#Consapevolezza
Prima di dormire era solita cercare di
riordinare i pensieri di un'intera giornata e metterli in fila,
seguendo un'immaginaria linea razionale. Scartava quei pensieri bui,
sprazzi di oscurità e di antichi ricordi, e si stringeva al
petto i
momenti più tranquilli.
Una volta finito e raggiunta una strana
pace, spegneva la luce e si rintanava nel mezzo del letto, protetta
dalle coperte e dai pensieri.
Ma ora le cose erano cambiate.
Ogni volta che si spostava bruscamente
nel letto, incontrava un piede, toccava un braccio, sfiorava un
petto.
Non aveva più bisogno di pensieri, di
momenti di raccoglimento, tutto poteva essere riassunto dalla sua
costante presenza.
Ogni sera respirava il suo profumo.
Ogni sera le sue labbra la baciavano
con delicatezza, sfioravano una spalla e proseguivano lentamente per
il collo.
Ogni sera un braccio la cingeva, forte
e deciso, a sé.
Ogni sera parlavano e discutevano.
Ogni sera gli raccontava di quei
pensieri che silenti e velenosi si aggiravano ogni giorno nella sua
testa.
Sera dopo sera, la consapevolezza di
essere amata, nonostante tutto, distruggeva gli ultimi muri della sua
coscienza.
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