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Autore: Kimly    21/11/2012    1 recensioni
Incontriamo Hestia Jones nel quinto libro. E' un nuovo membro dell'Ordine della Fenice.
Di Evan Rosier sappiamo ben poco. Era un Mangiamorte, uno dei più potenti, che preferì combattere fino alla morte piuttosto che consegnarsi ai nemici.
Due persone diversissime che hanno scelto due vite diametralmente opposte.
Ma sarà stato sempre così?
Com'erano ad Hogwarts? E come hanno influito l'uno nelle scelte dell'altra?
Genere: Guerra, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Evan Rosier, Hestia Jones
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Trascorsero due settimane da quello “strano” incontro.

Evan non era riuscito ad architettare nulla di abbastanza crudele, aveva anche pensato di chiedere a Bellatrix, ma voleva vendicarsi personalmente su quella piccola ingrata.

Stava salendo una delle tante scalinate, quando vide Hestia, seduta a terra, con la testa sulle ginocchia e i pugni chiusi.

Evan, senza neanche distinguere chiaramente i suoni che emetteva la ragazza, comprese che stava piangendo.

Si guardò a destra e a sinistra e ringhiò a bassa voce, non c'era l'ombra di nessuna delle amiche di Hestia di Tassorosso. Non servivano a quello le amiche?

Evan non piangeva mai, per cui a lui non occorreva conforto; ma Hestia era diversa, possibile che non ci fosse nessuno, lì, pronto a farla smettere?

Evan aveva sempre odiato vederla triste, era ancora più fastidiosa.

Sperando che Bellatrix o qualcuno dei suoi compari non lo sorprendesse in un momento come quello, decise di avvicinarsi alla ragazza, ancora intenta a singhiozzare.

-Cos'hai?- le domandò, senza gentilezza né tatto.

Hestia sobbalzò ed alzò la testa, scrutando la figura di fronte a sé con gli occhi ancora pieni di lacrime.

-Hai preso un brutto voto?- continuò lui, guardando da un'altra parte.

-E tu hai preso una botta in testa?- mormorò lei, mordendosi il labbro con decisione.

Evan la guardò, chiedendo spiegazione con gli occhi.

-Non mi parli da tre anni.- disse lei, continuando a torturarsi le labbra con i denti ed Evan comprese che era un nuovo vizio di Hestia, vizio che doveva aver sviluppato nell'arco di quei tre anni.

-Non ti sto parlando, ti sto facendo delle domande.-

Hestia riprese a piangere, senza dargli alcuna risposta.

-Allora?-

-Conosci David Union?- chiese la ragazza, a bassa voce.

Evan finse di pensarci su, poi annuì, provando a mascherare l'antipatia che provava per quel pappamolle.

-Beh... mi piaceva parecchio e mi è stato vicino quando tu... -lo fissò attentamente ed Evan capì, annuendo ancora- Poi quest'anno mi ha chiesto di uscire e così sono diventata la sua ragazza.-

Hestia prese una pausa, prima di continuare.

-Il problema è che voleva fare qualcosa che io non mi sentivo ancora di fare.- mormorò lei, in imbarazzo ed Evan la interruppe con violenza.

-Ti ha fatto qualcosa che non doveva?-

-No, no, calmati. Mi ha lasciata, dandomi della bambina infantile, ed ora esce con una mia compagna di stanza.-

Evan si rilassò, goduto del fatto che quell'idiota avesse lasciato Hestia.

L'uno era finito in bianco e l'altra aveva il cuore spezzato.

La vendetta si era servita da sola.

-Smettila di piangere, altrimenti penserò anch'io che sei una bambina infantile.- disse Evan, duro ed Hestia continuò imperterrita.

-Tu lo pensi già. Anzi pensi che sono una “troppo patetica per starti anche solo a due metri di distanza”, era così, vero?-

Evan ghignò divertito, sebbene cresciuta di tre anni, era sempre la stessa Hestia, la bambinetta che lo seguiva dappertutto e ricordava ogni cosa egli dicesse.

Il ragazzo si sedette accanto ad Hestia.

-Già, è vero, ma forse non sei così tanto patetica.-

Hestia si aprì in un sorriso contento.

-Vuoi dire che ho il permesso di abbracciarti?-

Evan scoppiò a ridere e le circondò le spalle con un braccio.

-Vieni qui, stupida.-

Evan sorrise di nuovo, quando comprese che anche un'altra cosa non era cambiata.

Lui era ancora l'unico in grado di farla smettere di piangere.

 

-David è stato ricoverato in Infermeria. Tu ne sai qualcosa, Evan?- chiese Hestia il giorno dopo.

-No, affatto.-

Grazie al cielo l'amica non riuscì a vedere il sorrisino compiaciuto che affiorò sul volto di Evan e l'argomento non venne più toccato.



Spiegazioni, varie ed eventuali:

Eccomi di ritorno con la seconda parte del capitolo!

Beh, che dire, Evan è riuscito ad ottenere la sua vendetta sia indirettamente sia, alla fine, direttamente xD

E sono tornati amici, sì.

Questo sarà motivo di scontri con Bellatrix e gli altri Serpeverde?

Lo scopriremo presto xD

Hestia, seppur oramai sedicenne, è sempre Hestia; però in questi tre anni qualcosa sarà cambiato nel suo carattere e presto Evan scoprirà qualche lato nascosto dell'amica.

Grazie, come sempre, a tutti <3

Un bacione e a presto ^-^



 

   
 
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