
sorso di latte e fischiettò un motivetto tra sè, per nulla agitata. "Bene,
bene... allora, Mei-Fang, facciamo loro vedere cosa succede a chi si mette in
testa di opporsi al nuovo ordine della grande Kira-sama! Mandamogli contro tutto
l'esercito dei nostri androidi! Hehehee... voglio proprio godermi lo
spettacolo."
"Mi permetta di esprimere parere sfavorevole, dottoressa Kira." rispose
Mei-Fang, senza alzare la voce di un solo ottavo. "Sarebbe un'imprudenza mandare
subitol'intero esercito contro di loro. In primo luogo, negli spazi angusti
della Tokyo Tower, i nostri androidi finirebbero per intralciarsi a vicenda,
perdendo efficacia in combattimento. In secondo luogo, le mie schede di memoria
registrano che le Pretty Cure sono solo alcune delle combattenti in forza alla
TSAB, e ritengo quantomeno peculiare che non abbiamo mandato subito in campo
l'intera forza combattente. E' mia opinione che questo faccia parte di una
strategia per farci commettere un passo falso, ed esporci ad un
contrattacco."
Entrambe obiezioni che avevano una loro logica... ma Kira Daidoji non era
tipo da farsi convincere da queste piccolezze.
"E quando mai ho chiesto il tuo parere, eh?" esclamò la giovanissima Maiden,
con una vena pulsante che affiorava sulla fronte. "Ricordati che tu sei la mia
subordinata, e i subordinati esistono perchè i geni criminali come me possano
gridare loro dietro quanto vogliono! Ora, raduna tutte le truppe e mandale
contro quelle marmocchie microcefale! E' un ordine! Marsch!"
"Obbedisco." rispose la Maiden androide, non battendo ciglio di fronte alla
prepotenza della sua superiore. Mei-Fang si diresse verso una console di comando
e aprì una comunicazione con uno dei piani più bassi, dove si trovava l'intero
esercito delle guerriere androidi. "Attenzione, a tutte le unità. Intrusi
individuati al piano inferiore. Intercettare ed eliminare immediatamente.
Adottare formazione Beta per assicurarvi contro attacchi ai lati."
Immediatamente, gli occhi delle guerriere androidi si spalancarono e si
accesero di una inquietante luce rossa, e con un cigolio di arti meccanici che
si attivavano, le macchine umanoidi iniziarono a muoversi e si diressero verso
gli ascensori, pronte ad affrontare la minaccia alla loro padrona...
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Le Pretty Cure avevano preso un attimo di tempo per ricevere i loro piccoli
amici, che per fortuna non si erano fatti attendere troppo, e per
trasformarsi... e adesso, mentre si aggiravano per i piani più bassi della Tokyo
Tower, completamente deserti, si stavano tenendo pronte a qualsiasi attacco
potesse arrivare da qualsiasi direzione. Dovevano ammettere che lo scenario era
vagamente inquietante... la Tokyo Tower, normalmente un luogo così pieno di
persone e di attività, ora era completamente desolata e solitaria, e il silenzio
che regnava nei negozi e nei ristoranti al piano inferiore era spiazzante.
"O-okay... allora, dove sarebbero queste famigerate guerriere di cui quella
Kira si vanta tanto?" chiese Cure Bloom, tenendo alta la guardia e guardando a
destra e a sinistra. Un piccolo rumore alla sua sinistra attirò la sua
attenzione, e quella di tutte le altre Cure... e il gruppo si voltò in quella
direzione, giusto in tempo per vedere che gli ascensori della Tokyo Tower si
erano messi in funzione tutti assieme, e stavano scendendo verso il piano terra
partendo tutti dallo stesso piano... la terrazza panoramica!
"Guardate, popo!" esclamò il piccolo Pollun, indicando le porte degli
elevatori. "Stanno arrivando tutti assieme, popo!"
"Già, e tutti dalla terrazza panoramica... che è il luogo dove erano
schierate tutte quelle guerriere in uniforme!" affermò Cure White. "La
dottoressa Daidoji ha deciso di accoglierci con tutti gli onori, ma non credevo
sarebbe stata così avventata. Sta andando persino meglio di quanto
immaginassi!"
