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Autore: Franky93    23/12/2012    1 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.48:
The Rocket is back!

Dopo alcuni giorni passati nel relax, a casa di Alex la situazione generale era diventata molto più seria, dato che il giovane Allenatore doveva prepararsi al meglio per poter partecipare alla Lega Pokémon, e la cosa migliore da fare per lui fu quella di allenare la squadra insieme a suo fratello Zeke, il quale lo avrebbe aiutato a migliorare ancora di più tramite una sessione di allenamento ben organizzata. Ma prima di questo, il diretto interessato ebbe modo di mostrare al fratello minore e i suoi amici, ora riunitisi in giardino, il resto della sua squadra, che contava in sostanza un Pokémon rosa simile a Chansey ma munito di “ricci” e diverse decorazioni piumate, un Kingdra e infine due Pokémon che Alex non aveva mai visto prima: il primo era simile a Murkrow ma aveva il piumaggio molto più folto, il secondo invece rassomigliava ad una specie di rinoceronte bipede dalla pelle grigio-marrone, ricoperto da spesse placche arancioni.

-E questa, contando anche Vivian e Warren, è la mia squadra attuale al gran completo- disse Zeke, rivolgendosi poi agli altri -Non male, eh?-

-Beh, si può dire che è molto variegata- commentò Amy, per poi indicare gli ultimi due Pokémon -Però non riesco a capire che cosa dovrebbero essere loro due-

-Nemmeno io… che tipo di Pokémon dovrebbero essere?- aggiunse Alex.

-Oh, intendete Harry e Rocky?- replicò il ragazzo dagli occhi verde scuro, presentando prima il corvo e poi il rinoceronte corazzato -Beh, loro sono semplicemente due dei tre Pokémon che ho avuto modo di ottenere durante un mio breve viaggio a Sinnoh, e come specie sono rispettivamente un Honchkrow e un Rhyperior-

-Capisco… quindi a Sinnoh si possono trovare Pokémon del genere? Interessante…- proferì Dylan, osservando con interesse i due Pokémon -E immagino non sarà stato facile ottenerli-

-Beh, a dire la verità quando li avevo catturati erano solamente un Murkrow ed un Rhyhorn, che poi ho fatto evolvere col tempo e usando alcuni oggetti particolari che avevo trovato-

-Oggetti particolari?- domandò Fran, incuriosita dall’argomento -Come le Pietre Evolutive per esempio?-

-Beh, sì… ma nel caso di Harry e Rocky si era trattato di una Pietra Evolutiva e un Oggetto da Scambio-

-Wow… allora ciò vuol dire che a Sinnoh ci saranno molti altri tipi di Pietre- dedusse lei con occhi sognanti.

-Già, ma posso dire che ciò che vi ho detto riguardo tale Regione è solo la punta dell’iceberg, eh eh eh-

-Excuse me, ma c’è ancora una cosa che non ci hai spiegato- intervenne Matt -Hai detto che a Sinnoh hai ottenuto tre Pokèmon, giusto? Il terzo chi sarebbe, se ci è concesso saperlo?-

-Oh, vedo che siamo molto curiosi, eh? In tal caso abbi solo un momento di pazienza e lo scoprirai-

Una volta detto questo, Zeke si portò indice e pollice davanti alla bocca ed emise un fischio, al cui richiamo tre Pokémon uscirono da diversi punti del giardino di casa e lo raggiunsero nel giro di poco tempo. Il primo era un Pokémon bipede, col volto coperto da una maschera d’osso e con un lungo osso stretto in una zampa, il secondo era simile ad un insetto con un grande fungo che gli ricopriva tutto il corpo, e il terzo era una sorta di pipistrello munito di grandi ali e una lunga coda che terminava in una coppia di pungiglioni simili a quelli di uno scorpione.

-Signore e signori… ecco a voi gli altri tre Pokémon che uso come mie riserve- disse il ragazzo, rivolgendosi poi ai tre nuovi venuti -Mark, Paul, Gregory… fate un bel saluto ai nostri gentili ospiti-

-Marowak!- si presentò il primo, alzando in aria il suo osso.

-Parasect…- sibilò il secondo.

-Gliiiiscor- concluse infine il terzo.

