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Autore: MXI    12/02/2013    7 recensioni
Una storia con protagonisti un principe e un servitore...
Un grande dilemma: la magia è buona o malvagia?
Grandi amicizie e grandi amori sbocceranno nella corte di Konoha!
Dalla storia:
[...] "Quel principe viziato è proprio detestabile" esplose sbattendo la porta che lo avrebbe portato nello studio di Jiraya che lo riprese,
"Ti avevo detto di lasciarlo stare, perchè non dai mai ascolto agli altri?"
"Perchè faccio quello che è giusto! E non mi sembrava fosse giusto lasciargli torturare quel povero ragazzo!"
Il medico sospirò consapevole che non sarebbe mai riuscito a far cambiare idea a quel ragazzo, era proprio cocciuto come suo padre.
Data la tarda ora il biondo si diresse verso la sua camera e si addormentò pacificamente, nonostante le brutte esperienze trascorse in quello che probabilmente era stato il giorno peggiore della sua vita.
Ma durante la notte, quando solo la luna rischiarava il cielo, una voce dal suono roco e spaventoso lo destò dal suo sonno,
"Naruto"
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Servitore?

-MAGIA-
(Stregoni & Principi)

-Chiamata-

[...] “Guarda cos’hai fatto, mi sanguina il labbro. Se mi chiederai umilmente perdono forse non ti farò finire in prigione ”

“Ma chi ti credi di essere?! Il re?” chiese arrabbiato,

“No, suo figlio. Uchiha Sasuke”

Alla risposta il biondo impallidì, aveva appena minacciato il principe di Konoha[...]

Il moro ghignò notando l'evidente stupore che aleggiava nel volto del ragazzo bloccato dalla sua presa, forzando il braccio lo costrinse a mettersi in ginocchio,

"Allora, sono impaziente di sentire le tue scuse" a quelle parole Naruto si riprese e, osservandolo con arroganza, non disse una parola.

Il principe nonostante la sua aria imperturbabile era rimasto colpito dalla determinazione del biondo che anche se aveva saputo la sua identità non aveva cambiato idea nei suoi confronti.

"La faccenda si fa interessante" disse buttandolo per terra, il biondo tossì a causa della polvere che aveva respirato al contatto con il terreno.

I cavalieri iniziarono a ridere, mentre un ghigno increspò le labbra del moro che iniziò a scrutare quello che ormai era diventato la sua nuova fonte di divertimento. Doveva ammettere che era veramente un bel ragazzo e aveva in mente un paio di modi in cui avrebbe potuto chiedergli scusa e in tutti era compresa la sua camera da letto. Da tempo l'Uchiha aveva capito che il suo interesse sessuale andava più verso il genere maschile che femminile, suo padre ovviamente non en sapeva niente e avrebbe dovuto continuare a restare all'oscuro di tutto.

Anche perchè di certo non avrebbe visto di buon occhio l'ipotesi di non avere un erede per il suo regno.

Sasuke fino a quel momento non aveva mai avuto dei problemi, gli era bastato concentrarsi totalmente sull'allenamento ed ignorare totalmente le numerose nobildonne che gli facevano il filo.

Tutto questo perchè fino a quel momento non aveva mai incontrato una persona che avesse anche solo lontanamente attirato la sua attenzione.

"Dovresti essere tu a chiedere scusa, soprattutto a quel povero ragazzo" disse il biondo indicando il servitore che era stato preso di mira precedentemente,

"Vuoi farmi ridere? Io sono l'erede al trono, non devo chiedere scusa proprio a nessuno" disse avvicinandosi con una spada in mano,

"E ora passiamo alla tua punizione" una voce però lo distolse dai suoi progetti,

"Mio principe, aspetti" 

"Chi osa interrompermi?" chiese Sasuke voltandosi e incontrando lo sguardo del fidato medico di corte tra le persone che erano state attirate da un possibile scontro tra l'erede al trono e un popolano,

"Jiraya, cosa volete?" l'uomo si frappose tra i due litiganti e fece alzare da terra Naruto,

"Sasuke, vi presento Naruto. E' il figlio di una mia cara amica e mio temporaneo assistente" disse presentandogli il ragazzo biondo che continuava a squadrarlo con malcelato odio,

"E quindi?" chiese il moro non capendo il motivo dell'intrusione,

"E' arrivato da poco in città, non sapeva chi eravate quindi vi chiedo di perdonarlo"

"Mi ha mancato di rispetto"

"E lo farei anche adesso" si intromise il più basso facendo alterare ancora di più Sasuke,

"Fai silenzio Naruto! E chiedi scusa" il moro sorrise soddisfatto aspettando le parole di scusa,

"Non ci penso neanche"

Idiota  pensò il moro, quel ragazzo non capiva che si stava infilando sempre più nei guai,

"Naruto!"

