Chi fa da sé fa per 150. Oh yeah.

di GCLem
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NO VIOLENCE

<< La più grande debolezza della violenza è l'essere una spirale discendente che dà vita proprio alle cose che cerca di distruggere. Invece di diminuire il male, lo moltiplica.  >>
Martin Luther King

 

 

Assistiamo ogni giorno, indirettamente o in prima persona, ad atti cosiddetti “violenti”: si parla di violenza carnale, violenza morale, violenza privata. Stupri, guerre, atti intimidatori, suicidi sono solo un lembo di quel velo nero che ricopre la nostra società e la nostra vita.

 

La violenza è soggetto e oggetto del nostro vivere: ci sono tanti e più fattori che ne moltiplicano l’azione devastante, tuttavia ognuno si limita a raccontare e ad ascoltare notizie, fondate per la verità su un tabù. Conosciamo gli effetti e le cause ma siamo ancora indifferenti davanti ad una possibile “cura”. Sì, perché  siamo disposti ad attivarci per dei movimenti di sensibilizzazione, certamente nobili e il più delle volte concreti, ma siamo titubanti davanti ad una scelta. Nonostante nella nostra società ricorrono valori e fondate moralità, non riusciamo ad acquisire quell’armonia che ci permette di agire sotto il nome della coerenza.

 

Tutto ciò che succede ci influenza: crisi economica, instabilità politica,  corruzione delle istituzioni, scelte di vita che si rivelano errate condizionano il nostro animo e inibiscono la ragione. E a quel punto prevale l’egoismo: agiamo e parliamo da violenti senza nemmeno rendercene conto e ci dimentichiamo delle opportunità che DAL mondo e AL mondo possiamo RICEVERE e OFFRIRE.

 

La politica (DAN DAN DA DAAAN…) non riesce più a garantire quest’armonia: nessuno ripone più le proprie speranze  in ciò che una volta era sinonimo di ordine e misura. Ciò che riguarda la città, ovvero la politica propriamente detta, è diventata un interesse individuale, non più comune.

 

Da ogni punto di vista la violenza può essere fatale, tuttavia la sua forza viene irrimediabilmente contrastata. Parola d’ordine? No, non è la marijuana. E’ la fede (ritirati Ele): infatti si è assistito ad un ribaltamento dei poli. Molti si distaccano dallo Stato e molti altri si affidano alla religione e a ciò che la fede può dare. Tuttavia rimarrà sempre quella percentuale che, inevitabilmente, si chiuderà le orecchie, si coprirà gli occhi e sigillerà la bocca.

 

 





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