Villa
Rebekah, Mystic Falls
“Trentotto
gradi, signore. Come alle terme.”
“Mh...
meraviglioso...”
“Non
dovevo comprare quella maledetta wii...” sbuffò
Rebekah tirando indietro la testa. “Ma che hanno, gli uomini,
contro le piscine riscaldate?”
Caroline
sorrise, piacevolmente rilassata. “Se fossero tutti qui,
parlerebbero.”
“Avete
fatto caso a quanto parlano, quando sono insieme?” Elena
sistemò la spallina del reggiseno e fissò meglio le
forcine che tenevano alti i capelli.
“Non
parlano, tirano frecciatine...”
“O
si insultano.”
“Ve
ne è toccato uno a testa, io devo sopportarne tre.”
Rebekah sventolò una brocca di soluzione alcolica mista ad un
liquido arancione e prese quattro bicchieri di cartone spesso. Uno,
due, tre... e la quarta? La vampira si guardò attorno,
perplessa.
“E'
rimasta dentro con gli altri.”
“Sta
giocando anche lei?!”
Caroline
batté le ciglia e lanciò uno sguardo gelido.
***
“Sei
un maledetto cheater!”
“Non
sai perdere!”
“Io
non perdo a Modern Warfare! Io ti fotto con il lanciagranate,
se provi ad appostarti di nuovo su quel tetto irraggiungibile per
spararmi addosso, ogni volta che torno in gioco!” Dianna si
strappò la cuffia dalla testa con un sibilo arrabbiato e mancò
poco le lanciasse in testa a Kol. “Baro!”
“Dichiariamo
concluso il Deathmatch a squadre prima che scorra il sangue!”
Elijah ammortizzò l'occhiataccia di Dianna, si frappose fra
lei e il fratello, Kol rispose con un doppio dito medio e Klaus
sbuffò. “Mi avete rovinato il divertimento. Fanculo, mi
butto in acqua.”
Dianna
fissò Kol un'ultima volta, prima di slacciare la felpa con un
gesto violento. “Ti seguo.”
“La
tua ragazza se la prende parecchio. In fondo, è solo un gioco.
Si chiama infiltrazione tattica....”
“Si
chiama barare.”
Il
ragazzo alzò le spalle e portò le mani dietro la testa.
“La conosci da molto?”
“Due
anni.”
“Due
anni” ripeté, incuriosito. “Nasconde qualcosa.”
Era
il 'cane da caccia' della famiglia. Senza di lui, non avrebbero mai
trovato Katherine. Elijah pensò di assumerlo seduta stante.
“E' solo riservata.”
“Nasconde
qualcosa.”
E
quando era convinto di una cosa, non c'era verso di sbagliare. “Il
tuo prezzo?”
***
“E'
un maledetto baro!”
“L'abbiamo
capito, ora tappati la bocca!” Klaus sollevò gli occhi
cielo e si sbarazzò della maglietta. “Dov'eri mentre
morivo sotto i colpi del mitragliatore? Dovevi coprirmi le spalle
mentre assaltavo la baita!”
“Io
non copro le spalle. Io assalto!” esclamò
ignorando le occhiate in tralice delle ragazze ferme a bordo piscina.
Caroline
lanciò uno sguardo ad Elena e sorrise fra se, appollaiandosi
sulla spalla del vampiro che la baciò sulla punta del naso,
abbracciandola. Dianna li sbirciò con la coda dell'occhio e si
voltò verso l'interno della casa. Elijah era in dirittura
d'arrivo. La ragazza si scurì e il cambiamento d'umore non
passò inosservato. Rebekah nuotò fino a lei e si issò
sul bordo gelido, stupenda nel suo costume bianco. “Dove hai
preso quel bikini? Mi piace da morire!”
“Un
regalo” borbottò immergendosi fino al mento. Il bikini
era nero e con le borchiette sulle spalline e il bordino degli slip.
Solo Trixie poteva regalarle qualcosa di tanto estroso e sexy. Guardò
le unghie smaltate di rosso che contrastavano con il lucido del
tessuto del bikini e si morse le labbra, anch'esse rosse e pregne di
gloss. A sentire le amiche, era una bomba sexy. Dianna nuotò
verso il centro della vasca quando sentì il vampiro entrare in
acqua. Se si fosse voltata in quel momento, li avrebbe visti tutti
scambiare occhiate interrogative.