"Solo perchè è l'erede al trono non può fare quello che vuole!"

Ancora più idiota

"Naruto, dimostrami che hai un cervello! Se continui così sarò costretto a rimandarti da tua madre" il biondo sgranò gli occhi, se fosse tornato nel suo villaggio sua madre sarebbe stata sicuramente molto delusa dal suo comportamento.

Non desiderava arrecarle altri dispiaceri, la sua magia innata le creava sempre dei problemi... Non voleva vedere nuovamente i suoi occhi illuminati da un'accesa delusione, quindi abbassando lo sguardo parlò,

"Mi scuso per il mio comportamento irrispettoso e Vi prego di scusarmi" le parole furono pronunciate tra i denti e, appena terminò la frase, Naruto desiderò uccidere tutti i cavalieri che lo stavano osservando con aria divertita e compiaciuta,

"Molto bene" disse Sasuke rifoderando la spada, facendo tirare un sospiro di sollievo a Jiraya,

"Ma non sperare di cavartela così" terminò la frase il moro ghignando, divertito dallo sguardo confuso del biondo.

Pochi minuti dopo Naruto si ritrovò immobilizzato alla gogna costretto a subire i tiri di frutta marcia lanciata dalla folla divertita. Il biondo era veramente disgustato per la sua situazione, oltre ad aver dovuto chiedere scusa a quello spocchioso principe ora era costretto a subire questa ridicola punizione. Avrebbe preferito mille volte di più stare rinchiuso in una cella per diversi giorni.

Ad interrompere il suo flusso di pensieri ci pensò un pomodoro marcio che lo colpì proprio sulla fronte,

"Ma non avete nient'altro da fare?" urlò adirato stufo di essere ghermito da tutta quella gente, ad un tratto un panno bagnato gli venne posato sulla fronte. Sgranò gli occhi azzurri osservando chi aveva avuto il cuore di dargli una mano, con stupore incontrò due occhi chiarissimi ricolmi di una dolcezza infinita, il viso era niveo ma le guance erano arrossate, probabilmente causate dalla vergogna di trovarsi in quella situazione,

"N-non ci far caso, la smetteranno presto"

"Grazie! Tu sei?" 

"Hinata, m-mentre te sei Naruto il nuovo assistente di Jiraya-sama" Naruto si chiese come faceva a conoscerlo e la ragazza, capendo la sua perplessità dall'espressione appena assunta, sorrise:

"Le voci corrono, non tutti hanno la faccia tosta di affrontare apertamente il principe Uchiha" il biondo sbuffò e sollevò gli occhi al cielo,

"Ma insomma, fa così paura quel pagliaccio?"

"Le persone temono la reazione del Re, se infastidisci suo figlio infastidisci lui" prima che l'altro potesse replicare, Jiraya si avvicinò alla gogna,

"Allora moccioso, ti diverti?"

"Accidenti a te! Me la sarei cavata benissimo senza il tuo intervento"

"Fidati, ti è andata di lusso. Non sai cosa fa di solito a chi si intromette tra lui e il suo divertimento" disse sorridendo, per poi continuare:

"Comunque la punizione è finita, sono venuto a liberarti e Hinata, ti ringrazio per avergli tenuto compagnia" concluse liberando Naruto che porse la mano alla ragazza in segno di gratitudine, 

"Grazie e spero di rivederti presto!" disse allontanandosi sentendo a malapena la risposta,

"Anch'io Naruto"

I due tornarono allo studio del dottore che non aspettò un solo secondo ad iniziare la sua predica.

Il biondo fece, ovviamente, solo finta di ascoltare. Cos'aveva fatto di male? Nulla, l'unico errore era stato abbassare la guardia e farsi atterrare. Quanto avrebbe voluto dare un violento pugno sul viso di quello spocchioso.

"Ehi bamboccio! Mi stai ascoltando?" riattirò la sua attenzione il medico,

"Sai cosa ti dico Ero-sennin? Hai ragione, avrei dovuto lasciare che quel teme continuasse a torturare quel povero ragazzo" 

"Forse non ti piacerà ma è così che funziona, tu stacci lontano. Intesi?" Naruto non aveva voglia di litigare con il suo tutore, quindi con insofferenza annuì ed iniziò ad aiutarlo a riporre sugli scaffali dei vecchi libri di medicina.

