Cap.48:
The Rocket is back!
Dopo alcuni giorni passati nel relax, a casa di Alex la situazione
generale era diventata molto più seria, dato che il giovane
Allenatore doveva prepararsi al meglio per poter partecipare alla Lega
Pokémon, e la cosa migliore da fare per lui fu quella di
allenare la squadra insieme a suo fratello Zeke, il quale lo avrebbe
aiutato a migliorare ancora di più tramite una sessione di
allenamento ben organizzata. Ma prima di questo, il diretto interessato
ebbe modo di mostrare al fratello minore e i suoi amici, ora riunitisi
in giardino, il resto della sua squadra, che contava in sostanza un
Pokémon rosa simile a Chansey ma munito di
“ricci” e diverse decorazioni piumate, un Kingdra e
infine due Pokémon che Alex non aveva mai visto prima: il
primo era simile a Murkrow ma aveva il piumaggio molto più
folto, il secondo invece rassomigliava ad una specie di rinoceronte
bipede dalla pelle grigio-marrone, ricoperto da spesse placche
arancioni.
-E questa, contando anche Vivian e Warren, è la mia squadra
attuale al gran completo- disse Zeke, rivolgendosi poi agli altri -Non
male, eh?-
-Beh, si può dire che è molto variegata-
commentò Amy, per poi indicare gli ultimi due
Pokémon -Però non riesco a capire che cosa
dovrebbero essere loro due-
-Nemmeno io… che tipo di Pokémon dovrebbero
essere?- aggiunse Alex.
-Oh, intendete Harry e Rocky?- replicò il ragazzo dagli
occhi verde scuro, presentando prima il corvo e poi il rinoceronte
corazzato -Beh, loro sono semplicemente due dei tre Pokémon
che ho avuto modo di ottenere durante un mio breve viaggio a Sinnoh, e
come specie sono rispettivamente un Honchkrow e un Rhyperior-
-Capisco… quindi a Sinnoh si possono trovare
Pokémon del genere? Interessante…-
proferì Dylan, osservando con interesse i due
Pokémon -E immagino non sarà stato facile
ottenerli-
-Beh, a dire la verità quando li avevo catturati erano
solamente un Murkrow ed un Rhyhorn, che poi ho fatto evolvere col tempo
e usando alcuni oggetti particolari che avevo trovato-
-Oggetti particolari?- domandò Fran, incuriosita
dall’argomento -Come le Pietre Evolutive per esempio?-
-Beh, sì… ma nel caso di Harry e Rocky si era
trattato di una Pietra Evolutiva e un Oggetto da Scambio-
-Wow… allora ciò vuol dire che a
Sinnoh ci saranno molti altri tipi di Pietre- dedusse lei con occhi
sognanti.
-Già, ma posso dire che ciò che vi ho detto
riguardo tale Regione è solo la punta
dell’iceberg, eh eh eh-
-Excuse me, ma c’è ancora una cosa che non ci hai
spiegato- intervenne Matt -Hai detto che a Sinnoh hai ottenuto tre
Pokèmon, giusto? Il terzo chi sarebbe, se ci è
concesso saperlo?-
-Oh, vedo che siamo molto curiosi, eh? In tal caso abbi solo un momento
di pazienza e lo scoprirai-
Una volta detto questo, Zeke si portò indice e pollice
davanti alla bocca ed emise un fischio, al cui richiamo tre
Pokémon uscirono da diversi punti del giardino di casa e lo
raggiunsero nel giro di poco tempo. Il primo era un Pokémon
bipede, col volto coperto da una maschera d’osso e con un
lungo osso stretto in una zampa, il secondo era simile ad un insetto
con un grande fungo che gli ricopriva tutto il corpo, e il terzo era
una sorta di pipistrello munito di grandi ali e una lunga coda
che terminava in una coppia di pungiglioni simili a quelli di uno
scorpione.
-Signore e signori… ecco a voi gli altri tre
Pokémon che uso come mie riserve- disse il ragazzo,
rivolgendosi poi ai tre nuovi venuti -Mark, Paul, Gregory…
fate un bel saluto ai nostri gentili ospiti-
-Marowak!- si presentò il primo, alzando in aria il suo osso.
-Parasect…- sibilò il secondo.
-Gliiiiscor- concluse infine il terzo.
