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Cap. 5
La volpe, l'acqua, il fuoco e il lupo.
Tornata
alla place, Genevieve si appoggiò al muro
di
un'abitazione, chiudendo gli occhi. Le tremavano le gambe mentre i
battiti del suo cuore non accennavano a rallentare. Aver avuto il corpo
del re di thunes così vicino l'aveva sconvolta: la sua parte
razionale le aveva urlato di scappare a gambe levate mentre un'altra
vocina, flebile e suadente, l'aveva spinta ad avvicinarsi, a rischiare,
per scoprire fino a che punto si sarebbe potuta spingere; come una
bambina che avvicina la mano al fuoco per vedere se brucia.
Tentò di calmarsi, respirando a fondo e riaprendo gli occhi:
individuò la grande ghigliottina e vi si diresse a passi
svelti,
sapendo che alla base avrebbe trovato i suoi compagni. Appena si
accorsero del suo arrivo, i sans-papier tirarono un sospiro di
sollievo. Rainè e Jacques le corsero intorno
-Sorellona,
sei riuscita a scappare!-
La
ragazza sorrise accarezzando dolcemente i capelli rossi del
fratello e lasciandosi stringere nell'abbraccio dell'amico. Andarono
poi tutti e tre a sedersi sul selciato, cantando con gli altri le
canzoni delle loro terre natie, per combattere la malinconia. Quando
però iniziò a soffiare il vento freddo della
notte, si
divisero ed ognuno si dirise al proprio rifugio. Mentre i due fratelli
si dirigevano furtivamente verso la cattedrale una voce li fece
trasalire
-Mademoiselle!
Mademoiselle, vi prego fermatevi!-
la
giovane sospirò quando riconobbe l'uomo che avanzava
verso di loro con un sorriso sulle labbra
-Maestro
Gringoira, non dovreste urlare così, la buona gente
di
Parigi ha bisogno di riposarsi per affrontare i festeggiamenti di
domani-
il
poeta rise accennando un inchino
-Chiedo
venia mademoiselle ma oggi siamo stati così
brutalmente
interrotti che non ho avuto il tempo di godere della vostra piacevole
compagnia. Sono consapevole del mio egoismo ma vi prego di concedermi
un'ora del vostro tempo in questa magnifica notte invernale.-
Genevieve
arrossì: nessuno le aveva mai parlato in quel
modo. Si
voltò verso Jacques, accucciandosi per guardarlo negli
occhi,
parlandogli all'orecchio
-Corri
nella cella di Quasimodo e non uscire per nessun motivo. Non
farti scoprire piccolo mio- gli diede un bacio sulla fronte -Io torno
presto.-
Si
tirò su il cappuccio, raggiunse il giovane e dopo aver
guardato il fratello entrare nella chiesa, gli rivolse un sorriso
allegro
-Ha
un'ora monsieur, sono tutt'orecchie-.
I
due camminarono a lungo, parlando del mistero di Pierre, della
poesia, della musica e della letteratura. Gringoire era colpito da
quella ragazza che conversava meglio di una qualunque di quelle donne
borghesi che aveva conosciuto fino a quel momento. Stretta nel suo
mantello per proteggersi dalla morsa tagliente del gelo,
ricordò al poeta una volpe bianca che corre in un bosco
verde smeraldo: completamente visibile ed esposta, ma con un'aura
pericolosa e scaltra che spingeva a starle lontano.
Si
bloccarono quando videro due figure poco distanti da loro. Il cuore
della rossa iniziò a battere all'impazzata
"Clopin!"
pensò con un sussulto.
Quando
però riconobbe nella ragazza con cui discuteva la
zingara che aveva rubato il cuore di Quasimodo, la piccola Esmeralda,
si sentì morire. Odendo dei passi il re di Thunes si
girò, fulminandoli con un'occhiataccia. Genevieve rimase un
momento ferma, in preda a quegli occhi di brace, prima di riscuotersi e
posare una mano candida sul braccio del suo giovane accompagnatore
-
E' tardi maestro, torniamo indietro, sono molto stanca-
Gringoire
annuì guidandola verso un vicolo che li avrebbe
riportati alla cattedrale. Il ragazzo riprese a parlare dopo pochi
istanti e lei si lasciò trascinare dalla sua passione e
dalla sua allegria. Pierre era un fiume in piena, l'impido come l'acqua
e con la voce cristallina dei ruscelli che scorrevano liberi
sulle grandi montagne della sua infanzia. Era molto pallido, magro e
con i vestiti logori ma indubbiamente affascinante. La sua cultura poi,
sembrava comprendere qualsiasi argomento. Gen arrossì
involontariamente quando incontrò quegli occhi azzurri che
la scrutavano
-Cosa
state guardando signore?-
-Voi-
la
sua risposta, totalmente sincera la colpì, facendola
avvampare ulteriormente. Arrivati a Notre Dame la rossa trasse un
profondo respiro
-Grazie
per la passeggiata, siete stato molto gentile-
lui
si grattò la testa in modo buffo, stringendosi nelle
spalle
-Io
devo ringraziare voi per l'onore che mi avete concesso. Ma devo
essere impertinente e chiederle un'ultima cortesia-
lei
acconsentì curiosa e lui continuò
-Siate
la mia musa. Non sono un appassionato di donne, ma voi sarete
una delle mie eccezioni.-
la
rossa sorrise
-Ne
sarei onorata monsieur-
gli fece una riverenza e corse verso la piccola porta
laterale che l'avrebbe condotta al suo rifugio. Gringoire sorrise e
infilandosi le mani in tasca si voltò per cercare un posto
in cui passare la notte. In un angolo della Greve un uomo, un soldato,
aveva osservato la scena con un mezzo sorriso: un poeta. Quella strega
che lo aveva deriso e, per come la pensava lui, respinto si concedeva
ad un poeta.
"Stolta"
pensò.
Gliel'avrebbe
pagata, amaramente. Lui era come un lupo che cacciava la
sua preda e non gli sarebbe sfuggita. L'alba avrebbe dato inizio alla
festa dei folli, in cui tutto poteva accadere.
Angolo
dei Ringraziamenti:
Grazie a Roylove:
sono contenta di essere riuscita a scrivere in modo comprensibile e,
come si sarà notato, anche a me piace molto Clopin, ma ho
anche un debole per Gringoire! Spero che questo capitolo ti sia
piaciuto! Un bacio
Grazie ad Ale
Undertaker Sister
: terrò presente il
destino della povera Djali ;)
Grazie a Giuligiuli:
come autrice proverò a creare un passagio inter-dimensionale
che ti trasporti nella storia per incontrare il fascinoso Clopin!
Grazie mille per i complimenti, ne sono molto onorata!
A presto :*
Grazie a zifolo:
scusa per il ritardo! E grazie mille per il 10, è un voto
troppo alto! :D
Grazie a esmeralda92:
ti sono grata per i complimenti e sì, nessuna donzella
resiste al fascino dell'esotico Clopin..ma che dire dell'eclettico
Gringoire? Spero che la storia continui a piacerti! A presto! Un bacione
Grazie a Shruikan:
Grazie davvero, mi hai fatta arrossire! Sono veramente contenta di
essere riuscita a rendere bene l'immagine del mio caro Clopin, ci
tenevo molto! A presto spero! Un bacio
Infine Grazie a
chi l'ha messa tra le Preferite,
le Seguite e
quelle Da
Ricordare e
soprattutto grazie a Te che
hai letto questo mio piccolo sclero!
A presto!
Con affetto
WriteforLove
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