-...senza contare che c'è
un ritardo nelle consegne dei modelli della nuova stagione.- Blatera
Madame Batterfly al telefono,scarabocchiando qualcosa su un foglio
della scrivania.
Probabilmente dei teschi,pensa
Santana,in piedi a pochi passi di distanza da lei.
-La mia assistente le farà
avere i disegni oggi stesso.- Conferma Batterfly.
L'ispanica si trattiene dal
darle un secco no,pensando ad un futuro in cui le sue assistenti
saranno trattate da esseri umani.
-Bene,Santana...dovrai inviare i
bozzetti dei vestiti da sera che mi hai mostrato ieri a questo
indirizzo email.- Le dice la donna passandole un foglietto.
-Emh...certamente,signora. Ma sa
che quelli sono le mie creazioni,vero?- Si morde la lingua subito
dopo averlo detto.
-Ti sbagli,Santana Lopez. Sono
mie. - Santana alza un sopracciglio confusa. -Tu sei la mia
assistente e,logicamente,anche i tuoi disegni sono miei.-
Santana immagina di spiaccicarle
in faccia il bloc-notes che tiene tra le mani.
-Ed il merito va a lei,come
sempre.- Sussurra.
Il cellulare squilla.
Si becca un occhiata storta da
Batterfly mentre si trattiene dal ridere.
La suoneria non è certo
un componimento di Mozart.
Brittany e Berry ubriache a
capodanno che cantano l'inno dei Marines convinte di essere due
soldati è qualcosa di mooolto meglio,a detta di Santana.
-Mi perdoni,madame.- Borbotta
cliccando sull'icona dei messaggi.
Devo
parlarti,subito!-Q
-è qualcuno di
importante,Santana?-
E a te che ti frega? Vorrebbe
risponderle.
-In verità,si. E sembra
avere un problema.-
-Anche tu ne avrai tanti se non
posi quell'affare e non fai come ti ho ordinato.-
L'ispanica stringe forte
l'Iphone quasi a volerlo stritolare.
-Come desidera.- Dice a denti
stretti,riponendo il telefono in tasca.
Si dirige verso l'uscita
dell'ufficio per andare alla sua scrivania.
-Santana?-
Che cazzo vuole ancora!
-Si?-
-Conosci il mio indirizzo? Di
casa,non di posta elettronica.-
-Si.- Risponde,voltandosi.
-Bene. Ti aspetto alle otto in
punto. Non fare tardi.-
-Cos...-
-Non sono ammesse repliche.-
Brittany strilla dalla gioia non
appena le confermano di aver superato l'audizione e di essere a tutti
gli effetti una ballerina professionista di Broadway.
D'accordo,non è
esattamente cosi,ma Santana e Quinn le hanno sempre ripetuto che è
la miglior ballerina di sempre,quindi anche gli altri glielo diranno
dopo averla vista danzare,no?
È sul punto di chiamare
la sua San quando qualcuno comincia a prendere a pugni la porta.
-Dannati folletti!- Esclama
andando ad aprire.
Ma non sono un gruppo di
folletti a bussare,scopre,ritrovandosi davanti una Quinn
struccata,vestita con gli stessi abiti che le aveva visto indosso
ieri e con due borse gonfie sotto gli occhi.
-Q...Quinn? Le fate ti hanno
fatto uno scherzo? No perchè sai a me una volta...-
Viene interrotta dalla sua
migliore amica,la quale scoppia a piangere e per poco non le cade
addosso.
Brittany non può fare
altro che circondarle le spalle e abbracciarla forte.
La scena che si presenta a
Santana quando ritorna a casa è quella che più temeva.
Brittany intenta a chiamare
Quinn chiusa nel loro bagno.
La sua ragazza le ha raccontato
di come si è presentata alla porta l'amica e di come si sia
rinchiusa in bagno dopo averle inzuppato la maglietta di muco e
lacrime.
