Sasuke in Seven Weeks

di Shirangel
(/viewuser.php?uid=41679)

Disclaimer: questo testo č proprietā del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dā diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Chiusi fuori insieme

 

 

Le sue carezze hanno il sapore di uno schiaffo.

«Rivestiti e vattene», dice, con quella sua voce perennemente annoiata, e lei non può fare a meno di sentirsi come la più sporca delle prostitute.

Eppure torna, torna sempre. Continua a cercare i suoi occhi ed è di loro che è innamorata. Quello strano ragazzo che tutte definiscono tanto bello, lei non lo guarda nemmeno. Hinata vuole i suoi occhi e basta.

Sasuke si accende una sigaretta. Fuma lentamente, lasciando vagare lo sguardo sul tramonto che si porta via tutta la luce, la stessa luce che a loro è preclusa. Vivono nell’oscurità insieme a quegli incontri segreti, relegati lì per uno strano scherzo del destino.

Hinata non lo capisce, probabilmente non lo farà mai. Abbassa il capo e fissa i graffi sul parquet, stringendosi il lenzuolo attorno al corpo.

«V-va bene, Sasuke-kun.» mormora. «Come vuoi.»

Non l’hai mai invitata a restare a dormire, e lei non avrà mai il coraggio di chiederglielo. Malgrado sappia che sarebbe meraviglioso svegliarsi e incontrare i suoi occhi, quella strana soggezione che prova nei suoi confronti non sparirà mai del tutto. Ma è tenace, Hinata, e tornerà in quella stanza fino al momento in cui non diventerà anche la sua

«Ce li hai i soldi per il tram?»

Sasuke si è voltato e Hinata si interrompe a metà di un movimento, mentre si sta infilando le mutandine. Le sue mani vanno a coprire le nudità, vittima di una timidezza impossibile da cancellare. Lui sbuffa, quasi divertito.

«N-no. Li ho scordati.» risponde la ragazza, rossa in viso. «Andrò a piedi.»

Sasuke si alza dal letto e le si avvicina. Raccoglie il reggiseno color crema, l’aiuta ad infilarlo e lo allaccia. Le sue mani sono delicate e Hinata freme.

«Non dire idiozie, ormai si è fatto buio. Ti accompagno io o chissà cosa combini, maldestra come sei.»

La ragazza si volta e finisce tra le sue braccia. Vede il suo sguardo e il cuore si calma.

Le iridi sono rosse. Qualcuno ci vede l’inferno, altri il proibito, lei ci vede Sasuke. Fanno paura a tutti, molti lo insultano e lo deridono, lei lo ama. Hinata ha gli occhi bianchi e da diciotto anni deve convivere con il marchio della diversità che accompagna entrambi fin dalla nascita: sa cosa significa guardare il mondo e non trovare nulla di lontanamente simile a lei.

Poi, un giorno, il bianco ha incontrati il rosso. Lei non è stata più sola e ha capito che aveva bisogno di vedere ogni giorno il diverso uguale a lei.

«Va bene.», dice, a bassa voce. Non balbetta più. «Grazie.»

Il rosso è diventato il suo colore preferito, testimone di una ferita comune che possono curarsi a vicenda. Quella sfumatura scarlatta è il suo unico sostegno e il solo scudo che ha contro le parole della gente, ma non importa. Non ha bisogno di altro.

«Adesso sbrigati e non farmi perdere tempo.»

Hinata sorride e annuisce: finché ci sarà il rosso dei suoi occhi a proteggerla, non avrà paura di niente.

Nemmeno di un amore non corrisposto.

 

 


Originalità
Grammatica (“il bianco ha incontrati il rosso”, ma non è abbastanza per toglierti il punto)
IC Personaggio Base
IC Personaggio Aggiunto
Uso del Prompt (un po' troppo ripetuto e calcato, fino a non farlo più sembrare naturalmente inserito nella storia, ma inserito bene nelle frasi e nei pensieri)
Gradimento personale (“Qualcuno ci vede l’inferno, altri il proibito, lei ci vede Sasuke.” l'ho trovato poetico, sai? Molto d'effetto!)
Bonus/Malus
Totale: 6 punti

 

Con questa flashfic ho ottenuto [6] punti per un totale di [40] punti nella sfida





Questa storia č archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1666173