- Qualcuno mi spiega che cavolo ci fa quella qui?! - sbottò
Ginny con rabbia.
Hermione era sbiancata: lui era con lei. Mano nella mano. Come
un.. innamorato. Abbassò gli occhi, troppo era il dolore da sopportare alla
vista di quei due.
- Draco, bentornato. Shannara, benvenuta - disse il Preside
andando loro incontro.
- Professore - salutò Draco.
- E’ un piacere conoscerla professor Silente - disse Shannara
con un sorriso.
- Oh sì certo, lecchiamo per benino i piedi al Preside.. -
commentò Ginny sottovoce.
- Posso chiedervi, ragazzi, come avete fatto a materializzarvi
all’interno di Hogwarts? - chiese Silente incuriosito.
- Vede professore, le barriere magiche che proteggono Hogwarts
possono essere eluse facilmente.. se si sa come controllarle.. - rispose Draco,
guardando Shannara con fierezza.
Un lampò di stupore passò negli occhi di Silente, che però
rimase imperturbabile: - Molto bene. Draco, puoi sistemarti nel tuo dormitorio.
Shannara, purtroppo non ho una stanza singola da darti, temo dovrai sistemarti
in uno dei dormitori femminili.. -
- Sì dai, vieni a Grifondoro.. - pensò Ginny, che già
immaginava in quanti modi avrebbe potuto rendere la vita infernale a quella
sottospecie di strega. A volte la ragazza aveva un comportamento adatto ad una
vera serpeverde!!
- Il dormitorio di Serpeverde andrà benissimo signore, la
ringrazio. - rispose Shannara, stringendo appena un po di più la mano di
Draco.
- Molto bene - rispose Silente con un sorriso - Draco, ti
consiglio di mangiare qualcosa e poi cambiarti: è mio desiderio che tu riprenda
da subito le lezioni. Shannara, gli insegnanti saranno lieti di ospitare anche
te durante le lezioni, se vorrai assistervi -
- Con piacere signore - rispose lei radiosa.
Silente annuì, poi fece cenno ai ragazzi di sedersi al tavolo
di Serpeverde, e si sedette a sua volta tra gli insegnanti.
- Che ne pensi Albus? - gli chiese in un soffio la
McGrannitt.
- Sono sinceramente stupito Minerva. Credevo che Moernia fosse
una strega straordinaria.. ma, se Shannara e sua madre avessero dovuto battersi
l’una contro l’altra.. Moernia non avrebbe resistito più di cinque minuti. -
- Potter - disse Draco sedendosi di fianco all’amico.
- Malfoy - rispose Harry gelido.
Draco respirò lentamente: sapeva di essere in torto, e sapeva
che doveva scusarsi.
- Senti Potter.. dopo ti va di fare una gara sulle scope? -
Harry rimase serio per qualche istante, poi sorrise scuotendo
la testa.
Si voltò verso Draco: - Quando vuoi Malfoy.. sono sempre pronto
a batterti. -
I due si sorrisero, scoppiando poi a ridere.
- Ciao Harry - lo salutò Shannara.
- Ciao Shannara - la salutò lui con un sorriso.
Al tavolo dei Grifondoro, Ginny lanciava imprecazioni: - Ma non
poteva rimanersene a casa sua?! Anche qui doveva venire a rompere?!? E’ solo una
smorfiosa, stupida oca!! -
Ron tentava di tener buona la sorella, mentre Hermione teneva
la testa china sul piatto, senza toccare cibo.
- Herm.. - le disse Ron - Devi mangiare qualcosa.. -
- Non ho fame.. - mormorò la ragazza senza alzare la testa.
Dopo il pranzo, i ragazzi si divisero: Ginny aveva pozione, Ron
e Hermione Trasfigurazione.
I due Grifondoro entrarono nell’aula e presero posto, seguiti
dagli altri Grifondoro e dai Serpeverde più Shannara.
- Molto bene, ora ascoltate - disse la professoressa McGrannitt
facendo zittire immediatamente l’aula - Davanti a voi trovete degli spilli:
voglio che li trasformiate in gufi. E’ una trasfigurazione molto difficile, ma
potete farcela. La formula per l’incantesimo la conoscete: al lavoro! -
Gli studenti iniziarono subito a provare l’incantesimo, sebbene
con scarsi risultati. Anche Hermione sembrava avere delle difficoltà.
Shannara seguiva la lezione in silenzio, mentre Draco stava
tranquillamente fermo.
- Qualcosa non le è chiaro signor Malfoy? - chiese la
McGrannitt.
- Assolutamente nulla professoressa - rispose lui.
- Allora potrei sapere perchè non sta provando il suo
incantesimo? - chiese la donna.
- Perchè lo trovo un esercizio assolutamente inutile. - rispose
lui, mentre la classe tratteneva il fiato: nessuno si era mai rivolto così
all’insegnante.
- Venti punti in meno a Serpeverde signor Malfoy, e ne perderà
molti altri se lei non si decide a provare subito l’incantesimo! - tuonò la
McGrannitt.
Shannara gli lanciò un’occhiata, e Draco annuì
impercettibilmente.
- D’accordo - disse il biondo.
Posò la mano sullo spillo e chiuse gli occhi: qualche secondo
dopo, sotto lo stupore generale, sul banco di Draco fece capolino un piccolo
gufo marrone.
- E’ contenta? - chiese Draco con un ghigno.
La McGrannitt era a dir poco allibita: il ragazzo aveva
eseguito la trasfigurazione non solo senza pronunciare una parola.. ma
addirittura senza la bacchetta!
L’insegnante cercò di riassumere il solito cipiglio severo: -
Molto.. molto bene signor Malfoy.. sì.. venti punti a Serpeverde. -
Draco si voltò verso Shannara, che gli sorrise.
Hermione si alzò di scatto dalla sedia, facendola rovesciare:
senza dire una parola racolse le sue cose e uscì dall’aula.
- Hermione! - le urlò dietro Ron.
Draco fece per alzarsi, ma Shannara lo bloccò: - Vado io. - gli
disse.
Corse dietro ad Hermione, e la trovò appoggiata ad un albero,
appena fuori dal castello.
- Hermione.. - la chiamò.
La grifona alzò la testa verso Shannara.
- Senti - esordì la ragazza - so che tu mi odi.. e posso
capirlo. Tu lo amavi, e io.. mi sono messa in mezzo. Mi dispiace. Ma non era
quello che volevo. Quella profezia.. io non ne sapevo nulla, è stata una
sorpresa anche per me. Non l’ho scelto io, è stato il destino. -
Hermione le sorrise sprezzante: - Forse tu non avevi scelta..
ma lui sì. Poteva scegliere di non baciarti, poteva scegliere di non dare
ascolto a quella profezia.. poteva scegliere me. Ma ha scelto te. E per me la
questione si chiude qui. -
- Non voglio che mi odi.. - disse Shannara.
- Tranquilla.. io non odio te. Io odio lui. - disse
Hermione.
Oltrepassò Shannara e se ne andò.