***
Eccole,
le cattive compagnie di cui parlava mia madre... ho bevuto troppo...
“Signore,
la bumba!”
Ogni
volta che lo vedo, vorrei chiedergli i documenti per attestare la
maggiore età. Kol è il bizzarro incrocio fra i fratelli
maggiori. Il fratello di Stefan, invece... è innaturalmente
bello, sembra fatto di vetro. Damon mi rivolge appena uno sguardo con
i suoi occhi di ghiaccio e sussurra sottovoce qualcosa alla ragazza
che annuisce, allunga le braccia e lo bacia... oh, che palle! Sembra
che tutto il mondo non faccia che baciarsi di fronte a me! E non
siamo ancora a San Valentino! Che succederà, fra una
settimana? L'ape regina ha colto la palla al balzo quando è
stata sollevata la questione del barbecue. Si è portata via il
fidanzato in tutta fretta. Mi sa che non le è andata giù,
la partita. Rebekah agguanta la brocca e ci guarda dentro. E'
leggermente più chiara della precedente. Kol
alza il volume dello stereo, inondandoci dell'ultimo tormentone di
MTV. “Ve l'ho detto che organizzo le feste migliori?”
Rispetto
a chi e dove? Mi sono quasi slogata una caviglia per imparare a
ballare questa scemenza del Gangnam
style, non crederà...
“Quel
coreano è un fottuto copione! Dovresti chiedere i diritti!”
Rebekah
scivola, sollevando un sacco di acqua e scoppia a ridere, incurante
della pelle d'oca e dei capelli fradici. E' fatta come una pigna.
'Spetta un po'. “L'hai inventata tu?”
Kol
mi guarda con aria di superiorità e dopo mezzo secondo attacca
lo stupido balletto. Non ci posso credere!
***
Sono
stordita dall'alcool e a forza di ridere mi è venuta la
nausea, ma mi sto divertendo da matti e la nostra coreografia
migliora ad ogni bicchiere scolato. Quando la musica finisce, ci
scambiamo un cinque a mano aperta. Sento odore di carne cotta sul
barbecue e mi si apre lo stomaco. Sto per fiondarmi nel settore
cibarie quando Kol gira un braccio sulle mie spalle e mi tira verso
di se. “Non hai freddo?”
E'
quel tipo di ragazzo con cui non puoi spuntarla con la logica. Devi
usarlo fino alla morte e buttarlo fuori dal letto appena hai finito.
“Ehm... no.”
“Tranquilla,
non pensavo di chiederti un impegno a lungo termine. Ero lanciato in
una one night stand
senza alcuna implicazione sentimentale...”
Oddio,
ma è vero, questo?! Scoppio a ridere e copro le sue ultime
parole. “Con me non funziona, ma continua pure su questa
strada, tesoro!”
“Ragazzi...
oh!”
Caroline
si ferma di colpo e ci guarda, spaventata. O meglio... guarda me e il
suo viso si fa di pietra. “Scusate l'interruzione, ma stiamo
cuocendo le bistecche ed Elijah non ricorda se sei vegetariana.”
Mi
ha fornito la scusa che cercavo per andarmene. “Non mi nutro di
animali morti, se non sono ben bruciati!” Esco dall'acqua e
infilo l'accappatoio colorato. “Vengo a darti una mano.”
Caroline
non replica e sposta lo sguardo da me a Kol. “Il grado di
cottura della tua bistecca?”
“Al
sangue” risponde, ammiccando e mostrandole i denti. E' successo
qualcosa fra questi due. Per quanto ammiri il fegato di una donna
cazzuta, mettersi a litigare con un vampiro Antico ti accorcia la
vita. “Ci ha provato anche con te?”
“Sì.”
E
Klaus non l'ha sbrindellato? Appena raggiungiamo il gruppo, la prima
cosa che fa, è mettersi a trafficare con la sua amica e i
piatti di carta. Davvero, perché nessuno l'ha pestato? Che
cavolo ce l'ha a fare il fidanzato incazzoso se non interviene
quando...
“Chi
stai guardando con aria omicida?”
