Le ragazze, dopo aver affidato il
cavallo alle cure degli stallieri presero una rampa di scale che le
condusse direttamente nelle stanze di Aurora, la quale appena entrarono
spalanco' il suo personale guardaroba "ecco qui, prendi cio' che piu'
ti aggrada sorella" disse con un sorriso.
Michelle rimase per un attimo interdetta: davanti a lei vi erano
parecchi abiti uno piu' bello dell'altro e dopo parecchio
frugare scelse un abito di broccato e raso blu a maniche lunghe che
sfiorava quasi il pavimento quando l'indosso'.
"Sei bellissima! Ora chiamo l'acconciatrice per sistemarti i capelli"
sospiro' Aurora mentre Michelle s'infilava le scarpe,
poco dopo entro' una donna sulla quarantina con un semplice
abito bianco e marrone che rimase a bocca aperta vedendole l'una
accanto all'altra "non preoccuparti Meredith, non vedi doppio: lei e'
la prima Aurora, mia sorella maggiore: a causa di un'incantesimo e'
vissuta in un mondo lontano per parecchi anni, ora ci siamo ritrovate
ma per evitare di far confusione ha deciso di mantenere il nome che ha
avuto in questi anni ossia Michelle" disse la piu' giovane delle due
alla servitrice.
"Sapete, avevo molto sentito parlare di Vostra Grazia in questi anni,
il fatto e' che tutti vi credevamo morta"... comincio' la donna
intrecciandole i capelli in sommo al capo.
"Non fa niente, e poi l'importante e' che ora sia qui" le sorrise
Michelle guardandosi nello specchio davanti al quale l'avevano fatta
sedere.
Pochi minuti dopo fecero il loro ingresso nella sala del trono, Aurora
si era raccomandata con la sorella di non preoccuparsi e di seguire ed
imitare ogni suo gesto: quel giorno si dava udienza ai sudditi e cio'
richiedeva un particolare comportamento, per questo Michelle si sentiva
tremare le gambe.
Non appena entrarono li vide: eccoli la' i suoi genitori! A prima vista
sembravano suppergiu' dell'eta' delle zie, forse appena piu' giovani:
il re Stephen era un uomo alto, scuro di capelli e con un corto
pizzetto sul mento, indossava una lunga veste color acciaio corredata
da un mantello rosso e dimostrava non piu' di una cinquantina d'anni,
la regina Hope invece era una bella donna con lunghi capelli
di un colore a meta' tra quello delle figlie e sedeva accanto al marito
con aria solenne abbigliata con un vestito color ocra e con un velo
della stessa tinta ad adornarne il capo fermato da una piccola tiara,
Michelle lottando per non correre subito tra le loro braccia seguiva
passo passo Aurora fino a fermarsi davanti ai troni ed inchinarsi
reggendo la gonna tra le mani.
Mentre chinava il capo a Michelle non sfuggi' lo sguardo incuriosito
dei suoi genitori ne' quello dei cortigiani e dei sudditi,
"Signor padre, Signora madre, egregi sudditi: e' con grande
piacere che vengo oggi a voi poiche' ho ritrovato dopo molti anni la
mia sorella maggiore, ella non era morta come noi tutti credevamo,
bensi' lontana, prigioniera di una maledizione che le ha tolto la
memoria e trasportata assieme alle fate che ne ebbero cura in un mondo
lontano, poco dopo il mio risveglio incontrai due giovani donne che mi
parlarono di lei, esse erano sue amiche e dopo che le rivelarono la mia
esistenza lei lotto' per riuscire a raggiungerci" cosi dicendo Aurora
tacque e Michelle si fece avanti "Signor padre, Signora madre io sono
lieta di potervi finalmente rivedere, cosi come lo sono di aver
conosciuto mia sorella, vogliate perdonarmi se i miei modi non saranno
proprio consoni a quelli di una principessa ma nel mondo dove ho
vissuto le cose sono completamente diverse" mentre parlava i
sovrani le si erano avvicinati e lei aveva visto la commozione nei loro
occhi, la regina sembrava sul punto di piangere.
"Onorati sudditi, vi preghiamo di concederci qualche momento per
rimanere da soli, vi prometto che non ci vorra' molto" disse
il re con un gesto della mano, Michelle si era aspettata delle proteste
ma udi' solo qualche mormorio compiaciuto, si chiese se tutti li'
dentro si ricordassero di lei o se la ritenessero una specie di mito,
il re dopo aver parlato le guido' con la moglie in un salottino
adiacente dove rimasero soli, genitori e figlie a guardarsi negli
occhi, la regina si era avvicinata alla figlia maggiore e la guardava
come se non avesse ancora realizzato il tutto "quando ti ho
visto poco fa non volevo crederci ma ora lo so: somigli cosi tanto a me
e tua sorella che non potevi essere che tu bambina mia" e su quelle
ultime parole l'abbraccio' piangendo subito imitata dal marito
"mamma...papa'...finalmente siamo insieme..." mormoro'
Michelle tra le lacrime "oh, e non preoccupatevi di fare
confusione tra noi: nel suo mondo la chiamano Michelle"
aggiunse Aurora sorridendo "oh, e' un bel nome"
disse la regina asciugandosi gli occhi "ma certo, se questo
e' quello che vuoi cara non saremmo certo noi a cambiarlo"
disse Stephen con un largo sorriso, "ora siediti e
raccontaci cos'hai fatto in questi anni" l'invito' Hope
mentre si accomodava su un divanetto, Michelle si trovo' cosi a
raccontare del "nuovo" mondo, della sua vita, del
lavoro e della maledizione, come la sorella anche i genitori si
stupirono del fatto che lavorasse "ma tutto sommato non e'
male: in fondo una principessa deve sapere come vivono i sudditi e
anche qui la gente lavora, quindi quale modo migliore per imparare se
non dall'esperienza?" disse il re "e se anche le donne
portano i pantaloni non vedo dove sia il problema: e' indice di
parita', quasi quasi proporrei una legge sulla modifica
dell'abbigliamento..." disse la regina pensosa "da quel che
mi hai detto sei innamorata...e lui e' un principe?" chiese
Stephen "veramente...no. e ancora non sa del mio interesse
per lui ma e' un bravo ragazzo: ha perso la moglie anni fa ed e' solo
con una bambina di dieci anni, anche per questo sono titubante, temo
che lei non mi vorra'..." sospiro' Michelle.