-Ben nove Pokémon, eh? Cavoli, inizio ad invidiarti,
fratellone- commentò Alex vedendo poi tutti i
Pokémon di Zeke riunirsi e salutarsi -Io al momento ne ho
solo otto, contando anche i due che ho mandato dal Prof…-
-Beh, ma non ciò non vuol dire mica che devi entrare in
competizione con lui, my pal- gli disse Matt -E poi, non è
detto che in futuro non ne otterrai altri-
-Ha ragione, tesoro- aggiunse Amy, appoggiandogli una mano sulla spalla
-Per catturare nuovi Pokémon si trova sempre del tempo-
-Lo so, ma il problema è che allenare tutti quelli che ho
catturato non è una passeggiata-
-Ma hai comunque tuo fratello a darti una mano, giusto?- gli
ricordò Dylan -Finché potrai contare sulla sua
esperienza potrai sicuramente allenare qualsiasi Pokémon
aggiungerai alla tua squadra…-
-Tornando invece al vostro allenamento…- intervenne Fran
-Avete già in mente che cosa fare di preciso?-
-Cosa fare, eh? Io pensavo ad alcune lotte insieme- rispose il
quindicenne.
-E io a degli allenamenti individuali dove ciascun membro della sua
squadra si allenava da sé- aggiunse invece il fratello
maggiore -Sai, per potergli insegnare qualche mossa nuova-
-In tal caso, perché non fate metà e
metà?- consigliò l’Allevatrice dai
capelli rossi -Così la mattina ci si allena tutti insieme e
nel pomeriggio si valutano i progressi fatti-
-Ottima idea!- ribatté Zeke senza pensarci -Io ci sto-
-E lo stesso vale per me- gli fece eco Alex, per poi allontanarsi un
momento dal gruppo.
-Ehi, wait! Dove stai andando, Al?- gli chiese Matt.
-A chiamare Melanie, che domande- rispose il nativo di Borgo Foglianova
-Scommetto che il vedermi mentre mi alleno le piacerà un
sacco-
-Ah, ok… ma non metterci troppo, eh, altrimenti si comincia
senza di te-
E una volta chiamata anche la sorellina minore, tutto fu pronto per iniziare l’allenamento di Alex, i cui Pokémon
furono seguiti per tutta la mattinata sia da lui che dal fratello
maggiore, continuando a migliorarsi man mano che il tempo passava.
Venne poi il momento di fare una pausa, e aiutati da Matt, i due
fratelli prepararono il cibo adatto a Typhlosion e gli altri,
i quali dopo tutta quella fatica furono più che lieti di
mangiarlo.
-Mi raccomando, ragazzi- li avvertì il loro Allenatore
-Cercate di tenervi leggeri, perché più tardi si
fanno le lotte di allenamento e dovete essere al massimo della forma,
ok?- aggiunse dopo, per poi vedere i Pokémon annuire ed
esprimere dei sinceri versi di risposta.
-Non vedo l’ora di vedere il tuo Typhlosion combattere- disse
invece Melanie -Immagino sarà fortissimo-
-“Fortissimo” è una parola grossa-
ribatté il moro, accarezzando il pelo del tipo Fuoco
-Diciamo solo che insieme a Pidgeot e Heracross è uno dei
tre Pokémon che rappresentano meglio il mio team
e…- proseguì, per poi interrompersi nel sentire
il PokéGear squillare. Una volta preso, il ragazzo
notò sullo schermo un numero familiare -Scusami
un secondo- disse rivolto alla sorellina mentre si allontanava e, una volta risposto, domandava il fatidico -Pronto?-
-Pronto, Alex? Sono io, Sonia- rispose la voce femminile
all’altro capo del telefono
-Oh, Sonia, da quanto tempo-
-Perdona il disturbo e scusa se salto i convenevoli, ma io e Laura
abbiamo saputo delle notizie gravi di cui penso tu debba essere
senz’altro informato-
-Notizie gravi? Quanto gravi?-
-Se ti dicessi che il Team Rocket è tornato far parlare di
sé, tu cosa ne dedurresti?-
-Che è qualcosa di davvero grave… ma che cosa
hanno combinato, stavolta?-
-Sintonizza la radio e lo scoprirai tu stesso- consigliò
l’Allenatrice veterana.
-Va bene- annuì il moro dagli occhi verdi, impostando la
radio del PokéGear e, dopo aver fatto cenno agli altri
presenti di venire ad ascoltare, mettere il vivavoce.