-Ben nove Pokémon, eh? Cavoli, inizio ad invidiarti, fratellone- commentò Alex vedendo poi tutti i Pokémon di Zeke riunirsi e salutarsi -Io al momento ne ho solo otto, contando anche i due che ho mandato dal Prof…-

-Beh, ma non ciò non vuol dire mica che devi entrare in competizione con lui, my pal- gli disse Matt -E poi, non è detto che in futuro non ne otterrai altri-

-Ha ragione, tesoro- aggiunse Amy, appoggiandogli una mano sulla spalla -Per catturare nuovi Pokémon si trova sempre del tempo-

-Lo so, ma il problema è che allenare tutti quelli che ho catturato non è una passeggiata-

-Ma hai comunque tuo fratello a darti una mano, giusto?- gli ricordò Dylan -Finché potrai contare sulla sua esperienza potrai sicuramente allenare qualsiasi Pokémon aggiungerai alla tua squadra…-

-Tornando invece al vostro allenamento…- intervenne Fran -Avete già in mente che cosa fare di preciso?-

-Cosa fare, eh? Io pensavo ad alcune lotte insieme- rispose il quindicenne.

-E io a degli allenamenti individuali dove ciascun membro della sua squadra si allenava da sé- aggiunse invece il fratello maggiore -Sai, per potergli insegnare qualche mossa nuova-

-In tal caso, perché non fate metà e metà?- consigliò l’Allevatrice dai capelli rossi -Così la mattina ci si allena tutti insieme e nel pomeriggio si valutano i progressi fatti-

-Ottima idea!- ribatté Zeke senza pensarci -Io ci sto-

-E lo stesso vale per me- gli fece eco Alex, per poi allontanarsi un momento dal gruppo.

-Ehi, wait! Dove stai andando, Al?- gli chiese Matt.

-A chiamare Melanie, che domande- rispose il nativo di Borgo Foglianova -Scommetto che il vedermi mentre mi alleno le piacerà un sacco-

-Ah, ok… ma non metterci troppo, eh, altrimenti si comincia senza di te-

E una volta chiamata anche la sorellina minore, tutto fu pronto per iniziare l’allenamento di Alex, i cui Pokémon furono seguiti per tutta la mattinata sia da lui che dal fratello maggiore, continuando a migliorarsi man mano che il tempo passava. Venne poi il momento di fare una pausa, e aiutati da Matt, i due fratelli prepararono il cibo adatto a Typhlosion e gli altri, i quali dopo tutta quella fatica furono più che lieti di mangiarlo.

-Mi raccomando, ragazzi- li avvertì il loro Allenatore -Cercate di tenervi leggeri, perché più tardi si fanno le lotte di allenamento e dovete essere al massimo della forma, ok?- aggiunse dopo, per poi vedere i Pokémon annuire ed esprimere dei sinceri versi di risposta.

-Non vedo l’ora di vedere il tuo Typhlosion combattere- disse invece Melanie -Immagino sarà fortissimo-

-“Fortissimo” è una parola grossa- ribatté il moro, accarezzando il pelo del tipo Fuoco -Diciamo solo che insieme a Pidgeot e Heracross è uno dei tre Pokémon che rappresentano meglio il mio team e…- proseguì, per poi interrompersi nel sentire il PokéGear squillare. Una volta preso, il ragazzo notò sullo schermo un numero familiare -Scusami un secondo- disse rivolto alla sorellina mentre si allontanava e, una volta risposto, domandava il fatidico -Pronto?-

-Pronto, Alex? Sono io, Sonia- rispose la voce femminile all’altro capo del telefono

-Oh, Sonia, da quanto tempo-

-Perdona il disturbo e scusa se salto i convenevoli, ma io e Laura abbiamo saputo delle notizie gravi di cui penso tu debba essere senz’altro informato-

-Notizie gravi? Quanto gravi?-

-Se ti dicessi che il Team Rocket è tornato far parlare di sé, tu cosa ne dedurresti?-

-Che è qualcosa di davvero grave… ma che cosa hanno combinato, stavolta?-

-Sintonizza la radio e lo scoprirai tu stesso- consigliò l’Allenatrice veterana.

-Va bene- annuì il moro dagli occhi verdi, impostando la radio del PokéGear e, dopo aver fatto cenno agli altri presenti di venire ad ascoltare, mettere il vivavoce.

