17.
SPOONING
Ha
un debole per i baci sul collo, lo fanno letteralmente impazzire.
È
sempre stato molto attivo, in passato, non si è mai
considerato timido o impacciato riguardo al sesso, ma è solo
da quando sta insieme a Matt che ha scoperto tutto l'universo
chiamato coccole, quello
che si conosce soltanto da innamorati, non per forza relazionate alla
sfera sessuale.
Gli
piacciono da morire, le coccole.
È
una persona fondamentalmente dolce, quindi non ha mai usato le
ragazze con cui è stato, non è stato freddo o
menefreghista, crudele, però riguardo alle coccole vere e
proprie, quelle che ama scambiarsi con lui al mattino o la sera prima
di addormentarsi, non crede di avere precedenti, per quanto tenero
possa mai essere stato.
Anche
se combattuto tra il dare e il ricevere, avendo quel notevole punto
debole al collo (specialmente poco sotto l'orecchio c'è un
punto che lo manda al camposanto), spesso si trova messo davanti a
lui, schiena contro petto, accoccolato tra le sue braccia che
naturalmente lo avvolgono.
Tino
si mette in quel modo di proposito, perché il respiro caldo di
Matt gli sfiora i capelli dietro la nuca e lo fa rabbrividire in modo
delizioso. Può sentirlo vicinissimo, giocare placidamente con
le sue dita inerti sopra il materasso, ascoltare e seguire il cuore
che gli batte forte, finché non stacca la spina con il mondo
reale e si lascia trasportare nell'incoscienza dei sogni, circondato
dal benessere.
Per
quanto a volte si senta in dovere di mettersi viso a viso (e lo
voglia anche, ovviamente) per stringerlo e baciarlo meglio, ci sono
sere in cui chiede silenziosamente di essere viziato e si accoccola
in quel modo, in posizione fetale. Spinge un pochino la testa
all'indietro, cerca il suo naso e le labbra, resta in attesa.
Matt
sorride, se ne accorge dal modo in cui il respiro cambia e lo stringe
più forte, presente.
Non
hanno bisogno di altre parole, dopo la buonanotte
dolcemente sussurrata, giunta alla fine di discorsi più
o meno importanti riguardanti gli accadimenti della giornata.
Tino
chiude gli occhi ed intreccia le mani alle sue, godendosi le labbra
che lo baciano dietro il collo che si infilano sotto il colletto del
pigiama sin dove è loro possibile. A volte Matt gli dà
piccoli morsi che si trasformano in versi buffi, i quali indicano gli
stia mangiucchiando i capelli come un animaletto brucante.
Tino
soffoca una risata nel cuscino e si inclina per offrire più
pelle, alla ricerca di effusioni che solo lui può dargli. Il
compagno danese esegue diligentemente, il corpo attaccato al suo
sotto le coperte calde, il battito veloce che gli risuona attraverso
la schiena e lo riempie di meraviglia, perché sa di esserne la
causa.
Baci.
Dieci e poi cinquanta, che lo accompagnano verso una notte piena di
tranquillità, in attesa della razione successiva, al mattino
dopo, forse meno innocente di quella che l'ha preceduta.
Ma
c'è tempo per quello, tempo per ricambiare le attenzioni e
perdersi in carezze senza fine, anche dopo che la sveglia ha già
strepitato il suo fastidioso richiamo e c'è la colazione che
aspetta di essere preparata e portata a letto se uno dei due è
troppo assonnato.
A
Tino piacciono le coccole serali, semplici come quelle, senza fretta,
eccitanti e tenere al tempo stesso. Ed anche se tra dare e ricevere
sa che dovrebbe essere più propenso a dare, ci sono giorni in
cui non riesce proprio a non farsi viziare.
|