''Certain lights can't turn them off''

di Susan1D
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Eccomi con il secondo capitolo babies :) Ma fortunatamente potevo contare sul bene e sull'aiuto dei miei familiare anche se non per troppo visto che dalla prima media le cose erano cambiate.Mia madre e il suo lavoro erano diventati pesanti e così da che vivevamo in California,dov'era sempre bel tempo,dove trovavi i ragazzi più belli,il surf era la mia vita,ci ritrovammo a Londra.Ero così entusiasta,amavo Londra,in quelle città c'era tutto quello di cui avevo bisogno,i negozi,tantissimi negozi,le persone famose,i turisti tutto l'anno e la regina.Ero e sono ancora innamorata di Londra per me è la città eterna,anche se il tempo è uno schifo per me l'uomo che è stanco di Londra è stanco della vita,non avevo nessun altro obbiettivo nella vita se non quello di restare a Londra per sempre.Il tempo di iniziare a frequentare la scuola farmi delle amiche,tutti erano carini con me a differenza della California forse perchè lì c'ero nata e quando nasci in un posto è un'altra cosa.Lì tutti non facevano altro che dire Susanna,Susanna,Susanna,il mio nome era sulla bocca di tutti,forse perchè i miei genitori erano ricchi e possedevano multinazionali ma io odiavo tutto ciò.Ma un bel giorno il sognò fini,ricordo quel giorno come se fosse ieri!Erano le 11e30 di sera e io ero nella mia parte della casa quando squilla il cellulare,è mia madre che mi dice di andare nella sua camera,in preda al panico corro e mi ritrovo lei su un letto gigante che piangeva,in quel momento la stanza così grande e ricca mi sembrava vuota e lei una di quelle bambole di pezza distrutte da bambine di quattro anni,quella scena mi fece un certo effetto!Mi avvicinai piano e la accarezzai: cos'è successo mamma?cosa non và? Cavolo la sua vita era perfetta,eravamo io e mia sorella che subivamo tutto.Lei con una voce fine mi guarda e mi dice: le nostre multinazionali sono fallite,io e tuo padre siamo stati costretti a chiudere le fabbriche,non possiamo più pagare i dipendenti,siamo in rovina.Guardando le lacrime nei suoi occhi la prima cosa che mi venne in mente non era come facevamo noi a vivere ma come faranno quei poveri dipendenti a sostenere le spese e a portare avanti la famiglia?Noi avremmo potuto vendere la casa che era gigante per quattro persone,addirittura si divideva in quattro ale con una S.P.A,una sala giochi e un cinema,ne avremmo comprata una più piccolo,avremmo potuto vendere tutti i suoi vestiti griffati,le sue Louboutin,nessuno si sarebbe accorto che in un mese avesse indossato la stessa cosa due volte,ma no,lei piangeva come una disperata!....




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