Eccomi con l’epilogo di questa storia.
Chiedo venia per il ritardo abissale che separa questo capitolo dal
resto della storia – vi consiglio di rileggere almeno gli ultimi
capitoli, dato che potrebbe risultarvi difficile ricordare tutti gli
accadimenti!
È che mi ero messa in mente di pubblicare l’epilogo per un’occasione
speciale. Alla conoscenza di qualche informazione succosa sul plot di
Thor 2 oppure alla vista della nuova acconciatura di Loki! (Bramo di
vedere come gli faranno i capelli e sono una grande fan del “lungo e
liscio” per il nostro trickster.)
Purtroppo niente di tutto questo ma, ehi!,
abbiamo le foto di Chris Hemsworth sul set e sfoggia delle bellissime
treccine! Thor con le trecce è una cosa meravigliosa ed io l’avevo
descritto con un’acconciatura simile in questa fic, quindi sono
contenta.
Intanto, per elaborare tutti i miei feels
su questa coppia, ho scritto un epilogo felice e lo dico già da ora.
Sì, perché sono dèi e WTF se sconfiggono ogni legge naturale.
Quest’OTP può.
Ringrazio quanti hanno seguito, piacciato e preferito.
Loyrala, ELE106, miry1410, Trinkara, il mio tomoyo Zoisite e poi TsunadeShirahime, Efy, Raphus Cucullatus, BlackRaven, Beckystark e, davvero, tutti quelli
che hanno speso del tempo per commentare. Grazie mille, di cuore!
E poi niente. Voglio il secondo Thor. E voglio questi due, se riuscite
a procurarmeli. :3
Alla prossima!
Epilogo .
Gli Dèi Ritornano
“Oh fratello, ti amo come non ho mai
amato nulla in questa esistenza e nell’altra, ma ti prego: smettila di
drammatizzare!”
Loki serrò i pugni, gli occhi spalancati e freddi, lo stomaco stretto
in una morsa. Con coraggio, si trattenne dal voltarsi e comandò a se
stesso fermezza e razionalità: tante volte aveva sognato di udire la
voce di Thor, di sentire il suo respiro caldo e le sue dita sulla
pelle. La follia, che l’aveva accompagnato nei giorni in prigione, era
tornata a tormentarlo dopo morte dell’amato fratello. I sensi avevano
preso ad ingannare il dio Ingannatore.
Ironia amara.
“Loki,” sussurrò ancora la presenza alle sue spalle. Tenera, agognata –
oh così amata … “Voltati e
guardami. Sono io, Thor.”
“Certo che sei tu,” pianse il dio dell’Inganno. “Sei sempre tu. Sempre. Nei
sogni, nel delirio e nelle visioni …”
Un sospiro pesante.
“Guardami, ti prego. Ho richiuso le porte del Valhalla alle mie spalle
… se non mi credi, niente avrà senso. Resterò intrappolato in un limbo
sino alla fine del tempo.”
Il dio dell’Inganno si voltò di scatto, preoccupato.
Strinse la veste di seta nera e mosse qualche passo esitante
nell’oscurità.
La pelle nuda del fratello splendeva come il sole del meriggio, i suoi
capelli dorati, luminosi sembravano riflettere i colori della luce.
Ogni dettaglio del volto era perfetto: le ciglia folte e lunghe, la
curva del sorriso, la fronte … Il corpo dell’ombra era forte e robusto,
libero dalle cicatrici che lo avevano segnato in secoli di regno,
eternamente baciato da una giovinezza miracolosa.
“Come …” esalò Loki, la mano scheletrica che si tendeva verso il torace
possente senza osare sfiorarlo.
Thor sorrise e replicò con una parola: “Leggenda.”
Gli occhi di Loki lo percorsero ancora, avidi. Studiarono con
concentrazione ogni centimetro. Le gambe, i piedi grandi, il sesso,
l’addome …
“Oh.” Singhiozzò il dio,
scorgendo il segno della ferita che aveva ucciso il re in battaglia.
“Oh …”
“Sì,” mormorò lui, quasi imbarazzato. “Questa è l’unica eccezione.”
Loki si inginocchiò e si rialzò e lo circondò, in un esame senza fine.
“Fratello, potresti smettere di essere tanto diffident –“
“Taci! Devo capire se sei
veramente tu.”
Thor chinò il capo paziente e Loki ebbe la prova finale.
“Sei davvero qui,” disse ancora, trattenendo nuove lacrime. “Dannato,
come mi hai fatto soffrire!” aggiunse, vendicativo.
Il dio del Tuono sfoderò una malefica espressione indifesa.
“Ho bisogno che mi tocchi,” confessò, col capo inclinato e gli occhi
chiari che brillavano di tenerezza e vulnerabilità. “Ho bisogno che tu
mi renda di nuovo reale.”
Loki strinse i pugni.
“Come faccio a sapere che non sei un incantesimo dei miei nemici? Una
crudele illusione che si rivelerà mortale una volta che avrò eseguito
il tuo comando?”
“Sai già chi sono …”
“Sei freddo!” esclamò Loki,
rabbioso. “Sei freddo e morto! Non sei per niente come il mio Thor! Lui era … vivo come
l’estate e mi proteggeva, mi
riscaldava.”
“Toccami e potrò farlo ancora.”
Il dio dell’Inganno si morse le labbra.
Fissò l’ombra che gli chiedeva di tendere la mano e rise, sgradevole,
all’idea di morire per mezzo di un trucco tanto elementare quanto bene
congeniato. Avvicinò il palmo aperto al torace di Thor – e al diavolo la morte, l’inganno e le
Norne stesse ... – lo sfiorò con dolcezza, beandosi del tepore
della pelle che si fece più intenso, bruciante.
Thor divenne materiale e lo afferrò per i fianchi, reclamò le sue
labbra in un bacio violento e rabbioso e caldo e tutte le cose che Thor
era.
Loki si arrese, socchiuse gli occhi tra le braccia dell’amato fratello.
La morte gli sembrò un dettaglio insignificante.
“Se sei un inganno, un’ombra traditrice … uccidimi adesso. Spirerò
felice.” Mormorò senza fiato.
Thor scosse il capo, quasi incredulo, enormemente divertito.
Il principe perduto lo baciò ancora e ripromise a se stesso che,
stavolta, non gli avrebbe negato nulla: avrebbe concesso a Thor anche
dieci figli, se questi riteneva opportuno divenire capobranco di una
cucciolata di semidei. Gli avrebbe dato tutto.
“Perché?” chiese soltanto, assillato dall’interrogativo più importante.
Eri alle porte del Valhalla, nel
paradiso a cui sempre hai sognato di ascendere.
Thor sorrise.
“Non potevo lasciarti,” ammise semplicemente. “Godere della beatitudine
sapendoti solo e sofferente, incline al male … ciò che le Norne mi
hanno concesso è prezioso e unico, non intendo sprecarlo. Devo starti
accanto, Loki. Dopotutto, cos’è Loki
senza Thor?”
Il principe perduto gli carezzò il volto.
“E cosa Thor senza Loki?”
chiese ancora il re dorato.
C’era tempo per ristabilire gli equilibri, per combattere con ardore e
stringersi ancora di più.
C’era tempo, finalmente.
Oh baby, can’t you see?
I’m shining just for you
Loneliness is over
Dark days are through
(The Black Keys)
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