Buonasera
a tutti e... buona domenica. Dunque... so già che
piangerò e
che non riuscirò a dire tutto quello che ho da dire e in tal
caso mi
scuso già da ora per entrambe le cose
ç__ç ebbene, dopo numerose
peripezie, pianti interminabili mentre le idee non arrivavano, viaggi
mentali lunghi chilometri, aver stroppiato una delle coppie
più belle
della storia della televisione... eccomi a pubblicare l'ultimo epilogo
di Just a Landing, nonché ultimo capitolo di tutta la
storia.. dopo
questo non ci sarà più nulla.. la storia scrive
la parola fine e dovrò
andare a mettere tra le impostazioni di JaL.. conclusa
ç__ç o mamma
mia.. e chi ce la faaaaa???? La facciamo continuare ancora, vero??? XD
no, dai... se non diventa un polmone, peggio di Beautiful u.u credo che
questa storia abbia dato tutto ciò che avrebbe potuto dare..
a me e a
voi.. soprattutto a me. Mi sembra ieri quando l'idea di mettere in
piedi una storia con questo argomento mi è saltata in
testa... tutto
merito del mio nuovo vicino di casa (che come ho detto spesso,
ahimé
non è Blaine ç__ç) e merito anche
dell'amore sconfinato che provo per
la Klaine. Sono passati dieci mesi dal primo aggiornamento.. e ne ho
passate così tante che sinceramente stento davvero a credere
di essere
arrivata viva alla fine. Non pensavo di essere capace di portare a
termine una cosa così, un progetto del genere eppure..
bastava un po'
di buona volontà.. e ovviamente bastavate voi: tutti i
vostri commenti
sono stampati nel mio cuore dal primo all'ultimo, anche quelli su Fb...
non dimenticherò mai le risate che mi avete fatto fare, i
sorrisi che
mi avete regalato, le lacrime che ho pianto quando venivo sommersa dal
vostro affetto. Siete delle persone splendide e per questi dieci mesi
siete stati la mia famiglia.. e lo sarete ancora.. anche se JaL non
dovesse mai avere un seguito o se da questa autrice non
uscirà mai più
nulla di buono (si spera di no XD)... mi avete fatta sentire speciale e
credetemi... raramente mi capita di provare emozioni così
belle. Kurt e
Blaine ci sono stati sempre per me, anche quando al mio fianco non
c'era nessuno e sento di dover ringraziare anche loro... sono speciali,
anche se non raggiungeranno mai la perfezione di quelli originali: sono
speciali per me, perché so cosa hanno significato in questi
mesi e cosa
saignificheranno per sempre. Non vi posso dire con certezza se ci
sarà
o meno un seguito.. forse sì.. qualche idea ce l'ho ma per
il momento
non vorrei ributtarmi in niente di troppo serio.. ho bisogno di un po'
di leggerezza, per questo ho deciso di creare la raccolta Seniel che
continuerò ancora per un po' quindi accontentiamoci di
quella ^.^ e a
proposito di Seniel.. permettetemi di ringraziare anche il mio
Daniel... la mia dolce e preziosissima metà.. la mia
Tamara.. senza di
lei molte volte avrei mollato tutto, senza di lei JaL non sarebbe stata
la stessa, senza di lei non avrei avuto quelle immagini fantastiche e
questi disegni meravigliosi per gli epiloghi, senza di lei.. boh.. non
riesco neanche a pensarci a me
senza di lei.. è importante tanto quanto lo è
Daniel per Sebastian, o
Kurt per Blaine.. o Chris per Darren u.u (l'ultima concedetemela XD).
Mmm...penso
di aver detto tutto, al massimo aggiungerò qualcosa nei
prossimi giorni
sulla pagina autore.. e comunque non ho intenzione di sparire quindi..
non finisce qui XD (suona tanto come una minaccia, vero? XD). Scusate
se non ho più risposto alle recensioni.. appena
potrò cercherò di farlo
almeno per l'ultimo capitolo di JaL e per le shot Seniel..
perdonatemi... ç___ç vi amo con tutto il cuore
e.. grazie di tutto.
A
voi l'epilogo Klaine.. diverso dagli altri, ma spero sia ugualmente
speciale e possa chiudere degnamente questa storia... buona lettura.
Firmato Dreamer91.. alias.. Fabiana <3
p.s.
Pagina Fb (Dreamer91
) Raccolta Seniel (Now
and Forever ) Missing Moments, che non ho dimenticato,
tranquilli ^^ (Just
a Landing - Missing Moments )
Epilogo n°9
Kurt & Blaine
"Caro papà"
Ciao papà,
partirò
con la
solita domanda retorica che si inserisce all'inizio di ogni lettera,
quindi.. come stai? Cosa si dice, lì dove sei tu? Sei
abbastanza
a tuo agio? C'è la giusta compagnia? Riesci a prendere il
segnale delle partite di football nonostante l'altezza? Io spero
proprio di sì.
