Il fiore che nasce nelle avversità, è il più raro e bello di tutti.. di tenny_93 (/viewuser.php?uid=60991)
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XII
Piccolo promemoria..
Taisuke: non è altro che il nome fittizio di Tenten, che si è travestita da uomo per seguire Neji in battaglia.
Anzai: piccolo, mingherlino, agile.. Ha una zazzera di capelli biondi
ed è il migliore amico di Liaoe ora anche di Taisuke.
Liao: Enorme, possente e diffidente. Scuro con una cicatrice sul volto, è il migliore amico di Anzai e Taisuke.
Iwashi: Consigliere, inviato da Tsunade per supervisionare i progressi e l'andamento dei soldati.
Le ultime ore in accampamento passarono anche troppo in fretta.
Neji aveva tentato con diverse scusanti di fare in modo che Tenten
tornasse al villaggio sana e salva, senza che partecipasse alla
battaglia, ma Iwashi gli aveva negato ogni possibilità.
-Mi spiace Hyuga-san, ma non posso rimandare questo giovane al
villaggio,nonostante lei lo reputi uno smidollato, privo di spina
dorsale. Rischierà la vita come tutti, sapeva benissimo a cosa
andava incontro.- proferiva ogni volta fulminandolo con gli occhietti
vispi.
Così, il fatidico giorno, prima della partenza, i ragazzi e
reclute si alzarono come al solito all'alba per scaldarsi e iniziare ad
allenarsi.
Tenten, avendo già provato a fingersi malata, o ferita grave
senza risultati positivi, si sistemò la divisa rassegnata, senza
ulteriori commenti. Era nervosa, e un tantino spaventata, ma non voleva
mostrarsi debole, anche se sapeva bene che Neji non l'avrebbe mai
considerata tale.
Era semplice orgoglio personale.
Partirono alle sette di mattina, la nebbia che circondava i monti e le
vallate più alte, mentre acquile, falchi e qualche avvoltoio si
aggirava e volteggiava sopra le loro teste. I ragazzoni
sembravano tranquilli, marciavano canticchiando qualche canzoncina
senza senso, improvvisando anche qualche buffo balletto propiziatorio,
tanto che lo Hyuga, passandosi una mano sul volto, si chiese se fosse
stata davvero una buona idea portarli con sè.
Poi,l'attenzione passò agli argomenti di cuore, come e perchè nemmeno Tenten riusciva a spiegarselo.
- Ehi Anzai, ma tu, ce l'hai la ragazza?- chiese sghignazzando Liao,
enorme e possente, mentre camminavano ordinatamente. L'altro lo
guardò con un sorrisetto beffardo.
-Certo caro mio. E' una donna bellissima, sensibile e...- ma l'altro non lo fece finire.
-...e mi sa che è una grossa balla..-disse ridendo, mentre il piccoletto arrossiva-E allora tu, Liao?- chiese stizzito.
Il ragazzo chiamato in causa sorrise e gli si addolcirono gli
occhi scuri - Io sono felicemente impegnato con una ragazza al
villaggio. Davvero un ottima persona, conto perfino di chiederle di
sposarmi appena torno..- sorrise ancora.
Anzai e Tenten rimasero zitti, sorpresi, poi gli diedero sonore pacche
sulle spalle complimentandosi e continuando a parlottare un altro
pò.
-E tu Taisuke? Fidanzato, sposato, single??- chiese Anzai. La ragazza
sgranò gli occhioni castani, poi con un colpo di tosse, fece per
rispondere..
- Sinceramente, c'è una persone a cui tengo molto, ma cui non ho
mai confessato nulla...- si grattò il mento, poi riprese quando
gli altri la guardarono curiosi e attenti..- e...-
Ma non terminò la frase che, in quel momento Neji e Iwashi gli
si affiancarono. Lei, inavvertitamente arrossì, e i compagni si
scambiarono occhiate confuse. Il capitano non era male, anzi era un
bell'uomo, ma non immaginavano che Taisuke fosse..... Naah! Scossero il
capo in sincrono, negando quell'idea, così assurda.
- Di che state parlando?!- S'interessò per un attimo il capitano, mentre il vecchio consigliere borbottava sottovoce.
-Affari di cuore. Se proprio dobbiamo morire, meglio parlare di
argomenti leggeri..- sorrise timidamente Anzai, intimorito dallo Hyuga.
L'altro fece per ribattere qualcosa, ma lo strattone e i richiami
dell'ometto barbuto e mingherlino, al quale stava per dare un pugno sul
naso, lo distolsero dal discorso.
Al di là di un piccolo villaggio semidstrutto, si ergeva il
famoso "Picco del Falco", circondato da nebbia e aloni sospetti, mentre
l'aria era impregnata da odore di fumo e morte.
Tutti si zittirono, guardandosi l'un l'altro desolati.
Era giunta l'ora dello scontro finale..
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