il pennello di Cloir

di HellSINger
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In un tempo assai remoto, in luogo che non so’ dir, viveva una pittrice di nome Clodir, innamorata di un assassino, ma non corrisposta.
Un giorno, mentre camminava malinconica, notò, sull’asfalto nero, un qualcosa luccicare, era un pennello, lei allora dipinse.
Il pennello si innamorò, ma non era corrisposto.
Un giorno la pittrice finì i soggetti da rappresentare, si trovo' di fronte il suo ultimo quadro, era un ritratto dell’assassino, così lei tornò ad essere malinconica.
Una notte mentre dormiva, il pennello mosso dall’ira, si avvicino al quadro, e preso il nero, si accinse a cancellare gli occhi dell’uomo.
Quello stesso giorno l’assassino perse per sempre la luce ma Clodir non fu felice, anzi sempre piu’ infelice.
La notte seguente il pennello, preso da odio e gelosia, col colore, cancellò l’intera tela, l’assassino sparì senza lasciare traccia.
Un giorno la pittrice si innamorò di un mercante, che per la sua abilità la sposò, ma siccome viaggiava spesso, la tradiva in ogni dove, quando lei lo scoprì tornò alla sua tristezza.
Il pennello ripeté la procedura e l’uomo svanì.
Un giorno lei si innamoro di un giardiniere buono e gentile, ma al pennello non importava cancellò anche lui, poiché un giorno l’ avrebbe ferita.
Fu così che Clodir rimase sola con il panello.
Un giorno lei sentì la morte vicina, si accinse a rappresentare il suo ultimo quadro, sulla tela non c’era niente solo un pennello d’argento.
Fu allora che il pennello sentì una grande solitudine, si accinse a ripetere un’ultima volta la procedura, fu così che scomparve.  




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