É passato un po'
di tempo dall'ultima volta che ti ho scritto e ne sono successe di
cose: l'ultima volta che l'ho fatto tu eri morto da poco ed io mi
sentivo solo. L'unica cosa che sono stato in grado di fare all'epoca,
è stato di aggrapparmi al tuo ricordo e continuare a far
finta
che ci fossi ancora, che fossi semplicemente in un'altra
città,
magari io a New York per il college e tu eri ancora a Lima, in attesa
di partire per raggiungermi. E questa illusione è andata
avanti
per un po', finché io stesso non ho detto basta: avevo
bisogno
di reagire e di rialzarmi e realizzare qualcosa per me stesso, qualcosa
che rendesse fiero anche te, che sapevo continuavi a guardarmi
dall'alto. E in questo un po' penso di esserci riuscito.
Ora abito davvero a New York, la città dei miei sogni, la
città in cui tutto è possibile, la
città che
è riuscita a farmi evadere. L'Ohio stava diventando troppo
stretto per me, Lima troppo opprimente e abitare in casa nostra...
troppo doloroso. Mi dispiace averla venduta; ora ripensandoci mi sento
uno schifo perché so quanti sacrifici avevate fatto tu e la
mamma per poterla comprare, solo che... tu non c'eri più, la
nostra famiglia si era completamente distrutta ed io.. non riuscivo
più a reggere tutto quel peso. Ho preferito tagliare tutti i
legami con quella città, casa inclusa, perché
tanto non
ci sarei mai più tornato.. avrebbe fatto troppo male.
Vendere
una casa, cambiare città e crescere però non
significa
volerti meno bene, papà.. io continuo a volertene davvero
tanto
e la tua mancanza è ancora così viva e si fa
sentire
sempre: invece di migliorare va peggiorando, soprattutto in alcuni
momenti, tipo questo che sto vivendo ora. No, non agitarti.. non
è successo nulla di grave, nessuno mi ha preso di mira e non
mi
sono perso nessuna svendita su internet... anzi... la mia vita non
potrebbe andare meglio di così ed è proprio
questo il
punto: tutto è perfetto, quello che faccio e quello che mi
circonda lo sono eppure.. tu non ci sei. É come se fossi
incompleto in un certo senso, ma non del tutto.
Sai, papà... se mi vedessi ora, probabilmente non mi
riconosceresti neanche e non soltanto perché sono cresciuto
ancora in altezza - quasi un metro e ottanta - e i miei lineamenti sono
maturati, abbandonando un po' di quelle linee infantili e delicate che
sono state un po' la mia rovina al liceo... non si tratta solo
dell'aspetto fisico.. è il mio approccio al mondo ad essersi
modificato, il mio modo di pensare, il mio modo di agire e di
rapportarmi con gli altri. Si tratta, però, di un
cambiamento
molto recente, iniziato tre o quattro mesi fa e che ancora oggi da i
suoi frutti e mi fa scoprire cose, provare emozioni che neanche
immaginavo esistessero. Del vecchio Kurt è rimasto davvero
ben
poco e penso che da una parte sia meglio così: se fossi
ancora
lo stesso non sarei riuscito a migliorare, ad ottenere ciò
che
ora ho e soprattutto non potrei scriverti ora con tanta
tranquillità ed il cuore tanto leggero.
Cosa è successo di tanto sconvolgente, ti chiederai tu..
beh,
papà.. se hai due minuti di tempo libero da dedicarmi.. te
lo
racconto molto volentieri.
Dunque... dopo aver lasciato Lima ed aver preso casa qui a New York, ho
scoperto che non aver frequentato la NYADA non era stato poi un
così grande sbaglio perché ho subito trovato un
campo
alternativo a cui dedicarmi: la moda. Ho iniziato, quasi per scommessa
con me stesso, uno stage presso una nota agenzia di moda di Manhattan
che alla fine mi ha fruttato un bel lavoro, ben pagato e in un ambiente
particolarmente piacevole: d'altronde lo hai detto spesso anche tu...
possiedo un estro particolare e un occhio attento per certe cose e
forse avrei dovuto seguire il tuo consiglio invece di impuntarmi con
quel college tanto costoso e prestigioso. In fondo nessuno ha mai detto
che la strada da percorrere possa essere soltanto una... io ho avuto la
fortuna di poter scegliere e devo dire che.. ne sono decisamente
soddisfatto. Non so se frequentare trenta ore di corsi a settimana,
abitare in un campus affollato e avere a che fare con quei livelli
così alti avrebbe fatto per me. Uscivo da una situazione
terribile e non avevo lo spirito adatto per affrontarlo: certo,
Broadway era e rimarrà sempre il mio più grande
sogno
ma.. chissà se un giorno non riuscirò ugualmente
a
realizzarlo. Ho sempre cercato di ponderare le mie scelte, non mi sono
mai fatto guidare dall'istinto né da colpi di testa
improvvisi..
Kurt Hummel è un ragazzo di sani principi e con la testa
sulle
spalle e questo era valido quando tu eri ancora in vita e lo
è a
maggior ragione ora. Solo che, a volte, mi è capitato di
mettere
un piede al di fuori della carreggiata e ho rischiato seriamente di
cadere giù; all'inizio della discesa c'è stata la
mia
prima relazione seria con qualcuno.