-E se le dico che mi scappa la
pipi?-
Santana scuote la testa.
Tira un calcio alla porta.
-Fabray,aprimi o giuro che non
appena esci da li ti strangolo.- Ringhia. -Ha detto cosa le è
successo?- Si rivolge più gentilmente a Brittany.
-Emh...vediamo...ha detto
inbfvovnofdnvod Racheeeeeeeel nbfgbnonb che bgfbf ho bgfb fatto
vdfvndnvdfbn mammaaaa...e basta.- Recita la bionda accasciandosi al
suolo.
Nonostante la drammaticità
della situazione l'ispanica sorride dell'imitazione.
-Quinn! Cazzo,ti decidi a
uscire?-
Dal bagno nessuna risposta.
Santana osserva l'ora. Tra due
ore dovrà presentarsi a cena da niente di meno che Barbara
Batterfly. E non ha intenzione di andarci se la sua migliore amica è
messa peggio di un paziente ricoverato in un istituto psichiatrico
per molestie sessuali.
-Perchè non proviamo con
una carta di credito o una forcina? Nei film funziona sempre.-
Suggerisce Brittany.
-Geniale,tesoro.-
La ballerina sorride e si dà
il cinque da sola.
Santana impiega pochi minuti a
forzare la serratura ed aprire finalmente il bagno.
Entrambe le ex Cheerios si
precipitano dall'amica ridotta ad uno straccio per pavimenti.
Letteralmente. Quinn è a
gambe incrociate e la testa a penzoloni seduta accanto la doccia.
-Piccola,che è successo
con Rachel?- Domanda Santana sedendosi vicino a lei,seguita da
Brittany.
Quinn si volta verso l'ispanica.
Gli occhi completamente umidi.
Poggia la testa sulla spalla
dell'amica e riprende a piangere.
-Ho rovinato tutto.- Singhiozza
mentre sia Britt che la latina la accolgono tra le loro braccia.
Quasi due ore dopo Quinn è
addormentata sul divano-letto del salotto e Santana è
costretta a dover abbandonare per un po' l'amica e la ragazza.
-Non puoi abbandonare Quinn.-
-è una cena di
lavoro,amore. Mi licenzierebbe se la annullassi per telefono. -Spiega
l'ispanica a Brittany. -Ti prometto che torno subito,le dico di avere
un problema urgente da risolvere e basta. Faccio in un lampo.-
Brittany annuisce e si sporge in
avanti per darle un bacio.
Santana ricambia entusiasta,ma è
costretta ad allontanarsi quando la bionda le morde piano il labbro
inferiore.
-Non ti conviene
stuzzicarmi,donna.- Le dice. -Tra l'altro non mi sembra corretto nei
confronti di Quinn.-
-Hai ragione.- Conferma Brittany
arrossendo.
-Prenditi cura di lei mentre
sono via.-
Sale in macchina maledicendo
Rachel per poi accorgersi che sia lei che Quinn non hanno tutti i
torti riguardo la loro situazione.
Si chiede anche come stiano
andando le cose tra Kurt e Blaine.
Il loro matrimonio è tra
un mese e lei ha mandato tutto a puttane con la chiaccherata con
Blaine.
Non ha rivelato di Karofsky.
Quello spetta a Kurt.
Ma Blaine l'ha convinta a
confessare che non è stato l'unico a stare con un altro
durante il periodo di pausa tra lui e il piccolo grande Hummel.
Due coppie distrutte in un
giorno,è un record.
Scuote la testa,decidendo di non
pensarci.
Scende dalla macchina,si sistema
i capelli e guarda l'ora sul cellulare: 7 e 59 minuti. Perfetto.
Dice il suo nome al portiere e
questo con un sorriso le permette di passare.
Quando bussa alla porta di
Madame Batterfly sono le otto spaccate.
