Servitore?
-MAGIA-
(Stregoni & Principi)
-Chiamata-
[...] “Guarda cos’hai fatto, mi sanguina il
labbro. Se mi chiederai umilmente perdono forse non ti farò finire in prigione ”
“Ma chi ti credi di essere?! Il re?” chiese
arrabbiato,
“No, suo figlio. Uchiha Sasuke”
Alla risposta il biondo impallidì, aveva
appena minacciato il principe di Konoha[...]
Il
moro ghignò notando l'evidente stupore che aleggiava nel volto
del ragazzo bloccato
dalla sua presa, forzando il braccio lo costrinse a mettersi in
ginocchio,
"Allora,
sono impaziente di sentire le tue scuse" a quelle parole Naruto
si riprese e, osservandolo con arroganza, non disse una parola.
Il
principe nonostante la sua aria imperturbabile era rimasto colpito
dalla determinazione del biondo che anche se aveva saputo la sua
identità non aveva cambiato idea nei suoi confronti.
"La
faccenda si fa interessante" disse buttandolo per terra, il
biondo tossì a causa della polvere che aveva respirato al contatto
con il terreno.
I
cavalieri iniziarono a ridere, mentre un ghigno increspò le labbra
del moro che iniziò a scrutare quello che ormai era diventato la sua
nuova fonte di divertimento. Doveva ammettere che era veramente un
bel ragazzo e aveva in mente un paio di modi in cui avrebbe potuto
chiedergli scusa e in tutti era compresa la sua camera da letto. Da
tempo l'Uchiha aveva capito che il suo interesse sessuale andava più
verso il genere maschile che femminile, suo padre ovviamente non en
sapeva niente e avrebbe dovuto continuare a restare all'oscuro di
tutto.
Anche
perchè di certo non avrebbe visto di buon occhio l'ipotesi di non
avere un erede per il suo regno.
Sasuke
fino a quel momento non aveva mai avuto dei problemi, gli era bastato
concentrarsi totalmente sull'allenamento ed ignorare totalmente le
numerose nobildonne che gli facevano il filo.
Tutto
questo perchè fino a quel momento non aveva mai incontrato una
persona che avesse anche solo lontanamente attirato la sua
attenzione.
"Dovresti
essere tu a chiedere scusa, soprattutto a quel povero ragazzo"
disse il biondo indicando il servitore che era stato preso di mira
precedentemente,
"Vuoi
farmi ridere? Io sono l'erede al trono, non devo chiedere scusa
proprio a nessuno" disse avvicinandosi con una spada in mano,
"E
ora passiamo alla tua punizione" una voce però lo distolse dai
suoi progetti,
"Mio
principe, aspetti"
"Chi
osa interrompermi?" chiese Sasuke voltandosi e incontrando lo
sguardo del fidato medico di corte tra le persone che erano state
attirate da un possibile scontro tra l'erede al trono e un popolano,
"Jiraya,
cosa volete?" l'uomo si frappose tra i due litiganti e fece
alzare da terra Naruto,
"Sasuke,
vi presento Naruto. E' il figlio di una mia cara amica e mio
temporaneo assistente" disse presentandogli il ragazzo biondo
che continuava a squadrarlo con malcelato odio,
"E
quindi?" chiese il moro non capendo il motivo dell'intrusione,
"E'
arrivato da poco in città, non sapeva chi eravate quindi vi chiedo
di perdonarlo"
"Mi
ha mancato di rispetto"
"E
lo farei anche adesso" si intromise il più basso facendo
alterare ancora di più Sasuke,
"Fai
silenzio Naruto! E chiedi scusa" il moro sorrise soddisfatto
aspettando le parole di scusa,
"Non
ci penso neanche"
Idiota
pensò il moro, quel ragazzo non capiva che si stava infilando
sempre più nei guai,
"Naruto!"
"Solo
perchè è l'erede al trono non può fare quello che vuole!"
Ancora
più idiota
"Naruto,
dimostrami che hai un cervello! Se continui così sarò costretto a
rimandarti da tua madre" il biondo sgranò gli occhi, se fosse
tornato nel suo villaggio sua madre sarebbe stata sicuramente molto
delusa dal suo comportamento.