Probabilmente.. molto probabilmente.. se tu avessi conosciuto David, se
tu avessi visto come mi guardava e come si rapportava a me... io e lui
non saremmo durati quattro anni. Avresti fatto di tutto per farmi
tornare con i piedi per terra e farmi aprire gli occhi.
Perché
lui non era adatto, io lo sapevo, lo sentivo.. eppure, e anche se mi
vergogno terribilmente ad ammetterlo... in quel momento mi sembrava
giusto così. Lui si era dimostrato interessato, io non avevo
mai
provato la sensazione di essere legato sentimentalmente a qualcuno, a
New York non conoscevo anima viva e... tutti questi motivi mi hanno
spinto a cadere nella sua trappola. Avrei dovuto capirlo subito, fin
dal nostro primo discorso, fin da quando lui ci aveva provato... sarei
dovuto scappare a gambe levate, senza mai voltarmi indietro.. ma,
ovviamente ero troppo sciocco e spaventato anche per fare qualcosa di
così banale. Sono rimasto al suo fianco per quattro anni,
durante i quali mi sono visto lentamente cedere, perdere quella
dignità che mi aveva distinto sempre, che mi aveva fatto
combattere il bullismo al liceo e che avevo sicuramente ereditato da
te. Gli Hummel non cedono. Gli Hummel combattono fino alla fine. Ma io
non sono riuscito a tenere fede a quelle parole: mi sono lasciato
plagiare e condizionare da lui, fino al punto in cui la mia opinione
non valeva più nulla e la mia volontà la tenevo
nascosta
con gelosia. Avevo costruito una maschera, una maschera che mettevo su
quando stavo con gli altri soprattutto con David e che indossavo con
facilità, quasi fosse diventata parte integrante di me.
Facevo
vedere agli altri ciò che volevano vedere e davo a David
solo
ciò che chiedeva. Niente di più niente di meno.
Quando
tornavo a casa, però, chiudendomi alle spalle la porta
blindata
e poggiando la maschera sul comodino, crollava tutto: non restava nulla
del muro di cinta che mi ero costruito attorno, implodevo ogni volta e
ogni volta vivere mi costava appena più fatica.
Lo so, papà... se mi avessi sentito pronunciare queste
parole,
probabilmente mi avresti preso a schiaffi perché questo
sarebbe
stato l'atteggiamento più sbagliato da parte mia e avrei
dovuto
essere grato per la mia vita, la mia salute e la fortuna che avevo
ottenuto scappando via dalla provincia. Eppure ero come tappato, le
giornate avevano assunto tutte la stessa tonalità desolante
di
grigio e non c'era nulla a darmi la giusta forza per reagire. Solo il
tuo ricordo.. ma anche quello faceva fin troppo male per permettermi di
rialzarmi e spezzare quella maledetta maschera fatta di bugie e
insoddisfazioni. Perché era questo ciò che ero
diventato:
insoddisfatto. Di me, del mio futuro incerto, del mio ragazzo.
Soprattutto del mio ragazzo.
Non c'è mai stato niente in David che riuscissi ad
apprezzare e
per cui valesse la pena rimanere, niente davvero. Pessimo carattere,
arroganza disumana, ragionamenti insensati ed egoisti, un possesso
quasi fastidioso nei miei confronti, maleducazione inammissibile e...
beh, ovviamente nessun sentimento sincero. E io lo sapevo.. sapevo
perfettamente tutte queste cose eppure non l'ho mai lasciato.
Perché? Bella domanda... se me lo avessi chiesto qualche
mese fa
ti avrei risposto che in fondo mi andava bene così,
perché ero convinto di aver ottenuto ciò che in
fin dei
conti meritavo - quasi fosse una punizione, la legge del contrappasso
per la mia nuova vita - ed ero convinto di non poter sperare in nulla
di meglio. La speranza era proprio qualcosa che non potevo permettermi.
Poi però il destino ha bussato alla mia porta... nel vero
senso
della parola. Qualche mese fa ho conosciuto una persona, un altro
ragazzo, una specie di principe azzurro moderno, le cui armi sono state
il sorriso meraviglioso ed un cuore immenso. Blaine. Questo
è il suo nome, papà.
Blaine è venuto ad abitare sul mio stesso pianerottolo e
sono
bastati pochi scambi di battute e qualcuno dei suoi sorrisi per farmi
capire quanto fosse speciale e quanto avessi bisogno di un amico come
lui. Ovviamente tra di noi l'amicizia è durata ben poco. Mi
sono
innamorato perdutamente di lui, senza neanche premeditarlo e proprio
perché è stato tutto così spontaneo e
naturale..
proprio questo ha reso le cose più magiche.