-Cari radioascoltatori di Johto…- cominciò a
parlare una voce anziana -Qui è il direttore Howard che vi
parla, e ho un importante annuncio da farvi.- continuò, per
poi schiarirsi la voce -Da questo momento in poi, la Torre Radio
apparterrà a quei distinti signori del Team Rocket, i quali
mi hanno promesso di utilizzarla in modo da diffondere per tutta la
Regione il seguente messaggio: “Torni da noi, o grande
Giovanni… il Team Rocket ha bisogno di Lei… per
tre lunghissimi anni siamo stati senza la guida di un leader
carismatico come Lei. Per tanto, se Lei è ancora vivo da
qualche parte, La preghiamo di tornare da noi”…-
Quando il direttore sembrò sul punto di proseguire, Alex
chiuse del tutto la sintonizzazione, certo che sia lui che i suoi amici
avessero sentito abbastanza. Stando ai vari incontri che avevano avuto
con i Rocket, c’era stata più di
un’occasione in cui si fossero mostrati come dei veri
malviventi, ma il sentire quelle parole e quel discorso così
pieno di boria e vanità era sicuramente segno che avevano
davvero passato il limite.
-Direi che ciò che hai sentito basti come spiegazione, non
è vero?- domandò la voce di Sonia, rimasta in
silenzio per tutto il discorso.
-Sì…- si limitò a rispondere il
ragazzo dai capelli a spazzola, lasciando la chiamata in vivavoce -E ti
dirò di più… questa cosa non mi piace
per niente…- aggiunse, visibilmente irritato da
ciò -Ma non preoccuparti, ce ne occuperemo noi, se
è questo ciò che volevi chiedermi-
-Perfetto… anche perché attualmente mia sorella
ed io stiamo facendo un sopralluogo nelle loro ultime basi segrete
rimaste in modo che non causino problemi a nessun’altra
città- spiegò poi la ragazza -Per il resto, mi
auguro che riusciate a fermare il grosso di loro che si
troverà sicuramente alla Torre Radio-
-E lo faremo, hai la mia parola… i Rocket avranno
ciò che si meritano- concluse il moro, chiudendo infine la
chiamata e passandosi poi una mano fra i capelli mentre si voltava
verso i suoi amici -Penso sia inutile dire che questa volta sono guai
seri, vero?-
-Già, ma mi meraviglio che il direttore della radio non
sembra aver fatto una piega riguardo a ciò che è
appena successo- esclamò Fran, leggermente adirata dopo aver
sentito tale annuncio -Come ha potuto cedere a dei criminali come
quelli? È inaccettabile!-
-È probabile, o possibile che lo avranno ricattato in
qualche modo, altrimenti non penso si sarebbe abbassato a dire parole
come quelle…- provò a rifletterci su Dylan -Ma
anche se fosse stato così, il tono di voce non era per
niente teso, anzi, era completamente rilassato e a tratti anche
mellifluo-
-Come se lo avessero ipnotizzato?- azzardò
un’ipotesi Matt.
-Ehi, ehi, ehi! Una cosa per volta, ragazzi- li interruppe Zeke
-Innanzitutto, qualcuno può spiegarmi che cosa diamine sta
succedendo?-
-E che cos’è il Team Rocket?- aggiunse Melanie, un
po’ confusa da quel discorso.
-Una banda di malviventi il cui scopo è rubare i
Pokémon altrui- spiegò brevemente Amy -Abbiamo
avuto a che fare più di una volta con loro, e penso che
definirli pericolosi sia dire poco-
-Già- concordò il moro, richiamando subito tutti
i membri del suo party -Ma adesso non abbiamo tempo da perdere,
dobbiamo dirigerci subito a Fiordoropoli e fermarli una volta per tutte-
-Non credo proprio, signorino!- le si parò davanti Alyssa,
accompagnata dal suo Wigglytuff -Pensi davvero che ti lasci andare
così su due piedi a rischiare la vita?-
-Wiggly!- aggiunse il Pokémon Pallone.