-Cari radioascoltatori di Johto…- cominciò a parlare una voce anziana -Qui è il direttore Howard che vi parla, e ho un importante annuncio da farvi.- continuò, per poi schiarirsi la voce -Da questo momento in poi, la Torre Radio apparterrà a quei distinti signori del Team Rocket, i quali mi hanno promesso di utilizzarla in modo da diffondere per tutta la Regione il seguente messaggio: “Torni da noi, o grande Giovanni… il Team Rocket ha bisogno di Lei… per tre lunghissimi anni siamo stati senza la guida di un leader carismatico come Lei. Per tanto, se Lei è ancora vivo da qualche parte, La preghiamo di tornare da noi”…-

Quando il direttore sembrò sul punto di proseguire, Alex chiuse del tutto la sintonizzazione, certo che sia lui che i suoi amici avessero sentito abbastanza. Stando ai vari incontri che avevano avuto con i Rocket, c’era stata più di un’occasione in cui si fossero mostrati come dei veri malviventi, ma il sentire quelle parole e quel discorso così pieno di boria e vanità era sicuramente segno che avevano davvero passato il limite.

-Direi che ciò che hai sentito basti come spiegazione, non è vero?- domandò la voce di Sonia, rimasta in silenzio per tutto il discorso.

-Sì…- si limitò a rispondere il ragazzo dai capelli a spazzola, lasciando la chiamata in vivavoce -E ti dirò di più… questa cosa non mi piace per niente…-  aggiunse, visibilmente irritato da ciò -Ma non preoccuparti, ce ne occuperemo noi, se è questo ciò che volevi chiedermi-

-Perfetto… anche perché attualmente mia sorella ed io stiamo facendo un sopralluogo nelle loro ultime basi segrete rimaste in modo che non causino problemi a nessun’altra città- spiegò poi la ragazza -Per il resto, mi auguro che riusciate a fermare il grosso di loro che si troverà sicuramente alla Torre Radio-

-E lo faremo, hai la mia parola… i Rocket avranno ciò che si meritano- concluse il moro, chiudendo infine la chiamata e passandosi poi una mano fra i capelli mentre si voltava verso i suoi amici -Penso sia inutile dire che questa volta sono guai seri, vero?-

-Già, ma mi meraviglio che il direttore della radio non sembra aver fatto una piega riguardo a ciò che è appena successo- esclamò Fran, leggermente adirata dopo aver sentito tale annuncio -Come ha potuto cedere a dei criminali come quelli? È inaccettabile!-

-È probabile, o possibile che lo avranno ricattato in qualche modo, altrimenti non penso si sarebbe abbassato a dire parole come quelle…- provò a rifletterci su Dylan -Ma anche se fosse stato così, il tono di voce non era per niente teso, anzi, era completamente rilassato e a tratti anche mellifluo-

-Come se lo avessero ipnotizzato?- azzardò un’ipotesi Matt.

-Ehi, ehi, ehi! Una cosa per volta, ragazzi- li interruppe Zeke -Innanzitutto, qualcuno può spiegarmi che cosa diamine sta succedendo?-

-E che cos’è il Team Rocket?- aggiunse Melanie, un po’ confusa da quel discorso.

-Una banda di malviventi il cui scopo è rubare i Pokémon altrui- spiegò brevemente Amy -Abbiamo avuto a che fare più di una volta con loro, e penso che definirli pericolosi sia dire poco-

-Già- concordò il moro, richiamando subito tutti i membri del suo party -Ma adesso non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo dirigerci subito a Fiordoropoli e fermarli una volta per tutte-

-Non credo proprio, signorino!- le si parò davanti Alyssa, accompagnata dal suo Wigglytuff -Pensi davvero che ti lasci andare così su due piedi a rischiare la vita?-

-Wiggly!- aggiunse il Pokémon Pallone.