Chissà per
quale assurdo motivo, anche Blaine si è innamorato di me: in
pochissimo tempo lui è riuscito a capire che avessi qualcosa
di
diverso rispetto alle altre persone, ha capito che dietro l'apparenza
ci fosse dell'altro, e soprattutto è riuscito a vedere
dietro la
maschera che indossavo: lui è l'unico ad
essersene accorto,
papà... l'unico in sei anni. E io, anche se non lo avrei mai
ammesso, aspettavo ardentemente qualcuno così, qualcuno che
mi
guardasse negli occhi, che mi stringesse la mano e che mi sorridesse
sinceramente. Quello soltanto sarebbe bastato a farmi capire che non
sarebbe più servito nascondersi, perché non
c'erano
più pericoli per me. Blaine ha distrutto il mio muro,
mattone
dopo mattone, lentamente e senza mai smettere di comprendermi e poi
ne ha costruito un altro subito dopo, quella volta però
attorno
a noi. Per proteggerci, per proteggere ciò che avevamo e
abbiamo
ancora oggi. Sì... io e Blaine stiamo insieme da tre mesi ed
io
non potrei essere più felice di così.
Blaine non è David, papà e se non te ne fossi
ancora
accorto, non c'è nulla che potrebbe anche lontanamente
accomunarli, eccezion fatta per me forse. Ma David non ha mai ottenuto
il mio cuore.. Blaine lo ha conquistato e ormai è
completamente
suo. Blaine mi ama, mi ama davvero e cosa più importante mi
rispetta. Non sono un burattino nelle sue mani, non smetto di avere
importanza quando sono con lui e non devo preoccuparmi di sopprimere il
mio pensiero perché lui è sempre curioso di
saperlo ed
è sempre ben disposto a condividerlo. Io con lui
posso
essere me stesso e posso finalmente tirar fuori quella parte del mio
carattere che in questi difficili anni avevo accantonato. Ci tiene a me
e me lo dimostra quotidianamente: non ho mai preteso grandi gesti o
chissà quali azioni plateali.. a me bastano la
semplicità, a me basta un abbraccio dato all'improvviso,
quando
meno me lo aspetto, magari dopo una giornata particolarmente pesante;
mi basta ricevere un messaggio dolce a metà mattinata in cui
c'è scritto anche solo "ti amo" perché quello mi
fa
capire che mi sta pensando; mi bastano gli sguardi che ci scambiamo
quando siamo in compagnia di qualcuno, che sono pieni di frasi
sottintese e chissà quali tipi di promesse; mi bastano le
attenzioni che mi riserva e che io sono contento di concedergli. Tutto
questo è Blaine. E sarebbe decisamente molto riduttivo
limitarsi
a queste poche parole.
So che lo conosco da poco, ma... credimi, il tempo è davvero
misero in confronto all'intensità con cui lo abbiamo
vissuto.
Non è stato affatto facile avere a che fare con me e in un
paio
di occasioni maledette ho davvero rischiato di perderlo, per colpa
della mia stupidità o della paura. Paura di cosa, ti
chiederai
tu: beh, io penso sia stata paura di essere felice. Quando avevo te lo
ero, nonostante le brutte esperienze al liceo e la mentalità
ristretta dell'Ohio, mi bastava avere il mio papà al mio
fianco
per essere felice. Da quando non ci sei più e ho scoperto
seriamente cosa significasse provare dolore, ho iniziato a sviluppare
una sorta di repulsione verso la felicità. Per me, essere
felici
equivaleva scioccamente a correre il rischio di perdere tutto prima o
poi e ricadere inevitabilmente in altro dolore. Ecco perché
mi
sono tenuto lontano da qualsiasi tipo di rapporto serio - fatta
eccezione di David, ma lì più che serio
è stato
masochistico - soprattutto in amicizia. Con Blaine è stato
diverso perché era lui ad esserlo.. diverso. Lui non si
è
arreso e come ti ho già detto prima... ha guardato oltre.
Blaine mi ha insegnato tante cose: mi ha insegnato prima di tutto a
volere bene a Kurt. Ho scoperto che per stare bene con gli altri
bisogna prima di tutto volersi bene. Mi ha insegnato ad essere fiero di
essere quello che sono e di non nascondere mai idee e opinioni,
perché anche le mie valgono qualcosa lì fuori. Mi
ha
insegnato a non arrendermi mai, neanche dove sembra impossibile
riuscire, perché basta un po' di buona volontà e
almeno
una persona che crede in te. Mi ha insegnato il vero significato della
parola amare. Mi ha insegnato a sorridere senza remore. Mi ha insegnato
a chiedere scusa e a provare rimorso. Mi ha insegnato ad avere coraggio
sempre. Mi ha insegnato ad avere fiducia e un briciolo di speranza in
più. Mi ha insegnato a credere nei sogni e a non perdere mai
di
vista l'obbiettivo finale. Mi ha insegnato cosa significa provare vere
emozioni, non banali sensazioni passeggere vuote ed insignificanti; con
Blaine è tutto ad un altro livello, è
sorprendersi
sempre, è sentire il cuore battere anche per le cose
più
sciocche, è scoprirsi a vicenda ogni giorno, è
meravigliarsi di quanto ancora potremmo farlo domani, è
comprendersi anche senza parlare, è non stancarsi di stare
insieme tutto il giorno pur senza fare nulla di rilevante, è
voler sentire l'altro accanto semplicemente allungando una mano...