-Ma mamma, avrai sentito anche tu ciò che hanno detto alla
radio. Non ti aspetterai mica che ce ne stiamo fermi a guardare mentre
quei criminali mandano avanti i loro piani?-
-Ovvio che no, ma nemmeno gettarsi a capofitto senza un piano in mente
è un’opzione valida, dato che appena vi vedono
potrebbero attaccarvi senza un attimo di respiro-
-E allora cosa proponi di fare, sentiamo-
-Prima di risponderti avrei una domanda: avete ben presente come sono
vestiti quei criminali, giusto?-
-Beh, non credo proprio che passino troppo inosservati con quelle
divise nere e la R rossa sul petto… ma come mai questa
domanda, se posso chiedertelo?-
-Oh, nulla di particolare… è solo che mi
è appena venuta una piccola idea su come potrete agire
contro di loro senza che sprechiate troppe energie in lotte inutili-
-Un’idea? Wonderful, è proprio ciò che
ci serviva!- commentò Matt -A quanto pare, Al,
l’avere sempre idee giuste al momento giusto deve essere un
tratto di famiglia-
-Dipende ancora da quanto sarà “giusta”
come idea- aggiunse Fran.
-Aspettiamo e vedremo, allora…- concluse semplicemente Dylan.
Nel frattempo, quella stessa mattina alla Torre Radio, e più
precisamente nell’osservatorio del piano più alto
di essa, una figura in ombra osservava soddisfatto le Reclute dei
Rocket mentre requisivano con la forza gran parte dei
Pokémon della gente, che si trattasse o meno degli abitanti
di Fiordoropoli o di semplici turisti venuti in visita. Chi opponeva
resistenza veniva immediatamente imprigionato e scortato da qualche
parte dove non potesse nuocere a nessuno, mentre i più
intimoriti cercavano invano di scappare, venendo tuttavia feriti dai
Pokémon delle Reclute, privati forzatamente delle loro
Poké Ball e infine imprigionati anche loro come tutti gli
altri. E qualora infine ci fosse stato qualcuno che avesse avuto
l’intenzione di lasciare la città di straforo da
uno dei due confini, quel qualcuno sarebbe stato bloccato senza alcuna
possibilità di reagire dalle coppie di Drowzee poste a
guardia delle due vie. In poche parole, da quel momento in poi
Fiordoropoli sarebbe stata tagliata fuori dal resto della Regione.
-Tutto pare procedere secondo i piani, non è vero, capo?-
proferì una voce di donna, richiamando
l’attenzione dell’uomo.
-Proprio così, mia cara Atena… un passo per
volta- si limitò a rispondere l’interpellato
allontanandosi dal panorama che gli si presentava davanti e voltandosi
poi verso colei che gli aveva parlato -Ma dimmi, a che punto siamo con
l’operazione di raccolta in questa città?-
-Direi che siamo a buon punto- affermò la Generalessa,
controllando su un’apposita lista -La maggior parte dei
Pokémon rari è stata requisita con successo.
Certo, la Capopalestra locale ci ha creato non poche
difficoltà, ma grazie all’intervento di Milas
possiamo stare certi che non darà più fastidio-
-Molto bene… e per quanto riguarda invece il nostro
direttore?-
-Al momento è ancora impegnato nella nostra campagna pro
Team Rocket e sta continuando a diffondere il nostro messaggio per il
Boss-
-Eccellente… finalmente, questa lunga attesa avrà
fine…- disse l’uomo con tono nostalgico, per poi
appoggiare una mano sulla piccola R rossa stampata sul lato destro
della sua candida uniforme -Per il bene del nostro Boss Giovanni, il
Team Rocket risorgerà nuovamente, e come la scia di un razzo
spaziale che sfreccia nell’atmosfera, spazzeremo via chiunque
si opporrà a noi-
-Questo è poco ma sicuro, mio signore- concluse infine
Atena, per poi lasciare la sala in tutta tranquillità.
-Certo che è sicuro…- concluse il fantomatico
boss, ritornando ad osservare il “mondo”
dall’alto, per poi recitare come un vecchio motto
-“Ruba i Pokémon e traine profitto…
sfrutta i Pokèmon per profitto… tutti i
Pokémon esistono per la gloria del Team
Rocket…”- e lasciarsi infine andare ad un sorriso
sadico.
Per il resto della giornata le operazioni del Team Rocket procedettero
come da programma, e apparentemente non sembrò accadere
nulla di particolare, eccezione fatta per
l’arrivo in città da parte di tre Reclute, le
quali parevano aver portato con sé due Allenatrici che buona
parte degli altri membri parve ricordare molto bene. Per evitare
eventuali fughe, entrambe erano state legate ai polsi con una fune, e
tra i loro effetti personali non pareva esserci traccia di
Pokè Ball, in quanto le stesse erano invece nelle mani di
uno dei tre.
