9
IL PIU' GRANDE SEGRETO DI TONY
Ultimo giorno
Al mattino, Tony e Ziva si alzarono presto
per preparare i bagagli: sarebbero partiti quella sera e avrebbero passato la
notte in un motel sulla strada.
Poichè l'israeliana, all'andata, non si era
portata nessun bagaglio, Sarah decise di prestarle una borsa per metterci le sue
cose, cioè i vestiti che le aveva comprato Tony due giorni prima e altri,
appartenuti alla moglie di Tony, che la madre aveva insistito perchè li tenesse
lei.
Tony cercava anche di coinvolgere Stephany
nei preparativi, per poter stare con lei il più possibile, nelle ultime ore, e
l'aveva incaricata di mettere in ordine tutti i dvd che le aveva
portato.
Stephany: "Wow! Tutti i film di Harry Potter! Papà, sei un
grande!" esclamò, guardando le copertine.
Tony: "Se vuoi, questo pomeriggio ci guardiamo il primo,
insieme."
Stephany: "Sì! Posso preparare anche i popcorn?"
Tony: "Lo sai che un film non si gusta, senza popcorn, quindi è
scontato che potrai prepararli!"
Quel pomeriggio persino il tempo sembrò
aiutarli, perchè si era messo a piovere e non accennava a smettere, così Tony,
Stephany e Ziva, dopo aver preparato i popcorn, misero il dvd nel lettore del
salotto e si sedettero sul divano, o meglio, Tony e Ziva si sedettero sul divano,
mentre Stephany si accomodò sulle ginocchia del padre.
Spensero le luci e cominciò il film.
Per la prima mezz'ora tutti e tre seguirono la storia, poi i due
adulti, vedendo che la piccola era concentrata sul film, cominciarono a
distrarsi, parlandosi attraverso il codice Morse, per non disturbare Stephany,
così si erano presi per mano e, toccando il palmo dell'altro con il proprio
indice, parlavano.
Tony: *Ziva, sei sicura che non ci scopriranno, a Washington?*
Ziva: *Cerchiamo di essere ottimisti.*
Tony: *Sono sicuro che Gibbs lo capirà appena ci vedrà!*
Ziva:*Secondo me non dirà niente, lo avrà già capito.*
Tony sorrise, la abbracciò, avvicinandola a sè e le disse, all'orecchio, a bassa voce:
Tony: "Ecco cosa mi piace di te: dici le cose come stanno!"
Stephany: "Papà, se vuoi sbaciucchiarti con Ziva, fallo, ma non
disturbare: sto guardando il film!" disse, girandosi verso di lui, col broncio
ma con lo sguardo furbetto.
Tony e Ziva sorrisero, poi si guardarono di nuovo e si baciarono,
senza disturbare più la bambina.
Alla sera, dopo cena, arrivò il momento dei saluti. Tony e Ziva
abbracciarono i due anziani, poi abbracciarono la piccola. Quando, però,
Stephany abbracciò il padre, scoppiò a piangere.
Tony: "Hey, piccola! Dai, non piangere, un mese passa in
fretta!"
Stephany: "Mi mancherai, papà..."
Tony: "Anche tu, e non sai quanto. Però, per favore, fammi un
sorriso, ora: non voglio ricordarmi il bel visetto di mia figlia in lacrime, i
prossimi giorni."
Stephany obbedì, poi abbracciò per l'ultima volta il padre e si
rivolse a Ziva.
Stephany: "Ziva, per favore, lo tieni d'occhio? Non voglio che il
mio papà si faccia male..."
Ziva: "Non ti preoccupare, il tuo papà è in buone mani!"
Stephany: "E se ti fa arrabbiare, riempilo di scappellotti!"
Ziva: "Oh, per quello non c'era bisogno che me lo dicessi tu,
l'avrei fatto lo stesso!"
Pochi minuti dopo, Tony e Ziva salirono in macchina.
Tony guidò per qualche ora, poi si fermarono ad un motel per
strada e decisero di prendere una stanza per la notte.
Il mattino seguente si svegliarono sentendo il calore reciproco
dei loro corpi nudi. Quella notte avevano definitivamente infranto la regola 12,
e non se ne pentirono, nè se ne pentiranno in futuro, grazie ad un piccolo
Cupido di cinque anni, che era riuscita a tirare fuori i loro sentimenti
reciproci e che, non appena le cose sarebbero andate a posto, avrebbe avuto una
nuova mamma.
FINE (?)
|