è sapere che qualcuno a casa mi aspetta sempre e che
tornando
non proverò mai più quella brutta sensazione di
vuoto e
solitudine. Ci saranno luci accese, termosifoni già
riscaldati,
cena quasi pronta e soprattutto un paio di occhi dorati che si
illumineranno non appena si inchioderanno ai miei. Sai,
papà... avere importanza per qualcuno mi fa sentire meno
solo e mi riporta ai tempi in cui c'eri tu con me.
Tu non verrai mai sostituito da nessuno, questo te lo assicuro con
tutto me stesso, però... almeno lui è riuscito a
regalarmi un po' di quella serenità che mi ricorda tanto
casa
nostra e la mia adolescenza con te.
A volte vorrei davvero fartelo conoscere: magari prendere un treno fino
a Lima e portarlo con me. Ci ho fantasticato spesso su questa cosa,
sai... sarei davvero curioso di vedere la tua faccia, di vedere la sua,
di ridere di entrambi. Secondo me andreste molto d'accordo
perché in alcuni aspetti vi assomigliate: avete entrambi
quell'ottimismo contagioso che permette di vedere del buono ovunque,
anche dove non c'è e che permette perfino ad un pessimista
come
me di crederci a volte. Poi però mi ricordo che tu, ovunque
sia,
forse riesci a vedermi davvero e quindi di conseguenza conosci
già Blaine, sai già l'effetto che ha su di me,
sei
consapevole di quanto bene mi faccia sentire e molto probabilmente ogni
volta che ci guardi insieme sorridi. Ed io, mentre ci penso, mi ritrovo
a fare lo stesso, preda dell'emozione.. perché è
così bello perdersi in questo tipo di fantasie. Fossero
tutte
così. Avevo tanta di quella amarezza addosso prima di
conoscerlo. Ed era strano per un ragazzo di venticinque anni essere
così risoluto e scettico sul mondo: ero arrivato ad un punto
in
cui il mio unico interesse ricadeva in attimi privi di significato come
mangiare, dormire, lavorare e tornare a casa. Mi limitavo
a sopravvivere, come un vegetale. Blaine mi ha permesso di
risvegliarmi da un lungo letargo e ha sciolto un po' quella calotta
gelida che mi circondava. Anche lui ha la mia stessa età,
eppure.. abbiamo una visione completamente diversa della vita. Lui
affronta tutto con il sorriso, è spiritoso e crede in molte
cose. Ha dei valori ben saldi, primo tra tutti l'amicizia. Dovresti
vedere con quanto rispetto tratta il suo migliore amico o con quale
entusiasmo parla di lui. A volte, lo ammetto, sento di esserne geloso
poi però mi do dello stupido perché so
perfettamente che
quello sguardo brillante ce l'ha anche quando parla con me ed io ho in
più l'amore che mi trasmette sempre. In pratica sono
doppiamente
fortunato: in un colpo solo ho trovato il mio migliore amico e l'amore
della mia vita. E per uno che, durante l'adolescenza, non riusciva
neanche ad avvicinarsi ad un ragazzo senza essere insultato o
spintonato... è una conquista. Hai visto che progressi ha
fatto
il tuo bambino?
Un altro dei mille pregi di Blaine è la voce: Dio,
papà... dovresti sentire che voce che ha. Profonda,
avvolgente,
stuzzicante, magica... riesce a stregarmi tutte le volte nonostante
abbia imparato a memoria ogni sfumatura ormai. Eppure è
sempre
un piacere indescrivibile sentirlo cantare: è stata quella
la
prima cosa che ho conosciuto di lui, in fondo. La prima volta che ci
siamo visti, l'ho sentito cantare in un pub e forse inconsciamente il
mio cuore aveva già iniziato a mettere in moto gli
ingranaggi. Sono quelle
cose che non ti aspetteresti mai possano accadere. Era stata una serata
tranquilla, una come tante altre e invece.. da lì
è
iniziato tutto. E la sai la cosa più buffa quale
è stata?
Il ritrovarsi qualche giorno dopo nello stesso palazzo, a condividere
perfino lo stesso pianerottolo. Sono stato molto fortunato, lo ammetto.
C'è inoltre un'altra cosa.. una cosa che non sanno in molti
e di
cui mi vergogno terribilmente. Dopo la tua morte io feci una promessa a
me stesso: che qualsiasi cosa fosse successa nel mio futuro, non avrei
mai più cantato... perché quello più
di ogni altra
cosa mi teneva legato al mio passato, perché mi avrebbe
ricordato te e i nostri discorsi sulla NYADA e quanto ti piacesse
sentirmi cantare, soprattutto la sera. E così ho
fatto:
Kurt Hummel non ha più cantato, fatta eccezione per i
momenti di
intimità sotto la doccia, dove nessuno avrebbe potuto
sentirmi.
