nuovo
Frammenti
di Crissallo
Una lacrima scorre sulla mia guancia, quando cade a terra è
rosso sangue, una goccia di sangue seguita da altre.
Tengo stretto fra le mani quello che, fino ad un attimo prima, era un
cigno di cristallo. Mi fa male, ma non è per questo che
piango.
"Non tutto si
può aggiustare, Bruce"
Dice la voce gentile di mia madre.
Quando mi svegliai mi guardai istintivamente le mani. Erano pulite, ma
le sentivo ancora sporche di sangue.
Presi in mano il diario di Joker, conoscevo quelle parole a memoria, ma
volli rileggerle ancora una volta.
Se ripetere una bugia
cento, mille,
un milione di volte, servirebbe veramente a renderla una
verità*, allora Batman avrebbe ragione ed io sarei una
persona
sana. Ma è inutile. Per quante volte si possa ripetere una
menzogna, resta sempre tale. L'ho spiegato anche al mio ultimo custode,
un attimo prima di sgozzarlo. Peccato che non abbia fatto in tempo a
darmi ragione. Sono piccole cose, ma sono soddisfazioni. Questo insegna
due cose: che il termine "lavoro a tempo determinato" può
avere
un altro significato e che non è vero che con il con il
coltello
del burro non si può tagliare proprio niente.
Sospirai chiudendo il libretto. Joker non disse niente
quando annunciai che avrei portato con me il diario. Non si
lamentò come faceva sempre sottolineando che
era una pratica inutile, sciocca e infantile, degna del peggior Freud
della prima ora. Lo trovai seduto, schiena contro la parete. Non mi
salutò, disse solo:
" Se non avessi visto il
sole, avrei sopportato l'oscurità" **
Non disse altro per tutto il tempo in cui rimasi con lui,
quella
sera. Si affondò in profondo silenzio ed in una profonda
tristezza.
Mi avvicinai a lui, lo abbracciai, ma non servì a scuoterlo
dalla sua apatia. Non fece nemmeno una battuta, nemmeno un sorriso.
Sono preoccupato.
Lo baciai, prima teneramente, sulle labbra, poi con più
decisione. ma la reazione, fu la medesima, nessuna.
Lo abbraccia ancora, a lungo. Sentii le sue mani, poggiarsi lentamente
sulla mia schiena, ma senza stringere. Il suo respiro, lento e flebile
contro il mio collo.
Era una debole reazione, ma era una reazione.
"Ti amo"
E non so chi fu a dirlo, se Batman o Bruce. Lui non
rispose, ma nemmeno si oppose.
Parlammo. Parlai a lungo. Lui non rispose mai, si limitava ad osservare
il pavimento con aria a volte triste, altre assente.
Quando me ne andai, era ormai l'alba. Mi salutò con una
frase che, all'inizio, non compresi
"La verità,
come la luce, acceca. La menzogna invece è un bel
crepuscolo, che mette in risalto tutti gli oggetti." ***
E ancora adesso non la comprendo del tutto.
Bruce esce dalla sua stanza nel tardo pomeriggio.
Da quando c'è Joker sono io a dover fare il lavoro di
Batman. Ma non era questo il ruolo di Robin.
"Sprechi il tuo tempo, e
le tue energie"
So che non è un bel modo di salutarlo, ma ci
sono troppe cose che devo dirgli e temo dii non fare in tempo prima che
... torni da lui.
" Ti preoccupi per niente Dick,
sta andando tutto bene e lui sta migliorando"
Scuoto la testa esasperato
" Lui non sta
migliorando, lui sta peggiorando! E anche tu! Presto non ci
sarà più un Joker è vero, ma non ci
sarà nemmeno un Batman. Cosa pensavi? Che sarebbe guarito?
Che sarebbe diventato una persona sana!? Una persona normale? Che ti
avrebbe amato?
é questo che pensavi Bruce? Di un caso come il suo, forse
solo Walter Freeman**** avrebbe saputo cosa farne! Sei un povero
illuso! Lui non ti ama e non ti amerà mai."
Avrei voluto aggiungere "non come me", ma non lo feci, mi
preparai a subire la sua collera, ma non si arrabbiò. Non
disse niente. Scosse la testa, mi poggiò una mano sulla
spalla
" Ti preoccupi per me e
lo apprezzo. Ma non serve, andrà tutto bene Dick. va tutto
bene"
Mentiva, ma non a me, a se stesso. Voleva credere nelle
proprie parole, voleva crederci veramente.
" Lui non può
essere salvato, lui non può essere amato, lui è
il male"
Bruce sorrise, era tanto tempo che non lo vedevo sorridere
" Il male non esiste,
è solo l'assenza di ogni bene. Ma se io vi
metterò un po' di quel bene, allora cesserà di
essere tale e allora tutto cambierà, e allora mi
amerà, lo so"
Scossi la testa portandomi le mani al volto. Si sbagliava,
ma nessuna delle mia parole lo avrebbe convinto di questo.
Ci sono solo due certezze: Lui si sbaglia e io lo sto perdendo.
*
Joseph Goebbels
** Emily Dickinson
*** Albert Camus, La caduta
**** Medico Americano famoso per la lobotomia
Transorbitale
|