-Ma mamma, avrai sentito anche tu ciò che hanno detto alla radio. Non ti aspetterai mica che ce ne stiamo fermi a guardare mentre quei criminali mandano avanti i loro piani?-

-Ovvio che no, ma nemmeno gettarsi a capofitto senza un piano in mente è un’opzione valida, dato che appena vi vedono potrebbero attaccarvi senza un attimo di respiro-

-E allora cosa proponi di fare, sentiamo-

-Prima di risponderti avrei una domanda: avete ben presente come sono vestiti quei criminali, giusto?-

-Beh, non credo proprio che passino troppo inosservati con quelle divise nere e la R rossa sul petto… ma come mai questa domanda, se posso chiedertelo?-

-Oh, nulla di particolare… è solo che mi è appena venuta una piccola idea su come potrete agire contro di loro senza che sprechiate troppe energie in lotte inutili-

-Un’idea? Wonderful, è proprio ciò che ci serviva!- commentò Matt -A quanto pare, Al, l’avere sempre idee giuste al momento giusto deve essere un tratto di famiglia-

-Dipende ancora da quanto sarà “giusta” come idea- aggiunse Fran.

-Aspettiamo e vedremo, allora…- concluse semplicemente Dylan.

Nel frattempo, quella stessa mattina alla Torre Radio, e più precisamente nell’osservatorio del piano più alto di essa, una figura in ombra osservava soddisfatto le Reclute dei Rocket mentre requisivano con la forza gran parte dei Pokémon della gente, che si trattasse o meno degli abitanti di Fiordoropoli o di semplici turisti venuti in visita. Chi opponeva resistenza veniva immediatamente imprigionato e scortato da qualche parte dove non potesse nuocere a nessuno, mentre i più intimoriti cercavano invano di scappare, venendo tuttavia feriti dai Pokémon delle Reclute, privati forzatamente delle loro Poké Ball e infine imprigionati anche loro come tutti gli altri. E qualora infine ci fosse stato qualcuno che avesse avuto l’intenzione di lasciare la città di straforo da uno dei due confini, quel qualcuno sarebbe stato bloccato senza alcuna possibilità di reagire dalle coppie di Drowzee poste a guardia delle due vie. In poche parole, da quel momento in poi Fiordoropoli sarebbe stata tagliata fuori dal resto della Regione.

-Tutto pare procedere secondo i piani, non è vero, capo?- proferì una voce di donna, richiamando l’attenzione dell’uomo.

-Proprio così, mia cara Atena… un passo per volta- si limitò a rispondere l’interpellato allontanandosi dal panorama che gli si presentava davanti e voltandosi poi verso colei che gli aveva parlato -Ma dimmi, a che punto siamo con l’operazione di raccolta in questa città?-

-Direi che siamo a buon punto- affermò la Generalessa, controllando su un’apposita lista -La maggior parte dei Pokémon rari è stata requisita con successo. Certo, la Capopalestra locale ci ha creato non poche difficoltà, ma grazie all’intervento di Milas possiamo stare certi che non darà più fastidio-

-Molto bene… e per quanto riguarda invece il nostro direttore?-

-Al momento è ancora impegnato nella nostra campagna pro Team Rocket e sta continuando a diffondere il nostro messaggio per il Boss-

-Eccellente… finalmente, questa lunga attesa avrà fine…- disse l’uomo con tono nostalgico, per poi appoggiare una mano sulla piccola R rossa stampata sul lato destro della sua candida uniforme -Per il bene del nostro Boss Giovanni, il Team Rocket risorgerà nuovamente, e come la scia di un razzo spaziale che sfreccia nell’atmosfera, spazzeremo via chiunque si opporrà a noi-

-Questo è poco ma sicuro, mio signore- concluse infine Atena, per poi lasciare la sala in tutta tranquillità.

-Certo che è sicuro…- concluse il fantomatico boss, ritornando ad osservare il “mondo” dall’alto, per poi recitare come un vecchio motto -“Ruba i Pokémon e traine profitto… sfrutta i Pokèmon per profitto… tutti i Pokémon esistono per la gloria del Team Rocket…”- e lasciarsi infine andare ad un sorriso sadico.

Per il resto della giornata le operazioni del Team Rocket procedettero come da programma, e apparentemente non sembrò accadere nulla di particolare, eccezione fatta per l’arrivo in città da parte di tre Reclute, le quali parevano aver portato con sé due Allenatrici che buona parte degli altri membri parve ricordare molto bene. Per evitare eventuali fughe, entrambe erano state legate ai polsi con una fune, e tra i loro effetti personali non pareva esserci traccia di Pokè Ball, in quanto le stesse erano invece nelle mani di uno dei tre.

