3.
WATCHING A MOVIE
Il
danese si rigira la copertina del dvd tra le mani, lievemente
perplesso. Tino lo guarda e pensa per la milionesima volta che trova
tenerissima la sua espressione confusa, ma si astiene dal farglielo
notare, sorridendo tra sé e sé.
Per
quel sabato sera hanno deciso di restare al calduccio sotto le
coperte del divano. Lattine di birra, un cartone gigante di pizza,
patatine da sgranocchiare, il semifreddo comprato nel pomeriggio che
li aspetta in frigo quando ci sarà ancora spazio per il
dolce... ed un bel film romantico.
È
il modo migliore per passare quel primo San Valentino insieme, Tino
ne è sicuro. Per questo si sistema sul divano con la coperta
a tenergli calde le gambe e prende i telecomandi, aspettando che il
fidanzato gli si metta accanto dopo aver inserito il dischetto nel
lettore. Ah, è proprio fiero della sua toccata e fuga al
videonoleggio!
Mentre
tormenta la custodia protettiva di un telecomando, Tino non può
fare a meno di ondeggiare sul divano, sciolto dall'emozione al
pensiero di essere finalmente riuscito ad avere una relazione stabile
con lui, dopo tutti quegli anni di indecisione e cose dette a metà.
«Perché
non ti muovi e vieni qui?», cinguetta
con le guance belle rosa, pattando il posto vuoto accanto a lui e
restando in silenzio quando il richiamo viene accolto gioiosamente da
una sculettante Hanatamago. La guarda inseguirsi la coda per una
decina di volte, prima di sospirare e coccolarle la testa. «Se
non ti sbrighi a mettere su quel film Hana ti divora la pizza, oltre
ad averti appena rubato il posto. E non sono sicuro la tua birra sia
salva, conoscendola!»
Matt
non sembra ancora molto convinto, non abbandonando la sua espressione
incerta, ma annuisce come in trance e mette il dvd, andando a
piazzarsi accanto al ragazzo ed avvolgendolo automaticamente con un
braccio.
«Senti,
Tino... hai programmi particolari per questa sera?»
Il
finlandese gli rivolge un sorrisino dolce, allungandosi per
punzecchiarlo con la punta del naso. «Guardiamo
il film, mangiamo fino a scoppiare e ci coccoliamo come una coppietta
sposata», ridacchia, arrossendo subito
dopo di contentezza.
«Oh»,
mormora l'altro, restando a guardarlo mentre fa partire il film
allungando in avanti il telecomando. Tino fissa lo schermo e poi lui,
chiedendosi perché resti testardamente rivolto di lato invece
di prestare attenzione alla televisione. Apre la bocca per
protestare, chiedendogli cosa stia pensando di fare bucandolo con i
raggi laser nascosti nelle pupille, ma si zittisce quando i primi
gemiti riempiono la stanza ed Hana solleva il musetto, inclinandolo
interrogativa.
Il
collo di Tino si fa marmoreo mentre si volta completamente verso lo
schermo: la mascella rischia di abbandonarlo alla vista di cosa vi si
stia svolgendo sopra.
«Questa
è la tua idea di film romantico, dolcezza?»
«N-no,
io... ci dev'essere stato uno sbaglio»,
balbetta, il corpo un blocco rigido.
«Confesso
di averti sottovalutato, mio bel porcellino. Sono colpito.»
Tino
lancia un grido e si copre il viso con le mani, scatenando una risata
interminabile. Si sente avvolgere dalle braccia di Danimarca e
strapazzare con entusiasmo. Le sue labbra si avvicinano all'orecchio
rosso fuoco di Tino, sussurrandogli dentro con un tono dolce. «Lo
sapevo che avevi sbagliato film. Beh, buon San Valentino?»
«Voglio
morire.»
Matt
ride ancora, dandogli un bacio sulla tempia e restando lì a
respirarlo.
«Non
saresti tu se non fossi un pasticcione. Il mio pasticcione.»
La
sua voce piena d'affetto è l'unica cosa che riesce a farlo
ridere a sua volta ed abbandonare i foschi propositi di un suicidio
immediato.
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