Il re comincio' a dire qualcosa ma venne interrotto dalla moglie "se
anche questa persona non e' un principe che importa? L'importante e'
che faccia nostra figlia felice sempre che la ricambi, devi capire caro
che vivono in un mondo diverso dal nostro e poi al giorno d'oggi anche
da noi non sempre ci si sposa tra reali: non siamo poi cosi tanti! Non
e' piu' come ai nostri tempi" disse Hope, "pero' a
questo punto come facciamo per il regno? Dovrebbe essere suo di
diritto" interloqui' Stephen "ecco...io ci ho pensato, e
vorrei essere io stessa ad annunciarlo ai sudditi" rispose
Michelle "bene, sei sicura di farcela?" chiese
Aurora "sicurissima" rispose la sorella rientrando
in sala.
Si mise davanti ai troni e, schiarendosi la voce per farsi sentire da
tutti esordi': "Egregi sudditi: sono felice di essere tornata
da voi e di aver ritrovato la mia famiglia, come molti di voi sapranno
mi avevano affidata alle fate per proteggermi da un incantesimo
scagliato su di me mentre ero in fasce, purtroppo appena diventai
adulta incappammo in una maledizione che ci privo' dei nostri ricordi e
ci costrinse a vivere in un mondo lontano e molto diverso da questo,
solo da poco ho scoperto chi sono veramente, ed ora la legge
m'imporrebbe di diventare la vostra regina..." a quel punto
prese un bel respiro guardando i volti che la circondavano e
incrociando lo sguardo dei suoi familiari.
"...ma io non posso farlo. Non fraintendetemi: sarei lieta di esserlo,
il fatto e' che la vita non mi ha permesso di ricevere l'educazione
adatta per essere una buona regnante e l'idea di fare dei danni di
cui voi fareste le spese mi terrorrizza ma non dovete angustiarvi ne'
per voi ne' per me: mia sorella Aurora ha infatti tutte le carte in
regola ad essere una buona regina per tutti voi, certo, ella e' giovane
e probabilmente commettera' degli sbagli dettati dall'inesperienza ma
vi prego di essere comprensivi con lei e di starle vicino: sono sicura
che sara' lieta di prendere in considerazione tutti i vostri
suggerimenti e le vostre idee affinche' il regno prosperi, quanto a me
non preoccupatevi, nel mondo dove vivo sono felice e verro' spesso a
trovarvi" concluse guardandosi attorno incerta sul cosa
aspettarsi.
Rimase di sasso quando tutti esplosero in un caloroso applauso.
Pochi minuti dopo aveva ripreso i suoi vestiti di tutti i giorni e
stava congendandosi dai suoi "stai attenta figlia mia"
le disse il re "riguardati e vienici a trovare
presto" aggiunse la madre abbracciandola "certo,
non manchero' al matrimonio della nostra adorata regina"
rispose facendo l'occhiolino ad Aurora che le si avvicino' e le mise al collo un ciondolo di zaffiro "prendi sorella e' per te, mi mancherai" "anche voi" disse Michelle e su queste
parole bevve l'ultimo sorso di fiala.
Nel giro di pochi secondi era di nuovo per strada a Storybrooke, era
ormai il tramonto e la prima persona che vide fu Gold che stava
chiudendo il negozio "oh salve dearie, mi auguro che sia
andato tutto bene" le disse con un mezzo sorriso, per tutta risposta
lei gli butto' le braccia al collo facendogli cadere a terra il bastone
"il prossimo che le da' del mostro giuro che lo spello vivo"
"il re e la regina sono stati informati del fatto che hanno
una figlia sempre piu' prossima all'oscurita'?" ghigno' lui
"no, solo di averne una che lotta per quello in cui
crede....e per la gente in cui crede" rispose lei mollandolo
"hai fatto una buona scelta dearie...tua sorella sara'
un'ottima sovrana...senza offesa" lei lo guardo'
"come fa a sapere..." "non era difficile da
intuire, senno' perche' saresti tornata? buonanotte Michelle"
replico' lui avviandosi lungo il marciapiede
"buonanotte Rumpelstiltskin" rispose lei poco
convinta.
"Si, in effetti se mamma e papa' sapessero che giro con questi
avrebbero un infarto" disse estraendo lo spray al peperoncino e il
trinciapollo dalla borsetta.
"Ma d'altra parte sono pur sempre una principessa e non avendo guardie
del corpo a mia disposizione devo fare da sola" penso'
avviandosi verso casa
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