Angel's Heart, Demon's Blood di Sugar_Ace (/viewuser.php?uid=80183)
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3-La promessa
3- La promessa
La notte del suo arrivo Hikari la
spese vagando come un fantasma nel giardino del palazzo; amava i
fiori, gli animali, la natura in generale, forse perché in essa
aveva sempre trovato un muto conforto . Camminava a piedi nudi
sull’erba fresca, sfiorando con le dita e con i lembi del kimono
bianco ogni petalo e ogni foglia sbocciati in quel giardino. Stava
ripensando al discorso avuto con Mephisto quel pomeriggio : pur avendo
trovato alla fine la forza di chiedergli il motivo del suo abbandono,
non ricevette una vera risposta, ma solo tante belle frasi ricche di
retorica, ma vuote di qualsiasi coinvolgimento emotivo da parte sua,
che ancora le parlava tenendo le distanze. “Non mi interessa il
tuo retoricume Mephisto,” – gli aveva detto- “dimmi
la verità, per una volta!” . “Tipico”,
pensò mentre osservava una rosa : lui non diceva mai la
verità , aveva un modo di parlare subdolo e tortuoso . Anche se
lei aveva vissuto la maggior parte della sua vita con lui, stentava
ancora a capire quando fosse sincero e se mai lo fosse stato con lei.
Sospirò :” Sei una stupida!” disse a se
stessa, come faceva a sentirsi ancora così legata a lui, dopo
tutto quello che le aveva fatto? Dopo tutte quelle menzogne?
Sentì il bisogno improvviso di muoversi, e riprese a camminare
nervosamente . Sapeva che non sarebbe mai riuscita a rompere quel
legame: dal giorno in cui l’aveva trovata tra le macerie fumanti
della sua casa e salvata portandola con se e crescendola, lui era
entrato a far parte della sua vita e sebbene facesse lunghe assenze per
motivi sempre troppo vaghi, incomprensibili per una bambina, tornava da
lei, anche per un solo giorno, ma tornava da lei. E a lei, lo sapeva,
si reputava una stupida per questo, ma a lei questo bastava. Anche quel
giorno, dopo due anni di inspiegabile lontananza , di tristezza e odio
per questo abbandono, le era bastato che Mephisto all’improvviso
l’abbracciasse, dopo tutte quelle parole inutili finalmente
eliminò la distanza tra loro, e la strinse a se portando
la testa di lei sul suo petto :” Mi dispiace Hikari,
davvero…Tu…Oh perdonami, tu non puoi sapere ..Mi
dispiace…” Hikari lo sentiva, il cuore glielo suggeriva,
era sincero, ne era certa, il suo istinto raramente sbagliava, sta
volta era davvero sincero.
Un rumore la fece trasalire : erano
delle voci provenienti dalla strada. Hikari scorse un gruppo di ragazzi
nascosti tra i cespugli. Si spostò con una velocità
superiore a quella di qualsiasi essere umano, nascondendosi dietro ad
una siepe. Dopo qualche istante sentì i ragazzi scappare di
corsa. " Devo averli proprio spaventati!" pensò ridacchiando.
Sentì un leggero rumore dietro di lei e si girò di
scatto: restò qualche secondo immobile, trattenendo il respiro
"Amaimon!" Scattò in piedi e si buttò tra le braccia del
demone, che rimase rigido.
"Sei riuscita a raggiungerci,
finalmente" La sua voce era sempre così piatta, apatica, i suoi
occhi vuoti. Amaimon sembrava non provare mai alcuna emozione, tranne
durante un combattimento. Lei ancora abbracciandolo alzò la
testa e lo guardò dolcemente :” Sì, e devo
ringraziare te se vi ho trovati.” Il demone durante quei due anni
era riuscito a passare qualche informazione ad Hikari, con
difficoltà, visto che Mephisto non voleva che lei li trovasse.
Anche il re della terra aveva sempre fatto parte della vita della
ragazza, lei gli voleva bene come ad un fratello e anche lui, a suo
modo le voleva bene. Lei ne era certa ogni volta che Amaimon rinunciava
alle gelatine zuccherate alla pesca per regalarle a lei, sapendo che
lei le adorava. Hikari lo liberò dal sua abbraccio :” So
che tu sei coinvolto nel piano di Mephisto, qualunque esso sia. Non so
ancora cosa lui voglia da Rin, ma in ogni caso… Quando mia madre
morì, mi fece promettere solennemente di proteggere i due figli di satana
. Non so il perché me lo
chiese, forse aveva sentito il potere di Satana diventare sempre
più forte, dopotutto è stato lui ad ucciderla…Chi
lo sa. Ad ogni modo io rispetterò le sue volontà, quindi
sappi che se tu, o Mephisto cercherete di fare del male a Rin o Yukio,
vi fermerò con le mie mani.” Parlò con voce ferma,
fissandolo negli occhi. Per tutto il tempo lui non aveva cambiato
espressione. Lei era certa che prima o poi si sarebbe scontrata con
lui, e questo la faceva soffrire enormemente, ma nulla la faceva
soffrire come vedere la sua indifferenza .
Amaimon le chiese , cambiando discorso come nulla fosse :” E ora cosa farai? Vivrai nella casa di Mephisto?”
“Si, ma non farò la
mantenuta. Ho chiesto a Mephisto di cercarmi un lavoro, uno qualsiasi,
e visto le mie ampie conoscenze in demonologia, da domani la
insegnerò nella scuola per esorcisti . Avrei preferito non
vivere in casa con lui, ma…” Fece una pausa “Si
è fatto molto tardi, è meglio che io rientri. E’
stato bello rivederti Amaimon”
“Si Hikari. Anche per me.”
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Salve!
Sono
davvero, davvero dispiaciuta per il lungo tempo che intercorre tra la
pubblicazione di un capitolo e quello successivo, ma la scuola
(ultimo anno di liceo) mi impegna davvero molto. Temo che il
quarto capitolo uscirà tra parecchio tempo. Mi piacerebbe avere
un modo per avvisarvi di tutti questi ritardi….Ma non temete!
Non ho intenzione di smettere di scrivere questa fanficion, e sono
determinata a concluderla!
Grazie mille per le recensioni!(si commuove) Spero di riceverne tante altre :3
A tra poco!(si spera) S.A.
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