"Meglio di quanto pensassi, White-chan?" esclamò esterrefatta Cure Black.
"Ehm... non so se te lo ricordi, ma siamo di fronte ad un esercito di decine di
guerriere, e sono sicura che nessuna di loro è scarsa! Come mai dici che..."
Si sentì un suono acuto quando gli ascensori raggiunsero il piano terra tutti
assieme... e le loro porte si aprirono con un cigolio sinistro, rivelando intere
squadriglie di ragazze combattenti in tuta aderente e capelli blu elettrico, con
un'acconciatura in stile Chun-Li! Le Pretty Cure e Shiny Luminous si misero
tutte in guardia, mentre le guerriere dell'esercito di Kira scendevano dagli
ascensori, sempre mantenendo quella loro inquietante aria distaccata... e si
preparavano a combattere!
"Okay, ragazze... eccole che arrivano!" esclamò Cure White. "Ora, tutto
dipende da come ci muoviamo! Seguite le mie indicazioni, e credo andrà tutto
bene!"
"Credo di avere già capito cosa vuoi dire, White-sempai!" disse Cure Egret,
mentre la prima delle guerriere di Kira avanzava verso di lei e si preparava a
colpire...
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Sul lato opposto della Tokyo Tower, stava succedendo qualcosa di altrettanto
strano... e il gruppo di poliziotti che era stato assegnato al posto di blocco
si era visto arrivare una strana coppia di ragazze, composta da una bionda
sbarazzina in roller-blades, e una strana tipa con gli occhiali vestita da
strega, con tra le mani un grosso bastone magico con tanto di teschio mostruoso
in cima! Dovevano essere delle cosplayer che non si erano ancora rese conto
della situazione... e l'agente più vicino alla biondina si fece avanti per
consigliare loro di restare lontano dalla zona pericolosa, credendo che sarebbe
stato un semplice lavoretto di routine.
"Scusate, signorine..." disse, mentre Lilica continuava a guardarlo senza
dare l'impressione di essere preoccupata, e Ioriko teneva stretto Mike come se
da lui dipendesse la sua vita. "Ma non è possibile entrare nella Tokyo Tower,
almeno finchè questa crisi non sarà risolta. Siete quindi pregate di tornare
indietro e andare da un'altra parte."
Lilica non ebbe alcuna reazione... se non sfoderare un disarmante sorrisetto
che mise in mostra i suoi canini da vampira! "Davvero? Beh... peccato, perchè
pensavo che andare a fare una pattinatina alla Tokyo Tower mentre una
mocciosetta psicopatica cerca di conquistare il mondo sia un modo molto
originale di passare il tempo! E io sono tutta per l'originalità... vai,
Ioriko-chan!"
"Uuuuh... spero di non dovermene pentire..." mormorò spaventata la graziosa
Maiden-strega. "E... e va bene! Tocca a te, Mike!"
"Tsk... che mi tocca fare... e va bene! Latet brachium in terra usta!"
esclamò il demone trasformato in bastone magico, che Ioriko poi calò sul terreno
fino a toccare l'asfalto. Immediatamente, la dura scorza che copriva la terra si
riempì di crepe, allarmando i poliziotti... e un istante dopo, dalle fenditure
uscirono dei lunghi tentacoli neri simili a quelli di una sorta di piovra
gigante, che si avvinghiarono attorno alle caviglie degli agenti... e li
sollevarono di peso, facendoli finire a testa in giù ad un paio di metri
d'altezza! Lilica sghignazzò divertita, mentre i malcapitati cominciavano ad
agitarsi e a sbraitare.
"Hehehee... e bravo Mike! Vedo che anche in forma di bastone, non hai perso
nulla della tua abilità nella magia!" commentò la ragazzina mezza-demone.
"Ovviamente, non dimenticare che ci ho messo anch'io del mio!" esclamò
la voce inquietante di Dieu Mort, l'Arcano oscuro di Ioriko, nella mente di
entrambe le Maiden. "Io e il mio vecchio amico Michelangelo siamo davvero
un'ottima squadra, e questa è una delle cattiverie più divertenti che io abbia
mai commesso! HAHAHAHAAA! Adesso sì che quei babbei di sbirri sapranno cosa
significa farsi venire... il sangue alla testa! BWAHAHAHAHAAA!"
