L'antefatto
di quanto segue si trova qui
, scritto da AmyLerajie.
È
da leggere assolutamente, perché oltre ad essere una delle
trenta storie della sua challenge che preferisco, è davvero
indispensabile per capire la mia, dato che mi sono collegata
direttamente a lei per questo prompt. ♥
9.
HANGING OUT WITH FRIENDS
Tiene
la borsa del ghiaccio sulla fronte, cercando di coinvolgere occhi e
radice del naso, lamentandosi debolmente di tanto in tanto. Sente
qualcosa sfiorargli la mano e sbircia con espressione tremenda,
dolorante ed infastidita, accorgendosi che il suo compagno è
lì, seduto sul tavolino da caffè a porgergli un
bicchiere d'acqua mezzo pieno ed un piccolo aiuto farmacologico.
Tino
si tira su a fatica brontolando ed inghiotte con gratitudine un paio
di compresse, mandandole giù con un sorso d'acqua e
riaccasciandosi subito dopo con un sibilo sfinito.
«Quest'emicrania
è infernale. Lo dico ogni volta, eppure quando si
tratta di bere e fare baldoria sembra che dimentichi cosa dovrò
passare... mi sento in colpa soltanto quando sono in questo stato,
quanto posso essere cretino?»
Matt
si guarda i piedi, soffiando l'aria dalle narici come una specie di
animale pronto alla carica. «Forse
dovresti cominciare ad essere più deciso e smettere una volta
per tutte di sbronzarti. Lo so che faccio lo stesso quando usciamo,
ma è davvero così divertente, dopo?»
Il
suo tono lo colpisce come uno schiaffo, perché vibra di
qualcosa di stonato nonostante la frase sia del tutto ragionevole e
legittima. È come se stesse implicando qualcos'altro. Riapre
gli occhi e si mette sul fianco, guardando l'uomo ancora seduto a
testa china, i pugni che stringono i pantaloni sopra le cosce.
«Matt...?»
Danimarca
si alza e lo guarda dall'alto, ma solo per pochi secondi; sembra non
riuscire a sostenere la sua vista e qualcosa dentro Tino si spezza, a
quel pensiero, costringendolo a lasciar ricadere una mano che,
esitante, si stava muovendo per sfiorarlo quando era ancora seduto.
L'uomo
si assicura che sia ben coperto, evitando il suo sguardo ansioso, e
lo costringe a rimettersi completamente steso, lasciandolo da solo
senza aggiungere un'altra parola. Tino resta accoccolato e dolorante
a sforzarsi di riflettere, richiamare alla mente la serata appena
trascorsa. Ricorda cos'è successo, anche se a sprazzi confusi.
Sa di aver ballato tanto, essersi divertito, riso e...
C'è
stato un bacio.
Berwald.
Gli
ha detto qualcosa, frasi che non avrebbe mai dovuto confessare. Non
più, cazzo, non più. Era felice di passare del
tempo con lui, felice di poter trascorrere una serata fuori tutti
insieme, specialmente da quando le loro vite sono equilibrate, da
quando hanno entrambi una persona speciale al loro fianco, qualcuno
che non possono e non vogliono perdere.
Tiene
moltissimo a Ber, ma quella parte di lui che lo trovava desiderabile
come uomo ha dovuto fare la sua comparsa e sputtanare ogni cosa...
Non
voleva ferire nessuno. È stato incauto a bere tanto? Non
avrebbe mai creduto di lasciarsi andare così.
Si
sfiora le labbra, lo sguardo triste che ha finalmente compreso la
freddezza di Matt. No, non è a quel modo che sarebbe dovuta
andare la serata.
Al
ricordo confuso di come abbia approfondito il bacio e di come non sia
stato scacciato subito, come avrebbe dovuto essere, si sente ancora
peggio.
Ber
sarà scandalizzato. Sarà rimasto impietrito da un gesto
tanto insensato.
E
Lukas...
Sfrega
la bocca con energia, illudendosi di poter cancellare il bacio dai
ricordi di tutti.
Non
sente alcun suono provenire dal piano di sopra e si chiede cosa stia
facendo e a cosa stia pensando Matt in quel momento, solo in camera
da letto.
Tutto
quello che Finlandia può fare è starsene steso lì,
aspettando che gli analgesici per la pace nel cervello facciano
effetto.
…
E
poi?
«Sparire
dalla faccia della Terra», grugnisce
richiudendo gli occhi.
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