03 – Natsu
Il caldo era soffocante. Non c’era nessun luogo dove si
riuscisse a stare bene, persino addormentarsi era faticoso. E il piccolo
spiazzo che Kanda visitava così spesso non era certo un’eccezione. Solo nel
tardo pomeriggio cominciava a diffondersi l’ombra degli alberi sull’erba, per
il resto della giornata il sole bruciava ogni centimetro della radura, senza
lasciare nemmeno un angolo fresco. Nonostante questo, il ragazzo non riusciva a
starne lontano. E quel giorno voleva davvero andarci, anche se fosse arrivata
la fine del mondo. Naturalmente, non l’avrebbe mai ammesso.
Era già passato da qualche ora mezzogiorno, ma l’afa era più
insopportabile che mai. Si sedette non lontano dagli alberi, sapendo che nel
giro di un ora o poco più il sole sarebbe calato dietro le chiome. Anche se
aveva i capelli legati come sempre e la camicia più leggera che possedeva, era
difficile sopportare il caldo.
Solo un paio di minuti dopo arrivò qualcosa che potesse
distrarlo. Se lo aspettava, perciò non fu sorpreso di vedere l’aspirante
Bookman farsi strada tra la vegetazione.
-Come mai arrivi
sempre prima tu, Yu?- domandò perplesso. Non attese risposta e si sistemò
accanto a lui, affaticato.
-Che c’è, sei già
stanco?- chiese Kanda.
-No, è tutta colpa
di questo caldo…- mormorò sospirando. Poi si rivolse al compagno, con un mezzo
sorriso. –Però io conosco un ottimo modo per non sentire il caldo…- aggiunse
maliziosamente.
-Ah, sì? E quale
sarebbe?- replicò l’altro fingendo di non capire. Il sorriso di Lavi si
allargò, mentre il giovane si appoggiava al corpo del ragazzo accanto.
-Non sta
funzionando- disse accigliato, tuttavia per niente intenzionato a staccarlo da
sé.
-Davvero?- sussurrò
Lavi sulle sue labbra. –Forse…dovremmo provare ad andare avanti un po’, finché
non avrà effetto…- così catturò la bocca sottile di Kanda in un lungo bacio,
costringendolo ad accettare la lingua dell’altro contro la sua. Lavi si
divertiva sempre a fare giochetti simili, fino a quando entrambi non potevano
fare altro se non staccarsi e riprendere fiato.
-Dici…?- domandò
debolmente il giapponese .
Subito dopo Lavi passò al collo, con le mani che scivolavano
sotto i vestiti. Erano già di troppo. Gli aprì la camicia in fretta, per poi
scendere piano sulla sua pelle. I baci lasciati dalle sue labbra, la scia umida
lasciata dalla sua lingua, bruciavano molto più del sole. Ogni tanto l’occhio
color smeraldo scattava sul suo viso per osservare la sua espressione di
piacere. Il fatto che potesse vederla lo infastidiva, ma in un momento come
quello non poteva nascondersi dietro la solita indifferenza. In fondo, non gli
importava così tanto, ora.
Con le dita tra i suoi capelli rossi lo fece tornare su, per
abbassarsi sulle sue labbra. Mentre gli rubava baci più intensi, Lavi lo spinse
contro il terreno, premendo con il suo stesso corpo. Kanda spostò le mani sulla
schiena del compagno, poi gli sfilò la maglia.
Rallentarono quella corsa precipitosa solo per respirare,
per sfiorare la pelle rovente dell’altro, per aumentare il desiderio di
proseguire invece di diminuirlo.
Quando sentì le dita scivolare sotto i pantaloni,
l’aspirante Bookman si morse il labbro per trattenere un sorriso.
-Ancora non
funziona?- domandò divertito, ansimando.
La risposta fu un semplice “no” sussurrato con voce
sommessa.
-Non basta?- chiese,
scendendo fino a slacciargli la cintura.