Non
desiderava arrecarle altri dispiaceri, la sua magia innata le
creava sempre dei problemi... Non voleva vedere nuovamente i suoi
occhi illuminati da un'accesa delusione, quindi abbassando lo sguardo
parlò,
"Mi
scuso per il mio comportamento irrispettoso e Vi prego di scusarmi"
le parole furono pronunciate tra i denti e, appena terminò la frase,
Naruto desiderò uccidere tutti i cavalieri che lo stavano osservando
con aria divertita e compiaciuta,
"Molto
bene" disse Sasuke rifoderando la spada, facendo tirare un
sospiro di sollievo a Jiraya,
"Ma
non sperare di cavartela così" terminò la frase il moro
ghignando, divertito dallo sguardo confuso del biondo.
Pochi
minuti dopo Naruto si ritrovò immobilizzato alla gogna costretto a
subire i tiri di frutta marcia lanciata dalla folla divertita. Il
biondo era veramente disgustato per la sua situazione, oltre ad aver
dovuto chiedere scusa a quello spocchioso principe ora era costretto
a subire questa ridicola punizione. Avrebbe preferito mille volte di
più stare rinchiuso in una cella per diversi giorni.
Ad
interrompere il suo flusso di pensieri ci pensò un pomodoro marcio
che lo colpì proprio sulla fronte,
"Ma
non avete nient'altro da fare?" urlò adirato stufo di essere
ghermito da tutta quella gente, ad un tratto un panno bagnato gli
venne posato sulla fronte. Sgranò gli occhi azzurri osservando chi
aveva avuto il cuore di dargli una mano, con stupore incontrò due
occhi chiarissimi ricolmi di una dolcezza infinita, il viso era niveo
ma le guance erano arrossate, probabilmente causate dalla vergogna di
trovarsi in quella situazione,
"N-non
ci far caso, la smetteranno presto"
"Grazie!
Tu sei?"
"Hinata,
m-mentre te sei Naruto il nuovo assistente di Jiraya-sama"
Naruto si chiese come faceva a conoscerlo e la ragazza, capendo la
sua perplessità dall'espressione appena assunta, sorrise:
"Le
voci corrono, non tutti hanno la faccia tosta di affrontare
apertamente il principe Uchiha" il biondo sbuffò e sollevò gli
occhi al cielo,
"Ma
insomma, fa così paura quel pagliaccio?"
"Le
persone temono la reazione del Re, se infastidisci suo figlio
infastidisci lui" prima che l'altro potesse replicare, Jiraya si
avvicinò alla gogna,
"Allora
moccioso, ti diverti?"
"Accidenti
a te! Me la sarei cavata benissimo senza il tuo intervento"
"Fidati,
ti è andata di lusso. Non sai cosa fa di solito a chi si intromette
tra lui e il suo divertimento" disse sorridendo, per poi
continuare:
"Comunque
la punizione è finita, sono venuto a liberarti e Hinata, ti
ringrazio per avergli tenuto compagnia" concluse liberando
Naruto che porse la mano alla ragazza in segno di gratitudine,
"Grazie
e spero di rivederti presto!" disse allontanandosi sentendo a
malapena la risposta,
"Anch'io
Naruto"
I
due tornarono allo studio del dottore che non aspettò un solo
secondo ad iniziare la sua predica.
Il
biondo fece, ovviamente, solo finta di ascoltare. Cos'aveva fatto di
male? Nulla, l'unico errore era stato abbassare la guardia e farsi
atterrare. Quanto avrebbe voluto dare un violento pugno sul viso di
quello spocchioso.
"Ehi
bamboccio! Mi stai ascoltando?" riattirò la sua attenzione il
medico,
"Sai
cosa ti dico Ero-sennin? Hai ragione, avrei dovuto lasciare che quel
teme continuasse a torturare quel povero ragazzo"
"Forse
non ti piacerà ma è così che funziona, tu stacci lontano. Intesi?"
Naruto non aveva voglia di litigare con il suo tutore, quindi con
insofferenza annuì ed iniziò ad aiutarlo a riporre sugli scaffali
dei vecchi libri di medicina.
Dopo
neanche qualche ora Jiraya lo spedì al mercato a comprare delle erbe
che gli sarebbero servite per diverse medicine e lì, il novello
mago, incontrò un bastardo di sua conoscenza,
"Prima
il nostro divertimento è stato interrotto" stava di nuovo
molestanto il ragazzo di quella mattina, Naruto, questa volta
consapevole di quello che avrebbe comportato, si intromise
nuovamente,
"Ti
diverte veramente tanto torturare gli altri, è teme?" il
principe si immobilizzò, voltandosi lentamente,
"Come
mi hai chiamato?" il suo sguardo era furente, il biondo capì
che forse aveva esagerato ma nonostante tutto non si tirò indietro,
"TI
ho chiamato teme, teme!"
