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Autore: Didone24    06/11/2007    7 recensioni
Una sfida dichiarata per gioco si trasformerà inaspettatamente in qualcosa di molto più intenso. Due anime così diverse che si fondono l'un l'altra, creando un'alchimia di sentimenti, passioni e dolori. Ma qualcuno ostacolerà l'unione di Draco ed Hermione...
- Non dirmelo. Sei arrossita, vero? – sussurra sicuro, percorrendomi la schiena con le dita.
- Già. E mi dai i brividi. – confesso senza imbarazzo, per poi poggiare una mano sul suo petto. Sento i battiti accelerati del suo cuore e mi chino per ascoltarli.
- E’ impazzito. Sai, quando ci sei tu non riesce a controllarsi, e non credo che ci riuscirà mai.
- Nemmeno il mio. – sorrido – E non mi dispiace per niente…
Postato il 25esimo capitolo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi sento così bene.

Sento che niente possa sfiorarmi. Sento che qualsiasi commento, qualsiasi critica, oggi mi scivolerà addosso. Anzi. Sarò così felice e innamorata che nemmeno me ne accorgerò.

 

E allo stesso tempo mi sento tanto… sola. Adesso che lui non c’è sono solo Hermione Granger in una stanza immensa. Vuota. Vuota come ciò che ho dentro. Lo vorrei con me, adesso, quasi per evitare che la magia che si è creata fra noi un attimo fa non svanisca più. Perché che cos’è l’amore, se non una straordinaria magia?

 

Accidenti. E’ assurdo. Con tutte le ragazze che ci sono, proprio di lei dovevo andarmi ad innamorare. Lei, che ho detestato per tutti questi anni. Lei, la Mezzosangue. Lei, la secchiona impertinente che sotto sotto ho sempre invidiato. Lei. La lei che, lo so, mio padre mi truciderebbe se venisse a saperlo.

Ma lei è anche la ragazza dagli occhi dorati, così vispi, così espressivi. Lei è bella, è gentile, è sincera. Lei è una magia. Ma soprattutto, lei è la Hermione che amo. E non mi importa se verrò ostacolato, so che mio padre e i suoi seguaci mi braccheranno come un animale. Ma la cosa non mi turba. Perché si sa, l’amore ha le sue controindicazioni. O almeno così mi avevano detto.

Adesso lo capisco. Capisco cosa si prova quando non hai la persona che vorresti con te accanto a te. Adesso conosco il senso di vuoto che mi riempie quando lei è lontana. So qual è la frustrazione che t’invade quando vorresti scrivere il suo nome dappertutto, ma devi resistere e non lo devi fare, perché qualcuno potrebbe spifferare tutto a tuo padre e allora si, a quel punto sarete morti tu, lei e tutti quelli che vi amano.

Cazzo. Voglio che arrivi domani sera. Voglio che nasca un nuovo giorno come non l’ho mai voluto prima. Voglio che quel giorno muoia e voglio andare in paradiso insieme a lei mentre il giorno è ancora sospeso tra la vita e la morte.

 

Vorrei tanto parlare con Blaise. So che di lui posso fidarmi. Ma ci sono tanti ficcanaso in giro, e le conseguenze non oso immaginarle. E poi le ho fatto una promessa.

 

Vorrei tanto parlare con Ginny. Lei è la mia migliore amica, capirebbe e terrebbe la bocca chiusa. Ho bisogno di parlare con qualcuno. Potrei scoppiare per la felicità se non lo faccio. Però gliel’ho promesso. Nessuno deve sapere che stiamo insieme.

Oh, l’ho detto? Stiamo insieme, noi due? Mi sembra così assurdo. Eppure è così. Lo amo così tanto che a stento mi trattengo dallo scarabocchiare il suo nome in ogni angolo di pergamena che ho sotto tiro. Ma quant’è maledettamente bello amare?

 

-         Hermione, che fine avevi fatto? Mi hai fatta preoccupare! – Ah, già. Ginny. Ginny non sa niente di tutto questo, e se la situazione non cambia non lo saprà mai. Cosa le dico? Sono stata in biblioteca a studiare fino a tardi? Mi sono persa nei corridoi?