-A quanto pare avete fatto caccia grossa, ragazzi- disse una delle
Reclute minori, ghignando.
-Eccome, dopo tutto pare che abbiano avuto la fortuna di catturare non
una, ma ben due Allenatrici ficcanaso- disse un secondo membro
-Cos’è, vi stavate nascondendo da qualche parte,
per caso?-
-Siete solo dei maledetti… aspettate solo che io ed Amy ci
liberiamo e…- protestò la prima prigioniera, i
cui occhi nocciola erano in netto contrasto l’impeto appena
mostrato.
-Non attaccare troppo briga con loro, Fran, o rischi di fare il loro stesso gioco- la interruppe la seconda,
una ragazza dai capelli rossi e l’abito bianco -Hai
una vaga idea di quanti sono, vero? Anche se partissimo avvantaggiate,
potrebbero sempre avere la meglio su di noi col vantaggio numerico-
-La tua amichetta ha ragione, ragazzina- disse la Recluta in testa al
trio -In questo momento abbiamo noi il coltello dalla parte del manico-
-Proprio così…- aggiunse il secondo del trio, il
cui tono era calmo e piatto
-Non la passerete liscia, statene certi!- ribatté la castana.
-Sono d’accordo- aggiunse la rossa con aria speranzosa -Prima
o poi arriverà qualcuno che ve la farà pagare-
-Sempre ammesso che quel qualcuno riesca a superare tutti noi, eh eh
eh- se la rise il terzo, rigirandosi tra le dita le Ball da poco rubate
alle due -In questo caso sarebbe solo fatica sprecata-
-Ben detto, collega- fecero lo stesso le due Reclute con cui stavano
parlando, lasciandosi andare ad una grassa risata insieme al grosso
della loro truppa -E il bello è che anche se riuscissero a
superare le nostre prime linee, dubito fortemente che riescano a
raggiungere la Torre Radio o addirittura il Fiortunnel, dove abbiamo
nascosto sia i Pokèmon che i loro Allenatori-
-Ah, davvero?- disse con tono quasi sardonico il membro più
calmo del trio appena arrivato -Questa sì che è
una notizia interessante… direi che possiamo anche andarci
subito, dico bene, ragazzi?-
Sentendo tali parole, le Reclute del Team Rocket presenti iniziarono ad
insospettirsi non poco dei loro tre curiosi interlocutori, ma non
fecero nemmeno in tempo a confermare questi loro sospetti che
nell’arco di pochi minuti videro lo stesso trio liberare
improvvisamente le ragazze. Subito dopo aver fatto ciò, i
tre gettarono via i berretti delle uniformi e si rivelarono essere
Alex, Matt e Dylan, i quali senza perdere troppo tempo avevano mandato
in campo i loro Pokémon e avevano sconfitto i restanti
soldati, per poi filarsela e correre spediti in direzione della Torre
Radio, ma non prima di essersi nascosti in un posto più
sicuro per restituire le sfere alle ragazze e cambiarsi, rimettendosi
quindi i loro soliti abiti.
-Non c’è che dire, Al- esclamò Matt,
contento di essere tornato nei suoi panni -Tua madre ha proprio avuto
un’idea geniale nel confezionarci quelle uniformi da membri
del Team Rocket. Erano così ben fatte che non si sono
accorti di nulla-
-Concordo…- annuì Dylan, risistemandosi il
giubbotto -Grazie ad esse e alla buona interpretazione delle ragazze,
possiamo dire che la nostra infiltrazione è stata un vero
successo…-
-Già… e che successo- concluse il moro
quindicenne -Mai sottovalutare un genitore, specialmente se quel
genitore è abile nel ricamo e affini-
-Potete complimentarvi più tardi?- disse Fran, riportando i
tre alla realtà -Non so se ne siete al corrente, ma ho paura
che questa nostra missione potrebbe essere la più difficile
mai affrontata-
-Ha ragione, e stando a ciò che hanno detto quelle Reclute
immagino dovremo impegnarci non poco se vogliamo fermare una volta per
tutte i Generali- aggiunse Amy con tono un po’ preoccupato -E
immagino dovremo di nuovo dividerci i compiti come è
successo a Mogania, non è vero?-
-Se non c’è altra soluzione, possiamo solo fare
così- gli disse il musicista -E se non ricordo male, hanno
detto che i Pokémon catturati e gli abitanti fatti
prigionieri si trovano nel Fiortunnel, giusto? Well, non penso sia un
problema se di quello se ne occupano almeno due di noi e il resto pensa
a dare una lezione alle Reclute e, perché no, anche ai loro
Generali-
-Sempre se non sono gli stessi Generali a trovare noi…-
puntualizzò Dylan.