Viene accolta da una
cameriera,la quale le mormora un “la stavamo aspettando”
inquietante e la accompagna verso una sala da pranzo più
grande del suo bagno e salotto messi insieme.
-Santana,ti aspettavo.-
Barbara Batterfly è
seduta composta sulla sedia a capotavola e la fissa divertita.
-Salve,signora Batterfly.- Tenta
di mantenere un tono fermo Santana.
Non l'aveva mai vista fuori dal
suo ufficio.
Ora che non indossa una dei
tanti capi di abbigliamento con pellicce,vestiti tra un mix alla
Katy Perry e Lady Gaga e acconciature del Medioevo,ma solo una
semplice camicia elegante rossa e dei pantaloni neri stretti è
tutta un altra persona.
La considera ancora la versione
cessa di Meryl Streep,però.
Anche se è molto più
giovane. Decisamente più giovane.
-Oh,cara Santana. Preferirei
signorina Batterfly...almeno fuori dal mio ufficio. Non sono cosi
vecchia da essere definita signora,ti pare?-
Santana la guarda di nuovo.
Avrà...massimo trentacinque anni.
-Hai vent'anni,Santana?-
-Si,cioè...no,no
ventidue,signora...signorina Batterfly.-
-Molto meglio.- Conferma lei.
-Prego,siediti.-
Non capisce perchè,ma le
sue mani hanno iniziato a tremare.
-Io...non posso.- Balbetta.
-Prego?-
-Ho...mi perdoni,ma stasera non
posso restare. Ho un grosso problema da risolvere a casa.-
-Riguardo cosa?-
-Una relazione.-
Madame Batterfly annuisce.
-Capisco.-
-Quindi mi lascia andare?-
Chiede Santana,scettica.
-Ho detto che capisco,non che te
ne saresti andata,ragazzina. Nessuno entra ed esce da casa mia senza
il mio permesso.-
Santana sta per riderle in
faccia. Che vuole fare,incatenarmi? La sbeffeggia nella sua mente.
E lo direbbe ad alta voce,se non
capisse le vere intenzioni del suo capo dallo sguardo fin troppo
serio che le lancia.
Ora capisce.
Capisce le ore di lavoro extra
che le assegnava,apparentemente senza motivo,dopo aver parlato con
Brittany al telefono.
Capisce le chiamate sempre più
frequenti durante i week-end.
Capisce l'avvertimento di una
sua collega quando era stata scelta come assistente.
Capisce il pianto di un altra
collega.
Capisce il ripetersi costante
del “mia assistente,miei bozzetti,mia,mia,mia...”
Capisce che questa non è
una cena di lavoro.
Le mani smettono di tremare.
Santana Lopez non è la
puttanella di nessuno.
-C'è sempre una prima
volta.- Replica,guardandola con astio.
E pensare che poco fa avrebbe
potuto giudicarla bella.
Non appena sta per uscire dalla
sala da pranzo,Batterfly la blocca.
-Questo è l'unico modo
che hai per avere una possibilità nella moda,Santana. Non ci
saranno altre occasioni.-
-Significa che passerò il
resto della mia vita a fare l'amore con la mia ragazza
insegnando a sventolare pon pon in uno squallido liceo,buona
giornata.-
Ritorna in fretta a casa e viene
accolta dal radioso sorriso di Brittany. Si sente talmente
libera,nuova e senza pensieri che se non fosse per la bionda sdraiata
sul divano non ci penserebbe due volte a trascinarla in camera da
letto per le prossime quarantotto ore.
-Che fortuna,Quinn è
ancora nel mondo dei sogni.-
-Dici che dovremmo chiamare
Berry?-
Brittany scuote le spalle.
-Il cellulare di Quinn l'ha
chiamata trenta volte,ma sono tutte chiamate perse.- Le mostra il
registro delle chiamate.
Metà di esse sono della
scorsa notte,perciò l'hobbit deve aver passato la notte
fuori...riflette Santana.
-Chiamiamo Kurt. -
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