-         Ginny… io…

-         Almeno avvertimi la prossima volta se fai tardi, così non rimango come una scema ad aspettarti fino a notte fonda!

-         No, non hai capito! Lascia che ti spieghi.

-         Dove sei stata?

-         Senti. E’ una questione delicata. Mi dispiace tanto ma non posso dirtelo…

-         Ma…

-         Fammi finire, per favore. Non devi preoccuparti per me. Va tutto bene, anzi, va meravigliosamente e mi sento felice come non mai. Vorrei anche solo provare a spiegartelo. Purtroppo non posso, almeno per adesso. Ti dico solo che… insomma… da oggi in poi non aspettarmi… la notte.

-         Si tratta di un ragazzo?? – Accidenti. Appena ha sentito odore di maschi si è subito tranquillizzata. Le brillano gli occhi.

-         Oh, Hermione, è fantastico! Chi è il fortunato?

-         Bè… Te l’ho detto, non te lo posso dire.

-         Come no?

-         Senti, ti spiegherò tutto al più presto, te lo prometto. Mi è stato detto di non dire niente a nessuno, quindi ti prego di non farne parola con Harry e Ron, per l’amor di Dio.

-         Va bene, stai tranquilla.

-         Grazie Ginny, sei un’amica…

 

Quando Ginny è uscita, mi sono addormentata quasi subito. Pensavo di non riuscire a prendere sonno all’inizio, ma il tutto si è rivelato estremamente facile. Semplicemente, non ho avuto bisogno di restare sveglia per pensare a Draco. L’ho sognato.

 

E finalmente è un nuovo giorno. Non so quanto tempo è passato dall’ultima volta che sono stata così felice. Forse ero ancora una bambina, chissà. Bè, oggi ho scoperto che la felicità ha dei sintomi. Sintomi che sono estremamente riconoscibili dall’occhio umano.

 

Quando sei felice, per esempio, non ti accorgi di esserti messa la maglietta al contrario, in modo che più o meno tutti possano vedere l’etichetta perché hai dimenticato di scioglierti i capelli che sono ancora scomposti e raccolti in una mezza coda dopo una notte di sogni.

Oppure non ti accorgi che la tazza del tuo caffè è già abbastanza piena e continui a versare la bevanda finchè qualcuno non ti ammonisce dicendoti che hai sporcato tutta la tovaglia. E tu reagisci con una risata.

Quando sei felice vai a sbattere contro il vassoio pieno di uova e bacon del tuo ragazzo e glielo rovesci tutto addosso, allora capisci di essere completamente rincoglionita per andartene in giro fra la gente. E quel bellissimo ragazzo ti fa un sorriso e ti soffia sui capelli come se fosse la cosa più naturale del mondo.

 

-         Hermione, ma che ti prende? – Ron mi fissa allampanato. – Sei strana stamattina o sbaglio? C’è qualcosa che non và? Guarda che mi sto preoccupando.

-         No, Ron, sto benissimo! Non dovresti complimentarti con me per la mossa eroica che ho appena compiuto? Vedi che faccia aveva quello stronzo di Malfoy? – Ho scoperto che quando sei felice, che anche fingere è terribilmente divertente.

-         Bè, quello è stato divertente… ma sei pazza??

-         Ron, lasciala stare! Non vedi che non ti da retta? – Santa Ginny, Santa Ginny…

-         E tu perché non ti fai i fatti tuoi? Non lo vedi come si comporta?

-         Okay ragazzi, calmatevi! – non sopporto vedere i miei migliori amici litigare, anche se sono fratelli. – Ron, sto bene, davvero. Non preoccuparti. Mi credi?

-         S-si…

-         Bene. – Sorrido, e gli do un bacio amichevole sulla guancia. Poi mi allontano.