-A quanto pare avete fatto caccia grossa, ragazzi- disse una delle Reclute minori, ghignando.

-Eccome, dopo tutto pare che abbiano avuto la fortuna di catturare non una, ma ben due Allenatrici ficcanaso- disse un secondo membro -Cos’è, vi stavate nascondendo da qualche parte, per caso?-

-Siete solo dei maledetti… aspettate solo che io ed Amy ci liberiamo e…- protestò la prima prigioniera, i cui occhi nocciola erano in netto contrasto l’impeto appena mostrato.

-Non attaccare troppo briga con loro, Fran, o rischi di fare il loro stesso gioco- la interruppe la seconda, una ragazza dai capelli rossi e l’abito bianco -Hai una vaga idea di quanti sono, vero? Anche se partissimo avvantaggiate, potrebbero sempre avere la meglio su di noi col vantaggio numerico-

-La tua amichetta ha ragione, ragazzina- disse la Recluta in testa al trio -In questo momento abbiamo noi il coltello dalla parte del manico-

-Proprio così…- aggiunse il secondo del trio, il cui tono era calmo e piatto

-Non la passerete liscia, statene certi!- ribatté la castana.

-Sono d’accordo- aggiunse la rossa con aria speranzosa -Prima o poi arriverà qualcuno che ve la farà pagare-

-Sempre ammesso che quel qualcuno riesca a superare tutti noi, eh eh eh- se la rise il terzo, rigirandosi tra le dita le Ball da poco rubate alle due -In questo caso sarebbe solo fatica sprecata-

-Ben detto, collega- fecero lo stesso le due Reclute con cui stavano parlando, lasciandosi andare ad una grassa risata insieme al grosso della loro truppa -E il bello è che anche se riuscissero a superare le nostre prime linee, dubito fortemente che riescano a raggiungere la Torre Radio o addirittura il Fiortunnel, dove abbiamo nascosto sia i Pokèmon che i loro Allenatori-

-Ah, davvero?- disse con tono quasi sardonico il membro più calmo del trio appena arrivato -Questa sì che è una notizia interessante… direi che possiamo anche andarci subito, dico bene, ragazzi?-

Sentendo tali parole, le Reclute del Team Rocket presenti iniziarono ad insospettirsi non poco dei loro tre curiosi interlocutori, ma non fecero nemmeno in tempo a confermare questi loro sospetti che nell’arco di pochi minuti videro lo stesso trio liberare improvvisamente le ragazze. Subito dopo aver fatto ciò, i tre gettarono via i berretti delle uniformi e si rivelarono essere Alex, Matt e Dylan, i quali senza perdere troppo tempo avevano mandato in campo i loro Pokémon e avevano sconfitto i restanti soldati, per poi filarsela e correre spediti in direzione della Torre Radio, ma non prima di essersi nascosti in un posto più sicuro per restituire le sfere alle ragazze e cambiarsi, rimettendosi quindi i loro soliti abiti.

-Non c’è che dire, Al- esclamò Matt, contento di essere tornato nei suoi panni -Tua madre ha proprio avuto un’idea geniale nel confezionarci quelle uniformi da membri del Team Rocket. Erano così ben fatte che non si sono accorti di nulla-

-Concordo…- annuì Dylan, risistemandosi il giubbotto -Grazie ad esse e alla buona interpretazione delle ragazze, possiamo dire che la nostra infiltrazione è stata un vero successo…-

-Già… e che successo- concluse il moro quindicenne -Mai sottovalutare un genitore, specialmente se quel genitore è abile nel ricamo e affini-

-Potete complimentarvi più tardi?- disse Fran, riportando i tre alla realtà -Non so se ne siete al corrente, ma ho paura che questa nostra missione potrebbe essere la più difficile mai affrontata-

-Ha ragione, e stando a ciò che hanno detto quelle Reclute immagino dovremo impegnarci non poco se vogliamo fermare una volta per tutte i Generali- aggiunse Amy con tono un po’ preoccupato -E immagino dovremo di nuovo dividerci i compiti come è successo a Mogania, non è vero?-

-Se non c’è altra soluzione, possiamo solo fare così- gli disse il musicista -E se non ricordo male, hanno detto che i Pokémon catturati e gli abitanti fatti prigionieri si trovano nel Fiortunnel, giusto? Well, non penso sia un problema se di quello se ne occupano almeno due di noi e il resto pensa a dare una lezione alle Reclute e, perché no, anche ai loro Generali-

-Sempre se non sono gli stessi Generali a trovare noi…- puntualizzò Dylan.