"Dobe,
queste sono state le tue ultime parole" esclamò tirando fuori
la spada dal fodero e avvicinandosi minacciosamente, poteva essere
carino quanto voleva ma aveva proprio superato il limite.
Naruto
tentò di allontanarsi dal raggio di azione di quell'arma affilata,
ma inciampò in una cassa situata proprio dietro di lui, questo fece
nascere un ghigno di puro divertimento nel volto solitamente
impassibile del principe,
"Non
puoi scappare, dobe" il biondo non vedeva via di fuga, finchè
fortunatamente notò una catena vicino ai piedi del figlio del suo
sovrano, gli occhi da azzurri diventarono rossi come il fuoco e la
catena si attorcigliò nella gamba di Sasuke facendolo cadere,
"Ma
che?" il moro non capiva cosa fosse successo ma era comunque
intenzionato a dare tutta la colpa al ragazzo biondo che si trovava
vicino a lui,
"Maledetto!"
"Ehi,
io non ho fatto niente, come avrei potuto farlo?"
"Non
lo so e non mi interessa" disse liberandosi dalla morsa di
acciaio e avvicinandosi nuovamente alla sua vittima,
"Naruto!
E' possibile che ogni volta che sta per accadere una rissa ci sei
sempre tu in mezzo? Ringrazia che Hinata è venuta ad avvertirmi"
sinceramente il biondo avrebbe preferito che la ragazza non avesse
detto niente, ma comprese che se l'aveva fatto era stato solamente
per aiutarlo,
"E
pensare che avevo appena finito di farti la predica" Naruto per
risposta gli fece una boccaccia facendogli bene intendere che le
parole da lui precedentemente pronunciate erano entrate da una parte
e uscite dall'altra. Il principe lo afferrò per il collo
osservandolo seriamente,
"E
ora cosa dovrei fare con te?" gli occhi prima azzurri
iniziavano ad assumere delle striature arancioni, segno che il suo
potenziale stava per emergere inconsapevolmente,
"Signore,
è tempo della riunione con i cavalieri" il moro sbuffò
lasciando andare Naruto che si tranquillizzò leggermente, gli occhi
fortunatamente tornarono azzurri come il cielo,
"Spero
che ti divertirai anche senza di me"
Poco
dopo gli sembrava di vivere un dejavu, si ritrovava alla gogna
e gli venivano lanciati frutta e verdura marci.
Dove
aveva già vissuto quella scena?
Fortunatamente
ad alleviargli la punizione c'era la compagnia della sua nuova amica
Hinata.
"Quel
principe viziato è proprio detestabile" esplose sbattendo la
porta dello studio di Jiraya, che lo riprese,
"Ti
avevo detto di lasciarlo stare, perchè non dai mai ascolto agli
altri?"
"Perchè
faccio quello che è giusto! E non mi sembrava fosse giusto
lasciargli torturare nuovamente quel povero ragazzo!" continuò
afferrando uno straccio e cercando di ripulirsi il volto dai
rimasugli di vegetali che gli erano rimasti attaccati alla pelle.
Il
medico sospirò consapevole che non sarebbe mai riuscito a far
cambiare idea a quel ragazzo, era proprio cocciuto come suo padre.
Data
la tarda ora, dopo essersi liberato dei corpi estranei, il biondo si
diresse verso la sua camera e si addormentò pacificamente liberando
al mente delle brutte esperienze trascorse in quello che,
probabilmente, era stato il giorno peggiore della sua vita.
Ma
durante la notte, quando solo la luna rischiarava il cielo, una voce
dal suono roco e spaventoso lo destò dal suo sonno,
"Naruto"
"Naruto"
Il
biondo si guardò intorno allertato dal sentir pronunciare il suo
nome da una voce sconosciuta,
"Naruto"
velocemente si alzò ed uscì dallo studio di Jiraya cercando di
raggiungere il possessore di quella voce...
Mi rendo perfettamente conto del mostruoso ritardo e mi dispiace
tantissimo ma purtroppo complice lo studio e il cambio del computer...
Per chi avesse visto la fine della serie TV Merlin ( T.T )
posso assicurare che questa fic finirà in modo diverso u.u
A presto!!
Sperio che anche questo capitolo vi sia piaciuto e vi prego di lasciare un commento ... Anche piccolino ^^
Dedicate un minuto al commento e mi farete immensamente felice!
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