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Mi sento così bene.
Sento che niente possa
sfiorarmi. Sento che qualsiasi commento, qualsiasi critica, oggi mi scivolerà
addosso. Anzi. Sarò così felice e innamorata che nemmeno me ne accorgerò.
E allo stesso tempo mi
sento tanto… sola. Adesso che lui non c’è sono solo Hermione Granger in una
stanza immensa. Vuota. Vuota come ciò che ho dentro. Lo vorrei con me, adesso,
quasi per evitare che la magia che si è creata fra noi un attimo fa non svanisca
più. Perché che cos’è l’amore, se non una straordinaria magia?
Accidenti. E’ assurdo. Con
tutte le ragazze che ci sono, proprio di lei dovevo andarmi ad innamorare. Lei,
che ho detestato per tutti questi anni. Lei, la Mezzosangue. Lei, la secchiona
impertinente che sotto sotto ho sempre invidiato. Lei. La lei che, lo so, mio
padre mi truciderebbe se venisse a saperlo.
Ma lei è anche la ragazza
dagli occhi dorati, così vispi, così espressivi. Lei è bella, è gentile, è
sincera. Lei è una magia. Ma soprattutto, lei è la Hermione che amo. E non mi
importa se verrò ostacolato, so che mio padre e i suoi seguaci mi braccheranno
come un animale. Ma la cosa non mi turba. Perché si sa, l’amore ha le sue
controindicazioni. O almeno così mi avevano detto.
Adesso lo capisco. Capisco
cosa si prova quando non hai la persona che vorresti con te accanto a te. Adesso
conosco il senso di vuoto che mi riempie quando lei è lontana. So qual è la
frustrazione che t’invade quando vorresti scrivere il suo nome dappertutto, ma
devi resistere e non lo devi fare, perché qualcuno potrebbe spifferare tutto a
tuo padre e allora si, a quel punto sarete morti tu, lei e tutti quelli che vi
amano.
Cazzo. Voglio che arrivi
domani sera. Voglio che nasca un nuovo giorno come non l’ho mai voluto prima.
Voglio che quel giorno muoia e voglio andare in paradiso insieme a lei mentre il
giorno è ancora sospeso tra la vita e la morte.
Vorrei tanto parlare con
Blaise. So che di lui posso fidarmi. Ma ci sono tanti ficcanaso in giro, e le
conseguenze non oso immaginarle. E poi le ho fatto una promessa.
Vorrei tanto parlare con
Ginny. Lei è la mia migliore amica, capirebbe e terrebbe la bocca chiusa. Ho
bisogno di parlare con qualcuno. Potrei scoppiare per la felicità se non lo
faccio. Però gliel’ho promesso. Nessuno deve sapere che stiamo insieme.
Oh, l’ho detto? Stiamo
insieme, noi due? Mi sembra così assurdo. Eppure è così. Lo amo così tanto che a
stento mi trattengo dallo scarabocchiare il suo nome in ogni angolo di pergamena
che ho sotto tiro. Ma quant’è maledettamente bello amare?
-
Hermione, che fine avevi fatto? Mi hai
fatta preoccupare! – Ah, già. Ginny. Ginny non sa niente di tutto questo, e se
la situazione non cambia non lo saprà mai. Cosa le dico? Sono stata in
biblioteca a studiare fino a tardi? Mi sono persa nei corridoi?
-
Ginny… io…
-
Almeno avvertimi la prossima volta se
fai tardi, così non rimango come una scema ad aspettarti fino a notte fonda!
-
No, non hai capito! Lascia che ti
spieghi.
-
Dove sei stata?
-
Senti. E’ una questione delicata. Mi
dispiace tanto ma non posso dirtelo…
-
Ma…
-
Fammi finire, per favore. Non devi
preoccuparti per me. Va tutto bene, anzi, va meravigliosamente e mi sento felice
come non mai. Vorrei anche solo provare a spiegartelo. Purtroppo non posso,
almeno per adesso. Ti dico solo che… insomma… da oggi in poi non aspettarmi… la
notte.
-
Si tratta di un ragazzo?? – Accidenti.
Appena ha sentito odore di maschi si è subito tranquillizzata. Le brillano gli
occhi.
-
Oh, Hermione, è fantastico! Chi è il
fortunato?
-
Bè… Te l’ho detto, non te lo posso dire.
-
Come no?
-
Senti, ti spiegherò tutto al più presto,
te lo prometto. Mi è stato detto di non dire niente a nessuno, quindi ti prego
di non farne parola con Harry e Ron, per l’amor di Dio.
-
Va bene, stai tranquilla.
-
Grazie Ginny, sei un’amica…
Quando Ginny è uscita, mi
sono addormentata quasi subito. Pensavo di non riuscire a prendere sonno
all’inizio, ma il tutto si è rivelato estremamente facile. Semplicemente, non ho
avuto bisogno di restare sveglia per pensare a Draco. L’ho sognato.
E finalmente è un nuovo
giorno. Non so quanto tempo è passato dall’ultima volta che sono stata così
felice. Forse ero ancora una bambina, chissà. Bè, oggi ho scoperto che la
felicità ha dei sintomi. Sintomi che sono estremamente riconoscibili dall’occhio
umano.
Quando sei felice, per
esempio, non ti accorgi di esserti messa la maglietta al contrario, in modo che
più o meno tutti possano vedere l’etichetta perché hai dimenticato di
scioglierti i capelli che sono ancora scomposti e raccolti in una mezza coda
dopo una notte di sogni.
Oppure non ti accorgi che
la tazza del tuo caffè è già abbastanza piena e continui a versare la bevanda
finchè qualcuno non ti ammonisce dicendoti che hai sporcato tutta la tovaglia. E
tu reagisci con una risata.
