Silly love songs cap.3
(cap.2)
-Blaine che sopresa, non mi aspettavo di vederti, prego accomodati-
Il
moro, con la solita camminata elegante e vestito con la solita e
monotona divisa della Dalton, entrò in casa Hummel-Hudson e
trovò posto sul comodo divano, ancora caldo, dove pochi minuti
prima stava placidamente riposando Kurt.
-Vedi
quando stamattina non ti ho visto ho provato a chiamarti, ma tuo padre
ha risposto e mi ha spiegato tutto ed eccomi qui, sopresa!-
Per
dare alla frase una maggiore enfasi sfoderò il suo strabiliante
sorriso e Kurt in quel momento si accorse che fuori c'era il sole e che
lui si trovava da solo, in casa sua, in pigiama, con Blaine seduto sul
suo divano.
-Allora? Come stai? Perchè non sembri avere una bella cera, non che tu sia brutto, è solo che..-
-Blaine, stai straparlando!-
-Sì, giusto, scusa.-
Accadeva spesso, specialmente negli ultimi tempi, che il moro fosse, se
possibile, ancora più esagitato, specialmente in sua compagnia.
Kurt non poteva negare che non gli fosse venuto qualche dubbio, ma se
solo si sforzava di pensare che un ragazzo del calibro di Blaine -
bello, composto e talentuoso, per intenderci- potesse provare qualcosa
di vagamente profondo per uno come lui - timido, insicuro e
melodrammatico- capiva che quella cozzaglia di caratteristiche
stonava e, anche se aveva sempre sentito dire che gli opposti si
attraggono, nel loro caso non ci credeva.
-Comunque sto meglio, grazie per la preoccupazione-
E anche se il soprano cercò di sembrare il più credibile
possibile, Blaine colse qualcosa nel suo sguardo, una sfumatura
malinconica che lo portò a rivolgere a Kurt una tra le
tante fatidiche domande che gli ronzavano in testa.
-Ancora gli incubi?-
Il più vecchio dei due si stupì e non poco, quel ragazzo
riusciva a leggergli dentro come nessuno al mondo aveva mai fatto. Era
anche per quello che si era affezionato molto all'usignolo, con lui le
parole diventavano superflue e Blaine sapeva sempre come aiutarlo.
-Sì, ancora gli incubi, ma ormai mi sto abituando. Ci ho preso
quasi gusto sai? Perchè stavo quasi inziando a vivere come una
persona normale - che poi non capisco ancora cosa intenda la gente per
"normalità"!- ma i miei fantasmi tornano sempre a ricordarmi che
sono un abominio, che non c'è posto per me se non tra le fiamme
divoratrici dell'Inferno e che non potrò mai vivere come tutti
gli altri, che non merito di essere felice.-
E per quanto il soprano si sforzasse di essere forte, non riuscì
a trattenere le lacrime che, traditrici, iniziarono a solcargli le
guance. Blaine allora lo abbracciò forte, facendogli appoggiare
la testa nell'incavo tra il suo collo e la spalla e, lasciandolo
sfogare, gli sussurrò parole dolci, confortanti e Kurt, per la
prima volta dopo molto tempo, si sentì protetto.
Dopo quelle che ad entrambi sembrarono ore interminabili, il soprano si
sforzò di rialzare il viso così da poter guardare meglio
in faccia il suo "Principe Azzurro", corso in suo soccorso per salvarlo
dai demoni del passato tornati per cercare di distruggerlo, di
affondarlo.
Però lui era un Hummel, era forte e fin troppo coraggioso - una
delle tante prove a testimonianza di ciò era l'aver affrontato
Karofsky da solo, faccia a faccia, nonostante la costante paura di
rischiare di tornare a casa con qualche osso rotto - non si sarebbe
lasciato abbattere così facilmente e con Blaine al suo fianco
sentiva di poter arrivare ovunque.
-Va un po' meglio ora?-
-Sì, ti ringrazio-
Fu in quel momento, mentre Blaine stringeva con decisione la sua mano e
legava il suo sguardo cangiante con quello celeste dell'altro che Kurt
realizzò di dover fare qualcosa, di dover agire in fretta prima
di perdere l'occasione giusta.
"Carpe Diem" avrebbe detto il saggio Burt!
-Intendevo grazie di tutto, Blaine. Di esserci sempre stato, di avermi
aiutato, di avermi sostenuto e di avermi fatto coraggio quando ero
pronto a cedere alle torture di quei bruti e, soprattutto, grazie di
avermi fatto sentire un ragazzo apprezzato per ciò che sono e
non un rifiuto della società-
Poi allungò leggermente in collo e lasciò un bacio sulla
guancia ispida dell'amico che, ancora una volta, aveva uno sguardo
strano, qualcosa tra stupore e felicità.
-Tu, Kurt Elizabeth Hummel, sei la persona più straordinaria che
abbia mai avuto il piacere di conoscere e farò tutto ciò
che è in mio potere per farti stare bene-
Il soprano potè sentire con chiarezza il suo cuore fare un salto
all'indietro e tornare al suo posto, ma non volle darlo a vedere
perchè dentro di sè albergava ancora quel pensiero,
quello che vedeva lui e Blaine come semplici amici.
Quella volta però voleva solo godersi il momento, così
rimise la sua testa sulla spalla del compagno e chiuse gli occhi,
lasciandosi trasportare dal ritmo del respiro dell'altro e, mentre
cadeva sempre più velocemente tra le braccia di Morfeo,
potè quasi giurare di aver sentito i loro cuori battere
all'unisono.
Angolo Doc_
Buon anno a tutti! E buona Befana!
Ormai i miei ritardi cronici sono un'abitudine, ma tra i troppi impegni
e l'ispirazione che era andata in vacanza - beata lei!- sono riuscita a
scrivere queste poche -scusatemi!- righe e spero davvero che vi possano
piacere.
La storia non ha una gran trama, è il lento cambiamento del
rapporto di questi due cuccioli di pinguino da amici a innamorati, con
tanto di ostacoli che è solo la mente di Kurt a creare,
perchè, non so a voi, ma a me è capitato u.u
Detto ciò vi lascio due link se volete farci un salto:
Perfect for eachother la mia prima CrissColfer di soli 3 capitoli
Doc_ di EFP La mia pagina autrice su Facebook! se vi va di chiaccherare mi trovate lì (:
Detto questo ci sentiamo nelle recensioni per consigli, critiche o qualunque tipo di commento!
Buon rientro a scuola a tutti!
Baci Tams
|