-In tal caso, possiamo andare io e Alex al Fiortunnel, sempre se il nostro leader non ha nulla da ridire- propose subito dopo l’Allevatrice dai capelli rossi

-Per me non c’è nessun problema- rispose il ragazzo dagli occhi verdi -Anche perché, senza ostaggi da tenere sotto tiro, il Team Rocket non avrà nulla su cui fare leva per ricattarci-

-Allora facciamo come abbiamo deciso ora: tu ed Amy andate a liberare gli ostaggi e noi tre iniziamo ad occuparci della Torre Radio- concluse Fran -Mi raccomando, però. Cercate di non metterci troppo, altrimenti va a finire che tutti i Generali ce li beccheremo noi, ah ah ah-

-Certo, certo… molto divertente, Fran- disse sarcastico l’Allenatore degli occhi verdi.

E accordatisi in questo modo, i cinque Allenatori si divisero nei due gruppetti stabiliti e, dopo aver imboccato strade diverse, si recarono ognuno verso la propria destinazione, pronti a dare a fermare nuovamente, e molto probabilmente in maniera definitiva, le trame ordite dal malvagio Team Rocket. Infatti, mentre Alex ed Amy si facevano strada contro le diverse Reclute in modo da raggiungere il prima possibile il Fiortunnel, il gruppetto capitanato da Matt, Dylan e Fran cercava invece di evitare il più possibile gli scontri in modo da risparmiare energie preziose. Tuttavia, quando arrivarono alla Torre Radio, per i primi tre piani i ragazzi dovettero per forza ricorrere ai loro Pokémon per poter proseguire, approfittando solo di poche pause per riprendere fiato tra una lotta e l’altra. Solo quando il terzetto riuscì a raggiungere il quarto piano sembrò che la calma fosse già arrivata non tanto per il fatto che il piano in sé era vuoto quanto notare che a parte loro le uniche due persone lì presenti erano il direttore della Torre Radio e una figura dai capelli verdi e lo sguardo sadico, vestito di un’uniforme del Team Rocket più decorata delle altre.

-Oh? Ma guarda un po’ chi si rivede- li accolse l’uomo, ghignando e puntando gli occhi su Dylan -Il piccolo moccioso albino e gli altri mocciosi… da quanto tempo-

-Potrei dire lo stesso di te, Milas…- gli rispose il ragazzo dagli occhi scarlatti -In effetti, mi pareva un po’ strano che dopo la faccenda del Pozzo Slowpoke non ti fossi più fatto vedere-

-Tsk… non dovresti nemmeno chiederti il perché di questa mia scomparsa, dato per colpa tua mi sono dovuto sorbire una lavata di capo dal nostro Boss e come punizione per il mio fallimento ho dovuto collaborare con quel topo da laboratorio di Maxus per poter ricalibrare le onde radio di questo posto!-

-E in poche parole, adesso che mi hai rivisto vorrai subito la tua vendetta nei miei confronti…-

-Esattamente, ma purtroppo per voi questa volta non combatterò da solo-

-What? E con questo cosa vorresti dire?- domandò Matt, vagamente perplesso dal sentire quelle parole.

-Già, l’unico del Team Rocket che si trova in questo piano sei solo tu- aggiunse Fran, la quale per nulla tranquilla aveva iniziato a guardarsi intorno insospettita.

-Oh, ma è proprio qui che ti sbagli, mia cara- disse all’improvviso il sedicente direttore, sorridendo anche lui alla stessa maniera di Milas, per poi interrompersi e tossire lievemente -Ma guarda un po’… ero così eccitato all’idea di combattere che ho ripreso la mia voce normale. Bah, non importa, tanto prima o poi mi avrebbero scoperto comunque- aggiunse, per poi togliersi con un rapido gesto gli abiti e rivelare la sua vera identità ai presenti -Ebbene sì… ancora una volta siete stati ingannati dal trasformista per eccellenza del Team Rocket, il cui presente Maxus!-

