Istantanea

Un lanoso cucciolo di scimpanzé con capello rosso da Babbo Natale.
Sarebbe stata un’immagine degna di una cartolina di auguri, se solo Cesare avesse gradito – e lui, a scanso di equivoci, non gradiva affatto.
E lo rendeva noto con una serie di «u-u-uh» lamentosi e continue manate al braccio di Will.
«Buono, Cesare… Sta’ fermo solo un attimo». Dove diavolo era la macchina fotografica? «Papà, hai visto la macchina fotografica?»
«È lì sul tavolino».
Will l’agguantò velocemente, ma quando tornò a girarsi verso lo scimpanzé era troppo tardi.
Ora, Cesare teneva il berretto tra le mani, come un bambino che chiede l’elemosina, e guardava il giovane con i suoi enormi occhi, verdi e colpevoli.
Con un sospiro, Will cedette la macchina fotografica a suo padre. «Non importa» disse, davanti a quell’espressione da cucciolo bastonato. «Niente foto, va bene. Il ricordo sarà sufficiente».
Stridendo di gioia, Cesare gli gettò le braccia al collo, in un gesto irruente che fece scoppiare a ridere Will – sorriso luminoso e occhi strizzati.

Dal suo angolo, con un flash accecante, Charles immortalò prontamente quell’abbraccio.