Cuore a metà

di I promise
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Perchè, mi ripetevo, perchè? perchè quella voce mi scombussolava lo stomaco e mi faceva girare la testa. le sue urla, i suoi pianti mi facevano male, troppo male che mi tappai le orecchie. Allora, la mia "padrona" mi legò un catenaccio al collo e mi strattonò. Mi portò in giro per quel bellissimo palazzo come un cagnolino... solo allora, quando passai nel corridoio degli specchi del despota, mi accorsi del mio stato. i miei capelli erano arruffati e sporchi di polvere; il bell'oro della mia chioma si era trasformato in un color cenere; le mie mani erano sporche e piene di lividi, i piedi viola per il freddo e sudici, mi guardai il volto. Non avevo più niente di umano: gli occhi erano gonfi e spenti, vuoti senza un barlume di speranza, le mie gote rosa erano pallide e graffiate bruscamente, la mia bocca carnosa era deteriorata, screpolata e rossa e mi continuava ad uscire sangue. Ero un bruttissimo mostro. No non ero io il mostro. erano loro i mostri, ma sapevo benissimo cosa dovevo fare, stare al loro gioco senza ribellarmi. Guardai il mio rifesso allo specchio di un corpo che non era più mio, incosapevole del domani e con le lacrime salate che sgorgavano come quelle bellissime fontane marmoree del palazzo, che però smisi di pensare perchè erano fredde e glaciali come la mia mord-sith.




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