-In tal caso, possiamo andare io e Alex al Fiortunnel, sempre se il
nostro leader non ha nulla da ridire- propose subito dopo
l’Allevatrice dai capelli rossi
-Per me non c’è nessun problema- rispose il
ragazzo dagli occhi verdi -Anche perché, senza ostaggi da
tenere sotto tiro, il Team Rocket non avrà nulla su cui fare
leva per ricattarci-
-Allora facciamo come abbiamo deciso ora: tu ed Amy andate a liberare
gli ostaggi e noi tre iniziamo ad occuparci della Torre Radio- concluse
Fran -Mi raccomando, però. Cercate di non metterci troppo,
altrimenti va a finire che tutti i Generali ce li beccheremo
noi, ah ah ah-
-Certo, certo… molto divertente, Fran- disse sarcastico
l’Allenatore degli occhi verdi.
E accordatisi in questo modo, i cinque Allenatori si divisero nei due
gruppetti stabiliti e, dopo aver imboccato strade diverse, si recarono
ognuno verso la propria destinazione, pronti a dare a fermare
nuovamente, e molto probabilmente in maniera definitiva, le trame
ordite dal malvagio Team Rocket. Infatti, mentre Alex ed Amy si
facevano strada contro le diverse Reclute in modo da raggiungere il
prima possibile il Fiortunnel, il gruppetto capitanato da Matt, Dylan e
Fran cercava invece di evitare il più possibile gli scontri
in modo da risparmiare energie preziose. Tuttavia, quando arrivarono
alla Torre Radio, per i primi tre piani i ragazzi dovettero per forza
ricorrere ai loro Pokémon per poter proseguire,
approfittando solo di poche pause per riprendere fiato tra una lotta e
l’altra. Solo quando il terzetto riuscì a
raggiungere il quarto piano sembrò che la calma fosse
già arrivata non tanto per il fatto che il piano in
sé era vuoto quanto notare che a parte loro le uniche due
persone lì presenti erano il direttore della Torre Radio e
una figura dai capelli verdi e lo sguardo sadico, vestito di
un’uniforme del Team Rocket più decorata delle
altre.
-Oh? Ma guarda un po’ chi si rivede- li accolse
l’uomo, ghignando e puntando gli occhi su Dylan -Il piccolo
moccioso albino e gli altri mocciosi… da quanto tempo-
-Potrei dire lo stesso di te, Milas…- gli rispose il ragazzo
dagli occhi scarlatti -In effetti, mi pareva un po’ strano
che dopo la faccenda del Pozzo Slowpoke non ti fossi più
fatto vedere-
-Tsk… non dovresti nemmeno chiederti il perché di
questa mia scomparsa, dato per colpa tua mi sono dovuto sorbire una
lavata di capo dal nostro Boss e come punizione per il mio fallimento
ho dovuto collaborare con quel topo da laboratorio di Maxus per poter
ricalibrare le onde radio di questo posto!-
-E in poche parole, adesso che mi hai rivisto vorrai subito la tua
vendetta nei miei confronti…-
-Esattamente, ma purtroppo per voi questa volta non
combatterò da solo-
-What? E con questo cosa vorresti dire?- domandò Matt,
vagamente perplesso dal sentire quelle parole.
-Già, l’unico del Team Rocket che si trova in
questo piano sei solo tu- aggiunse Fran, la quale per nulla tranquilla
aveva iniziato a guardarsi intorno insospettita.