La povera Ioriko si calò il cappello sulla faccia, desiderando più di ogni
altra cosa, in quel momento, sprofondare nella terra, tentacoli o non
tentacoli.
Per fortuna, prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente,
Tempestas provvide a richiamare tutti all'ordine. "Scusate..." disse
telepaticamente, creando un effetto simile ad un soffio di vento. "So che
detto da un Arcano come me suona strano, visto che io rappresento il mutevole
vento... ma adesso dobbiamo entrare nella Tokyo Tower e dare una mano alle
Pretty Cure. Dobbiamo fare in modo che, quando arriveranno, le Maiden di
Partinias, Bhanri e Ohtsuchi abbiano facile gioco su quelle di Niptra e
Lang-Gong."
"Giusto! Stai tranquillo, Tempestas, non mi perderei mai un'occasione di
menare un po' le mani!" rispose allegramente Lilica, per poi prendere lo slancio
e scattare verso l'ingresso della Tokyo Tower, sentendosi quasi le ali ai piedi!
"Yuhuuuu! Preparati, mocciosetta! Ora la paghi per avermi fregato la Tokyo
Tower!"
Ioriko sospirò, mentre si avviava per raggiungere la sua migliore amica.
"Sigh... Lilica-chan non imparerà mai quali dovrebbero essere le sue
priorità..."
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La battaglia infuriava ai piani più bassi della Tokyo Tower. Da un latto, le
cinque Pretty Cure, con il contribuito praticamente nullo delle loro mascotte...
e dall'altra, le almeno cento guerriere che componevano l'esercito personale di
Kira. Una disparità numerica nettissima... ma nonostante ciò, la battaglia stava
rapidamente volgendo a sfavore delle guerriere meccaniche. Le Pretty Cure si
muovevano con agilità, evitando di affrontare le loro avversarie in spazi troppo
ampi dove avrebbero potuto essere circondate, e invece attirandole in corridoi,
arcate ed ingressi di negozi, dove le androidi erano costrette ad entrare una o
al massimo due alla volta. Il loro numero, in tali circostanze, contava ben
poco, e le Pretty Cure, più agili e svelte di pensiero, riuscivano a mettere a
segno colpi decisivi.
Cure Bloom e Cure Egret si lanciarono in perfetta sincronia contro due
guerriere androidi che stavano cercando di entrare nel fast food abbandonato in
cui loro si erano rifugiate... e sferrarono un doppio calcio volante che mise a
terra le loro avversarie, mandandole ruzzoloni contro un tavolo, mentre le
guerriere del Giardino delle Sorgenti atterravano sul bancone. Cure Black,
invece, aveva appena bloccato i polsi di un'altra androide, e la stava
spintonando contro il muro, sferrando un calcio all'indietro per coprirsi le
spalle da un'altra guerriera robot che stava cercando di afferrarla.
"La tua strategia ha funzionato, Cure White! Gli stiamo tenendo testa!"
esclamò Cure Black, per poi mollare i polsi dell'avversaria ed eseguire una
spettacolare capriola all'indietro, colpendo l'androide con un calcio durante la
rovesciata. Cure White evitò il pugno di un'altra nemica e, dopo averle
afferrato il braccio, la condusse a terra con ua perfetta proiezione da aikido.
Si sentì un potente boato quando il corpo, in apparenza leggero, della guerriera
androide cadde sul pavimento, lasciando delle evidenti crepe! "Accidenti,
però... certo che queste tipe non scherzano! Sembrano fatte d'acciaio!"
"Lo so, Cure Black!" spiegò Cure White, ritirandosi un po' per evitare un
altro attacco. "Queste non sono esseri umani, ma androidi... robot dall'aspetto
umano! Sono fatti molto bene, e anch'io me ne accorgo solo adesso... ma sono
tutte macchine da combattimento!"
"Davvero?" chiese Cure Black, scivolando sotto il calcio di un'altra nemica.