Mi ero costruito un muro anche in quello e sono perfettamente
consapevole che, rinunciando a cantare, ho fatto del male a me stesso,
ma soprattutto a te. A te che mi hai sempre chiesto di non smettere mai
di farlo, qualsiasi cosa fosse successa; non ho mantenuto la parola,
papà... e me ne sono vergognato da morire. Ovviamente...
anche
in questo Blaine è riuscito a migliorarmi: la sera del mio
compleanno mi ha convinto a duettare con lui in una canzone...
semplicemente perfetta. Quel momento, cantare con lui, intrecciare le
nostre voci assieme e lasciare da parte i miei limiti e i miei freni..
mi ha fatto sentire vivo come non mai. Forse già in
quell'occasione avrei dovuto capire di essere innamorato di lui. Ora,
non dico di aver ripreso a cantare con la stessa assiduità
con
cui lo facevo prima.. ma se adesso qualcuno dovesse chiedermelo, non mi
farei pregare troppo, ecco. Blaine per me lo fa spesso... cantare
intendo. Quando sono giù e ho bisogno di qualcuno che mi
abbracci lui lo fa con la sua voce, senza che ci sia più
bisogno
di chiederglielo. Lui mi capisce al primo sguardo, non ci sono molte
parole tra di noi perché ci pensano i sentimenti a
compensare e
solo ora capisco i mille discorsi che mi facevi quando ero poco
più di un bambino. Trova qualcuno con cui non avrai mai
bisogno
di parlare per farti capire, dicevi.. e ora finalmente posso darti
ragione.
Le cose grazie a Blaine non sono migliorate solo in campo
sentimentale... l'essermi aperto con lui mi ha permesso di trovare il
coraggio di lasciarmi andare anche in amicizia. Non solo ho
approfondito il rapporto con amiche che già avevo - tipo una
ragazza che abita nel mio stesso condominio, Rachel, che ha una
splendida bambina di quattro anni pur essendo giovanissima, oppure con
una delle modelle con cui ho avuto modo di lavorare in agenzia, Santana
- ma ho anche ampliato le mie conoscenze e ora posso dire di essere
profondamente orgoglioso di avere un bel giro di amicizie, che
includono perfino un'altra coppia gay, amici di Blaine. Ricordi
papà quante volte mi sono lamentato del fatto che la gente a
Lima sembrava vergognarsi della propria sessualità e che per
uno
come me non ci sarebbe stata alcuna speranza di trovare un'amicizia
sincera o comunque qualcuno che condividesse i miei gusti? Beh.. New
York e Blaine mi hanno mostrato un mondo a parte, un mondo di cui
ignoravo l'esistenza e di cui ora faccio parte. Mi fa sentire bene il
sapere che lì fuori c'è un giro di amicizie che
mi
accetta per come sono e per cui non è un problema che io
vada in
giro mano nella mano con un altro uomo. In realtà lo
pensavano
anche prima che me ne accorgessi.. però... ero troppo
sciocco
per ammetterlo e d'altronde non avevo nessun ragazzo a cui avrei
stretto con orgoglio la mano in pubblico. David non era di certo il
tipo e da un lato è stato meglio così
perché
questo mi ha permesso di condividere molte prime volte con Blaine da
quando lo conosco. Tranquillo, non ho intenzione di dirti niente di..
intimo - anche se, papà... non ho più quindici
anni e
questo dovresti averlo capito - mi riferisco più che altro
ad
esperienze emotive. Blaine è il primo ragazzo di cui io mi
sia
innamorato; è il primo a cui ho detto ti amo; è
il primo
che mi ha fatto piangere di emozione; è il primo a cui abbia
dato tutto me stesso; è il primo da cui ho ricevuto un mondo
intero; è il primo a cui ho parlato di te; è il
primo che
in un certo senso ho voluto farti conoscere; è il primo con
cui
sento la voglia di condividere qualcosa di importante; è il
primo.. e l'unico, con cui voglio trascorrere il resto della mia vita.
E... a questo proposito, papà... c'è un'altra
cosa che
sento il bisogno di dirti... è una cosa che è
successa
qualche giorno fa e che, in un certo senso mi ha spinto a scriverti.
É qualcosa di molto importante per me, per la mia vita...
una
decisione che cambierà tutto o forse non cambierà
proprio
nulla. Blaine.. mi ha chiesto di trasferirmi da lui. L'altro giorno,
mentre eravamo a cena. All'improvviso, mentre stavamo tranquillamente
gustando i nostri piatti, lui si è aperto in un sorriso
strano,
che mi ha fatto perdere qualche battito perché... Dio.. era
bellissimo come sempre e... mi ha detto che c'era una cosa importante
che avrebbe voluto chiedermi. Io l'ho lasciato parlare, roso dalla
curiosità e a quel punto lui ha poggiato una scatolina di
tessuto sul tavolo, accanto al mio bicchiere. Lì il cuore mi
si
è completamente fermato perché per un istante ho
pensato
che quella scatolina contenesse un anello e mi stesse chiedendo di
sposarlo - e non mi avrebbe meravigliato troppo... eravamo reduci da un
recente matrimonio gay.. quindi, non c'è due senza tre - ma
mi
sbagliavo. Lì dentro forse c'era qualcosa di molto
più
importante. Quella scatolina conteneva un piccolo mazzo di chiavi,
tenuti insieme da una catena argentata sottile all'estremità
della quale c'era un portachiavi dello stesso colore dalla forma
inequivocabile: era un cuore, spezzato a metà. Su un pezzo
spiccava una B... sull'altro una K. A stento sono riuscito ad alzare
gli occhi verso di lui per chiedergli spiegazioni ed ho trovato di
nuovo il suo sorriso buono ed emozionato che illuminava la sala.