 

Che idiota mio fratello… neanche fosse successo niente di che, quello sta gongolando come un deficiente e si tocca la guancia da almeno dieci minuti. Arrenditi Ron, io lo so cos’ha in mente Hermione… J

 

Uffa. Queste lezioni non passano mai! Un’altra cosa che ho capito è che l’amore comporta un notevole calo di concentrazione. Almeno del 70%. Insomma, chi se ne frega di come trasfigurare un ratto in una teiera quando c’è un bellissimo ragazzo che aspetta solo te? Ma chi cavolo l’hai inventata la trasfigurazione??

 

Che palle… almeno l’avessi nella stessa classe. Neanche quello, posso solo sognarmela… almeno fino a oggi pomeriggio. Menomale che siamo in punizione.

-         Signor Malfoy. – Merda.

-         Mi dice per favore cosa successe durante la rivoluzione del 1879?

-         Ehm… - Hermione ma dove sei? – Penso che la data in cui morì Merlino.

-         Oh, questo significa… dieci punti in meno al Serpeverde, suppongo. A cosa sta pensando precisamente, signor Malfoy?

 

 

-         Buona sera signorina Granger. Signor Malfoy… - Questa la calorosa accoglienza della McGranitt nel suo studio. - Direi che sia giusto incominciare dagli archivi dell’altro giorno ancora da riordinare, che ne dite?

-         Certo, professoressa. – rispondo io. Draco ha l’espressione vuota di uno che ha appena finito di fumarsi una sigaretta…

-         Penso che sia meglio che, oggi che sono disponibile, rimanga io a controllare che le vostre operazioni siano corrette.

 

Io e Draco ci scambiamo uno sguardo di sconforto. Che sfortuna è mai questa?

 

-         Ci sono domande?

-         No, professoressa.

-         Bene. Cominciate subito.

 

Chissà se Draco conosce il metodo di comunicazione telepatica. Bè, è una cosa piuttosto avanzata, ma penso che se lo sapesse avrebbe dato già segni di vita. E invece niente… mi tocca fare il lavoro sotto il vigile controllo della McGranitt. [Hermione]

 

Fatti prendere da un infarto, vecchia strega… [Draco]

 

Un’ora dopo…

 

-         Bene, signorina Granger. Malfoy, stia più attento per favore, quel raccoglitore va nel reparto in latino, non vede?

 

Lancio un’occhiata divertita a Draco. Che razza di cretino mi sono andata a cercare… Sta sbuffando silenziosamente, so che dentro di se le starà urlando di tutto, povera professoressa…

 

 

-         Minerva! Vieni, presto! Le mandragole sono sbocciate prima del tempo e stanno divorando tutte le serre!

-         Santo cielo, arrivo subito! Voi due, restate qui e continuate il vostro lavoro!

 

Oddio. Chissà che casino dev’essere scoppiato là dentro. Bè, onestamente non è che me ne freghi poi molto. Non riesco a resistergli neanche un secondo.

 

-         Finalmente quell’arpia se n’è andata… - sospira attraendomi a sé con impazienza.

-         Draco!

-         Cos’è, preferisci difendere la vecchia o baciarmi subito?

-         Mmm… magari ci penso…

 

Altroché. Mi getto in men che non si dica fra le sue braccia diafane. Le nostre labbra sono come calamitate. I nostri corpi si attraggono, è una forza sconosciuta, mi proviene dal cuore e non avrei mai pensato di avere tanta energia in corpo. Lo bacio con foga, con passione, con desiderio, vorrei andare oltre subito, spogliarlo, ma non è possibile.

 

… a un certo punto sento rumore di passi…

 

-         Draco, fermati!

-         E vieni qui…

-         Sei impazzito?

 

Cerco di ricompormi nei pochi secondi che ho a disposizione. Draco non sembra preoccuparsi più di tanto. Bè, almeno l’abbiamo scampata.

 

-         Siete ancora lì? Ma come? Vi rendete conto di quanto lavoro avete ancora da fare, voi due?

 

Menomale che stasera ci vediamo, dopo questo pomeriggio non riesco proprio a pensare di passare un’altra notte senza di lui…

  
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