10.
WITH ANIMAL EARS
«Sei
sicuro che sia un negozio di giocattoli?»
Matt
si volta a guardarlo, pronto a rispondergli che sì, certo che
è sicuro, non è che sia così svampito da varcare
una soglia senza prima aver guardato bene la vetrina, ma...
effettivamente qualche dubbio ce l'ha anche lui. Ed è molto
strano quel posto, insomma.
In
vetrina c'erano peluches di tigri e delfini, grosse bambole, cosine
carine dagli occhioni dolci, quindi com'è che ha in mano un
vibratore a forma di rossetto? Cos'è che non torna?
«Mh?»,
mugugna, avvicinandosi l'oggetto al viso e studiandolo con fare
critico. Magari si sbaglia, non è un vibratore come sembra, è
qualche nuovo tipo di gioco che lui non conosce.
Tino
gli sfila di mano l'arnese e lo riposa in fretta sopra l'espositore,
arrossendo pericolosamente. «Matt»,
sussurra con fare cospiratorio, incollandosi al suo fianco e
fissandolo con occhi supplici. «È
un sexy shop? Dimmi che non siamo finiti dentro un sexy shop.»
Danimarca
si volta a guardare lo scaffale alle loro spalle, l'espressione
confusa. Indumenti ambigui, tutine di pelle, frustini, altre serie
infinite di falli di gomma e non, manette pelose, lozioni
lubrificanti, profilattici di vari gusti...
«Siamo
in un sexy shop», asserisce in tono
neutro.
Tino
lancia un piccolo gemito e si nasconde nel suo petto, tirandolo
debolmente per le braccia. «Andiamo
via», supplica, dandogli diverse
testate imbarazzate.
Matt
ridacchia, si sfrega il naso e gli posa la mano sopra la testa per
dondolarlo.
«Non
è la prima volta che entriamo in un posto del genere, perché
tanto timido? Ti ricordi quella volta che abbiamo comprat-»
«Sì,
me lo ricordo!», strepita sottovoce,
sollevando il viso per guardarlo e zittirlo con urgenza. «Non
è timidezza! È che siamo entrati per comprare dei
giocattoli per Peter e Ladonia e...!»
Lo
dondola ancora di più, poi gli stampa un bacio sulla guancia e
gli sorride tutto brioso. «Forse
abbiamo solo sbagliato porta, ecco tutto, ma già che siamo qui
direi di approfittarne!»
Tino
lascia cascare la mascella, ma si sfiora la piccola porzione di pelle
che è stata baciata e borbotta qualcosa che ha a che vedere
con l'insensatezza di un sexy shop adiacente ad un negozio per
bambini.
«È
più plausibile che abbiate avuto una svista a causa della
nuova vetrina», si intromette affabile
una giovane ragazza piena di piercing, mettendo improvvisamente tra i
capelli di Tino un cerchietto con delle orecchie da leprotto. «È
la settimana dei travestimenti. Codine, orecchie, artigli...»,
ammicca e dà una pacca sul sedere del finlandese, allibendolo.
«Fateci un pensierino, cucciolotti.»
Sparisce
lasciandoli a fissarsi senza sapere se ridere o fuggire a gambe
levate, ma non appena il momento passa Matt si perde ad osservare la
testa di Tino ed il modo in cui le orecchie si ripiegano morbidamente
ad ogni suo minimo cenno, conferendogli un'aria sperduta ed
indubbiamente tenera.
«Sei
così carino!», esplode,
sfiorando la peluria marrone chiara e prendendoci a giocare.
«Oh,
dai, levamelo», ridacchia Finlandia,
ma lui non vuole saperne. Lo stritola e affonda il naso tra i suoi
capelli, il cuore improvvisamente al galoppo.
«Voglio
comprartele.»
«N-non
credo che-»
Matt
si stacca e lo prende per mano, portandolo verso l'espositore con
tutte le orecchie da animale disponibili. Si meraviglia come un
bambino al reparto caramelle, provando sulla testa di Tino una decina
di modelli diversi, finché questi non perde la pazienza e ne
indossa un paio maculate.
«Ecco,
queste vanno bene. Sono un leone! Roar!»,
ringhia, muovendo le mani a mo' di zampata feroce. «Non
ho niente di carino! Roar!»
Matt
si piega in due e tiene le braccia sull'addome boccheggiando.
«Prima
di tutto non è un leone, ma un leopardo, credo, ed in
secondo luogo stai meglio con qualcosa di meno aggressivo...»
Si riprende e fruga di nuovo nella cesta. «Che
ne dici di queste bianche da micetto?»
Tino
si sfila le orecchie a macchie e si imbroncia, afferra il cerchietto
del gatto e lo fissa per qualche secondo. Se lo prova e comincia a
toccarsi indice con indice, un candido sorriso stampato in volto. «E
va bene, lo metterò, ma solo se compriamo anche le codine
abbinate. Una per me e una per te!»
Matt
annuisce contento, almeno finché il ragazzo non prende la
“codina” e gliela
mostra bene.
«Ma
quella si infila... su per il...»,
balbetta, sconcertato dalla sua innocente manifestazione perversa.
«Beh,
già che ci siamo compriamo il pacchetto e divertiamoci.
Meow~?»
«T-Tino!»
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