"Queste sono tutte le chiavi della mia vita: la chiave lunga
è
quella della porta blindata... quella più piccolina
è
quella della cassetta postale.. quella con la forma strana apre lo
sportellino dove c'è il contatore del gas e infine... anche
se
non credo di riuscire mai a convincerti a prenderla... l'ultima
è
la chiave della moto." mi ha detto indicandomi una per una le chiavi in
questione, visibilmente agitato "Mancano forse quelle più
importanti.. quelle del mio cuore, ma.. ho come l'impressione che
quelle tu le abbia già da tempo." ha aggiunto con un
sorriso. E
lì il cuore mi si è stretto in una morsa e non ci
ho
capito più nulla. Ho abbandonato la mia sedia, mandato al
diavolo il luogo pubblico e l'educazione, e gli sono saltato addosso,
per stringerlo forte. Siamo rimasti in quella posizione forse un'ora
intera, fino a che il cameriere non è venuto ad
interromperci,
portando una bottiglia di acqua. Ed è stato in quel momento,
mentre mi asciugava le lacrime dispettose, che me lo ha chiesto... Kurt, vuoi venire a vivere con
me?....
Ok, forse è un po' sciocco, ma.. sto piangendo di nuovo..
ora..
mentre ti scrivo, quindi non meravigliarti se troverai la pagina
bagnata o l'inchiostro sbavato. Colpa delle emozioni. Colpa di Blaine.
Colpa mia che sono troppo fragile. Ora però le lacrime non
hanno più lo stesso sapore di allora.. sono più
dolci in un certo senso e piacevoli.
Ovviamente, non c'è bisogno
che ti dica cosa io gli abbia risposto, vero? Ti basti sapere che ora
sto scrivendo da casa sua... casa
nostra...
mentre lui sonnecchia sul divano davanti all'ultima puntata di
Masterchef Australia. Ovviamente Blaine è anche un ottimo
cuoco,
ma.. cosa non sa fare d'altronde? Il trasloco è stato
piuttosto
semplice, anche perché abbiamo avuto la fortuna di non dover
pagare il
trasporto: è bastato chiamare un paio di amici per aiutare a
trasportare qualche scatolone da un appartamento all'altro e il gioco
è fatto. Abbiamo preferito rimanere nel suo e lasciare il
mio,
perché lui paga davvero poco di affitto - merito
dell'intercessione di un suo amico, a quanto pare - e quindi in questo
senso abbiamo optato per il risparmio. Non abbiamo problemi di soldi,
non preoccuparti - ti conosco, so già che ti stai allarmando
e
sai anche che non ti fa bene - anzi: entrambi ultimamente abbiamo
ottenuto qualche bella soddisfazione in campo lavorativo e questo
è senza dubbio un altro punto di cui vorrei parlarti. Il mio
nuovo, bellissimo e gratificante lavoro. Sono diventato uno dei
principali stilisti di una famosa griffe newyorchese, diretta dalla
meravigliosa Sue Sylvester.. te la ricordi, vero? Quella donna ben
vestita che guardavamo sempre in tv, quando veniva intervistata da
Letterman nel suo show.. proprio lei, papà... lei mi ha
voluta
nel suo organico e ormai sono quasi tre settimane che faccio parte di
quel meraviglioso mondo. Non ha davvero nulla a che vedere con i
compiti che svolgevo prima.. ora posso davvero esprimere il mio estro e
la mia concezione di moda e sembra ci sia qualcuno che finalmente
riesce ad apprezzarlo.
Blaine invece... beh con la voce che si ritrova soltanto una cosa
avrebbe potuto fare. Tra qualche mese uscirà il suo primo
disco e... credimi... siamo entrambi emozionati come due bambini.
Quando vogliamo prenderci in giro, a volte, diciamo che da qui a cinque
anni ogni americano che si rispetti avrà nell'armadio un
capo firmato Kurt Hummel e sullo scaffale un cd di Blaine Anderson. E
la cosa fa incredibilmente ridere entrambi.
Ho fatto bene, papà? Pensi che abbia corso troppo, che avrei
dovuto aspettare ancora un po'? Pensi che Blaine sia.. quello giusto..
il mio 'vissero felici e
contenti'? Io....da una parte immagino la tua risposta..
tu a questo punto mi chiederesti cosa penso io, perché
è la mia opinione ad avere più importanza e
quindi.. sì, papà.. penso, anzi ne sono convinto,
che lui sia quello giusto, quello perfetto, quello che voglio accanto a
me per vivere felice e contento. Ho imparato, anche se a fatica, che la
cosa a cui devo pensare è la mia felicità... ed
io con Blaine sono felice come non lo sono mai stato prima e l'ultima
cosa che voglio è perdere una sensazione così
bella e che mi fa stare tanto bene. Mi fido di lui, mi fido di me e
soprattutto mi fido di noi... non penso sia una cosa
passeggera, un'infatuazione superficiale o la voglia disperata di avere
qualcuno accanto: so perfettamente cosa sento e cosa mi trasmette
Blaine tutte le volte che siamo insieme o che semplicemente mi guarda.