-No way! C’è pure il tipo che abbiamo visto a Mogania!- esclamò con stupore il chitarrista -Cos’è, avete per caso fatto una rimpatriata o qualcosa del genere?-

-Vedremo se avrai ancora voglia di fare lo spiritoso dopo che ti avremo conciato per le feste… anzi, dato che è da quando vi siete apparsi voi che i nostri piani sono andati sempre in malora, direi che sia più opportuno farvi fuori tutti- disse Milas con tono irruente, mettendo mano ad una Pokè Ball -Vi dimostrerò quanto possa essere pericolosa la furia del Team Rocket… vai, Golbat!-

-E io invece penso che mi divertirò un mondo a vedere quanto riuscirete a resistere contro di me… andate e spargete il vostro gas più che potete, miei Koffing e Weezing!- aggiunse il Generale trasformista, lanciando la bellezza di ben 5 sfere e pregustandosi lo spettacolo che ne sarebbe venuto fuori una volta aperte.

Infatti, nel giro di pochi minuti, i Pokémon Velenuvola di Maxus avevano iniziato ad emettere gas fumogeno in gran quantità, circondando la sala e obbligando i tre Allenatori a coprirsi la bocca per non finirne vittima. Il Golbat di Milas invece, una volta uscito dalla Ball, aveva aperto le fauci ed era planato verso Dylan pronto ad azzannarlo, tentativo che andò a vuoto a causa della pronta risposta da parte dell’albino, il quale aveva tempestivamente mandato in campo Growlithe per difendersi da tale assalto. Seguendo il suo esempio, anche Fran e Matt fecero la loro parte, e usarono gli attacchi congiunti di Flaaffy e Sandslash per fermare e mettere K.O. i Koffing. Fatto ciò, ora avevano la strada spianata per confrontare i due Generali.

-Ottimo tempismo… ora ne mancano solo due- disse Dylan, pronto a lottare di nuovo contro Milas -Growlithe, è l’ora di cogliere i frutti del nostro lavoro… attacca e usa Lanciafiamme!-

-Groooow!- latrò il Pokémon Cagnolino, rilasciando dalla bocca un potente getto di fiamme contro Golbat.

-Flaaffy, lo stesso vale anche per noi, usa Scarica!- esclamò la castana, osservando poi il tipo Elettro rilasciare una potente scarica elettrica all’indirizzo del Weezing nemico, il quale fu colpito in pieno.

-Cool, sembra proprio che i vostri Pokémon siano migliorati parecchio- commentò Matt, osservando i due amici e compagni di viaggio in azione -Anyway, penso che il mio aiuto non serva se ci siete voi. Con permesso…- proseguì mentre si incamminava verso l’uscita della stanza.

-Io non credo proprio, mio caro… non se ci sarò anche io!- gli disse a sorpresa Atena, la quale gli si era parata davanti e aveva subito mandati in campo un Pokémon munito di un grosso fiore rosso che gli spuntava sulla testa -Vileplume, Petalodanza!-

-Vilepluuuume!- ubbidì l’essere, rilasciando una scia di petali che travolse senza pietà sia il chitarrista che il suo Sandslash, che essendo un tipo Terra, patì non poco l’efficacia di quella mossa di tipo Erba.

-Oh, my… mi sa che ho parlato un po’ troppo presto- disse di rimando il ragazzo, che una volta rialzatosi si era armato della sua inseparabile chitarra e aveva iniziato a suonare -Oh, beh, non importa… it’s show time, gente!-

Fine Cap.48

**Angolo dell'Allenatore** Ebbene sì... nonostante una lunghissima assenza, rieccomi alla carica e con il primo di una breve saga dove, come avete certamente intuito, Alex e i suoi amici chiuderanno del tutto i conti con il Team Rocket. E ovviamente, quale modo migliore per iniziare se non introducendo fin da subito un nuovo scontro con i Generali e ampliando un po' di più ciò che poteva davvero accadere nei giochi originali durante il raid a Fiordoropoli?
In ogni caso, non aspettatevi vittorie facili, perché come tutti sanno i Rocket saranno pur malvagi, ma non di certo stupidi o ingenui, e potete stare certi che nei prossimi capitoli vi attenderanno non poche sorprese. Quali saranno? Ma ovviamente vi basterà continuare a seguirmi e lo scoprirete voi stessi ^^
   
 
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