“Tuo
fratello” rispondo a bassa voce, girando il collo verso Elijah.
“Avevi promesso di restarmi attaccato alle chiappe e mi hai
mollato subito dopo il tour panoramico della casa.”
“Non
hai l'aria di una che ha voglia di compagnia, stasera.”
Touchè.
Il suo sorrisetto lascia intendere uno scoppio di sarcasmo. Odio,
quand'è sarcastico. “Tuo fratello ci ha appena provato
con me. Ma ce l'ha l'età legale per baciarla, una ragazza?”
La
notizia lo tramortisce. All'inizio sposta lo sguardo su Klaus che sta
pungolando una bistecca con aria bellicosa e poi si rivolge alla
piscina.
“Lascia
stare” sussurro rabbrividendo nell'accappatoio. “Vado a
cambiarmi.”
“Ti
accompagno. Sembra che non possa lasciarti sola cinque minuti, quando
sei in presenza della mia famiglia.”
“Dov'è
Stefan? Non è stato invitato?” Dov'è l'uomo a cui
ho rovinato la vita di proposito?
“Sta
lavorando.”
Già.
Il suo lavoro. Aggrotto le sopracciglia ed Elijah entra
intenzionalmente nel mio campo visivo.
“Che
cosa nascondi?” domanda prendendomi per i fianchi e
protendendosi verso di me. Batto le ciglia, le labbra tese e
incollate fra loro. Quando lo vedo arrivare, mi sento in colpa.
“Ciao, Stef...”
Lui
non sorride, non saluta nessuno e si pianta in mezzo al giardino,
arrabbiato.
“Stai
morendo, vero?”
***
Bel
modo di interrompere una festa. Tutti i vampiri che si erano voltati
a salutare Stefan, ora stanno guardando me.
“Quanto
ti resta? Qualche anno?”
Dipende
dalla concentrazione dei vampiri morti sulla mia strada. Gli invitati
alla festa stanno aspettando una reazione da parte mia, così
mi servo di un piatto di patatine fritte e le sgranocchio in
silenzio. Ma sì... ormai... “Tutti i cacciatori
sono malati. Noi moriamo per due cause principali: voi e un veleno
nel sangue. A quanto pare, ogni volta che uccidiamo un vampiro,
perdiamo un po' della nostra vita. Quando la mia mappa verrà
completata, morirò.”
“E
Stefan?”
La
sfortuna sentimentale di Rebekah è qualcosa di sconosciuto al
genere umano. “Lui è un discorso diverso. E' un vampiro,
si rigenera... sembra assurdo, ma sono i candidati migliori per
questo lavoro. Non morirà... non nell'immediato.”
Rebekah
è attonita, solo Stefan non fa una piega. Lode al suo sangue
freddo.
“Lo
sapevi quando sei venuta a Mystic Falls?”
“Lo
so dal primo vampiro caduto.”
“Stultorum
mater sempiter gravida.”
Bravo,
Nik. Hai fatto i compiti di latino.
“Per
quello non avevi paura di me.”
“Sapere
che ti restano pochi anni da vivere, ti fa vivere al massimo... ed io
voglio andarmene col botto, lasciando un cadavere stupendo”
mormoro, cercando di essere leggera. “Sapevo della maledizione
e francamente non mi intimorisci. Spiacente di deluderti.”
“Stai
morendo. E quando pensavi di dirmelo?”
Merda,
mi sono scordata di Elijah. Sollevo le spalle, visto che non posso
fare nient'altro. “Mai?”
Elijah
trasecola e mi guarda come se l'avessi tradito. “Gli
amici si confidano, se hanno un problema. Gli amici te lo dicono, se
stanno morendo!”
“Mi
chiami lamentina!”
“Hai
rovinato la festa con la tua stupida confessione. Niente cibo alla
morente!”
Klaus
mi tira via il piatto. E' pazzo a togliermi il cibo? “Ehi, non
mangio niente da stamattina!”
“Come
fai ad essere così grassa, allora?”
“E'
ritenzione idrica!” esclamo, offesissima e con lo stomaco che
gorgoglia. “Verrò a tirarti le coperte tutte le notti,
se non molli subito quella bistecca!”
“Potete
curarla.”