Un secondo “no” si perse in un gemito mentre Lavi lo leccava
poco sopra il bordo dei pantaloni. Voleva trattenersi, ma non ci riusciva, e
Kanda sembrava nella sua stessa condizione. Lasciò quindi perdere la pazienza e
fece scivolare la stoffa scura lungo le gambe dell’altro, togliendo subito dopo
ciò che anche lui indossava ancora. Rimaneva solo la camicia bianca, ma Kanda
non gli diede il tempo di toccarla. Gli fece cambiare posizione, sedendosi
sulle sue gambe. Lavi gli afferrò il bacino, e lo spinse contro la sua
erezione. Entrambi furono scossi dai brividi. Bruciati dal desiderio, non si
preoccuparono troppo della delicatezza. Lo penetrò con decisione, strappandogli
dei lamenti più forti, che divennero presto gemiti di solo piacere. Gli baciava
il petto, mordeva quel disegno sulla sua pelle, come normalmente non avrebbe
potuto fare, ma Kanda non ci stava pensando. Non pensava affatto. Stringeva le
ciocche rosse fino quasi a fargli male mentre le labbra gli affondavano
nell’addome, le mani gli premevano la schiena intrappolate tra i suoi capelli
neri sotto la camicia, e lui stesso si spingeva sempre più in basso, più che
poteva.
…
Il respiro si era già rilassato. Le cicale continuavano il
loro monotono verso. Il caldo era ancora tanto, ma ormai il sole era sparito
dietro gli alberi, e loro due erano all’ombra. Per di più, così vicini al
limitare del bosco, non correvano il rischio di essere visti dalle finestre, e
nessuno si avventurava da quelle parte. Perciò potevano restare così quanto
volevano, con il vento tiepido sulla pelle sudata.
-Chissà se ci siamo
abbronzati!- scherzò il giovane Bookman, sussurrando all’orecchio del compagno.
L’altro sospirò. –Sì, certo, una bella abbronzatura
integrale…- disse in tono distaccato, facendolo ridere.
-Per verificarlo
dovrò controllare se mi è rimasto il segno bianco delle tue gambe…- replicò
divertito, sfiorando nel frattempo quella più vicina.
Kanda si voltò dall’altra parte per nascondere l’imbarazzo,
ma Lavi, che non voleva perdere la sua attenzione, riprese a baciargli il
collo, dolcemente, passando con le mani sul suo corpo. Allora dedicò di nuovo
gli occhi castani a lui, e le labbra alle sue, con le braccia che lo
avvolgevano e lo legavano all’altro.
-Il mio metodo ha
funzionato?- chiese Lavi appena si staccarono.
Lui si fece pensieroso. –Non so…- rispose lentamente. –Temo
che dovremo provare anche domani per esserne certi…- mormorò, spostando qualche
capello da davanti la benda nera, sfiorandola con la punta delle dita.
Lavi rise di nuovo, annuendo.
*-+-*-+-*
Asuchan: Bene, le stagioni le abbiamo fatte tutte e quattro,
quindi penso questa ff sia finita… Su, non siate tristi, non c’è bisogno di
piangere!!
Tutti: Non siamo tristi! E non stiamo piangendo!è.é
Asuchan: Coooosaaa?!??! Le mie doti di veggente non
funzionano più?!
Kanda: Da quando le avevi?!o.O
Asuchan: Che importa? Piuttosto, che mi dici del metodo
anti-caldo di Rabi-chan?^__^
Kanda: Fatti i *bip* tuoi!!!!>///< E piantala con i
bip!!!
Asuchan: Ma…e la fascia protetta??? E tutti i bambini
innocenti che ci seguon…
Lavi: Eh-ehm…*indica il rating, indica la scena un po’ spinta appena conclusa* Forse non
ce ne sono, eh?
Asuchan: Ah… °///°;;; Bè, comunque… Sono molto soddisfatta
di questa ff! (Per una volta!XD)
xKira:sai, non mi ricordo proprio se avevo già risposto alla
tua recensione..^^;;;;; vabbè, io rispondo lo stesso!XD Per me Kandachan è il
più facile, rispetto agli altri! Lavi e Allen mi fanno disperare, perché sono
troppo diversi da me, ecco, finalmente l’ho capito!XD Per quanto riguarda Yu e
lo yaoi…eh, è difficile perché quello lì (detto molto gentilmente,
vero?XD) è poco collaborativo! Infatti l’ho detto anche alla fine di Personal
Belongings che pensavo di essere stata troppo smielosa…v_v Grazie di tutti i
complimentiiii!!!!!*___* La mia osssessione, eh? Bene bene, avrò un motivo in
più per aver voglia di scrivere anche quando non avrò nemmeno il tempo di
respirare!!;D Yuu-chan!!*cuoricino*
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