Quando sei felice vai a
sbattere contro il vassoio pieno di uova e bacon del tuo ragazzo e glielo
rovesci tutto addosso, allora capisci di essere completamente rincoglionita per
andartene in giro fra la gente. E quel bellissimo ragazzo ti fa un sorriso e ti
soffia sui capelli come se fosse la cosa più naturale del mondo.
-
Hermione, ma che ti prende? – Ron mi
fissa allampanato. – Sei strana stamattina o sbaglio? C’è qualcosa che non và?
Guarda che mi sto preoccupando.
-
No, Ron, sto benissimo! Non dovresti
complimentarti con me per la mossa eroica che ho appena compiuto? Vedi che
faccia aveva quello stronzo di Malfoy? – Ho scoperto che quando sei felice, che
anche fingere è terribilmente divertente.
-
Bè, quello è stato divertente… ma sei
pazza??
-
Ron, lasciala stare! Non vedi che non ti
da retta? – Santa Ginny, Santa Ginny…
-
E tu perché non ti fai i fatti tuoi? Non
lo vedi come si comporta?
-
Okay ragazzi, calmatevi! – non sopporto
vedere i miei migliori amici litigare, anche se sono fratelli. – Ron, sto bene,
davvero. Non preoccuparti. Mi credi?
-
S-si…
-
Bene. – Sorrido, e gli do un bacio
amichevole sulla guancia. Poi mi allontano.
Che idiota mio fratello… neanche fosse successo niente di che, quello sta
gongolando come un deficiente e si tocca la guancia da almeno dieci minuti.
Arrenditi Ron, io lo so cos’ha in mente Hermione…
J
Uffa. Queste lezioni non passano mai! Un’altra cosa che ho capito è che l’amore
comporta un notevole calo di concentrazione. Almeno del 70%. Insomma, chi se ne
frega di come trasfigurare un ratto in una teiera quando c’è un bellissimo
ragazzo che aspetta solo te? Ma chi cavolo l’hai inventata la trasfigurazione??
Che palle… almeno l’avessi nella stessa classe. Neanche quello, posso solo
sognarmela… almeno fino a oggi pomeriggio. Menomale che siamo in punizione.
-
Signor Malfoy. – Merda.
-
Mi dice per favore cosa successe durante
la rivoluzione del 1879?
-
Ehm… - Hermione ma dove sei? – Penso che
la data in cui morì Merlino.
-
Oh, questo significa… dieci punti in
meno al Serpeverde, suppongo. A cosa sta pensando precisamente, signor Malfoy?
-
Buona sera signorina Granger. Signor
Malfoy… - Questa la calorosa accoglienza della McGranitt nel suo studio. - Direi
che sia giusto incominciare dagli archivi dell’altro giorno ancora da
riordinare, che ne dite?
-
Certo, professoressa. – rispondo io.
Draco ha l’espressione vuota di uno che ha appena finito di fumarsi una
sigaretta…
-
Penso che sia meglio che, oggi che sono
disponibile, rimanga io a controllare che le vostre operazioni siano corrette.
Io e Draco ci scambiamo
uno sguardo di sconforto. Che sfortuna è mai questa?
-
Ci sono domande?
-
No, professoressa.
-
Bene. Cominciate subito.
Chissà se Draco conosce il
metodo di comunicazione telepatica. Bè, è una cosa piuttosto avanzata, ma penso
che se lo sapesse avrebbe dato già segni di vita. E invece niente… mi tocca fare
il lavoro sotto il vigile controllo della McGranitt. [Hermione]
Fatti prendere da un
infarto, vecchia strega… [Draco]
Un’ora dopo…
-
Bene, signorina Granger. Malfoy, stia
più attento per favore, quel raccoglitore va nel reparto in latino, non vede?
Lancio un’occhiata
divertita a Draco. Che razza di cretino mi sono andata a cercare… Sta sbuffando
silenziosamente, so che dentro di se le starà urlando di tutto, povera
professoressa…
-
Minerva! Vieni, presto! Le mandragole
sono sbocciate prima del tempo e stanno divorando tutte le serre!
-
Santo cielo, arrivo subito! Voi due,
restate qui e continuate il vostro lavoro!
Oddio. Chissà che casino
dev’essere scoppiato là dentro. Bè, onestamente non è che me ne freghi poi
molto. Non riesco a resistergli neanche un secondo.
-
Finalmente quell’arpia se n’è andata… -
sospira attraendomi a sé con impazienza.
-
Draco!
-
Cos’è, preferisci difendere la vecchia o
baciarmi subito?
-
Mmm… magari ci penso…
Altroché. Mi getto in men
che non si dica fra le sue braccia diafane. Le nostre labbra sono come
calamitate. I nostri corpi si attraggono, è una forza sconosciuta, mi proviene
dal cuore e non avrei mai pensato di avere tanta energia in corpo. Lo bacio con
foga, con passione, con desiderio, vorrei andare oltre subito, spogliarlo, ma
non è possibile.
… a un certo punto sento
rumore di passi…
-
Draco, fermati!
-
E vieni qui…
-
Sei impazzito?
Cerco di ricompormi nei
pochi secondi che ho a disposizione. Draco non sembra preoccuparsi più di tanto.
Bè, almeno l’abbiamo scampata.
-
Siete ancora lì? Ma come? Vi rendete
conto di quanto lavoro avete ancora da fare, voi due?
Menomale che stasera ci
vediamo, dopo questo pomeriggio non riesco proprio a pensare di passare un’altra
notte senza di lui…
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