«Volevamo invitarti al cinema» rispose Goten, volenteroso.
«Oh». Marron sbatté le palpebre. «Grazie, ma non posso». Allargò le braccia come a comprendere tutta l’isola. «Non vedete che ho da fare?»
Loro guardarono, ma almeno sulla spiaggia non c’era molto se non sabbia, ghiaia, e alghe.
«Non si sono ancora schiuse?» indovinò Trunks.

Marron e Trunks. Una raccolta di drabbles di 100 parole.
1 # «Io ho il sangue blu» sostenne Trunks, altezzoso. «Non mi abbasso a giocare con le mocciose».
15 # Marron lo circondò con le proprie braccia, strofinando il viso contro la sua spalla. «Impara questo» gli disse, «nulla batte il calore umano».
20 # Il primo complimento in assoluto che Trunks rivolse a Marron fu: «Hai un bel mento».
41 # «Papà, papà, lo zio Vegeta ha detto che i saiyan sono cattivi!»
55 # Trunks sospettava che, presto o tardi, la sua famiglia lo avrebbe ucciso.
57 # Tra il cozzare dei denti e lo scontro dei nasi, il loro primo bacio era stato tutto fuorché perfetto.
65 # «Tagliarla così mi sembra rischioso» osservò Marron. «Potresti usare un coltello, sai?»
68 # «Marron, aspetta, non possiamo parlarne?»
73 # «Quando ero piccola» ricordò Marron mentre entravano in camera di Trunks, «non avevo il naso».
76 # Marron era di almeno una testa più bassa di Trunks, e lui si divertiva sin troppo a stuzzicarla al riguardo.
83 # «Pensi mai al fatto che tua madre e Chichi hanno fatto sesso con un alieno?»
84 # «Mi faccio una doccia e poi sono tutto tuo».

[Per Nede]
E se Goku avesse una figlia?
Essere adolescenti, tra gli sbalzi d’umore e la goffaggine, non è mai facile.
Se poi si aggiunge un padre combattente, eroe affettuoso ma irraggiungibile, che è stato assente per quasi un terzo della tua vita… Be’, le cose si fanno ancor più complicate.
Son Aliys lo sa bene.

In passato, C-18 aveva dato la caccia a Goku per ucciderlo. Ora Goku era morto, ma qualcosa di lui restava: Gohan, e la creatura che Chichi portava in grembo. Possibile che C-18 volesse fare piazza pulita anche di loro?
E poi, di punto in bianco, Chichi si ritrovò con una borsa di carta piazzata davanti al naso.
«Ti ho riportato i tuoi vestiti» disse C-18, bruscamente.

Goku avrebbe preferito di gran lunga battersi con un nuovo nemico anziché trovarsi in quel corridoio.
A poco valeva il fatto di aver già portato Gohan a vaccinarsi in passato. All’epoca erano andati sia lui che Chichi, e per quanto lo riguardava era stata un’esperienza terribile.
D’altra parte, non aveva avuto molte opportunità di trascorrere del tempo da solo con Goten. Stavano ancora imparando a conoscersi, e questa era una buona occasione – per quanto terrificante – di fargli da papà.

Videl gettò un’occhiata al di sopra della propria spalla, verso il bancone dove il suo esperimento fallito sembrava torreggiare minacciosamente. «Sì, tutto bene, è solo che… volevo farti una sorpresa».
«Una sorpresa?» ripeté Gohan, interrogativo.
«Volevo prepararti una torta» confessò la ragazza.

«Meno male, era un regalo di compleanno a cui tenevo molto…»
L’espressione di Goku si fece interrogativa. «Che cos’è un compleanno?»
Bulma lo fissò, incredula, di colpo del tutto dimentica del guanto. «Non lo sai?!»
«No».

Lila Barton e i suoi pensieri alla fine della cerimonia per Tony, dopo gli avvenimenti di Endgame.

[The Untamed]
Dopo aver avanzato un altro po’ attraverso l’erba alta, Wei Wuxian si fermò sotto un albero che aveva rami bassi, facili da afferrare, e annunciò: «Questo va bene».
Jiang Cheng rivolse un’occhiata dubbiosa verso la cima. «Non è troppo alto?»
Wei Wuxian scosse energicamente la testa. «Con gli alberi troppo bassi non c’è gusto» sentenziò.

Non seppe per quanto rimase lì impietrita, ma poi la voce di Nicky la riscosse: «Nile? Va tutto bene?»
Lei rialzò di scatto la testa. «Sì, io…» Non riuscì a reggere i loro sguardi preoccupati, e si morse il labbro. «Io…»
Loro attesero e Nile esitò, passando lo sguardo da Nicky a Joe. Non era sicura…
«Ho solo visto la data di oggi» si sentì dire, quasi tutto d’un fiato. «È… è il compleanno di mio fratello».

Inspirando dal naso, il bambino si strofinò le braccia infreddolite, e in quel momento uno dei soldati al servizio dei Fëanoriani attraversò il cortile quasi di corsa.
Elros lo guardò passare con un certo interesse. «Sembrava agitato» commentò poi. Si girò verso Elrond. «Credi sia successo qualcosa?»
«Non lo so» borbottò lui in risposta.
Non sapeva cosa pensare. Possibile che Maglor e Maedhros fossero sotto attacco? Ripensò al lampo di lame che gli era parso di vedere, e sentì una fitta di panico. Per quanto pensasse che i Fëanoriani se lo sarebbero meritati, lui non voleva ritrovarsi nuovamente nel mezzo di una battaglia.

Tutti gli assaltatori hanno le idee ben chiare su come vorrebbero morire per il Primo Ordine. Be'. Quasi tutti.
May the 4th be with you!

«Non ti fa paura?» le chiese Maureen, con una certa cautela. «Non ricordare niente?»
«In parte» ammise Clary, sinceramente. Soprattutto i primi giorni. «Ma, ecco… Ho l’impressione che, dovunque io sia stata… ho l’impressione che fossi al sicuro».
O forse non proprio al sicuro. Ma al proprio posto.

Credi davvero di poter tornare da loro, ragazzo? Credi che ti accoglieranno a braccia aperte, dopo quello che hai fatto?
Quello che aveva fatto… Ben avrebbe tanto voluto non pensarci. Fissò le macerie che aveva davanti, abbracciandosi le gambe. Le sue mani sanguinanti macchiarono la stoffa chiara dei suoi pantaloni, ma lui non se ne curò. Continuava a non avvertire la presenza di Luke.

[Missing moment 1x07]
«E che cosa si dice di me?» gli chiese Magnus incuriosito.
Prima di rispondere, Alec sorseggiò cautamente il proprio cocktail. «Che sei un edonista. E che sei avido». Fece una smorfia, e Magnus si chiese se fosse dovuta a quelle parole o al sapore dell’alcol. «Si dice anche che sei molto potente, ma credo che questo sia vero».