"Beh, questo da un lato complica le cose... ma dall'altro le semplifica! Non
abbiamo bisogno di farci scrupoli!" Detto questo, la Cure nera scivolò alle
spalle della sua avversaria e la afferrò, torcendole poi il collo in un unico,
fluido, letale movimento. L'androide, senza neanche cambiare espressione, ebbe
un ultimo spasmo prima di afflosciarsi al suolo e cessare di funzionare... e
poco più in là, Shiny Luminous teneva lontani gli altri robot con uno schermo di
luce. Lo scontro stava andando molto bene, e non era ancora arrivato il momento
che Lilica e Ioriko intervenissero...
"Attenzione. Attenzione. A tutte le unità." intervenne una voce
femminile dagli altoparlanti, facendosi sentire oltre il fragore del
combattimento. "Due nuove intruse sono entrate dall'ingresso 2, eludendo i
posti di blocco. Formate una squadriglia e andate a fermarle."
"Beh, sono arrivate proprio al momento giusto!" rispose Cure Egret, prima di
evitare per un soffio di essere afferrata da un'altra androide. Le Pretty Cure
del cielo si accucciò a terra e fece un movimento circolare con la gamba,
colpendo le caviglie dell'androide e facendola cadere a terra. "Adesso, le
nostre avversarie si divideranno in due gruppi... e per noi e per le nostre
amiche sarà molto più facile affrontarle! Non che non lo fosse già!"
"Hehehee... si vanta tanto, questa Kira Daidoji... ma la lista del perfetto
signore del male non l'ha mica letta!" scherzò Cure Black, mentre le androidi
già si separavano, formando due gruppi per cercare di respingere
l'attacco...
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Kira non stava prendendo molto bene il fatto che il suo esercito fosse in
difficoltà. In effetti, si può tranquillamente dire che fosse arrabbiata nera!
In quel momento, la giovanissima e arrogante Maiden era in piedi sulla sua
poltrona-blob azzurra, scuotendo rabbiosamente il pugno ogni volta che una delle
sue androidi veniva messa a terra, mentre Mei-Fang restava impassibile e in
piedi accanto alla sua compagna.
"Aaaaargh! Ma che cavolo fanno, quelle mezze cartucce? Io non ho creato un
esercito di robot malvagi perchè se le facessero dare così da un brnco di
marmocchie dal cervello più piccolo di un fagiolino!" strillò Kira, ormai fuori
di sè dalla rabbia. "Alzate e combattete, stupidi ammassi di latta! Quelle
ficcanaso, le voglio mangiare a colazione spalmate sul pane!"
"Tuttavia, dottoressa, io la avevo avvertita che mandare le nostre androidi
comuni tutte assieme avrebbe potuto essere un graveerrore." commentò tranquilla
Mei-Fang. "E i risultati sono sotto i nostri occhi. Le Pretty Cure e le Maiden
della TSAB avevano già calcolato questa nostra reazione, e si sono preparate di
conseguenza."
"Aaaaargh! Chiudi un po' il becco, Mei-Fang!" strepitò Kira, pestando i piedi
sul blob, e riuscendo solo a sembrare ancora più ridicola. "Io sono la grande
Kira Daidoji-sama, la più geniale scienziata di tutti i tempi! Devo solo pensare
un attimo, e troverò un modo di ribaltare la situazione!"
*CRAAAAAASH!*
Sia Kira che Mei-Fang fecero un salto quando qualcosa di grosso e veloce
sfondò una delle finestre del piano in cui si trovavano... una gigantesca gru di
carta, che era volata lì da chissà dove, portandosi in groppa tre Maiden
piuttosto irritate - nient'altri che Heart Aino, Saki Tsuzura e Maori Tsuzura,
che scesero come niente fosse dal gigantesco uccello di carta e si misero in
guardia davanti alle due Maiden nemiche, che ora non avevano più nulla da
opporre loro!
"Scusate se ci intromettiamo..." disse Heart, con espressione insolitamente
arrabbiata. "Ma siamo qui perchè c'è una bambina prepotente che ha bisogno di
essere messa in castigo."
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CONTINUA...