Sono emozioni troppo forti per essere passeggere. É amore
puro, amore in tutta la sua bellezza, amore grande e unico che sento
potrà crescere ogni giorno, insieme a noi. Non cambierei
Blaine per nulla al mondo, sono profondamente fiero di lui e sento di
poterlo essere anche domani, tra un paio di settimane, tra un anno...
per sempre e anche oltre. Lui è quel pezzo mancante della
mia vita che mi completa e mi rende speciale nel mondo e non ho la
minima intenzione di lasciarmelo scappare: ho perso fin troppe cose da
quando sono nato fino ad oggi... quello che abbiamo
è
davvero speciale e merita di essere trattato con rispetto da chiunque,
quindi non permetterei mai a nessuno di rovinarlo... a lui non rinuncio,
papà.. dovessi lottare contro i mulini a vento. Parola di
Kurt Hummel.
Adesso vado, è davvero tardi e mi si chiudono gli occhi.
Confesso che questa chiacchiera mi ha fatto davvero bene, ne avevo
bisogno. Forse dovrei prendere l'abitudine e farlo più
spesso.. includerti nella mia vita in questo modo, ritagliandoti ogni
tanto un pezzo della mia giornata, così come ho fatto
stasera. Sempre che tu non sia troppo impegnato, ovvio.
Ti abbraccio forte, papà... e sappi che mi manchi tanto.
Il tuo bambino, non più tanto bambino, che ti ama da morire,
ovunque tu sia.
Signor
Hummel?
Salve, io
sono Blaine... Kurt è di là in bagno e ho davvero
pochi minuti per scriverle qualcosa di sensato prima che lui possa
accorgersi di quello che sto facendo. Non ho letto quello che le ha
scritto,
perché non mi permetterei mai.. è la vostra
privacy ed io
la rispetto. Volevo semplicemente dirle... grazie. Grazie per
aver
cresciuto un figlio così meraviglioso, grazie per avergli
insegnato tanto, grazie per non avergli permesso di cedere quando tutto
il mondo ce l'aveva con lui, grazie per averlo reso tanto speciale e
grazie soprattutto per avermi permesso di conoscerlo. Sono sicuro che
anche lei fosse una persona splendida.. Kurt mi parla così
tanto
di tutto quello che gli diceva e di cosa facevate insieme. Spero solo
che, vedendo me, lei possa essere felice e tranquillo. Io amo Kurt e
farò di tutto pur di renderlo felice. Ormai siamo davvero
una
persona sola, dunque dalla sua felicità dipende la mia...
Spesso mi chiedo se lì fuori non esista qualcuno di
più adatto per Kurt, qualcuno di perfetto, che gli possa
regalare tutto ciò che merita.. perché io ne sono
convinto, lui merita tanto.. tutto.. forse anche di più.
Solo che, al tempo stesso mi rendo perfettamente conto di non poter
più fare a meno di lui: è un pezzo della mia vita
troppo importante per poterci rinunciare e per questo sarei disposto a
cambiare tutto il mio carattere pur di modellarlo ad immagine e
somiglianza con la perfetta rappresentazione della sua
felicità. In amore bisogna essere disposti a tutto.. a
sacrificarsi, a comprendersi, a completarsi, a lasciarsi andare, a
farsi da parte e a condividere. Noi tentiamo di fare tutto quanto e
fino ad ora.. beh... sta andando decisamente bene. Molto più
che bene.
Si
ricordi che per qualsiasi cosa io.. sono pronto ad ascoltare consigli,
in qualsiasi forma voglia farli arrivare.
Mi sono
preso troppe
libertà, eh? Dice che appena Kurt si renderà
conto di
quello che ho fatto mi sbatterà fuori, visto che ormai
questa
è anche casa sua? Gliel'ha detto che ora viviamo insieme,
vero? Oh
merda... forse... mmm... forse ho fatto un guaio. Mi scusi signor
Hummel... e scusami anche tu Kurt, io non.. volevo. Cioè
sì, in realtà volevo però.. so che
avresti voluto essere tu a
dire a tuo padre una cosa tanto importante.. merda... d'accordo la
smetto... ehm... Signor Hummel... non mi giudichi male, è
che
fondamentalmente sono un cretino e quando si tratta di dire qualcosa di
serio mi va in blocco il cervello e inizio a straparlare e... merda
Kurt... è appena uscito dal bagno. Vado! Buonanotte Burt...
spero di risentirti
presto.
Oddio... le
ho dato del
tu involontariamente... mi scusi... e... scusi anche per quelle due o
tre parolacce scappate.. mi sembrava brutto cancellarle con
l'inchiostro. Ora vado davvero. A presto.
Blaine.
Blaine
Anderson... ti uccido. Però ti amo da morire.
:) Ti amo
anche io, Hummel.
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