Dopo neanche qualche ora Jiraya lo spedì al mercato a comprare delle erbe che gli sarebbero servite per diverse medicine e lì, il novello mago, incontrò un bastardo di sua conoscenza,

"Prima il nostro divertimento è stato interrotto" stava di nuovo molestanto il ragazzo di quella mattina, Naruto, questa volta consapevole di quello che avrebbe comportato, si intromise nuovamente,

"Ti diverte veramente tanto torturare gli altri, è teme?" il principe si immobilizzò, voltandosi lentamente,

"Come mi hai chiamato?" il suo sguardo era furente, il biondo capì che forse aveva esagerato ma nonostante tutto non si tirò indietro,

"TI ho chiamato teme, teme!" 

"Dobe, queste sono state le tue ultime parole" esclamò tirando fuori la spada dal fodero e avvicinandosi minacciosamente, poteva essere carino quanto voleva ma aveva proprio superato il limite.

Naruto tentò di allontanarsi dal raggio di azione di quell'arma affilata, ma inciampò in una cassa situata proprio dietro di lui, questo fece nascere un ghigno di puro divertimento nel volto solitamente impassibile del principe,

"Non puoi scappare, dobe" il biondo non vedeva via di fuga, finchè fortunatamente notò una catena vicino ai piedi del figlio del suo sovrano, gli occhi da azzurri diventarono rossi come il fuoco e la catena si attorcigliò nella gamba di Sasuke facendolo cadere,

"Ma che?" il moro non capiva cosa fosse successo ma era comunque intenzionato a dare tutta la colpa al ragazzo biondo che si trovava vicino a lui,

"Maledetto!" 

"Ehi, io non ho fatto niente, come avrei potuto farlo?"

"Non lo so e non mi interessa" disse liberandosi dalla morsa di acciaio e avvicinandosi nuovamente alla sua vittima,

"Naruto! E' possibile che ogni volta che sta per accadere una rissa ci sei sempre tu in mezzo? Ringrazia che Hinata è venuta ad avvertirmi" sinceramente il biondo avrebbe preferito che la ragazza non avesse detto niente, ma comprese che se l'aveva fatto era stato solamente per aiutarlo,

"E pensare che avevo appena finito di farti la predica" Naruto per risposta gli fece una boccaccia facendogli bene intendere che le parole da lui precedentemente pronunciate erano entrate da una parte e uscite dall'altra. Il principe lo afferrò per il collo osservandolo seriamente,

"E ora cosa dovrei fare con te?"  gli occhi prima azzurri iniziavano ad assumere delle striature arancioni, segno che il suo potenziale stava per emergere inconsapevolmente,

"Signore, è tempo della riunione con i cavalieri" il moro sbuffò lasciando andare Naruto che si tranquillizzò leggermente, gli occhi fortunatamente tornarono azzurri come il cielo,

"Spero che ti divertirai anche senza di me" 

Poco dopo gli sembrava di vivere un dejavu, si ritrovava alla gogna e  gli venivano lanciati frutta e verdura marci.

Dove aveva già vissuto quella scena?

Fortunatamente ad alleviargli la punizione c'era la compagnia della sua nuova amica Hinata.

"Quel principe viziato è proprio detestabile" esplose sbattendo la porta dello studio di Jiraya, che lo riprese,

"Ti avevo detto di lasciarlo stare, perchè non dai mai ascolto agli altri?"

"Perchè faccio quello che è giusto! E non mi sembrava fosse giusto lasciargli torturare nuovamente quel povero ragazzo!" continuò afferrando uno straccio e cercando di ripulirsi il volto dai rimasugli di vegetali che gli erano rimasti attaccati alla pelle. 

Il medico sospirò consapevole che non sarebbe mai riuscito a far cambiare idea a quel ragazzo, era proprio cocciuto come suo padre.

Data la tarda ora, dopo essersi liberato dei corpi estranei, il biondo si diresse verso la sua camera e si addormentò pacificamente liberando al mente delle brutte esperienze trascorse in quello che, probabilmente, era stato il giorno peggiore della sua vita.

Ma durante la notte, quando solo la luna rischiarava il cielo, una voce dal suono roco e spaventoso lo destò dal suo sonno,

"Naruto" 

"Naruto"

Il biondo si guardò intorno allertato dal sentir pronunciare il suo nome da una voce sconosciuta,

"Naruto" velocemente si alzò ed uscì dallo studio di Jiraya cercando di raggiungere il possessore di quella voce...

Mi rendo perfettamente conto del mostruoso ritardo e mi dispiace tantissimo ma purtroppo complice lo studio e il cambio del computer...
Per chi avesse visto la fine della serie TV Merlin (  T.T  ) posso assicurare che questa fic finirà in modo diverso u.u
A presto!!

Sperio che anche questo capitolo vi sia piaciuto e vi prego di lasciare un commento ... Anche piccolino ^^

Dedicate un minuto al commento e mi farete immensamente felice!
 
  
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