In un'altra vita

di Kimly
(/viewuser.php?uid=54141)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Trascorsero due settimane da quello “strano” incontro.

Evan non era riuscito ad architettare nulla di abbastanza crudele, aveva anche pensato di chiedere a Bellatrix, ma voleva vendicarsi personalmente su quella piccola ingrata.

Stava salendo una delle tante scalinate, quando vide Hestia, seduta a terra, con la testa sulle ginocchia e i pugni chiusi.

Evan, senza neanche distinguere chiaramente i suoni che emetteva la ragazza, comprese che stava piangendo.

Si guardò a destra e a sinistra e ringhiò a bassa voce, non c'era l'ombra di nessuna delle amiche di Hestia di Tassorosso. Non servivano a quello le amiche?

Evan non piangeva mai, per cui a lui non occorreva conforto; ma Hestia era diversa, possibile che non ci fosse nessuno, lì, pronto a farla smettere?

Evan aveva sempre odiato vederla triste, era ancora più fastidiosa.

Sperando che Bellatrix o qualcuno dei suoi compari non lo sorprendesse in un momento come quello, decise di avvicinarsi alla ragazza, ancora intenta a singhiozzare.

-Cos'hai?- le domandò, senza gentilezza né tatto.

Hestia sobbalzò ed alzò la testa, scrutando la figura di fronte a sé con gli occhi ancora pieni di lacrime.

-Hai preso un brutto voto?- continuò lui, guardando da un'altra parte.

-E tu hai preso una botta in testa?- mormorò lei, mordendosi il labbro con decisione.

Evan la guardò, chiedendo spiegazione con gli occhi.

-Non mi parli da tre anni.- disse lei, continuando a torturarsi le labbra con i denti ed Evan comprese che era un nuovo vizio di Hestia, vizio che doveva aver sviluppato nell'arco di quei tre anni.

-Non ti sto parlando, ti sto facendo delle domande.-

Hestia riprese a piangere, senza dargli alcuna risposta.

-Allora?-

-Conosci David Union?- chiese la ragazza, a bassa voce.

Evan finse di pensarci su, poi annuì, provando a mascherare l'antipatia che provava per quel pappamolle.

-Beh... mi piaceva parecchio e mi è stato vicino quando tu... -lo fissò attentamente ed Evan capì, annuendo ancora- Poi quest'anno mi ha chiesto di uscire e così sono diventata la sua ragazza.-

Hestia prese una pausa, prima di continuare.

-Il problema è che voleva fare qualcosa che io non mi sentivo ancora di fare.- mormorò lei, in imbarazzo ed Evan la interruppe con violenza.

-Ti ha fatto qualcosa che non doveva?-

-No, no, calmati. Mi ha lasciata, dandomi della bambina infantile, ed ora esce con una mia compagna di stanza.-

Evan si rilassò, goduto del fatto che quell'idiota avesse lasciato Hestia.

L'uno era finito in bianco e l'altra aveva il cuore spezzato.

La vendetta si era servita da sola.

-Smettila di piangere, altrimenti penserò anch'io che sei una bambina infantile.- disse Evan, duro ed Hestia continuò imperterrita.

-Tu lo pensi già. Anzi pensi che sono una “troppo patetica per starti anche solo a due metri di distanza”, era così, vero?-

Evan ghignò divertito, sebbene cresciuta di tre anni, era sempre la stessa Hestia, la bambinetta che lo seguiva dappertutto e ricordava ogni cosa egli dicesse.

Il ragazzo si sedette accanto ad Hestia.

-Già, è vero, ma forse non sei così tanto patetica.-

Hestia si aprì in un sorriso contento.

-Vuoi dire che ho il permesso di abbracciarti?-

Evan scoppiò a ridere e le circondò le spalle con un braccio.

-Vieni qui, stupida.-

Evan sorrise di nuovo, quando comprese che anche un'altra cosa non era cambiata.

Lui era ancora l'unico in grado di farla smettere di piangere.

 

-David è stato ricoverato in Infermeria. Tu ne sai qualcosa, Evan?- chiese Hestia il giorno dopo.

-No, affatto.-

Grazie al cielo l'amica non riuscì a vedere il sorrisino compiaciuto che affiorò sul volto di Evan e l'argomento non venne più toccato.



Spiegazioni, varie ed eventuali:

Eccomi di ritorno con la seconda parte del capitolo!

Beh, che dire, Evan è riuscito ad ottenere la sua vendetta sia indirettamente sia, alla fine, direttamente xD

E sono tornati amici, sì.

Questo sarà motivo di scontri con Bellatrix e gli altri Serpeverde?

Lo scopriremo presto xD

Hestia, seppur oramai sedicenne, è sempre Hestia; però in questi tre anni qualcosa sarà cambiato nel suo carattere e presto Evan scoprirà qualche lato nascosto dell'amica.

Grazie, come sempre, a tutti <3

Un bacione e a presto ^-^



 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1400099