“L'avvelenamento
riprenderà appena ricomincerò ad uccidere” spiego
ad Elena che tace,
dispiaciuta. “Ci hanno già provato, in passato.”
Li vedo bloccarsi tutti, soprattutto Klaus assume un'aria con non
vorresti vedere due volte. “D'accordo, non era il sangue di un
vampiro Originale...” gli concedo con calma quasi zen “...
ma è stato fatto il tentativo.”
“Quanti
tentativi?”
Scrollo
le spalle, non conosco il numero preciso. “Non possiamo tornare
alla festa e dimenticare...”
“No.”
Che
palle! “Elijah...”
“Parla
con me, non parlare con lui. Con me non funziona la tua trappola
sessuale.”
Oh
dio, ma chi me l'ha mandato, questo?! “Ma cosa ve ne frega, se
vivo o muoio?! Siamo in due squadre diverse... ahia!” Mi ha
dato uno scappellotto, questo stupido!
“Qualcuno
estrapoli il numero di Meredith dalle profondità del proprio
cellulare!” tuona Klaus rifilandomi un'occhiataccia che non
capisco. Sbircio Elijah con la coda dell'occhio. A che sta pensando
con quell'aria concentrata?
“Se
non funziona, abbiamo l'alternativa” borbotta strusciando il
mento.
Mh,
è sexy quando lo fa. 'Spetta 'spetta. Che alternativa? Non
voglio diventare un vampiro! Vivere nell'ombra, nutrirsi di sangue...
bleah! Mi piace mangiare e mi piace prendere il sole. “Si parla
di anni, non agitatevi. Sono viva, sto bene!”
“Cosa
avevamo detto di quel 'non
è successo niente, va tutto bene?”
“Che
mi avresti morso il culo” borbotto sovrappensiero,
intercettando lo sguardo divertito di Elijah. “Non ci provare!
Non andrà a finire come in quei filmini che mandano a tarda
notte, sulle reti scadenti!”
“Piantala
di schiamazzare, sono al telefono!”
“Se
muoio, sono cinquantanni di tormenti a testa!” gli ricordo
saltellando il dito fra Klaus ed Elijah.
“Tieni
a bada la pazza” sibila ed Elijah mi tira via, diretto verso il
buffet. Mi conosce bene, sa che divento dispettosa quando sono
affamata. C'è un unico problema: non ho fame, ho lo stomaco
chiuso e preferirei davvero che mi mordesse il culo. Un
contatto fisico fra noi sarebbe ben gradito, a questo punto della
storia.
“Per
una volta, permettici di ricambiare il favore.”
Che
favore? Non capisco. Guardo lui e sposto lo sguardo su Klaus che
parla al telefono. “Tu sai di cosa stanno parlando?”
domando al più innocente dei tre.
Kol
scuote la testa, stirando le labbra. “Mio fratello maggiore si
presenta con una dea shiksa
dal costume borchiato, e l'altro mio fratello si prende il disturbo
di risolverle un problema? Spero che il favore sia stato di carattere
sessuale e spero di rientrarci, dopo questa serata.”
Dea
shiksa?
Addirittura?! “Non funzionerà, mi deprimerò
e la mia sindrome premestruale vi sembrerà...”
“Qualcuno
la morda o la faccia stare zitta!” esclama Klaus ad alta voce.
“Se devo morire per mano di un cacciatore, voglio scegliermi il
cacciatore che mi toglierà la vita!”
Comincio
a capire il suo modo di preoccuparsi. Abbaia un sacco quando tiene a
qualcuno. “Ci vorranno centinaia d'anni, mica crederai che
resterò ad aspettarti per tutto quel tempo?”
“Peccato.
Avrei avuto qualcosa di bello da guardare, mentre la mia vita si
spegneva” mormora, raggelandomi. Mi fermo di colpo, cercando
l'ape regina con lo sguardo. Se l'ha udito, mi sa tanto che non ci
arrivo viva, all'ospedale.
Per cause di forza maggiore sono costretta a cancellare gli ultimi due capitoli, presto posterò il VERO capitolo finale (che avevo scartato piena di dubbi) che chiuderà definitivamente la storia. E' una cosa mai successa prima e spero non capiti mai... Scusate ancora! =(
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