-Oh, ma è proprio qui che ti sbagli, mia cara- disse
all’improvviso il sedicente direttore, sorridendo anche lui
alla stessa maniera di Milas, per poi interrompersi e tossire
lievemente -Ma guarda un po’… ero così
eccitato all’idea di combattere che ho ripreso la mia voce
normale. Bah, non importa, tanto prima o poi mi avrebbero scoperto
comunque- aggiunse, per poi togliersi con un rapido gesto gli abiti e
rivelare la sua vera identità ai presenti -Ebbene
sì… ancora una volta siete stati ingannati dal
trasformista per eccellenza del Team Rocket, il cui presente Maxus!-
-No way! C’è pure il tipo che abbiamo visto a
Mogania!- esclamò con stupore il chitarrista
-Cos’è, avete per caso fatto una rimpatriata o
qualcosa del genere?-
-Vedremo se avrai ancora voglia di fare lo spiritoso dopo che ti avremo
conciato per le feste… anzi, dato che è da quando
vi siete apparsi voi che i nostri piani sono andati sempre in malora,
direi che sia più opportuno farvi fuori tutti- disse Milas
con tono irruente, mettendo mano ad una Pokè Ball -Vi
dimostrerò quanto possa essere pericolosa la furia del Team
Rocket… vai, Golbat!-
-E io invece penso che mi divertirò un mondo a vedere quanto
riuscirete a resistere contro di me… andate e spargete il
vostro gas più che potete, miei Koffing e Weezing!- aggiunse
il Generale trasformista, lanciando la bellezza di ben 5 sfere e
pregustandosi lo spettacolo che ne sarebbe venuto fuori una volta
aperte.
Infatti, nel giro di pochi minuti, i Pokémon Velenuvola di
Maxus avevano iniziato ad emettere gas fumogeno in gran
quantità, circondando la sala e obbligando i tre Allenatori
a coprirsi la bocca per non finirne vittima. Il Golbat di Milas invece,
una volta uscito dalla Ball, aveva aperto le fauci ed era planato verso
Dylan pronto ad azzannarlo, tentativo che andò a vuoto a
causa della pronta risposta da parte dell’albino, il quale
aveva tempestivamente mandato in campo Growlithe per difendersi da tale
assalto. Seguendo il suo esempio, anche Fran e Matt fecero la loro
parte, e usarono gli attacchi congiunti di Flaaffy e Sandslash per
fermare e mettere K.O. i Koffing. Fatto ciò, ora avevano la
strada spianata per confrontare i due Generali.
-Ottimo tempismo… ora ne mancano solo due- disse
Dylan, pronto a lottare di nuovo contro Milas -Growlithe,
è l’ora di cogliere i frutti del nostro
lavoro… attacca e usa Lanciafiamme!-
-Groooow!- latrò il Pokémon Cagnolino,
rilasciando dalla bocca un potente getto di fiamme contro Golbat.
-Flaaffy, lo stesso vale anche per noi, usa Scarica!-
esclamò la castana, osservando poi il tipo Elettro
rilasciare una potente scarica elettrica all’indirizzo del
Weezing nemico, il quale fu colpito in pieno.
-Cool, sembra proprio che i vostri Pokémon siano migliorati
parecchio- commentò Matt, osservando i due amici e compagni di viaggio in azione -Anyway, penso che il mio aiuto non serva se ci siete voi. Con
permesso…- proseguì mentre si incamminava verso
l’uscita della stanza.
-Io non credo proprio, mio caro… non se ci sarò
anche io!- gli disse a sorpresa Atena, la quale gli si era parata
davanti e aveva subito mandati in campo un Pokémon munito di
un grosso fiore rosso che gli spuntava sulla testa -Vileplume,
Petalodanza!-
-Vilepluuuume!- ubbidì l’essere, rilasciando una
scia di petali che travolse senza pietà sia il chitarrista
che il suo Sandslash, che essendo un tipo Terra, patì non
poco l’efficacia di quella mossa di tipo Erba.
-Oh, my… mi sa che ho parlato un po’ troppo
presto- disse di rimando il ragazzo, che una volta rialzatosi si era
armato della sua inseparabile chitarra e aveva iniziato a suonare -Oh,
beh, non importa… it’s show time, gente!-
Fine Cap.48
**Angolo dell'Allenatore** Ebbene sì... nonostante una
lunghissima assenza, rieccomi alla carica e con il primo di una breve
saga dove, come avete certamente intuito, Alex e i suoi amici
chiuderanno del tutto i conti con il Team Rocket. E ovviamente, quale
modo migliore per iniziare se non introducendo fin da subito un nuovo
scontro con i Generali e ampliando un po' di più
ciò che poteva davvero accadere nei giochi originali durante
il raid a Fiordoropoli?
In ogni caso, non aspettatevi vittorie facili, perché come
tutti sanno i Rocket saranno pur malvagi, ma non di certo stupidi o
ingenui, e potete stare certi che nei prossimi capitoli vi attenderanno
non poche sorprese. Quali saranno? Ma ovviamente vi basterà
continuare a seguirmi e lo scoprirete voi stessi ^^
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